I consiglieri di Area popolare sarda propongono un rinvio dell’entrata in vigore della ricetta elettronica nei paesi sprovvisti della banda larga.
A due settimane dall’entrata in vigore della ricetta elettronica, è già polemica in Consiglio regionale. Il consigliere di Area Popolare Sarda Ignazio Tatti, insieme ai colleghi Giorgio Oppi, Gianluigi Rubiu e Giuseppe Pinna ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore alla Sanità Luigi Arru, nella quale sostitene che la ricetta elettronica penalizza le zone interne e complica il lavoro di molti medici di famiglia.
Nel documento, Tatti rileva che in molti paesi dell’interno è impossibile accedere alle reti telematiche a causa del mancanza della banda larga e al cattivo funzionamento dei ripetitori della telefonia mobile. «Non si capisce – afferma Gianni Tatti – come si possa affrontare la sfida della ricetta medica elettronica senza gli strumenti che consentono un accesso rapido alla rete». Secondo il consigliere regionale di Aps, l’accelerazione del progetto rischia di mettere in difficoltà molti medici di famiglia costretti ad utilizzare maggior tempo per l’erogazione dei servizi richiesti.
Per queste ed altre ragioni, il gruppo di Area Popolare Sarda chiede alla Giunta di sapere in base a quali criteri si è deciso di avviare il progetto della ricetta elettronica in tempi così rapidi e veloci e di conoscere il numero dei centri isolani che ancora non sono in grado di accedere al Sistema sanitario regionale.
I firmatari dell’interrogazione, infine, propongono un rinvio dell’entrata in vigore della ricetta elettronica in attesa dell’adeguamento tecnologico che consenta ai piccoli paesi della Sardegna di accedere alla rete.
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