La Giunta regionale ha stanziato 650.000 euro per realizzare a Cagliari un archivio telematico per l’anagrafe dei minori a rischio.
Un archivio telematico protetto dei minorenni sardi ospiti in comunità d’accoglienza e case famiglia per potenziare le attività di controllo della Procura e del Tribunale dei minorenni di Cagliari: il progetto sarà realizzato con 650mila euro di fondi Por Fesr 2007-2013 che la Giunta – su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci – ha deciso oggi di riprogrammare destinandoli, appunto, alla realizzazione di un’anagrafe protetta e di un archivio telematico per i minori. I dati sensibili sui minori, in sostanza, saranno organizzati, aggiornati e monitorati con metodologie moderne che ne consentano la gestione informatizzata ma anche altamente riservata.
«Il progetto, messo a punto insieme all’assessorato della Sanità, rientra nel più generale programma di sicurezza a tutela di cittadini e imprese che prevede da un lato di riqualificare quei contesti territoriali a maggior rischio di insicurezza e criminalità, dall’altro di promuovere e garantire il rispetto dei diritti delle categorie sociali più deboli – spiega il vicepresidente della Regione -. Più servizi per contrastare devianza sociale, violenza e criminalità minorile e ridurre ogni forma di disgregazione sociale, emarginazione ed esclusione.»
Dal monitoraggio degli ultimi anni è emerso che in Sardegna, oltre alla conferma di alcuni reati tradizionali contro la persona, c’è un consistente aumento delle emergenze in ambito familiare e a scuola, soprattutto contro i minori e altre categorie vulnerabili che soffrono di incuria e maltrattamento.
Dal monitoraggio degli ultimi anni è emerso che in Sardegna, oltre alla conferma di alcuni reati tradizionali contro la persona, c’è un consistente aumento delle emergenze in ambito familiare e a scuola, soprattutto contro i minori e altre categorie vulnerabili che soffrono di incuria e maltrattamento.
«In questo crocevia – sottolinea l’assessore della Sanità, Luigi Arru – si unificano i reati commessi dai minori con quelli perpetrati contro gli stessi: vogliamo dunque garantire un sostegno alla costruzione di reti di servizi di contrasto a devianza sociale, violenza e criminalità riducendo allo stesso tempo ogni forma di disgregazione sociale, emarginazione ed esclusione sociale nei confronti delle categorie più deboli.»
Obiettivo a breve termine dell’amministrazione regionale, è quello di estendere e incrementare il Progetto progressivamente in tutto il territorio regionale, attraverso il coinvolgimento di tutte le strutture sociali autorizzate.
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