FSM-CISL: «Migliaia di lavoratori sardi abbandonati a se stessi senza alcuna possibilità di sostegno al reddito sono i nuovi esodati».
«Con la decisione governativa di eliminare progressivamente gli ammortizzatori sociali in deroga – la mobilità già dall’agosto del 2014 e la Cassa integrazione presumibilmente da maggio 2015 – e con la prossima conclusione del percorso di mobilità ordinaria per altrettanti lavoratori senza la possibilità di accedere successivamente a quella in deroga, migliaia di lavoratori sardi sono stati letteralmente abbandonati a se stessi senza alcuna possibilità di sostegno al reddito e, vista la situazione drammatica di crisi, senza alcuna alternativa lavorativa.»
La denuncia è della segreteria regionale FSM-CISL che sottolinea come «tra questi lavoratori spicca per gravità la situazione di tutti coloro che si troveranno impossibilitati a versare i restanti contributi indispensabili per accedere, dopo una vita di lavoro e sacrifici, alla pensione».
«Parliamo nella maggior parte dei casi di lavoratori sessantenni e ultrasessantenni a cui mancano pochi mesi di contributi previdenziali – sottolinea ancora la segreteria regionale FSM-CISL -. Riteniamo questa situazione drammatica e inaccettabile sotto tutti i punti di vista. E’ intollerabile che dei lavoratori che hanno sacrificato un’intera vita a lavoro, a pochi mesi o anni dalle pensione, siano trattati in questo modo.»
«Chiediamo alle istituzioni interessate, al governo regionale, ai parlamentari sardi e al governo nazionale – conclude la FSM-CISL -, di farsi carico di questa vicenda e di impegnarsi a trovare dei percorsi di salvaguardia che possano permettere il salvataggio di questi lavoratori che altrimenti sarebbero totalmente abbandonati al proprio destino.»
NO COMMENTS