«Con la richiesta di risarcimento (100 milioni di euro) si spiana la strada ad una riappropriazione da parte della comunità maddalenina della sovranità sul proprio territorio.»
«Con il passo significativo del comune de La Maddalena, la richiesta di risarcimento (100 milioni di euro) per i danni ambientali, economici e sociali causati dal mancato G8 del 2009, si spiana la strada ad una riappropriazione da parte della comunità maddalenina della sovranità sul proprio territorio, dopo anni di isolamento, mentre altri decidevano lecitamente e illecitamente “sulla testa” dell’intero paese. E’ questo il senso vero e profondo dell’atto che il sindaco Comiti ha voluto avviare e che il Comitato “Risarcire Maddalena” auspicava da tempo: ritornare in possesso di un piano decisionale su una vicenda che aveva colpito e danneggiato esclusivamente la comunità maddalenina, ma sulla quale il Comune era stato sempre tenuto ai margini, salvo dargli la responsabilità di bonifiche che altri non avevano avuto la capacità di ultimare.»
E’ quanto ha detto ieri Enza Plotino, rappresentante del Comitato “Risarcire Maddalena”.
«Proprio per riannodare la matassa secondo il suo giusto capo – ha aggiunto Enza Plotino -, il Comitato “Risarcire Maddalena” ha intrapreso una battaglia, chiedendo il sostegno della cittadinanza, per iniziare a chiarire le responsabilità precise di ogni protagonista, Protezione civile, presidenza del Consiglio e Regione Sardegna, e chiedere conto ad ognuno della inqualificabile gestione della vicenda e delle sue conseguenze. Ed ecco, oggi, la svolta. Il risarcimento per un gravissimo danno d’immagine che il Comune chiede a nome di tutta la collettività di La Maddalena e che segna l’avvio di un nuovo protagonismo sulle “cose” del proprio territorio.»
Oggi e domani, in piazza Garibaldi a La Maddalena, il comitato “Risarcire Maddalena” continua la raccolta di firme per l’Appello al Presidente della Repubblica.
il Comitato
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