Si è svolto stamane, a Carbonia, il primo degli appuntamenti organizzati per la “XI Settimana d’azione contro il razzismo”.
Si è svolto stamane, presso l’Auditorium della Grande miniera di Serbariu, il primo degli appuntamenti organizzati per la “XI Settimana d’azione contro il razzismo”, cui il Comune di Carbonia ha aderito, in programma in tutta Italia dal 16 al 22 marzo 2015, organizzata dall’Unar, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri in collaborazione con ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani).
Gli alunni che frequentano l’ultimo anno delle scuole secondarie di primo grado (terza media) hanno assistito alla proiezione del film “Va Pensiero – storie ambulanti”, racconto incrociato di due aggressioni razziste a Milano e Firenze e della complicata ricomposizione dei frammenti di vita dei sopravvissuti. Milano: Mohamed Ba, 50 anni, griot, attore e educatore senegalese residente in Italia da 14 anni, viene accoltellato il 31 maggio del 2009 in pieno giorno, nel centro di Milano. Firenze: Mor e Cheikh, immigrati anche loro dal Senegal e residenti a Firenze, vengono colpiti il 13 dicembre 2011 mentre sono al lavoro al mercato di San Lorenzo. Le storie dei tre protagonisti si incrociano nel racconto delle loro drammatiche esperienze di vita e, malgrado tutto, le loro speranze di continuare a vivere in Italia, con la continua paura e incertezza di incrociare uno sguardo o un gesto che li riporti al momento dell’aggressione. Il regista Dagmawi Yimer, rifugiato dall’Etiopia, racconta la violenza dal punto di vista di chi l’ha subita. Al termine della proiezione i ragazzi hanno partecipato a un dibattito sugli aspetti essenziali della lotta al razzismo, in tutte le sue molteplici forme.
La proiezione, organizzata in collaborazione con la Società Umanitaria e il Centro Italiano della Cultura del Carbone (CICC), sarà replicata giovedì 19 marzo, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, sempre presso l’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu.
Il lavoro con i ragazzi è frutto di una scelta precisa dell’Amministrazione comunale che vuole contribuire a rafforzare l’antirazzismo nelle scuole, proseguendo un percorso formativo con i più giovani. Le nuove generazioni rappresentano, infatti, la speranza per l’affermazione di una società fondata sul riconoscimento “dell’altro”, inteso come arricchimento umano, civile e culturale.