Interrogazione dell’on. Rossella Pinna (PD) sulla fruibilità della Galleria sotterranea Anglosarda di Montevecchio.
La valorizzazione e la gestione del compendio minerario di Montevecchio (Guspini-Arbus) e dei siti “ex minerari” già ricompresi nel Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna è il tema dell’interpellanza presentata dal consigliere regionale del Partito Democratico Rossella Pinna, prima firmataria, e da Pietro Cocco, Alessandro Collu, Luca Pizzuto (SEL), Roberto Deriu, Daniela Forma, Piero Comandini, Giuseppe Meloni e Mario Tendas.
«Il compendio minerario di Montevecchio (Guspini-Arbus) riconosciuto come uno dei più importanti d’Europa, con i suoi oltre 150 anni di storia estrattiva – spiega Rossella Pinna -, rappresenta una delle più significative testimonianze di storia e cultura dell’industria mineraria, conservando, ancora oggi, edifici di grande pregio architettonico, destinati nel passato alle attività produttive e al vasto sistema locale residenziale e sociale.
A seguito della sua chiusura, nel 1991, venne sottoscritta un’intesa di programma per avviare un processo di riconversione della miniera, mai decollata.
I comuni di Guspini e di Arbus, molto hanno fatto e speso, in termini di investimenti, sia con fondi europei, del ministero dei Beni culturali e dell’Industria, sia con fondi regionali e di bilancio comunale, per salvaguardare i fabbricati dall’azione impietosa del tempo e conservare la memoria storica di una terra e della sua gente laboriosa.
Gli impegni e gli sforzi convergenti delle Amministrazioni locali sono stati ampiamente ricompensati dalla straordinaria risposta turistica, con record di ingressi (+ 65%) nel mese di luglio del 2014, rispetto al precedente anno, e con oltre 900 nel solo sito di Guspini, in occasione delle recenti festività pasquali.
Questo eccellente dato in netta controtendenza rispetto ad altri comparti turistici non può passare inosservato, soprattutto in un momento di grave crisi, come quello attuale.»
«La valorizzazione dei compendi “ex minerari”, come hanno dimostrato altri Stati della UE che hanno riconvertito i siti minerari con evidenti e positive ricadute per le popolazioni dei vecchi bacini minerari (la Ruhr in Germania, il Nord Pas de Calais in Francia, la Cornovaglia in Inghilterra, la Catalogna in Spagna ecc.) – aggiunge Rossella Pinna – porta a un duplice risultato: da un lato si incrementa la qualità, la quantità e il livello dell’offerta turistica regionale, dall’altro si stimolano opportunità di sviluppo di lavoro.
Non a caso, nel 2011, Montevecchio è stato insignito, dalla Commissione Europea, del premio EDEN, come migliore destinazione italiana nell’ambito del turismo sostenibile, confermando tutte le potenzialità, espresse e inespresse, di un territorio che ha una storia e una specificità di forte richiamo.
In occasione delle recenti festività pasquali, l’assessore dell’Industria ha messo in atto apprezzabili iniziative, limitatamente ai comuni di Iglesias e Lula, in sinergia con il Parco Geominerario e con la società Igea, per rendere fruibili i siti “ex minerari” prevedendo, a breve, l’ulteriore apertura della Galleria Henry, a Buggerru. Nessun riferimento, invece, è stato annunciato per gli altri siti, in particolare per Montevecchio, oggetto di attenzione anche da parte di numerose produzioni audiovisive, cinematografiche, televisive e multimediali che lo hanno scelto come location ideale, conferendogli un ruolo di fucina culturale e turistica per ogni tipo di evento o manifestazione.»
«Per questi motivi – conclude l’on. Rossella Pinna – abbiamo chiesto all’assessore dell’Industria di conoscere gli intendimenti della Regione sulla fruibilità del sito di Montevecchio, in particolare della nota “Galleria sotterranea Anglosarda”, allo scopo di completare l’offerta degli itinerari di visita già disponibili, e di conoscere soprattutto quali iniziative si intendano mettere in campo per creare un disegno organico di valorizzazione e gestione del complesso dei siti “ex minerari”, già ricompresi nel Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, per stimolare reali occasioni di sviluppo.»
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