Il conguaglio Abbanoa sarà pagato dai sardi a partire da gennaio 2016 e spalmato in 4 anni.
Il conguaglio Abbanoa sarà pagato dai sardi a partire da gennaio 2016 e spalmato in 4 anni. Come richiesto da Regione e Abbanoa, per consentire l’operazione l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, infatti, ha anticipato 90 milioni di euro, 70 entro giugno e 20 a dicembre. La Sardegna è l’unica Regione ad aver ottenuto questo risultato, ed è la prima volta che l’Autorità, che opera già un sistema di perequazione nel comparto elettrico, interviene nel settore idrico su precisa richiesta della Sardegna. Il risultato è stato raggiunto grazie a un intenso lavoro che ha visto protagonisti l’Amministrazione regionale, Abbanoa e il sistema degli Enti Locali, con l’obiettivo di rendere più sostenibile socialmente la rateizzazione dei conguagli in un contesto economico e sociale, come quello dell’Isola, già particolarmente colpito dalla crisi economica. E’ stato determinante anche l’intervento del Governo.
«È un risultato di cui siamo particolarmente orgogliosi, perché siamo la prima Regione a ottenerlo e perché è il frutto di un intenso lavoro – dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Abbanoa è stata sottoposta a un’istruttoria severa da parte dell’Autorità, che ha studiato la situazione e i profili di rischio e l’ha ritenuta una società affidabile. Abbiamo lavorato per pianificare, programmare e controllare il sistema dopo anni di gestione incerta e carente di programmazione, abbiamo fatto noi una prima capitalizzazione e stiamo lavorando intensamente per mettere ordine nel sistema e garantire un servizio di sempre maggior qualità. Questo è un bell’esempio di come funziona un moderno governo di centrosinistra. Punta all’efficienza, a un servizio sempre migliore ma si fa carico di situazioni pregresse, se ce ne sono, e si occupa con grande attenzione di equità e solidarietà sociale.»
La Sardegna, che ha incassato il risultato grazie anche all’impegno dei suoi parlamentari, farà dunque da apripista a livello nazionale. «È una delibera che farà scuola in Italia, che coniuga severità e solidarietà e che è un importante risultato per la Regione – sottolinea l’assessore Maninchedda -. Abbiamo lavorato duro, il 26 luglio abbiamo avviato il confronto con l’Autorità per ottenere l’anticipazione di gran parte dei 106 milioni di debito maturato dai sardi, c’è stata una costante collaborazione con l’Anci e alla fine Abbanoa ha superato l’ennesimo esame a cui è stata sottoposta ed è stata promossa da un soggetto esterno. Certo il nostro compito non si esaurisce oggi: abbiamo ancora moltissimo da fare, dobbiamo migliorare reti e infrastrutture, e la società dev’essere stimolata a dare il meglio di sé. Con il mutuo infrastrutture saranno effettuati importanti investimenti per rendere più efficiente il sistema idrico regionale».
«La proposta al governo regionale da Anci e Cal nasce nei giorni di Bultei, e precisamente nell’assemblea seguita all’attentato contro il sindaco. In quei giorni di tensione e di allarme – ricorda il presidente dell’Anci Sardegna, Pier Sandro Scano – abbiamo proposto alla Regione di lavorare insieme per dare due segnali forse piccoli ma importanti, conguagli Abbanoa e Tari, sul fronte dell’alleggerimento della pesantissima pressione tributaria. La collaborazione tra Regione, Enti locali, parlamentari sardi ha consentito questo risultato importante per i cittadini perché il pagamento dei conguagli viene differito di un anno e spalmato su quattro. Non sono ancora risolti i problemi tra Abbanoa e gli utenti sardi – conclude Scano -. Noi abbiamo parlato della necessità di una vera e propria opera di pacificazione che Abbanoa deve condurre: c’è ancora della strada da fare ma oggi registriamo un passo positivo.»
«Abbanoa è stata sottoposta a un’attenta analisi da parte dell’Autorità – ha spiegato l’amministratore unico Alessandro Ramazzotti – dimostrando di essere un’azienda sana e indirizzata all’efficientamento del servizio. Per il via libera della Cassa Conguagli sono state determinanti le azioni già intraprese e previste nel Piano di ristrutturazione aziendale: da una forte riorganizzazione del personale, grazie all’introduzione di innovazioni tecnologiche, agli investimenti sulle infrastrutture. Abbanoa, infatti, è il soggetto industriale più importante della Regione e può dare il suo contributo all’economia isolana. Dobbiamo anche tutelare gli 8 sardi su 10 che pagano regolarmente le bollette venendo incontro a chi è realmente in difficoltà, ma senza fare sconti ai veri morosi.»
Un master plan energetico e un job act aziendale sono gli obiettivi già fissati per i prossimi mesi: «Sono due aspetti che viaggiano in parallelo – ha sottolineato il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas -. Tra i significativi costi di gestione rientrano quelli dell’energia elettrica per la potabilizzazione dell’acqua distribuita verso un territorio di 24 mila kmq con una densità abitativa di 68 abitanti per kmq, 360 impianti di depurazione, 40 potabilizzatori e 13mila km di rete. Altra voce importante riguarda il costo del lavoro: “stiamo approntando un jobs act di Abbanoa, per accompagnare alla pensione circa 100 professionalità mature nel biennio e – ha aggiunto Murtas – aprirci alle forme di occupazione flessibile inserendo nell’organico figure con un’istruzione medio-alta e che si occupano di innovazione».
«La lunga rateizzazione del conguaglio Abbanoa è certamente un’ottima notizia da accogliere con piacere – ha commentato Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia -. Ma è soltanto un primo passo: ora bisogna puntare al miglioramento dei servizi per i cittadini mettendo mano alle dimensioni degli ambiti territoriali. Questa è la scommessa in cui credere per fare in modo che gli utenti sardi beneficino di un servizio funzionale ed efficiente basato su un rapporto gestore-utente corretto e affidato a personale capace e cortese. Abbanoa, invece, è percepita come un ente farraginoso distante dalle reali esigenze dei cittadini ma sempre pronto a rivendicare i pagamenti delle fatture.»
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