Si è tenuto ieri, nella sede di Argea a Santa Giusta, il secondo incontro sulla filiera del latte ovino.
Si è tenuto ieri, nella sede di Argea a Santa Giusta, il secondo incontro sulla filiera del latte ovino promosso e coordinato dall’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi. Al faccia a faccia hanno partecipato i maggiori attori del comparto: industriali, mondo della cooperazione, associazioni di categoria e consorzi di tutela dei formaggi dop (pecorino romano, sardo e fiore sardo). Tanti i temi sul tavolo: andamento del prezzo del latte, raccolta dei dati di produzione dei formaggi, costituzione della filiera, credito, Expo2015 e internazionalizzazione.
«La novità di oggi – ha detto l’assessore Falchi – è che la Regione Sardegna è pronta, grazie al lavoro fatto dal Consorzio di tutela del pecorino romano rappresentato da Renato Illotto, ad avviare formalmente il percorso per la regolazione dell’offerta produttiva prevista dal regolamento comunitario CE 261/2012. Si tratta di un passaggio importante per la programmazione del comparto produttivo lattiero caseario.»
Un obiettivo importante quindi che potrebbe stabilizzare il prezzo del formaggio, compatibilmente con gli andamenti del mercato. «Contestualmente sarà affrontato, dopo aver raccolto ed esaminato tutti i dati, il tema della destinazione delle eccedenze del latte che non vengono utilizzate per il romano. I lavori proseguiranno in tavoli specifici nei quali si affronteranno le singole tematiche emerse nel confronto di oggi. Partiremo subito – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – dalla modifica dei disciplinari di produzione, che devono puntare sempre più a valorizzare la qualità.»
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