Continua l’azione di protesta dei lavoratori Port.Al. ex Ila di Portovesme, iniziata ieri mattina davanti al palazzo della Regione.
Continua l’azione di protesta dei lavoratori Port.Al. ex Ila di Portovesme, iniziata ieri mattina davanti al palazzo della Regione, in viale Trento a Cagliari. Un gruppo di lavoratori ha trascorso la notte in tenda. La vertenza riguarda 156 lavoratori della Port.Al. di Ninetto Deriu che si trovano in mobilità: per 30 di loro è già scaduto il sussidio, per altri 90 scadrà a giugno. Dopo la bocciatura del progetto per l’installazione di tre pale eoliche, l’imprenditore attende la definizione di un accordo bilaterale per il riconoscimento di tariffe agevolate per la fornitura dell’energia elettrica necessaria alla produzione.
«Quanto ancora dovranno attendere e, soprattutto, cos’altro dovranno fare i lavoratori della ex Ila, oggi Port.Al, per riuscire a strappare un minimo di attenzione da questa Giunta regionale, colpevolmente disinteressata al dramma che vivono gli operai dello stabilimento di Portovesme, ormai a un passo dalla totale assenza di ammortizzatore sociale – denuncia Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna -. Ancora una volta, complice una politica inconcludente, le maestranze ex Ila sono state costrette alle azioni eclatanti (con tanta pazienza e con ancora un po’ di speranza, hanno allestito un presidio permanente in viale Trento a Cagliari), con lo scopo di risvegliare l’esecutivo Pigliaru, pericolosamente impreparato e inadeguato alla gestione delle vertenze industriali.»
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