Il fondo di garanzia sarà più facilmente utilizzabile da parte dei Confidi e sarà esteso anche al settore agricolo.
Un percorso più semplice per rendere il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese sarde già operante presso la Sfirs più facilmente utilizzabile da parte dei Confidi ed estensione del Fondo alle imprese agricole. L’ha deciso la Giunta regionale su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci.
«Con questa delibera vogliamo dare risposte adeguate alla necessità di credito delle imprese, con una revisione del contenuto delle direttive e adeguando definizioni e modalità di rilascio della garanzia – spiega il vicepresidente della Giunta -. Estendiamo poi il Fondo anche al settore agricolo per renderlo più competitivo».
Venendo incontro alle richieste formulate durante i diversi incontri e dopo aver esaminato la complessa normativa in materia, la soglia di accesso al Fondo, da parte dei Confidi, viene riportata da 35 a 10 milioni di garanzie rilasciate.
«Si tratta di una variazione di sostanza, che riconosce il ruolo anche dei Consorzi minori, attribuendo agli stessi specificità nella loro attività e nella loro vicinanza all’impresa – dice l’assessore Paci -. Il Fondo di Garanzia PMI ribadisce insomma il suo ruolo di strumento di contrasto al credit crunch anche in capo a Consorzi che proprio grazie alla propria minore dimensione sono in grado di assicurare supporto immediato alle imprese».
Il fondo viene poi esteso alle imprese agricole, tra le emissioni obbligazionarie sono compresi anche i minibond e le cambiali finanziarie e fra i soggetti ammessi a richiederne l’intervento sono ammessi gli “arranger/lead manager” e gli “sponsor”, favorendo così l’intervento di nuovi soggetti sul mercato locale. Fra le banche finanziatrici, infine, vengono inseriti le società di leasing e di factoring e gli altri intermediari finanziari, nonché gli Istituti di Moneta Elettronica (IMEL), regolarmente iscritti nell’apposito albo tenuto dalla Banca d’Italia. Parallelamente, prosegue il percorso di riorganizzazione dei Consorzi Fidi, iniziato dalla costituzione del Fondo Unico da 5 milioni di euro approvato con la manovra finanziaria lo scorso 27 febbraio e seguito da una serie di incontri con i Consorzi e con gli assessori coinvolti nella riforma, quelli del Lavoro Virginia Mura, dell’Industria Maria Grazia Piras e dell’Artigianato e Turismo Francesco Morandi e dalla prima delibera di Giunta approvata il 31 marzo scorso. Ora il disegno di legge inizia il suo iter in Consiglio regionale.
Tre le novità più importanti:
1) il fondo unico che sostituirà i precedenti tre, collocati presso gli assessorati del Lavoro, dell’Artigianato e Commercio e dell’Industria, destinato a integrare i fondi rischi dei Confidi.
2) il fondo di stabilizzazione per prevenire eventuali rischi.
3) l’istituzione dell’Osservatorio Confidi.
«Stiamo riorganizzando un sistema che non riesce più a dare risposta alle esigenze delle imprese, e oggi abbiamo sistemato un altro importante tassello – conclude l’assessore Paci -. Vogliamo razionalizzarlo, modernizzarlo e renderlo più efficiente per garantire e migliorare l’accesso al credito e aiutare le imprese sarde e i liberi professionisti in un momento di grave difficoltà economica come quello che stiamo vivendo.»
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