Con Domenico Leinardi, anche Sant’Antioco è tra i protagonisti della conquista italiana dello spazio.
Anche Sant’Antioco è tra i protagonisti della conquista italiana dello spazio. A rappresentarla è il nostromo Domenico Leinardi, 50 anni, compiuti il 6 febbraio scorso, sposato, tre figli che lavora sulle grandi navi oceaniche da oltre 30 anni. Domenico Leinardi si trova a bordo della nave appoggio Nos Aires con l’incarico di responsabile del personale di coperta, dislocata in pieno Oceano Pacifico. Nei giorni scorsi ha recuperato la navicella sub-spaziale dell’agenzia europea ESA lanciata dal centro di Kourou della Guyana francese (sud America) che, dopo un volo di un’ora e 40 minuti, è ammarata, con i suoi freni-paracadute, a soli 300 metri dal “NOS Aires” che la stava aspettando al largo delle isole Galapagos. Insieme agli altri uomini dell’equipaggio si è unito al grido di gioia quando il comandante della nave ha comunicato con un messaggio quasi cifrato agli uffici della compagnia marittima Fratelli Neri, proprietaria della nave, nel porto di Livorno: “Tutto Ok, il pesce è a bordo”. Il “pesce” era la navicella sub-spaziale dell’agenzia europea ESA lanciata dal centro di Kourou della Guyana francese, nel Sud America, che dopo un volo di un’ora e 40 minuti è ammarata, con i suoi freni-paracadute, nell’oceano pacifico. La famiglia Leinardi, la moglie moldava Marina Rusu e i figli William, Jasmine e Giada, la mamma e le sorelle, hanno seguito nell’abitazione di Sant’Antioco, grazie alle notizie di telegiornali e giornali, l’ultimo lavoro di Domenico Leinardi.
«Sono orgogliosa e felice per questa opportunità – dice la moglie Marina Rusu, sposata 13 anni fa – Domenico è un marito speciale, un padre meraviglioso, un nostromo apprezzato e sono molte le compagnie marittime del settore lo hanno richiesto. Naviga tra oltre trent’anni, purtroppo il lavoro che fa lo costringe a rimanere lontano da casa per lunghi periodi, sentendoci, quando è possibile, solo per telefono.»
Il lancio dei giorni scorsi è stato solo il test iniziale di un programma che prevede nel prossimo futuro altri lanci, con apparecchiature via via più sofisticate, per i quali il “Nos Aires” sarà ovviamente protagonista e con esso il nostromo di Sant’Antioco Domenico Leinardi.
Tito Siddi
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