E’ sempre più acceso il dibattito sullo stato in cui è stata lasciata l’Isola di La Maddalena dopo il mancato svolgimento del G8 del 2009.
E’ sempre più acceso il dibattito sullo stato in cui è stata lasciata l’Isola di La Maddalena dopo il mancato svolgimento del G8 del 2009. Il Comitato “Risarcire Maddalena” porta avanti da mesi la sua battaglia.
«Nel completo isolamento in cui ci hanno lasciato le istituzioni regionali e nazionali, continua la nostra battaglia per ottenere un giusto risarcimento al danno ambientale, economico e sociale causato dal mancato G8 del 2009 – si legge in una nota del Comitato -. Forte del sostegno dei cittadini de La Maddalena e di personalità autorevoli e competenti come il magistrato Paolo Maddalena, primo firmatario dell’Appello al Presidente della Repubblica, il Comitato “Risarcire Maddalena” promuove una nuova iniziativa di raccolta firme, sabato 28 e domenica 29 marzo, in piazza Garibaldi a La Maddalena per sostenere l’Appello al Capo dello Stato e per invitare il sindaco Comiti ad intraprendere la strada della richiesta di risarcimento del danno d’immagine, alla Presidenza del Consiglio.»
Il Comitato, inoltre, sarà presente nella trasmissione Mi Manda Rai 3, lunedì 30 marzo alle ore 10.00 e nella trasmissione del Tg5 l’Indignato Speciale, lunedì 6 aprile, alle ore 13.00.
Nell’acceso dibattito sviluppatosi in seguito alle numerose denunce sullo stato di degrado delle strutture realizzate nell’area dell’ex arsenale della Maddalena in vista del G8 poi spostato all’Aquila, si inserisce anche la Giunta regionale. che, in una nota diffusa oggi, fa una breve ricostruzione dei fatti per chiarire il ruolo passato e presente della Regione Sardegna in questa vicenda.
«La Protezione civile nazionale, come attuatore del progetto secondo il metodo Grandi Eventi, al termine dei lavori ha consegnato l’hotel e centro congressi al concessionario Mita Resort – si legge nella nota -. Mita, verificato che le bonifiche non erano state fatte e che era impossibile aprire l’albergo in quelle condizioni, senza poter usare la darsena, ha tirato in causa la Protezione civile, ottenendone in un arbitrato la condanna al pagamento dei danni. Nel lodo arbitrale si decide inoltre che le chiavi debbano essere riconsegnate alla Protezione civile, non alla Regione, che ne è proprietaria ma non ne è mai venuta in possesso. E viene esplicitamente affermato che la Regione Sardegna è estranea alla contesa. Ora la protezione civile ha presentato ricorso, prolungando la vicenda giudiziaria che taglia fuori la Regione.»
«In questa situazione, come dimostrano documenti ufficiali – sottolinea la nota -, la Regione ha dichiarato più volte di volersi fare carico della struttura dell’hotel e centro congressi, ma ha anche chiarito che non intende far pagare ai sardi i costi degli errori commessi da altri: lavori abbandonati, bonifiche non fatte, contenziosi giudiziari, nessuna manutenzione. Nel mese di febbraio la Protezione civile ha proposto alla Regione un incontro per sottoscrivere un accordo su un testo che, proprio per questi motivi, la Regione non poteva condividere.»
«La Regione, infatti, vuole rientrare in possesso dell’ex arsenale, una struttura fondamentale per il rilancio economico dell’arcipelago della Maddalena, in cui ha già investito 450 milioni, ma non intende pagare né il risarcimento che il lodo riconosce a Mita né tutti i danni dovuti all’abbandono della struttura: il costo di questa catena di errori e di cattiva politica – conclude la nota – non deve ricadere sui cittadini sardi.»
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