Per il Teatro Lirico di Cagliari non c’è pace, il consigliere comunale Enrico Lobina chiede che venga fatta chiarezza.
Per il Teatro Lirico di Cagliari non c’è pace. Chi sperava che la nomina del nuovo soprintendente Angela Spocci potesse portare ad una schiarita, è rimasto evidentemente deluso. La soprintendente a distanza di poche settimane dal suo insediamento, è stata contestata dalle organizzazioni sindacali, il nuovo direttore amministrativo Giovanni Battista Ena si è dimesso pochi giorni dopo la sua nomina, la delicata situazione economica mette a rischio il pagamento degli stipendi ai dipendenti.
Il consigliere comunale Enrico Lobina, del gruppo “Sardegna Sovrana”, stamane ha diffuso una nota, nella quale afferma che «la crisi che sta investendo il Teatro Lirico di Cagliari è ormai insostenibile. Occorre che, una volta per tutte, chi di dovere renda nota la reale situazione relativa alla situazione economica e alle eventuali responsabilità di chi ha gestito la Fondazione negli ultimi anni».
«Senza questa chiarezza – aggiunge Lobina – è impossibile programmare alcuna attività e mettere fine alle polemiche strumentali e ai tentativi di parte di risolvere (senza in realtà risolvere nulla) una crisi che, con il passare dei mesi, sembra purtroppo aggravarsi. I rischio maggiore è che il Teatro Lirico venga declassato e perda il suo status di Fondazione, con un conseguente gravissimo danno per la città, per la Sardegna e per i lavoratori.»
«Insieme ad una “operazione verità” sui conti serve un reale e immediato cambio di passo gestionale, con una maggiore apertura alla qualità e ai mercati internazionali, un maggior rapporto con il territorio ed un maggior utilizzo dei servizi che il Teatro Lirico può offrire. I lavoratori hanno già fatto sacrifici e, per una prospettiva seria, sono disposti a farne altri -. conclude Enrico Lobina -, ma non li si può lasciare senza stipendio.»
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