19 July, 2024
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Maria Carmela Folchetti-02

L’approdo del nuovo Piano Casa in Consiglio regionale dopo 102 giorni dalla scadenza del vecchio (era il 29 novembre) non soddisfa Confartigianato Imprese Sardegna che a più riprese aveva chiesto una proroga e, in una nota, sottolinea i tempi lunghi della procedura appena iniziata.

«Oggi sarebbe facile affermare “Noi ve lo avevamo detto che i tempi sarebbero stati lunghi e che sarebbe stata opportuna una proroga di 6 mesi” – afferma la Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti – è vero che gli artigiani sono abituati a costruire e a creare con pazienza. Ma ormai anche la pazienza ha un limite. Purtroppo, per l’ennesima volta, stiamo certificando che i tempi della politica non sono quelli delle imprese.»

Alla lentezza esasperante della politica si uniscono i numeri, da due fonti ben diverse fra loro, per nulla esaltanti, degli occupati del settore.

La prima fonte è l’Agenzia Regionale per il Lavoro che pochi giorni fa, attraverso il “Bollettino di marzo 2015 con dati relativi al IV trimestre 2014”, riporta proprio come nelle costruzioni le nuove assunzioni siano 4.134, le cessazioni 5.582, per un saldo di -1.448 addetti. La seconda fonte è l’ISTAT.

Questi dati segnalano che alla fine del 2014, gli occupati nelle costruzioni in Sardegna erano 45.479.

Entrando nel particolare, le rilevazioni del 2014 segnalano 39.117 addetti nel primo trimestre, 45.381 nel secondo, un aumento nel terzo con 51.720 occupati, ma nuovamente un crollo nel quarto con 45.699.

«Noi avevamo paura dei tempi lunghi dell’approvazione della nuova legge, e di quello che sarebbe potuto accadere; per questo fin dallo scorso luglio invocammo una proroga – aggiunge la Folchetti – che, con tranquillità e serenità, consentisse agli artigiani di fare le dovute valutazioni, continuando a lavorare con questo strumento, e alla Giunta e al Consiglio di disegnare una legge armonica con il territorio, con lo sviluppo dei centri urbani e con le necessità delle imprese.«

«All’inizio di febbraio, attraverso una lettera, chiedemmo anche un incontro urgente al presidente Pigliaru – sottolinea la presidente per rappresentare la situazione del comparto e per lavorare insieme a delle soluzioni. Non abbiamo ricevuto nessuna risposta.»

«Auspichiamo, e ci auguriamo, che la IV Commissione del Consiglio – conclude Maria Carmela Folchetti – abbia tenuto in considerazione le osservazioni presentate mesi fa da Confartigianato e che voglia tenere conto dei suggerimenti che le imprese proporranno ai Consiglieri regionali, sempre nell’ottica del miglioramento del patrimonio edilizia e della tutela del paesaggio.»

Confartigianato Imprese Sardegna cita i dati sull’edilizia in Sardegna tratti da due fonti diverse.

FONTE AGENZIA REGIONALE PER IL LAVORO

Dati occupati in edilizia da bollettino “Congiuntura lavoro Sardegna”, dell’Agenzia Regionale per il Lavoro (anno XI, numero 1, marzo 2015), dal titolo “Il mercato del lavoro in Sardegna nel 4° trimestre 2014 in sintesi”.

Tavola 3.3.1: Lavoratori avviati nel 4° trimestre 2014, per settore. Costruzioni: 4.134

(Lavoratori avviati – Numero di lavoratori avviati al lavoro, così come risulta dalle banche dati del SIL Sardegna. Il numero di lavoratori coincide con il numero di individui e non col numero di contratti di cui gli stessi possono essere titolari.)

Tavola 3.3.2: Lavoratori cessati nel 4° trimestre 2014, per settore. Costruzioni: 5.582

(Lavoratori cessati – Numero di lavoratori cessati dal lavoro, così come risulta dalle banche dati del SIL Sardegna. Il numero di lavoratori coincide con il numero di individui e non col numero di contratti di cui gli stessi possono essere stati titolari)

Tavola 3.3.3: Saldo occupazionale (lavoratori avviati-lavoratori cessati) del 4° trimestre 2014, per settore. Costruzioni: -1.448.

FONTE ISTAT – 31 DICEMBRE 2014

2014

Occupati Edilizia Sardegna

Primo trimestre 2014 effettivo

39.117

Secondo trimestre 2014 effettivo

45.381

Terzo trimestre 2014 effettivo

51.720

Quarto trimestre 2014 effettivo

45.699

2014 media

45.479

Il progetto che prevede la realizzazione di una nuova linea di termovalorizzazione presso il sistema di trattamento dei rifiuti di Tossilo – Macomer fa discutere. Il consigliere regionale del Partito Democratico Daniela Forma ha presentato in merito un’interrogazione urgente all’assessore regionale della difesa dell’Ambiente.

«Lo scorso 24 ottobre – dice Daniela Forma – ho presentato come tanti altri Enti, Associazioni e privati cittadini delle Osservazioni all’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente – Servizio SAVI (Settore delle valutazioni di impatto ambientale) sulla “Realizzazione di una nuova linea di termovalorizzazione presso il sistema di trattamento rifiuti di Macomer/Tossilo” e, dopo qualche giorno, ho avuto riscontro dell’avvenuto deposito delle stesse.»

L’assessore regionale della difesa dell’Ambiente ha comunicato la conclusione della procedura di valutazione di impatto ambientale sul progetto di “Revamping-Tossilo” da parte del Servizio SAVI ed ha richiesto l’inserimento della relativa deliberazione nell’ordine del giorno della seduta di Giunta regionale del 10 marzo. Deliberazione che, grazie al buon senso del presidente Pigliaru e di diversi assessori, è stata sospesa per ulteriori approfondimenti.

Il consigliere regionale Daniela Forma auspica quindi che sul tema in questione venga allargato il ragionamento politico oltre che tecnico al Consiglio regionale e pone all’assessore dell’Ambiente gli stessi interrogativi sollevati a suo tempo in sede di presentazione di osservazioni al SAVI.

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«La rimozione dei pontili “di fortuna” dallo specchio acqueo davanti al Lungomare Cristoforo Colombo operato dal Genio militare in collaborazione con la Capitaneria di porto di Sant’Antioco, avvenuto nel pieno rispetto della normativa in materia, ha riportato all’attenzione il problema dell’assenza di ormeggi a norma per i pescatori antiochensi, da troppo tempo costretti ad ancorare le proprie barche in pontili, appunto, di fortuna. Si tratta di una situazione di precarietà piuttosto datata, che si aggiunge alle difficoltà che il settore pesca (Sant’Antioco è la marineria più ampia del Sulcis Iglesiente) sta affrontando ormai da anni, tra rincari del carburante, limitazioni alla pesca e il calo consistente delle vendite nel settore.»

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Un problema, quello dell’assenza di attracchi, che l’amministrazione comunale guidata da Mario Corongiu, al suo secondo mandato, ha il sacrosanto dovere di risolvere una volta per tutte. Senza accampare le solite scuse sulle risorse insufficienti e sulle limitazioni ambientali. È arrivato il momento di trovare una giusta collocazione ai pescatori dell’isola – conclude Ignazio Locci -, affinché possano finalmente beneficiare di un vero e proprio porto attrezzato, che di fatto non è mai esistito malgrado la pesca rappresenti un comparto fondante dell’economia isolana.»

«La Sanità Penitenziaria, a quattro mesi dal trasferimento dei detenuti nel Villaggio di Cagliari-Uta, nell’area industriale di Macchiareddu, non è ancora in grado di dare adeguate risposte ai ristretti». Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, sottolineando che «l’organizzazione del lavoro e l’assenza di alcune strumentazioni rendono particolarmente difficile assicurare costantemente il diritto alla salute dietro le sbarre».

«Nella nuova Casa Circondariale di Cagliari – osserva Caligaris – si presentano delle condizioni paradossali. Da un lato si sta provvedendo a dotare l’Istituto di una TAC(tomografia assiale computerizzata), dall’altro mancano i telefoni e i computer per poter comunicare direttamente all’esterno e con i Magistrati. Una situazione incredibile che ogni giorno mette a dura prova l’attività dei medici, sprovvisti perfino di carta intestata. L’aspetto più preoccupante tuttavia è l’assenza della strumentazione per gli esami radiologici. I detenuti infatti non vengono sottoposti alle schermografie indispensabili per scongiurare infezioni polmonari incipienti o in atto.»

«Non si può del resto tacere sulle carenze nel Reparto femminile, dove non è stato previsto un centro clinico ma soltanto un’infermeria, e su un’organizzazione dove sono assenti gli operatori socio-sanitari, indispensabili per garantire il supporto ai detenuti ammalati. Ancora assente la figura del Farmacista previsto dalle linee-guida regionali. I detenuti inoltre non possono avere la continuità terapeutica in quanto l’elevato numero di Medici e di Infermieri e il loro continuo alternarsi secondo gli orari di servizio impediscono ai pazienti di avere – sostiene la presidente di SDR – referenti sanitari certi che possano seguire con continuità le problematiche della salute di ciascuno.»

BUS ANCOS TRASPORTABILE

Domani, sabato 14 marzo, Confartigianato Sassari consegnerà al Gruppo Sportivo Disabili di Porto Torres, squadra di basket in carrozzina che milita in Seria A, un pulmino acquistato con al progetto “TrasportAbile”, i cui fondi “5 x 1.000” sono stati raccolti grazie l’Ancos, la propria Associazione di promozione sociale e di solidarietà.

La cerimonia di consegna del mezzo, completamente attrezzato per il trasporto delle persone diversamente abili, avverrà intorno alle 19.30, presso il Palasport di Porto Torres, a conclusione della fase preliminare della Coppa dei Campioni di basket in carrozzina, che la compagine turritana si appresta a disputare.

Alla “festa” saranno presenti le autorità comunali e provinciali, il presidente e il segretario provinciale di Confartigianato Sassari, Mario Piras e Tonino Alivesi, il Presidente Regionale dell’ANAP e quello Provinciale di Sassari, Paola Montis e Giovanni Battista Idda, e tutta la dirigenza provinciale di Confartigianato.

La giornata di domani vedrà la GSD Porto Torres disputare la seconda, e ultima giornata, della più importante manifestazione europea di basket in carrozzina affrontando, tra le altre, il Padova, gli israeliani del Tel Aviv più due compagni francesi e tedesche.

Michela Mura è la candidata ufficiale del Partito Democratico per le elezioni primarie per eventuali primarie per la scelta del candidato sindaco della città di Sestu. Lo ha deciso l’assemblea degli iscritti del circolo territoriale Antonio Gramsci, riunitasi ieri.

«L’assemblea – si legge in una nota della segretaria Monica Mereu – in considerazione del fatto che sulle eventuali Primarie di coalizione si sono espressi sinora i Rossomori, mentre Sel non ha ancora fatto pervenire alcuna risposta ufficiale, dati i tempi ristretti, per rispetto nei confronti della coalizione, ha comunque individuato il percorso da seguire fissando per il 29 marzo 2015 la data di eventuali primarie di coalizione, o nell’assenza, secondo quanto indicato nello Statuto, di eventuali primarie del Pd.»

Francesca Barracciu, sottosegretario di Stato del ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, ha partecipato questa mattina, nella sala conferenze della Grande miniera di Serbariu, al convegno “Verso un Turismo Sociale Sostenibile nel Sud Ovest della Sardegna”, organizzato dall’Auser di Carbonia, con la collaborazione del comune di Carbonia, di CSV Sardegna Solidale, dell’Istituto Tecnico “Cesare Beccaria”, dell’Auser Nazionale e della Sezione Iglesias – Sant’Antioco – Calasetta dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Hanno partecipato al convegno, fra gli altri: Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia; Rosa Orecchioni, Presidente Auser Carbonia; Antonello Scanu, preside dell’Istituto Superiore Cesare Beccaria Carbonia; Giuseppe Licari, Comandante Compagnia Carabinieri Carbonia; Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente; Marco Antonio Piras, sindaco di Tratalias; Giampiero Pinna, presidente dell’associazione Pozzo Sella; Franca Cherchi, presidente regionale Auser, Marica Guiducci, responsabile Turismo Sociale Auser Nazionale; Marco Antonio Piras, sindaco di Tratalias; Ninetto Deriu, imprenditore; Walter Secci, presidente del Consorzio Turistico l’Altra Sardegna, Massimiliano Basciu, presidente dell’associazione che ha progettato un parco tematico nel Sulcis per creare una nuova economia nel settore del turismo.

Obiettivo dell’iniziativa, che individua nel Turismo Sociale Sostenibile un’importante possibilità di sviluppo economico, era quello far riflettere gli studenti, che idealmente rappresentano il nostro futuro, su un tema di particolare importanza. Un servizio dettagliato nel prossimo numero cartaceo de “La Provincia del Sulcis Iglesiente”.

Francesca Barracciu copia  Convegno Auser 2 copiaConvegno Auser 1 copia

01- Ph Tirrenia©

Sono cominciati gli stage degli studenti degli Istituti tecnici e professionali a bordo delle navi Tirrenia nell’ambito del Progetto ForMare 2015, un’opportunità concreta per gli studenti che vogliono indirizzarsi alle professioni marittime.

I primi ragazzi a essere saliti a bordo delle navi sono stati quelli degli Istituti Meucci di Cagliari, Volta di Nuoro, Dessì di Villaputzu, Itc di Tortolì, Piazza Sulis di Alghero, Mossa di Oristano e Amsicora di Olbia. Una chance importante per permettere agli alunni, seguiti dai loro docenti e da tutor a bordo, di vivere qualche giorno a contatto con la realtà del lavoro dei marittimi.

Nelle prossime due settimane di marzo gli stage toccheranno ad altre scuole: l’Amaldi di Macomer, il Pischedda di Bosa, l’Ipseoa di Arzachena, il Colombo di Carloforte, il Volta di Ghilarza, l’Azuni di Cagliari, l’Oggiano di Siniscola e il Paglietti di Porto Torres.

Inoltre, grazie a una nuova partnership con le Autorità Portuali della Sardegna, a tutti i ragazzi è stato offerto un mini-stage a terra per avere maggiori informazioni sulle professioni marittime, la security, il sistema portuale e le procedure per l’imbarco in servizio.

I ragazzi di altri istituti di tutta la Sardegna si imbarcheranno ininterrottamente anche nei mesi di aprile, maggio e giugno. Tutti gli stages sono organizzati ed offerti gratuitamente da Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione. Alla fine del progetto saranno coinvolti più di 30 istituti di tutta la Sardegna e oltre 1000 studenti.

La Giunta comunale di Portoscuso ha approvato l’atto di indirizzo per la realizzazione di un progetto di promozione turistico-culturale, finalizzato alla valorizzazione delle potenzialità insite nel proprio territorio e in parte o del tutto non ancora emerse, capace di rilanciare, tra l’altro, il nome del paese, creando nuove opportunità occupazionali e cercando di contrastare, almeno in parte, la grave crisi economica industriale che imperversa in questo territorio.

Il progetto punta a “convertire” l’immagine di Portoscuso, concependola non solo come zona industriale, ma come località turistica, valorizzandone i suoi elementi caratteristici, quali il mare, la terra e l’aria e tutte le peculiarità naturalistiche e culturali sue proprie. Per la sua attuazione, è stata indetta una manifestazione di interesse per l’accoglimento delle istanze, tramite una procedura ad evidenza pubblica, da aggiudicare secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Il progetto dovrà analizzare le condizioni attuali – analisi di contesto – individuazione degli elementi caratterizzanti il territorio, sia da una punto di vista paesaggistico-ambientale (nei tre principali ambiti: mare/terra e aria), sia negli aspetti prettamente economici che da questo contesto discendono; e le potenzialità e gli elementi di crescita nel rispetto della naturalità, ovvero il riconoscimento dei valori e delle risorse intrinseche nella realtà di Portoscuso; dell’identità, ovvero il riconoscimento e il radicamento dell’elemento culturale e della tradizione del territorio; delle potenzialità economiche, ovvero il riconoscimento degli elementi che conservano, valorizzano e trasformano il territorio; la tipologia di materiale pubblicitario più adatto alla realtà del territorio, che tenga conto delle risorse (naturalistiche-paesaggistiche, storico-culturali, produttive-commerciali) attualmente esistenti ma non del tutto fruibili perché poco conosciute. Partendo dal materiale pubblicitario proposto nel progetto, sarà necessario curare l’aspetto relativo alla progettazione grafica con particolare attenzione al numero di stampe e qualità del prodotto di finito. Saranno, infatti, oggetto di valutazione le caratteristiche tecniche del prodotto grafico proposto.

Non rientra nell’affidamento la distribuzione del materiale pubblicitario prodotto.

L’importo a base d’asta è pari ad euro € 6.850,00 (seimila ottocentocinquanta/00), Iva inclusa al 22%.

Le offerte, dovranno pervenire, a pena di esclusione dalla gara, improrogabilmente entro le ore 12.00 del quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione, al seguente indirizzo: Comune di Portoscuso Ufficio Protocollo – Via Marco Polo 1, 09010 Portoscuso.

Manifestazione di interesse “PROGETTO DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO” – approvato con Determinazione Dirigenziale n° 660 del 11.03.2015.

Portoscuso 6Portoscuso 1Portopaglietto 3Porticciolo e Municipio di Portoscuso

Portopaglietto.

Portopaglietto.

Portopaglietto 4 copia

Cresce la protesta dei cittadini di Nebida che si sentono abbandonati dall’Amministrazione comunale di Iglesias. Tre giorni fa una delegazione della frazione ha manifestato in occasione del dibattito in Consiglio comunale sull’interrogazione presentata dal consigliere di maggioranza Alberto Cacciarru, del PDCI, al sindaco, Emilio Gariazzo, e all’assessore dei Lavori pubblici, Servizi tecnologici, Viabilità e Decentramento, Barbara Mele, sullo stato delle frazioni.

«Puntuali e indignati – dice Patrick Pinna, coordinatore regionale dei Giovani del Centro Democratico Sardegna – i miei concittadini hanno potuto constatare personalmente che al sindaco e all’assessore Barbara Mele risultiamo essere completamente trasparenti. Durante il loro ingresso ai banchi del Consiglio, hanno preferito non guardare i cittadini nebidesi, senza degnarli neanche del saluto. La spiacevole situazione ha creato non poche lamentele che hanno subito riscaldato gli animi dei miei concittadini.»

«Personalmente, sono abbastanza deluso – aggiunge Pinna -. L’interrogazione è stata praticamente ignorata, l’unico passaggio è quello sul bacino pensile, assicura l’assessore che entro aprile verrà smantellato, promessa che ormai non prendo in considerazione. Oggi, i miei concittadini hanno un quadro più chiaro della reale situazione di abbandono in cui siamo caduti. Anche il discorso del comitato di quartiere è abbastanza delicato: ripristinarlo a queste condizioni non ha senso, resta comunque il problema legato alla scarsa presenza dell’amministrazione, a conferma di questo anche le ultime dimissioni in massa del comitato di Barega, Corongiu, Tanì.»

«Nei prossimi giorni organizzeremo alcune riunioni con i cittadini Nebidesi che hanno mostrato la volontà di occuparsi della vita politica e amministrativa della frazione. Non ci fermeremo – conclude il coordinatore regionale dei Giovani del Centro Democratico Sardegna -, oggi è stato solo l’inizio, siamo pronti a scendere in strada per manifestare il nostro dissenso.»

Protesta cittadini di Nebida