Claudia Firino: «Sono pronte nove Unità introduttive per altrettanti luoghi di cultura».
Sono state consegnate ieri, ai sindaci interessati, le chiavi delle strutture che fungeranno da punto di accoglienza e biglietteria, caffetteria, bookshop e servizi per i visitatori di nove località archeologiche e culturali.
Dopo la consegna dell’unità introduttiva di Macomer per l’Area archeologica di Tamuli, avvenuta lo scorso 2 agosto, quest’oggi sono state consegnate le ultime due unità introduttive relative a Pranu Muttedu, a Goni, e al Nuraghe Genna Maria di Villanovaforru. Nei giorni scorsi è stata invece la volta del Nuraghe Mannu di Dorgali, del centro abitato di Sadali, dell’Area archeologica di Anghelu Ruju di Alghero, dell’Area archeologica di S’Arcu e is Forros di Villagrande Strisaili, dell’ Altare preistorico di Monte d’Accoddi a Sassari e di S’Ortali e su Monte a Tortolì.
«Si tratta di un importante intervento, del valore di 4milioni e 300mila euro, che l’assessorato riesce a portare a compimento per la valorizzazione e promozione del nostro patrimonio culturale – ha detto l’assessore regionale Claudia Firino -. Avere un sistema omogeneo di identità visuale dei luoghi culturalmente più rilevanti della Sardegna costituisce un indispensabile biglietto da visita che promuove l’attrattività e facilita la promozione del nostro patrimonio culturale, oltre ad offrire ai fruitori servizi indispensabili. Nonostante molto tempo sia stato perso, negli scorsi anni, è nostro interesse recuperare l’organicità dell’azione di valorizzazione dei Beni Culturali. Il risultato dell’intervento che si è chiuso questa mattina è un passo significativo in tal senso».
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