La posizione di Sel sull’urbanizzazione dell’area circostante l’istituto Baudi di Vesme di Iglesias.
Il coordinamento cittadino di Sinistra Ecologia Libertà di Iglesias interviene oggi sull’urbanizzazione dell’area circostante l’istituto Baudi di Vesme che dovrebbe approdare a breve in Consiglio comunale.
«In materia urbanistica – scrive in una nota Gianluca Tocco – c’è una precisa differenza di compiti tra l’ufficio tecnico comunale e il Consiglio comunale e non ci deve essere subordinazione fra le due strutture, ma collaborazione e sinergia. A uno spetta la verifica della regolarità tecnica, all’altro la visione dello sviluppo della città e la difesa di questa visione. Un piano di lottizzazione tecnicamente ineccepibile può non soddisfare e talvolta collidere con la visione condivisa dello sviluppo; è in questa evenienza che emerge il ruolo solenne del Consiglio comunale e si disegna la storia e la crescita di una città. Per questo chiediamo al Consiglio di assumere appieno il suo compito quando esaminerà il Piano di lottizzazione dell’area circostante l’Istituto Baudi di Vesme.»
«Alla Commissione urbanistica – spiega Gianluca Tocco – è pervenuta la richiesta d’esame della variante al Piano di lottizzazione della zona di cui sopra. La parte vistosa dell’intervento consiste nella costruzione di 168 appartamenti monotipo in 4 edifici a torre e di un edificio per servizi di 15-500 mc. Le quantità, metri quadri e metri cubi, sono legittime, ma la tipologia, la collocazione, l’impatto sono quanto serve per lo sviluppo di quella parte della città? In una zona ad elevatissima densità di traffico (accesso a tre scuole e al Superstore Conad) si aggiungono un’eccezionale concentrazione di servizi (presumibilmente un altro centro commerciale più grande dell’attuale) e di residenze, col conseguente richiamo di ulteriore traffico mentre la viabilità rimane immutata e peggiora per l’inserimento di parcheggi a pettine lungo strada.»
«La ragione della ripartizione dei volumi fra residenziali (70%) e servizi connessi alla residenza (20%) – aggiunge Tocco – è quella di indurre al disegno di una città che si espande salvaguardando i caratteri di vivibilità; non ghetti dormitorio e centri commerciali, ma zone che replicano in piccolo la città con residenze che si alternano a uffici e servizi. Nella zona insistono tre Istituti di istruzione superiore e, per le opportunità offerte dall’attuale Piano regolatore, in continuità territoriale può essere unito un quarto Istituto, il Fermi. Questo consentirebbe la creazione di un campus scolastico con un’ampia area di pertinenza e la possibilità di creare servizi comuni: strutture sportive, biblioteche multimediali degne di tale nome, laboratori (la scuola futura senza laboratori è una finta scuola), sistemi di doposcuola, corsi alternativi ecc., tutte cose che nessun istituto potrà mai fare singolarmente. Il Piano strategico di Iglesias ha colto questa opportunità. Il piano di lottizzazione proposto rischia di perderla per sempre. E’ una città ben triste una città che non ha prospettive e non sa cogliere le opportunità.»
«Abbiamo un Piano regolatore di oltre 30 anni, studiato per sanare una situazione esistente complessa e compromessa. Entro il prossimo anno dovrebbe essere approvato il nuovo Piano urbanistico: anche esso dovrà in buona parte prendere atto di situazioni esistenti e sanarle ma allo stesso tempo ci saranno i margini per progettare Iglesias. Quindi, perché non provare già da ora a porre le basi per una idea diversa di città, a partire dalla progettazione di un quartiere residenziale? Chiediamo al nostro Consiglio di riflettere sul progetto, valutare tutte le migliorie possibili e pretenderle. In quella parte di città – conclude Gianluca Tocco – si possono porre le fondamenta (letteralmente, in questo caso) per un buon esperimento urbanistico che sani anche gli errori del passato e di una collaborazione tra pubblico e privato che non subordini gli interessi dell’uno a quelli dell’altro ma porti alle soluzioni migliori per le esigenze di entrambi.»
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