19 July, 2024
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I consiglieri regionali di Area Popolare Sarda, primo firmatario Peppino Pinna, segretario della commissione Salute del Consiglio regionale, hanno presentato un’interpellanza all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, sul mancato avvio del registro regionale di patologia dei malati di sclerosi multipla.

«La sclerosi multipla – spiega Peppino Pinna – è una malattia neurodegenerativa cronica e altamente invalidante che incide gravemente sulla vita sociale della persona colpita ma anche  sui suoi familiari, comportando quindi dei costi sociali rilevanti. Ad oggi in Sardegna non esiste un quadro dettagliato sulla diffusione della malattia, ma sappiamo che l’isola è una regione ad altissima incidenza di persone affette da sclerosi multipla, con una percentuale stimabile di quasi tre volte superiore alla media nazionale. Ad oggi, nonostante la legge di riferimento preveda l’istituzione, tra gli altri, del registro regionale di patologia riferito alla sclerosi multipla – questo non risulta ancora attivo. Grazie a tale registro, potremmo avere un quadro dei dati anagrafici e sanitari riferiti allo stato di salute delle persone affette dalla sclerosi multipla, cosa evidentemente fondamentale per le finalità di studio e ricerca e per una corretta stima epidemiologica ed economica della patologia.»

«Chiedo quindi all’assessore Arru – conclude Peppino Pinna – quali siano le motivazioni per cui la Regione Sardegna non abbia finora reso esecutiva l’istituzione del registro regionale di patologia sulla sclerosi multipla ed inoltre quali provvedimenti intenda assumere per garantire in tempi ragionevoli, alla luce dell’elevata incidenza sulla nostra popolazione, l’effettiva istituzione di tale registro in quanto strumento indispensabile per assicurare una corretta stima epidemiologica ed economica della patologia, essenziale per la ricerca e per una più efficace assistenza alle persone affette da sclerosi multipla.»

Ospedale Brotzu Cagliari 4

La Giunta regionale annuncia l’avvio delle bonifiche dei siti minerari dismessi entro fine anno e dall’opposizione arrivano le prime critiche.

«Una cosa è annunciare l’avvio delle bonifiche nei siti minerari della Sardegna – attacca Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna -, altra cosa è annunciare la partenza dei lavori di riqualificazione in due siti, così come ha fatto l’assessore regionale all’Ambiente Donatella Spano. Restano tagliate fuori diverse aree, sebbene esistano progetti già finanziati. Sarebbe doveroso che la Giunta regionale, in sella da un anno, dicesse cosa realmente intende fare con le bonifiche in Sardegna. Ovvero: come intenda realizzarle, chi se ne dovrà occupare e con quali risorse. Ormai le comunità locali non sanno più cosa aspettarsi.»

«Un esempio eclatante dell’inconcludenza di questa Giunta in tema di bonifiche – aggiunge Locci – ci è dato dai lavori per il recupero delle aree ex Sardamag di Sant’Antioco, finanziati con oltre 6 milioni di euro dalla precedente maggioranza di centrodestra. Fondi nella disponibilità della società incaricata, l’Igea. Ma, ahinoi, non si è ancora capito quali siano le sorti della controllata regionale: la Giunta annuncia il piano industriale ormai dall’estate scorsa, ma ad oggi non se ne conoscono i dettagli. Siamo ancora ai proclami.»

«L’assessore competente, dunque, chiarisca quale dovrà essere il ruolo, nel dettaglio, sia dell’Igea, che dei comuni. E lo faccia al più presto. Abbiamo perso abbastanza tempo – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco – ed è arrivata l’ora che, di grazia, i professori dicano come intendono muoversi al riguardo.»

Miniera Monteponi 1 copiaSardamag dall'alto 1 copia

L’Agenzia Laore ha pubblicato l’avviso per l’assegnazione di incarichi dirigenziali per il personale dirigente dell’amministrazione regionale, delle agenzie, aziende, enti ed istituti.
Questi i servizi per i quali potranno essere presentate le manifestazioni di interesse:
– Servizio programmazione e controllo;
– Servizio personale;
– Servizio bilancio e contabilità;
– Servizio infrastrutture logistiche e informatiche;
– Servizio sviluppo delle filiere vegetali;
– Servizio sostenibilità delle attività agricole;
– Servizio sviluppo delle filiere animali;
– Servizio sostenibilità delle attività zootecniche e ittiche;
– Servizio sviluppo della multifunzionalità e valorizzazione della biodiversità agricola (Con sede a Nuoro);
– Servizio supporto alle politiche di sviluppo rurale;
– Servizio verifiche, controlli, valorizzazione dei marchi e delle certificazioni in agricoltura;
– Servizio patrimonio.
Le candidature dovranno pervenire entro il 24 marzo 2015 con le seguenti modalità:
– tramite posta elettronica certificata all’indirizzo protocollo.agenzia.laore@legalmail.it .
– tramite raccomandata con avviso di ricevimento, ad un ufficio protocollo dell’Agenzia, Direzione generale Laore, via Caprera, 8 – 09123 Cagliari;
– con consegna a mano presso l’ufficio protocollo dell’Agenzia.

Miniera Monteponi 1 copia
Inizieranno entro il 2015 le bonifiche nei siti minerari dismessi. Gli assessori dell’Ambiente e dell’Industria, Donatella Spano e Maria Grazia Piras, hanno illustrato ieri, nel corso di una conferenza stampa, la delibera approvata dalla Giunta che definisce gli indirizzi operativi degli interventi di bonifica e recupero ambientale sui siti minerari dismessi del Sulcis Iglesiente e del Guspinese, riprogrammando una quota parte dei 95 milioni di risorse del Fondo di sviluppo e coesione già destinati al risanamento di alcuni territori. I siti interessati sono il Rio San Giorgio (risorse per circa 43 milioni) e Montevecchio Levante (23,5 milioni). I lavori sul Rio San Giorgio partiranno presumibilmente entro l’anno. Il provvedimento dà il via a una fase di risanamento atteso da oltre dieci anni. È previsto il coinvolgimento dei Comuni, della Regione attraverso la costituzione di una task force specifica e di Igea, società in house della Regione, peraltro già impegnata a eseguire gli interventi inseriti nelle convenzioni firmate negli anni scorsi e a garantire la manutenzione dei siti minerari. La delibera imprime una svolta all’attuazione delle bonifiche e, al tempo stesso, evita il definanziamento delle opere. Nel corso della conferenza stampa, l’assessore Spano ha sottolineato che le superfici interessate da attività di caratterizzazione e bonifica in tutta la Sardegna sono pari a 22.533 ettari, l’1% circa del territorio regionale (zone SIN Sulcis-Iglesiente-Guspinese e Porto Torres). A queste aree si aggiungono circa 1.800 ettari che riguardano Ottana, La Maddalena e altre zone non incluse nei SIN.
L’assessore della difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha ribadito che «verrà profuso il massimo impegno per la risoluzione delle gravi problematiche ambientali indotte dalla presenza delle aree industriali e minerarie, in particolare di quelle dismesse, ciò a tutela della salute, della salubrità ambientale ma anche della riconversione di un territorio pregiato. Le attività di caratterizzazione e bonifica che stiamo mettendo in campo rispondono infatti a una priorità precisa di questa giunta regionale e a un’esigenza reale del nostro territorio. Per recuperare i ritardi accumulatisi negli anni e per evitare di perdere i fondi con il conseguente blocco delle attività di bonifica, ieri abbiamo deliberato di affidare i due interventi di bonifica di Montevecchio levante e Rio san Giorgio ai comuni di Guspini e Iglesias. Inoltre, riprogrammeremo gli oltre 27 milioni di fondi UE che devono essere rendicontati entro quest’anno, attraverso l’autorità di gestione del POR FESR, in modo da non perdere nessuna risorsa. Le bonifiche partiranno attraverso accordi di programma con i comuni e con Igea, di cui verrà messo a disposizione il lavoro fatto finora, in modo che tutti i soggetti possano procedere assieme in maniera coordinata».
«Il ruolo di Igea – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – le esperienze e le competenze fin qui maturate, attraverso il percorso di risanamento della società avviato dai liquidatori, saranno valorizzate dai Comuni nella fase di realizzazione delle opere. La società metterà a disposizione anche progettazioni, studi, ricerche e caratterizzazioni. La ristrutturazione di Igea è in una fase avanzata a breve il commissario liquidatore presenterà il piano industriale. La società, nei prossimi cinque anni, avrà un bilancio con costi e ricavi in equilibrio anche senza gli interventi delle bonifiche oggetto delle bonifiche. Questo periodo serve a Igea per strutturarsi e prepararsi a fare a breve ciò che le compete, cioè proprio le bonifiche. Questa Giunta – ha concluso l’assessore Piras – è artefice di un risultato importante: aver risanato una società pubblica che d’ora in avanti si reggerà con un criterio di efficienza economica.»

 

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha incontrato ieri il presidente dell’Inaf, l’Istituto Nazionale di Astrofisica Giovanni Bignami, il direttore generale Umberto Sacerdote e il componente del Cda Andrea Ferrara, per discutere dell’ipotesi di accorpamento dell’Osservatorio Astronomico della Sardegna con quello di Bologna.

«Vogliamo portare in Sardegna un pezzo importante dell’Astrofisica nazionale – ha detto Pigliaru -, non solo le strutture ma anche il capitale umano. Abbiamo investito moltissimo in questo progetto e siamo convinti di avere tutto il diritto di vedere gli sviluppi di una scommessa scientifica fatta con grande determinazione. Comprendiamo le vostre esigenze funzionali ma noi tuteliamo la nostra autonomia. Oggi abbiamo preso atto che la decisione non è immediatamente operativa e che ci sono spazi per arrivare a una soluzione condivisa.»

All’incontro hanno partecipato anche l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, e il capo di gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu.

Nell’Osservatorio Astronomico la Sardegna ha investito negli anni circa 20 milioni di euro. La realizzazione in Sardegna del grande radio telescopio SRT (Sardinia Radio Telescope), è stata finanziata nel 1997 dal Ministero nell’ambito dei Piani di potenziamento della rete scientifica e tecnologica nelle aree depresse, e la Regione ne ha fatto uno dei punti strategici dello sviluppo del sistema del sapere nell’Isola.

Radiotelescopio San Basilio 1

 

Confronto di oltre due ore, ieri mattina, fra il presidente della Regione Francesco Pigliaru e gli studenti delle quarte e quinte classi dell’Istituto Tecnico “Pietro Martini” di Cagliari, sui temi dell’istruzione isolana e sulle proposte della Regione.

Il presidente Pigliaru, dialogando con gli studenti, è partito da un dato di contesto che riguarda l’elevata dispersione scolastica nella nostra regione, ed è sceso nel dettaglio illustrando ai ragazzi i dati sul tasso di partecipazione all’università da parte degli studenti usciti dal loro istituto negli ultimi due anni, riferendo anche la media dei voti conseguiti. Si è quindi soffermato sulle azioni che la politica regionale sta portando avanti per contrastare la dispersione scolastica ed elevare le competenze degli studenti, così da permettere ai giovani sardi di confrontarsi alla pari con i coetanei in uno scenario globale come quello di oggi.

«Dopo i 30 milioni destinati all’edilizia scolastica e gli interventi messi in campo con il progetto Iscol@ – ha spiegato il presidente Pigliaru – stiamo predisponendo nuovi investimenti che saranno presentati nei prossimi giorni: una parte importante sarà destinata ai supporti didattici e all’aggiornamento degli insegnanti.»

Il presidente della Regione ha poi spiegato ai ragazzi le politiche regionali per l’orientamento nelle scelte scolastiche e ha spiegato il principio che sta alla base del dimensionamento, evidenziando come l’azione della Regione si sia incentrata «sul diritto alle pari opportunità per tutti gli studenti. Il modello della pluriclassi, su cui sono stati operati i tagli, non risponde alle esigenze di una didattica ottimale, un diritto questo che spetta in pari misura a tutti gli studenti della nostra isola. L’idea di scuola del futuro che la giunta vuole portare avanti è quella di una scuola più aperta e più moderna – ha concluso Pigliaru -, in cui il prolungamento dell’orario si traduce in attività nuove e creative, sia curricolari che extracurriculari, per dare a ogni studente tutti gli strumenti per assecondare il proprio talento».

Francesco Pigliaru 4

Consiglio regionale 2 copiaCristiano Erriu 07

Ha preso avvio ieri, in Consiglio regionale, l’esame del nuovo “Piano Casa”, il dl n. 130 “Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio e per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia”.

L’assessore dell’Urbanistica e degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha presentato il disegno di legge come “il primo momento di una strategia di più ampio respiro finalizzata a comporre un nuovo quadro normativo, ispirato a certezza e semplificazione, il cui cardine sarà costituito dalla nuova legge regionale di governo del territorio”. La Giunta mira alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, residenziale e turistico-ricettivo, che contribuirà al rilancio del settore edile nel rispetto dell’ambiente, andando incontro alle esigenze delle famiglie e delle imprese. L’obiettivo è dare risposte immediate in attesa delle norme per il governo del territorio e dell’edilizia, e dell’adeguamento e completamento del Piano Paesaggistico Regionale.

«Per queste attività – ha detto Cristiano Erriu – è necessario attivare tutti i passaggi di consultazione e concertazione, sociale e istituzionale, sui quali si sta già lavorando con il massimo impegno per giungere al migliore risultato».
Per tutti gli incrementi volumetrici è richiesto il miglioramento delle prestazioni energetiche e qualitative, con premialità ulteriori nel caso di adeguamento all’intera unità immobiliare e di impiego di materiali locali e di qualità. Sempre al fine di ottimizzare l’uso del patrimonio esistente, è consentito soppalcare ove l’altezza interna lo consenta e il riuso dei sottotetti esistenti a fini abitativi. «Tutto questo – ha spiegato Erriu – non può essere realizzato nei centri storici, la cosiddetta zona A, dove l’incremento volumetrico sarà consentito solo per garantire la massima fruibilità degli spazi destinati ad abitazione principale dei disabili, come del resto già stabilito dalla normativa (L.R. 2/2007). Mentre è previsto per le zone B, ovvero di completamento, e C le zone di espansione».
Per i Comuni dell’interno e per i costieri che hanno adeguato il Puc al Ppr, è prevista una premialità volumetrica del 30%, per tutti gli altri del 20%. Un altro 5% aggiuntivo sarà consentito a chi garantirà l’efficientamento energetico di tutta l’unità immobiliare.
«Per favorire il rinnovamento del patrimonio delle strutture turistico ricettive dell’isola – ha affermato Cristiano Erriu – e permettere che alberghi inadeguati possano essere riallineati al mercato attuale, la legge potrà consentire incrementi volumetrici finalizzati proprio al miglioramento e alla destagionalizzazione dei servizi che ne aumentino la competitività sui mercati nazionali e internazionali.» 
La Giunta predisporrà le linee guida, affinché gli interventi abbiano sia un adeguato inserimento nel paesaggio che una ragion d’essere dal punto di vista economico.
Per salvaguardare la vocazione agricola delle zone rurali e promuovere il rilancio del comparto agroalimentare, è necessario evitare la frammentazione della proprietà permettendo la nuova edificazione residenziale alle sole aziende agricole con un lotto minimo di 3 ettari.
«Nella nuova legge sull’edilizia vengono abrogate le norme più discusse dei precedenti “Piani Casa” – ha precisato l’esponente della Giunta Pigliaru – come quelle sull’utilizzo residenziale degli interrati e dei seminterrati, ritenute scellerate anche alla luce degli avvenimenti disastrosi verificatisi negli ultimi anni nella Regione, e la Legge regionale n. 19/11, la legge sul golf che, in realtà, non raggiungeva gli scopi dichiarati. Non è comunque intenzione di questa maggioranza penalizzare questo importante settore turistico sportivo, ma sarà nostra cura occuparcene senza secondi fini e nel rispetto della qualità ambientale e degli impianti.»
La semplificazione normativa si allinea al sistema nazionale e prevede tre fattispecie per i titoli abilitativi: il permesso di costruire, la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e infine forme di edilizia libera eseguibili con semplice comunicazione. Semplificazione amministrativa anche per i cambi di destinazione d’uso e norme di dettaglio per gli interventi sostituitivi in materia di lotta all’abusivismo.
Sono state introdotte disposizioni puntuali per lo Sportello Unico per l’Edilizia, la porta di accesso per il cittadino per tutta la materia edilizia. Sempre in tema di semplificazione amministrativa, sono previsti articoli all’interno della legge che chiariscono la definizione della linea di battigia marina e la natura attuativa dei Piani di utilizzo dei litorali.

 

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Telecom Italia ha avviato a Iglesias i lavori per la realizzazione della rete in fibra ottica che renderà disponibili servizi innovativi a cittadini e imprese. Il programma di copertura prevede di raggiungere entro l’anno oltre 6mila unità immobiliari, pari a più del 65% della popolazione, grazie alla posa di 21 chilometri di cavi in fibra ottica che permetteranno di collegare oltre 45 armadi stradali alle rispettive centrali.

L’iniziativa si inserisce nel piano di sviluppo nazionale di Telecom Italia per la realizzazione della rete NGAN (Next Generation Access Network) che prevede di raggiungere il 75% della popolazione entro il 2017. L’investimento programmato da Telecom Italia per lo sviluppo innovativo della banda ultra larga sulla rete di accesso è pari quasi a 3 miliardi di euro nel triennio 2015-2017.

Per la posa dei cavi in fibra ottica, a Iglesias, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, verranno sfruttate le infrastrutture esistenti, come quella per la pubblica illuminazione della città. Inoltre, in caso di scavi, saranno utilizzate tecniche e strumentazioni innovative a basso impatto ambientale che minimizzano i tempi di intervento, l’area occupata dal cantiere, l’effrazione del suolo, il materiale asportato, il deterioramento della pavimentazione e, conseguentemente, i ripristini stradali.

I lavori sono già iniziati in diverse zone della città e nel corso dell’anno famiglie e imprese di Iglesias potranno cominciare a usufruire di connessioni con velocità fino a 50 megabit al secondo che migliorano nettamente l’esperienza della navigazione in rete e abilitano nuovi servizi e in futuro sarà possibile aumentare le prestazioni dei collegamenti in fibra ottica con velocità fino a 100 megabit al secondo.

Con la fibra, da casa e dall’ufficio, sarà possibile fruire di video in HD, gaming on line multiplayer in alta qualità e contenuti multimediali resi disponibili contemporaneamente su smartphone, tablet e smart TV. Le imprese inoltre potranno accedere al mondo delle soluzioni professionali IT di Impresa Semplice, sfruttandone al meglio le potenzialità grazie alla connessione in fibra ottica. Ma l’ultrabroadband abilita anche applicazioni innovative come la telepresenza, la videosorveglianza, i servizi di cloud computing per le aziende e quelli per la realizzazione del modello di città intelligente per le amministrazioni locali, tra cui la sicurezza e il monitoraggio del territorio, l’infomobilità e le reti sensoriali per il telerilevamento ambientale.

«Telecom Italia è lieta di annunciare l’avvio dei lavori a Iglesias per la realizzazione dell’infrastruttura di nuova generazione in fibra ottica in grado di contribuire allo sviluppo dell’economia locale – dichiara Francesco Di Perna, Responsabile Access Operations Area Centro di Telecom Italia -. Questo risultato sarà ottenuto grazie agli importanti investimenti programmati da Telecom Italia e alla collaborazione con l’Amministrazione Comunale, fattori che consentiranno di realizzare rapidamente le attività di scavo e di posa minimizzando sia i tempi d’intervento sia i relativi costi e l’impatto sulla città.»

«Sono molto soddisfatto – commenta Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias – di poter dare l’annuncio, insieme a Telecom Italia, della imminente introduzione dei servizi in banda ultra larga per le imprese e  per i cittadini del Comune di Iglesias. Con l’avvio del progetto della rete in fibra ottica di nuova generazione Iglesias può ambire a diventare una smart city, una città intelligente capace di conciliare e soddisfare le esigenze di cittadini e imprese. Un’opportunità che non potevamo non cogliere a servizio delle famiglie e delle attività produttive iglesienti.»

«L’audizione di oggi in Commissione Trasporti della Camera rappresenta l’ultimo, estremo tentativo per far sì che il Piano di investimento di Rete ferroviaria italiana possa essere modificato aumentando le risorse da destinare alla Sardegna». Lo ha detto l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana al termine del faccia a faccia con i deputati nel corso del quale si è fatto il punto sul Contratto di programma 2012-2016 tra Governo ed Rfi.

«Il Contratto di programma delle ferrovie è stato adottato in assenza di una qualunque interlocuzione con le Regioni – ha continuato l’assessore Deiana – e ci siamo resi conto che, a fronte di una previsione di interventi pari a 1,457 miliardi di euro, la Sardegna è assegnataria di una cifra ridicola.»

L’assessore dei Trasporti ha pertanto richiesto ai parlamentari di intervenire in modo deciso, con diverse prescrizioni relative alle esigenze infrastrutturali dell’isola da inserire nel parere obbligatorio che la Commissione IX dovrà presentare al ministero dei Trasporti. «Ricordo – ha concluso Massimo Deiana – che la Sardegna è tra le poche regioni italiane che non dispone di una rete ferroviaria elettrificata e che presenta un tracciato della fine dell’Ottocento in grado di garantire un livello di performance di esercizio tra i più bassi del Paese».

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E’ in programma venerdì pomeriggio, nell’aula consiliare del comune di Sant’Antioco, un incontro-dibattito sul fenomeno della violenza nel territorio del Sulcis Iglesiente, organizzato dalla gestione commissariale dell’ex provincia di Carbonia Iglesias. L’inizio è fissato alle ore 16.00. I lavori verranno moderati da Antonella Serrenti, responsabile dei servizi sociali del comune di Sant’Antioco.

Dopo i saluti del sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, dell’assessore delle Politiche sociali del comune di Sant’Antioco, Mariella Piredda e della dirigente del servizio della gestione commissariale dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, Speranza Schirru, aprirà i lavori Maria Mameli, psicoterapeuta del Centro per la cultura della nonviolenza, sul tema “Il Centro per la cultura della nonviolenza: dalla procedura di presa in carico della vittima alla stesura del progetto personalizzato”. A seguire, interverranno: il capitano Giuseppe Licari, comandante della Compagnia dei carabinieri di Carbonia, sul tema “La realtà del nostro territorio descritta attraverso l’operato dei carabinieri”; Katia Puddu, assistente sociale del comune di Sant’Antioco, sul tema “I servizi sociali accolgono”; Giannina Congias, assistente sociale del consultorio familiare della Asl 7 di Carbonia e Silvana Carta, psicoterapeuta del consultorio familiare della Asl 7 di Carbonia, sul tema “Il consultorio familiare: un servizio con la famiglia”. 

Verrà poi presentato il libro “Io, sola”, di Maria Mantega, Arcadia editore e la serata si concluderà con il dibattito.

Locandina convegno Sant'Antioco