18 July, 2024
Home2015Aprile (Page 10)

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

La commissione sanità, presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) ha proseguito ieri le audizioni dei rappresentanti delle amministrazioni locali per un approfondimento delle problematiche sanitarie dei territori.

Il presidente dell’Unione dei Comuni dell’Ogliastra Davide Ferreli, anche nella sua veste di sindaco di Lanusei, ha informato la commissione di un confronto costruttivo già avviato con il commissario della Asl, esprimendo però preoccupazione per le riforme all’attenzione del Consiglio regionale, sia per quanto riguarda gli Enti Locali che per le stesse Asl. «Non vorremmo – ha detto – che si lavorasse solo ad espressioni numeriche che non considerano il territorio, le sue specificità, le sue caratteristiche geo-morfologiche e la viabilità interna». Ferreli ha poi sollecitato l’uso più razionale delle risorse disponibili, a cominciare dalla struttura per l’emodinamica, realizzata con il contributo della Ue per l’inclusione delle periferie e mai entrata in funzione dopo tante promesse.

Per il sindaco di Jerzu Roberto Congiu «la nuova articolazione dei servizi sanitari che ci ha proposto il commissario, articolata su diversi poli, è sostanzialmente condivisibile ma in un momento caratterizzato da tagli e scarsità di risorse non abbiamo ben chiaro con quali mezzi finanziari si farà fronte alle nuove esigenze e con quale tempistica».

Il Sindaco di Barisardo Paolo Fanni ha posto l’accento sulla necessità di salvaguardare i servizi presenti sul territorio ed il collega di Loceri Ivo Deiana ha auspicato per l’Ogliastra un equilibrio più solido fra la sanità pubblica e quella privata.

Dopo l’intervento dei Sindaci hanno preso la parola i consiglieri Franco Sabatini (Pd), Alberto Randazzo (Forza Italia), Gianni Tatti (Area popolare sarda) e Roberto Desini (Centro democratico). Tutti, con accenti diversi, hanno messo in luce l’importanza del confronto con le comunità locali, come premessa indispensabile per una buona riforma. Il consigliere Sabatini, in particolare, ha ripreso il tema della struttura di emodinamica, esprimendo forti critiche sia per il suo mancato utilizzo come sede staccata di Cagliari che per le motivazioni tecnico-giuridiche, riconducibili al mancato accreditamento della struttura cagliaritana. «Su questo problema – ha annunciato – presenterò nei prossimi giorni una denuncia durissima». Sul punto, lo stesso presidente della commissione Raimondo Perra si è riservato una compiuta valutazione dopo le opportune verifiche con il commissario della Asl n° 8 di Cagliari.

Per quanto riguarda la zona di Sorgono, il sindaco di Meana Sardo Angelo Nocco (inserito in un distretto che comprende 13 Comuni) ha lamentato la penalizzazione del suo territorio, sollecitando il pieno coinvolgimento delle amministrazioni locali nella definizione dei nuovi confini delle Asl. «La proposta che ci è stata consegnata dal commissario – ha spiegato – ci sembra molto distante dalle esigenze e dai bisogni concreti delle nostre comunità (dove già assistiamo ad una crescente migrazione di pazienti verso altre strutture), che risulta gravemente scoperte nei servizi di prima necessità come il pronto soccorso». «Abbiamo consegnato al commissario – ha aggiunto Nocco – un documento dettagliato con le nostre proposte e ci aspettiamo che le Istituzioni regionali lo considerino con la massima attenzione». Il sindaco di Meana Sardo ha infine informato la commissione che le elezioni della Conferenza territoriale sanitaria svoltesi recentemente hanno seguito, a suo avviso, «modalità molto discutibili anche sul piano delle procedure: per l’ennesima volta si è scelto di non dare spazio alla periferia».

Nel dibattito successivo, sono intervenuti i consiglieri regionali del Partito Democratico Rossella Pinna e Daniela Forma, che hanno chiesto una verifica dettagliata dei temi sottoposti all’attenzione della commissione.

Nella fase conclusiva dei lavori, l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, ha illustrato i contenuti del documento con cui la Giunta ha integrato la Consulta per l’emigrazione con 3 nuovi componenti che dovranno essere eletti dal Consiglio. La Consulta è per certi aspetti un organismo un po’ datato, ha affermato l’qssessore, annunciando la predisposizione di una nuova legge che, fra l’altro, disciplinerà in modo diverso l’accesso ai contributi, «finalizzandoli alla presentazione di progetti in grado di valorizzare il ruolo degli emigrati come rappresentanti della Sardegna in Italia e nel mondo». Il documento è stato poi approvato all’unanimità.

I lavori della commissione sono proseguiti pomeriggio con l’audizione dell’assessore della Sanità, Luigi Arru.

Gavino Sini presidente della Camera di Commercio di Sassari, in rappresentanza di tutte le altre Camere provinciali, ha illustrato alla Commissione la situazione degli enti camerali alle prese con una profonda riorganizzazione imposta dal decreto legislativo del 2010 sulla riorganizzazione della pubblica amministrazione.

«Le Camere di Commercio non sono più vincolate a un territorio provinciale, per questo avevamo già pensato a un ridisegno dell’organizzazione in Sardegna – ha detto Sini – l’attuale progetto di riforma in discussione in Parlamento ci obbligherà ad accelerare i tempi».

Sini ha poi spiegato che le nuove Camere dovranno essere costituite su un’articolazione di almeno 80mila imprese: «Considerando che in Sardegna il numero delle attività imprenditoriali è pari a 190.000, in futuro potremo avere due Camere di Commercio. Cagliari ha la possibilità di averne una tutta sua, le altre tre (Sassari, Nuoro e Oristano) potrebbero unirsi, ma non sono escluse soluzioni diverse (Cagliari-Oristano e Nuoro-Sassari)».

Il presidente della Camera di Commercio di Sassari ha sottolineato il ruolo svolto dall’ente camerale nella creazione di una classe dirigente e imprenditoriale e l’importanza della collaborazione con le province per la pianificazione e progettualità territoriale.

In rappresentanza dei sindaci dei comuni capoluogo, sono stati invece sentiti i primi cittadini di Lanusei e Tempio, Davide Ferreli e Romeo Frediani, e l’assessore alle politiche sociali di Iglesias Alessandra Ferrara.

Ferreli ha evidenziato il ruolo decisivo svolto dalla provincia Ogliastra per la creazione di una coscienza comune nella popolazione. «La provincia ha favorito un processo di aggregazione e di collaborazione nella gestione del bene Comune – ha detto il sindaco di Lanusei – la nuova riforma dovrà tenere conto di questo. Siamo disponibili a partecipare ad una stagione riformatrice che però non deve essere fatta solo su basi numeriche. L’Ogliastra conta meno di 60mila abitanti, non si può pensare di smantellare i servizi statali e regionali altrimenti il territorio continuerà a spopolarsi». Sulla nuova gestione delle funzioni prima attribuite alle province, Ferreli ha indicato l’esperienza delle unioni dei Comuni come base da cui partire e confrontarsi: «Serve però dotare le nuove realtà di personale e risorse adeguate».

Alessandra Ferrara ha invocato una politica “uniformata” del territorio che garantisca un miglior raccordo tra Comuni e Regione. «La presenza di un ente intermedio è stata decisiva – ha ricordato l’assessore di Iglesias – il Piano Sulcis è stato partorito dalla Provincia, il Plus ha permesso di capire quanto sia importante la gestione unitaria del territorio».

Ferrara ha infine segnalato la pesante situazione vissuta dal territorio del Sucis Iglesiente sul fronte della giustizia: la cancellazione degli uffici del giudice di pace e dei tribunali ha eliminato tutti i presidi. «Ora la legge prevede la possibilità di riaprire qualche ufficio ma a pagarlo dovranno essere i comuni».

Romeo Frediani ha auspicato una riforma che preveda una pianificazione in grado di colmare il gap tra le diverse aree geografiche. «Serve dotare i territori di infrastrutture e pensare a una gestione unitaria di alcuni servizi – ha detto Frediani – certe situazioni vanno gestite direttamente dalla Regione».

Il sindaco di Tempio ha quindi ricordato l’esperienza della Gallura dove sono nate tre Unioni di Comuni. «Il risultato è incoraggiante ma per l’esercizio delle funzioni associate serve più personale e più risorse».

I tre rappresentanti dei comuni capoluogo, infine, hanno manifestato contrarietà all’ipotesi prevista dal Dl 176 di un regime transitorio che consenta di tenere in piedi le quattro province storiche fino alla piena operatività della riforma. «Siamo per un ridisegno complessivo che porti a un sistema ex novo – ha detto Davide Ferreli – che ha poi invitato la commissione a una riflessione attenta sull’opportunità di istituire la Città Metropolitana di Cagliari, per il timore che si torni a una visione cagliaricentrica della Sardegna».

«Evidentemente alcuni vorrebbero partecipare alle lunghe maratone estive, conquistando una vittoria facile con l’utilizzo di benefici effetti».

Così il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) ironizza sulla presentazione della mozione per la regolamentazione della coltivazione della cannabis in Sardegna, dove secondo i proponenti il 76 per cento della popolazione tra 14 e 60 anni fa uso di cannabis, ponendo in relazione l’utilizzo della marijuana per le competizioni sportive. Il consigliere regionale mette un freno sulla possibile legalizzazione della marijuana, con la proposta di apertura alla coltivazione che ha aperto un dibattito.

«Credo – dice l’esponente di Forza Italia – che l’educazione sia fatta anche di regole. Certo che la Regione con questi atti rischia di abdicare al suo ruolo, abbandonando le famiglie sul fronte educativo. La Sardegna ha necessità di altri progetti per il rilancio vero dell’economia.» 

Edoardo Tocco copia

_MG_9753  

L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha illustrato in commissione Sanità la delibera con cui si assegnano alle aziende sanitarie risorse per circa 36 milioni di euro per l’esercizio 2013. Le aziende sanitarie sarde potranno contare su 36 milioni di euro di risorse per l’annualità 2013, rimodulate in modo da poter essere impiegate a seconda delle necessità di ciascuna azienda.

Nel suo intervento Arru ha spiegato che la rimodulazione, prevista da una delibera di Giunta del 5 marzo scorso, consiste sostanzialmente nello spostamento dei fondi dalla performance dei direttori generali a una destinazione senza vincoli, «sia per consentire alla aziende di fare fronte a situazioni di difficoltà anche per il pagamento dei debiti commerciali, sia per evitare il paradosso di performance magari positive in termini di bilancio ma senza un riscontro con il livello dei servizi forniti all’utenza». «Fermo restando – ha detto ancora l’assessore – che per il futuro i criteri di assegnazione delle risorse saranno profondamente modificati coerentemente con la riforma del sistema sanitario regionale che è già stata avviata».

Dopo la relazione dell’assessore, hanno preso la parola i consiglieri regionali Daniela Forma (Pd), Augusto Cherchi (Soberania-Indipendentzia), Luca Pizzuto (Sel), Edoardo Tocco e Alberto Randazzo (Forza Italia), Lorenzo Cozzolino (Pd), Emilio Usula (Soberania-Indipendentzia) e Rossella Pinna (Pd). Tutti, con sottolineature diverse, hanno auspicato l’individuazione di criteri ispirati ai principi di premialità per le aziende virtuose e di penalizzazione per quelle che non raggiungono gli obiettivi nell’ambito dei quali, anche alla luce della riforma, dovrà però essere affermata sia la centralità dei livelli di assistenza che dei servizi forniti all’utenza. L’on. Rosella Pinna, in particolare, ha chiesto il rinvio del voto relativo al parere sulla delibera, che la commissione ha condiviso. Il presidente della commissione, Raimondo Perra, ha quindi riconvocato la commissione a domicilio, presumibilmente per la prossima settimana.

Il deputato Emanuele Cani (PD) ha inviato una lettera aperta al governatore Francesco Pigliaru (PD) e all’assessore della Sanità Luigi Arru (PD), sull’emergenza sclerosi multipla nel Sulcis Iglesiente.

«Con questa lettera voglio portare alla Vostra attenzione un fatto che purtroppo, caratterizza il Sulcis Iglesiente, ossia, quello di essere il territorio con l’incidenza più alta di persone affette da sclerosi multipla – scrive Emanuele Cani -. Una circostanza incresciosa che merita una profonda e attenta riflessione, oltre che una puntuale discussione finalizzata a trovare soluzioni che possano andare incontro alle esigenze delle persone costrette a convivere con questo problema di salute. I dati del Sulcis Iglesiente, sono tutt’altro che confortanti: la malattia, caratterizzata da un disturbo infiammatorio cronico del sistema nervoso centrale, capace di degenerare in forme di disabilità gravi, colpisce 210,4 persone (le donne in misura decisamente maggiore) su 100 mila abitanti. 

Un tasso di prevalenza ben più elevato rispetto a quello (già notevole) registrato nelle altre due aree della Sardegna finora esaminate, ovvero il Centro e il Nord Ovest che contano, rispettivamente, 157 e 102 ammalati su una base sempre di 100mila abitanti. Dati che emergono da uno studio compiuto dai medici e ricercatori del Centro sclerosi multipla dell’ospedale Binaghi insieme alla divisione neurologica del Brotzu, al Dipartimento di salute pubblica dell’Università di Cagliari e quello di Epidemiologia e statistica medica dell’Università di Pavia.»

«Proprio alla luce di questi dati – aggiunge Emanuele Cani – è doveroso avviare una discussione per far sì che si possano trovare soluzioni ai problemi delle persone costrette a fare i conti con i disagi e tutto ciò che comporta questa malattia. Da tempo proprio queste persone sollecitano la possibilità di avere un punto di riferimento nella propria zona evitando quindi  periodiche trasferte a Cagliari. Non un doppione ma un punto di riferimento collegato con il “Centro regionale di Cagliari” in cui possano essere impiegate le figure professionali specializzate, alcune delle quali già presenti nell’Asl 7, nel trattamento di questa patologia. Non solo centro medico di riferimento che andrebbe ad alleviare i disagi che i pazienti devono sopportare con le trasferte a Cagliari ma anche un centro per lo studio di una malattia che – fatta l’eccezione della Sardegna – è diffusa con maggiore prevalenza nelle altitudini elevate. Per questo motivo – conclude il deputato di Carbonia – ritengo sia necessario, sin da subito, avviare un processo di discussione e concertazione, anche alla luce della riorganizzazione del sistema sanitario, per far sì che nel Sulcis Iglesiente venga affrontato questo delicato e importante problema.»

Il deputato Emanuele Cani e l'assessore della Sanità Luigi Arru.

Il deputato Emanuele Cani e l’assessore della Sanità Luigi Arru.

Attendati Alcoa 3

Quest’anno il 1° maggio verrà festeggiato presso il presidio dei lavoratori ex Alcoa, a Portovesme, su iniziata di CGIL, CISL e UIL e dell’associazione culturale La Caletta.

Il programma prevede dalle 13.00 la distribuzione di un pasto a cura dell’associazione culturale La Caletta di Portoscuso, offerto da CGIL CISL UIL, in particolare modo verso i lavoratori espulsi dalla produzione, e le loro famiglie.

Dal pomeriggio a sera, dal palco messo a disposizione dal comune di Portoscuso, ci sarà un intrattenimento musicale dei Soda Acustica e del Gruppo Intreccio, oltre a possibili altri contributi di cui gli organizzatori sono ancora in attesa di conferme.

Per andare incontro alle necessità dei bambini e delle loro famiglie, saranno disponibili per tutta la sera i giochi gonfiabili, il pop corn e lo zucchero filato.

Una giornata di riflessione e di lotta dalla quale CGIL, CISL e UIL vogliono lanciare un forte messaggio di sollecitazione verso i soggetti responsabili, titolati e titolari del ruolo decisionale per accelerare i tempi del riavvio delle attività produttive e per la ripresa dello sviluppo economico ed occupazionale del Sulcis Iglesiente.

 

Saluti

Sabato 25 aprile il 70° Anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo verrà celebrato anche a Iglesias, con due iniziative organizzate dall’Amministrazione comunale. Il programma prevede, alle ore 10,00, in Piazza Municipio, la partenza del Corteo con la partecipazione delle autorità civili, militari e religiose; alle ore 11.00, la deposizione di una corona d’alloro nel Monumento ai Caduti di Piazza Oberdan.

L’A.N.P.I., Comitato Provinciale Carbonia Iglesias, inoltre, ha organizzato un incontro dibattito a cui parteciperà il orof. Aldo Accardo, dell’Università di Cagliari. Appuntamento per venerdì 24 aprile, alle ore 17.00, nella Sala Remo Branca.

Il prof. Aldo Accardo.

Il prof. Aldo Accardo.

Mercoledì 29 aprile si svolgerà a Nuoro, con inizio alle 9.30, presso la sala conferenze della Camera di Commercio in via Papandrea 8, l’assemblea regionale di Confartigianato Imprese Sardegna dal titolo “Lo stato di salute del comparto artigiano e gli sviluppi futuri”.

E’ prevista la partecipazione di Giorgio Merletti, presidente nazionale di Confartigianato Imprese, e Francesco Morandi, assessore regionale all’Artigianato, Commercio e Turismo.

All’iniziativa sono stati invitate le associazioni datoriali e sindacali, i parlamentari, i consiglieri regionali e i sindaci.

L’apertura dei lavori verrà affidata alla presidente regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti, con la relazione “Le imprese artigiane in Sardegna. Quale futuro per il comparto?”.

Seguiranno l’intervento del presidente nazionale Merletti dal titolo “La Rappresentanza sindacale della Confartigianato Imprese e il valore artigiano” e quello dell’assessore regionale Morandi dal titolo “L’impegno dell’assessorato per la tutela del comparto artigiano” e il dibattito. Il coordinamento sarà del segretario regionale di Confartigianato Sardegna, Stefano Mameli.

«La nostra associazione continua il suo percorso di analisi della situazione economica regionale – afferma la presidente regionale, Maria Carmela Folchetti perché in un contesto di transizione, ancora fortemente instabile, è necessario discuterne tra imprenditori, amministratori e forze politiche, ragionando del futuro del comparto, per capirne le prospettive e studiarne le proposte.»

Da oggi è online lo spot di SportSupporter, la prima piattaforma italiana di crowdfunding dedicata allo sport, al servizio di tutte le società, associazioni, club e circoli sportivi che hanno bisogno di reperire fondi per lo svolgimento delle proprie attività o che hanno dei sogni nel cassetto da realizzare.

Il messaggio contenuto nel video viene veicolato attraverso alcune scenette in cui i piccoli atleti Playmobil praticano attività “sportive” in situazioni non convenzionali per evidenziare lo stato attuale di numerose associazioni sportive che, soprattutto in questo periodo di forte crisi, non garantiscono spesso la pratica dello sport in sicurezza. Grazie a SportSupporter le società sportive hanno ora l’opportunità di soddisfare le proprie necessità pubblicando i propri progetti sulla piattaforma e coinvolgendo la propria rete di contatti con lo scopo di attivare la raccolta fondi.

Lo spot, ispirato da un’idea di Ovni s.r.l., ha visto la collaborazione di Michele Quinto, Antonio Romano, Mach 2 Azione srl, Paolo Bragaglia e Tamara Fagnocchi.

Il video verrà diffuso attraverso i principali social network con l’obiettivo di coinvolgere gli appassionati di sport e invitarli a supportare con piccole donazioni le associazioni sportive.

 Spot-SportSupporter_logo

Palazzo del Consiglio regionale A

Una mozione presentata questa mattina dai consiglieri regionali Gavino Sale di Irs e Paolo Zedda di Soebarnia-Indipedentzia propone la sperimentazione legale della cannabis in Sardegna. L’iniziativa trae spunto dal fallimento delle politiche proibizioniste e dalla convinzione che sia arrivato il momento di cambiare strada e sperimentare, partendo dalla Sardegna, forme di legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati per usi terapeutici e ludici.

La mozione, sottoscritta da 18 consiglieri di diversi gruppi (Sel, Rossomori, Sardegna Vera, Pd), punta ad individuare la Sardegna come sede di un progetto pilota sia per la coltivazione che per il commercio legale della cannabis.

«Con la nostra proposta – ha spiegato il consigliere di Irs Gavino Sale – vogliamo aprire un dibattito anche sul piano culturale ed iniziare un percorso che, attraverso l’ascolto di esperti di varie discipline e di tutte le parti interessate, porti all’approvazione di una legge sulla materia; nel mondo sono state avviate con successo molte iniziative analoghe, dagli Stati Uniti all’Uruguay, dall’Olanda alla Catalogna, e anche noi intendiamo seguire questa strada tenendo presente fra l’altro che il 70% dei consumatori di stupefacenti sardi fa uso di cannabis, che i consumatori sono soprattutto giovani e che il volume di affari illegale di questo commercio è nell’ordine di centinaia di milioni di euro». «La sperimentazione – ha concluso Sale – consentirebbe di raggiungere subito alcuni risultati importati: prosciugare l’area dell’illegalità, dare nuove risorse alla Regione, studiare e sviluppare le potenzialità terapeutiche di questa pianta come alternativa naturale agli psicofarmaci».

Il consigliere di Soberania-Indipendentzia Paolo Zedda si è poi soffermato sullo scenario internazionale riguardante la materia, mettendo l’accento sul fatto che «la cannabis, dal punto di vista medico presenta limitate controindicazioni a differenza di sostanze legali come alcool e tabacco; basti pensare che ogni anno, in Italia, muoiono 40.000 persone a causa dell’alcool e del tabacco e 15.000 per overdose da droghe pesanti, mentre non esistono casi di morte attribuibili alla cannabis». «Inoltre – ha aggiunto – si va ormai consolidando una tendenza generale diffusa nel mondo scientifico come fra gli operatori del diritto secondo la quale è arrivato il momento di superare il proibizionismo per arrivare ad una depenalizzazione del consumo; lo sostengono, da diverse angolazioni, il Dipartimento nazionale antimafia ed 80 parlamentari di quasi tutte le forze politiche che stanno lavorando da tempo ad una proposta di legge comune».

«La Sardegna – ha concluso Zedda – potrebbe essere il luogo più adatto per la sperimentazione perché è un’area geograficamente limitata e, anche sotto questo profilo, potrebbe rappresentare un laboratorio di innovazione.»