Interrogazione dei consiglieri regionali Manca, Cherchi e Unali sui ritardi nell’erogazione della quota rimanente del 60% dei carburanti agevolati.
I consiglieri regionali del Partito dei Sardi Piermario Manca e Augusto Cherchi e Sandro Unali del Gruppo Misto hanno presentato un’interrogazione all’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, alla quale chiedono se sia a conoscenza dei «gravi ritardi nell‘erogazione della quota rimanente del 60% dei carburanti agevolati derivati dall‘ingiustificabile ritardo nella implementazione del nuovo programma gestione». I consiglieri chiedono anche di sapere «quali siano le motivazioni che hanno impedito di fare un contratto con Sardegna.it in modo tempestivo al fine di non arrecare disguidi e costi ingiustificati agli operatori del settore primario» e «quali urgenti provvedimenti intenda adottare al fine di evitare il protrarsi del ritardo nella erogazione del carburante nel settore primario, dovuto unicamente a inefficienze e appesantimenti burocratici, ovvero intervenire per dare immediatamente un ulteriore acconto del carburante dovuto sul totale annuo». I consiglieri spiegano che «la normativa nazionale prevede per gli operatori del settore primario una notevole riduzione delle accise sui derivati del petrolio al fine di permettere agli agricoltori di operare con costi energetici ridotti nelle fasi di produzione e trasformazione delle produzioni primarie» e che «i consumi medi standardizzati di gasolio da ammettere all’impiego agevolato di cui al decreto del ministro delle Politiche agricole e forestali del 26 febbraio 2002 sono stati ridotti del 25,64% con la legge di stabilità 2013, 2014, e 2015».
Manca, Cherchi e Unali ricordano che la Regione per il 2015 ha assegnato un acconto del 40% del carburante sul totale annuo e come denunciato dalle associazioni di categoria, si tratta di quantità assolutamente insufficienti alle esigenze delle aziende isolane e in particolare delle aziende e le cooperative che lavorano il latte ovino in quanto nei primi mesi dell’anno hanno il picco di produzione.
«Il settore primario da anni vive una gravissima crisi e che i danni derivanti dai ritardi ovvero dalla mancata erogazione in tempi rapidi del gasolio agevolato comporta un ulteriore e ingiustificata perdita di competitività del settore rispetto al resto delle regioni italiane – dicono i consiglieri -. Inoltre il quantitativo assegnato secondo i parametri nazionali è stato decurtato del 25,64 rispetto al 2012 ( fatto pari a cento il quantitativo assegnato nel 2012 è diventato 90 litri nel 2013, 85 litri nel 2014 e 74,36 nel 2015), e gli agricoltori e i trasformatori si trovano a sostenere spese non previste e non prevedibili per le normali attività aziendali». La mancata erogazione della restante quota «è dovuta essenzialmente a lungaggini burocratiche e in particolare a ritardi da imputare in modo esclusivo all’agenzia regionale ARGEA che non ha preventivamente aggiornato i programmi informatici alle nuove procedure derivanti dalla riduzione dei quantitativi assegnati a seguito delle disposizioni nazionali. L’assessorato dell’Agricoltura non è intervenuto – concludono i consiglieri – nonostante l’evidente ritardo dell’agenzia, per mettere in mora l’Argea che aveva l’obbligo di fare con largo anticipo la convenzione con Sardegna.it per implementare il nuovo programma di gestione dei carburanti agevolati».
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