I Riformatori sardi hanno presentato una proposta di legge per l’introduzione del “codice ictus” nel sistema sanitario regionale.
I Riformatori sardi hanno presentato una proposta di legge per l’introduzione del “codice ictus” nel sistema sanitario regionale.
«L’introduzione del codice ictus – ha detto il consigliere regionale Luigi Crisponi – è una proposta importantissima che potrebbe salvare molte vite; già 5 Regioni hanno introdotto questa nuova procedura nei rispettivi servizi sanitari e deve farlo anche la Sardegna. Con questa proposta di legge i Riformatori sardi intendono dare una risposta più appropriata ed efficace ai 3200 casi di ictus che si verificano in Sardegna e che, finora, vengono trattati presso i punti di Pronto Soccorso mentre sarebbe necessario attivare, attraverso l’introduzione del nuovo codice, una corsia preferenziale.»
Il potenziamento delle 3 Stroke Units (i centri specialistici) presenti sul territorio regionale al Brotzu di Cagliari, al San Francesco di Nuoro ed al Santissima Annunziata di Sassari sarebbe inoltre, secondo il presidente del Centro studi dei Riformatori Franco Meloni, «fondamentale non solo per ridurre ove possibile i casi di morte ma anche per prevenire le gravissime invalidità che accompagnano le fasi successive all’ictus; nella sanità moderna si va affermando un modello di trattamento orizzontale dell’ictus in cui gli specialisti delle Stroke Units operano al fianco di quelli che seguono le varie tipologie di riabilitazione».
«Si tratta – ha sottolineato il consigliere regionale Michele Cossa – di dare una risposta nuova a esigenze particolarmente complesse, intervenendo sia sulla sopravvivenza che sulla riabilitazione; non molto tempo fa il Consiglio regionale ha approvato l’introduzione del codice rosa con effetti pratici molto modesti e, onestamente, la proposta che sottoponiamo all’attenzione del Consiglio regionale ci pare molto più concreta. La nostra idea è quella di trasformare questa proposta di legge in un emendamento alla prossima riforma sanitaria che speriamo arrivi in Aula al più presto.»
«Nel quadro di un ragionamento più ampio sulla sanità in Sardegna – ha concluso il capogruppo dei Riformatori sardi, Attilio Dedoni – crediamo sia molto più utile mettere al centro i problemi dei cittadini-utenti piuttosto, come in questo caso, che proseguire con i commissariamenti; la politica è in grave ritardo ed il sistema sanitario sardo ha bisogno di interventi radicali, di risposte vere e serie in grado di restituire funzionalità ad un servizio essenziale per la comunità regionale.»
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