22 November, 2024
HomeRegioneEnti localiApprovata la legge che commissaria le province di Sassari, Nuoro e Oristano, no al 4° mandato per i sindaci dei piccoli comuni.

Approvata la legge che commissaria le province di Sassari, Nuoro e Oristano, no al 4° mandato per i sindaci dei piccoli comuni.

Sede Provincia via MazziniSede Provincia Medio Campidano 1 copiaPalazzo Vice Regio 17 copia
Dopo le quattro nuove province e la provincia di Cagliari, il Consiglio regionale ieri ha commissariato, con l’approvazione di un’apposita legge, anche le province di Sassari, Nuoro e Oristano. Il provvedimento si inserisce nel percorso che dovrebbe portare alla Riforma degli Enti locali approvata dalla Giunta regionale il 29 dicembre 2014 (“Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna”). Il mandato degli organi delle tre Province storiche terminerà, per scadenza naturale, a giugno 2015. Le altre cinque sono state già commissariate da tempo, in virtù della legge regionale n. 15 del 28 giugno 2013: Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra, Olbia Tempio e Cagliari.

«Con l’approvazione di questa legge – ha spiegato l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu – poniamo il primo importante tassello per dare avvio alla Riforma delle Autonomie locali della Sardegna. Il commissariamento dei tre Enti di area vasta si è reso dunque necessario per scongiurare l’elezione diretta di sole tre Province, che per consolidata giurisprudenza costituzionale avrebbero dovuto avere una durata del mandato non inferiore ai cinque anni, ed evitare che vi siano organi provinciali eletti direttamente e altri retti da commissari straordinari.»

L’assessore Erriu ha inoltre ricordato la situazione finanziaria delle Province alla luce della legge di stabilità del 2015 che «ha disposto un taglio consistente di 50 milioni di euro per le Province della Sardegna. Questo rende ancora più urgente l’entrata in vigore della Riforma, l’istituzione della Città metropolitana di Cagliari, il rafforzamento delle Unioni di Comuni, per continuare a garantire i servizi ai cittadini».

In vista della Riforma degli Enti, la Regione ha già istituito, ed è al lavoro da mesi, l’Osservatorio delle funzioni provinciali, «che al pari del modello statale – ha detto Cristiano Erriu – vuole assegnare ad altri Enti, in particolare i Comuni e Unioni di Comuni, quelle funzioni oggi svolte dalle Province che non rientrano tra quelle fondamentali. Questo processo di riallocazione rappresenta il secondo fondamentale pilastro della Riforma».

Durante la seduta in Aula, con parere contrario della Giunta e con voto segreto, è stato bocciato l’emendamento che proponeva di aumentare a quattro il limite del mandato dei sindaci dei Comuni al di sotto dei tremila abitanti.

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