18 July, 2024
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Ieuan Jones 2 tiziana loi

Da domani, venerdì 24, sino a domenica 26 aprile, Cagliari ospita Arpissima, festival organizzato dalla casa di produzione di arpe Salvi Harps in collaborazione con l’associazione musicale Arpeggiando, fondata dall’arpista Tiziana Loi, e con l’hotel Regina Margherita.

Per tre giorni, negli spazi dell’albergo cagliaritano, giovani allievi tra i 6 e i 18 anni, provenienti da varie  scuole d’arpa italiane, suoneranno insieme e si confronteranno in una rassegna che vedrà anche un protagonista d’eccezione: Ieuan Jones, già arpista della House of Commons e insegnante d’arpa al Royal College of Music di Londra, uno dei più prestigiosi conservatori al mondo.

Realizzata con il contributo fondamentale della Salvi Harps, fondata nel 1954, la rassegna si aprirà nel pomeriggio di domani, quando alle ore 16 sarà inaugurata l’esposizione di una trentina di  esemplari dello strumento (dalle arpe celtiche a quelle classiche), che resterà visitabile per l’intera durata del festival.

La mattina del 25 aprile, alle 11.00, si entra nel vivo con i concerti dei giovani studenti d’arpa. Suoneranno i piccoli allievi (6 anni) di Tiziana Loi, educati secondo il metodo Suzuki (dal nome del suo fondatore, il violinista giapponese.00, secondo cui, così come si apprende la lingua dalla propria madre, allo stesso modo, in maniera naturale, si può imparare a suonare uno strumento) e quelli, d’età tra gli 11 e i 18 anni, provenienti da scuole d’arpa come quella di Sassari, Olbia, o il Conservatorio di Trapani.

Il clou della manifestazione arriva nel pomeriggio (ore 18.30) con il concerto di Ieuan Jones, musicista capace con il suo talento di sfatare il luogo comune secondo cui l’arpa sia uno strumento destinato alle sole donne. Jones proporrà un programma che spazierà da Ludwig Van Beethoven, di cui saranno proposte la Sonata in G op. 49 n. 2 (che il musicista viennese chiamò “sonatina”) e le Sei variazioni per arpa in fa maggiore su un canto svizzero WO o 64, al romanticismo di Franz Schubert, di cui saranno proposti Improptu n. 2 op. 142 in A flat; Moment Musiceaux no. 6 e infine Improptu no. 3 op. 90 in Gflat, sino alla chiusura, affidata alle note dell’arpista e compositore britannico Elias Parish Alvars di cui saranno eseguiti Romance in E flat e Grande Fantaisie op. 57.

Domenica 26 aprile, ultimo giorno, Arpissima prosegue con un doppio programma: dalle 15.00 alle 19.00 continueranno i concerti dei giovani arpisti, mentre dalle 10.00 alle 15.00 si terranno delle masterclass con Ieuan Jones.

L’ingresso alla manifestazione è libero e gratuito.

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Il ritiro della messa in mobilità dei trentacinque lavoratori; una trattativa con l’azienda per la cassa integrazione; la messa in sicurezza del sito minerario e la ricerca nel mercato internazionale di aziende interessante alla miniera di Bauxite di Olmedo. Sono queste le azioni illustrate dall’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, nel corso dell’audizione in V commissione, convocata per discutere la decisione unilaterale assunta dalla S&B (acquisita lo scorso febbraio dalla multinazionale Imerys) di rinunciare alle attività estrattive a Olmedo e  procedere al licenziamento di tutti i lavoratori.

La decisione “irrevocabile” della S&B di abbandonare il mercato della bauxite è stata confermata dall’amministratore della società ellenica, Marco Bonansea, che ha ribadito, nel corso del suo intervento dinanzi al parlamentino presieduto da Luigi Lotto (Pd), l’attivazione delle procedure stabilite dalla legge 223 e la decisione di rinunciare alla concessione mineraria con sette anni di anticipo rispetto ai termini contenuti nel contratto siglato nel 2007 con la Regione sarda (2022).

La decisione di abbandonare il sito di Olmedo – così ha riferito il legale rappresentante dell’azienda greca – non sarebbe dunque da ricercare nella crisi del settore ma è conseguenza della scelta strategica della società ellenica di uscire dal mercato mondiale della bauxite, nonostante il buon livello di produttività del sito sardo.

Sollecitato dagli interventi di alcuni consiglieri, l’ingegner Bonansea, ha quindi riportato in maniera sintetica alcuni dati della miniera di Olmedo (100.000 tonnellate\anno estratte; 500mila euro di investimenti in otto anni) e ha dichiarato che,  nel corso dei primi sette di attività, la perdita complessiva per S&B sarebbe stata di circa due milioni di euro.  Il rappresentante di S&B non è stato però in grado di fornire un bilancio ed un quadro dei costi e dei ricavi delle attività nella miniera di Olmedo ed ha sostanzialmente ribadito un non soddisfacente  livello dei profitti piuttosto che dei ricavi aziendali.

Distanti dalla rappresentazione fornite alla V commissione dall’amministratore della società greca sono state le valutazioni e le considerazioni delle organizzazioni sindacali («cento quarantamila tonnellate annue estratte e vendute al prezzo medio di 40 euro a tonnellate, per otto anni») intervenute in audizione con Massimiliano Muretti (Filctem-Cgil, Sassari); Luca Velluto (Femca-Cisl, Sassari); Simone Testoni (Ugl-Chimici, Sassari), Piergiorgio Piu (Ugl) e Emilio Fois (Rsu).

Ulteriori sottolineature negative sono state espresse dai consiglieri Angelo Carta (Psd’Az); (Fi) e Oscar Cherchi (Fi) riguardo la non disponibilità del quadro dei conti delle attività della miniera negli ultimi due anni della gestione Bonansea ed hanno definito “vaghe” le indicazioni offerte riguardo la redditività della miniera.

Irma Toudjian

Domani, venerdì 24 aprile alle ore 20.30, nella suggestiva cornice della Sala dei ritratti del Palazzo Siotto (in via Dei Genovesi 114, a Cagliari), per la rassegna Le Salon de Musique la pianista Irma Toudjian proporrà il concerto La marche dans le dèsert, musiche originali composte dalla Toudjian per ricordare la deportazione dall’Anatolia verso il nulla di un popolo che, in larga parte, morì per sfinimento durante la traversata.

Il concerto proporrà brani tratti dal cd March in the desert, inciso dalla Todujian  nel 2008.

Dopo quello di domani il nuovo appuntamento con Le Salon de Musique è sabato 25 aprile con un reading tratto ancora una volta da uno scritto di William Saroyan:  Il trapezio volante. Saranno in scena Daniele Meloni (voce recitante) e Irma Toudjian al pianoforte.

Il costo dei biglietti è di 8 euro (intero) e di 6 euro (ridotto).

Le Salon de Musique è organizzato dall’associazione culturale Suoni&Pause, ed è realizzato con il contributo di: Regione autonoma della Sardegna, Comune di Cagliari, Provincia di Cagliari. In collaborazione con: Fondazione Giuseppe Siotto e Odradek records.

Sarebbe stata la presenza di una frana pre-esistente sotto il rilevato stradale riattivata dalla pioggia ad aver provocato il crollo del tratto di strada al chilometro 2+950 della 554 bis. Sono i primi dati emersi ieri durante l’incontro convocato dall’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda con Anas, Genio Civile e Università di Cagliari.
Le analisi finora effettuate dall’Università avrebbero accertato l’esistenza di una superficie di scivolamento al di sotto della strada. Il secondo rilievo dell’Università è che c’è stata una precisa corrispondenza cronologica fra fenomeni meteo e crolli: i fenomeni di crollo, secondo gli esperti, sono avvenuti solo in presenza di pioggia.

«Stiamo aspettando che Anas trasferisca gli atti della perizia dell’Università di Cagliari e degli altri tecnici messi in campo – ha detto l’assessore Maninchedda -. Al momento, la prima ipotesi parla di una frana pre esistente riattivata dalla pioggia. Questi dati attendono conferma e noi chiederemo al Genio Civile di verificarli.»
L’intervento per ripristinare il tratto di strada della 554 bis, è stato spiegato dall’Anas, si dovrà articolare in tre fasi: drenaggio e regimazione delle acque; alleggerimento del rilevato; sostegno al rilevato. Dopo di che, secondo l’Anas, il rischio di ulteriori crolli sarebbe molto basso. I lavori richiedono almeno 4 mesi, se le condizioni meteorologiche sono favorevoli: andando in gara a fine maggio, il ripristino avverrà quindi fra novembre e dicembre.

«È un intervento molto complesso su cui noi vigileremo costantemente, che prevede il drenaggio dell’acqua e il rafforzamento della superficie che sta scivolando. L’Anas garantisce la sicurezza dell’intervento e anche su questo vigileremo – ha assicurato l’assessore Maninchedda -. Nel frattempo, visto che i lavori non si concluderanno prima della fine dell’anno, abbiamo sollecitato l’Anas a proporre soluzioni funzionali al grande traffico estivo. Anche in questo senso, attendiamo la formulazione di proposte di dettaglio.»

La strada è stata aperta al traffico nel 2004, collaudata nel 2007. I primi cedimenti si sono registrati nel 2008, continuati nonostante alcuni interventi seguiti dalla sostituzione di una canaletta nel 2011 quando è stato ipotizzato un cedimento legato al manufatto stradale. Nel 2012 c’è stata la rimozione del piano stradale, con approfondimento e ripristino. Nell’inverno 2014 nuovi cedimenti, lenti e modesti: per garantire sicurezza e strada aperta, l’Anas ha tenuto la strada sotto stretto controllo fino al 13 marzo quando, dopo un’accelerazione dei fenomeni registrati a febbraio, si è deciso di chiudere la strada, non considerandola più sicura: in un mese, infatti, si è formato un gradino di oltre un metro.

Municipio di Cagliari 890 copiaMunicipio e via Manno 0Il Municipio di Iglesias copia

Cinquantuno comuni in Sardegna e due in Piemonte, quasi settecento monumenti aperti gratuitamente in sette settimane e raccontati da oltre undicimila volontari. Questi i principali numeri della diciannovesima edizione di Monumenti Aperti, apertasi il 18 e 19 aprile a Mango e Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo.

Anche quest’anno la manifestazione attraverserà dunque il mare per coinvolgere il Piemonte dove, oltre ad essere confermata la presenza di Santo Stefano Belbo, si aggiunge la partecipazione del comune di Mango.

Monumenti Aperti è ormai considerato un appuntamento fisso non solo perché è una straordinaria occasione di riscoperta del territorio e delle proprie radici, contribuendo ad accrescere la consapevolezza delle ricchezze archeologiche, storiche ed ambientali, ma anche perché è un’importante opportunità di crescita e sviluppo turistico.

La manifestazione ha raggiunto una notevole maturità. Con questa edizione si contano ben 115 comuni che almeno una volta hanno attivato la manifestazione sul proprio territorio. L’obiettivo è quello di rafforzare ogni anno sempre di più l’identità collettiva e il senso di appartenenza alla propria comunità, e conseguentemente stimolare nelle giovani generazioni la conoscenza della propria storia e un comunitario impegno per la salvaguardia del nostro patrimonio ambientale, culturale e artistico.

Questo il calendario completo dell’edizione 2015:

18/19 aprile

Mango (Cuneo) – Santo Stefano Belbo (Cuneo)

25/26 aprile

Nuoro

2/3 maggio

Carbonia – Gonnosfanadiga – Guspini – Ploaghe – Sadali – San Gavino Monreale – Sanluri – Santa Giusta – Sardara – Villamassargia

9/10 maggio

Cagliari – Oristano – Sassari – Settimo San Pietro

16/17 maggio

Alghero – Calasetta – Capoterra- Iglesias – Marrubiu – Portoscuso – Porto Torres – Sant’Antioco – Sennori – Serramanna – Siddi – Tortolì/Arbatax – Uras – Villacidro – Villanovafranca

23/24 maggio

Bitti – Bosa – Dolianova – Monserrato – Olbia – Pula – Quartu Sant’Elena – Quartucciu – San Giovanni Suergiu – Soleminis – Teulada – Telti

30/31 maggio

Buggerru – Carloforte – Cuglieri – Fluminimaggiore – Gonnesa – Ozieri – Selargius – Serdiana

 

Paolo Fresu, una delle figure più emblematiche del jazz contemporaneo, si racconterà agli studenti e agli appassionati di eventi musicali mercoledì 29 aprile, alle ore 10.00, all’Università IULM di Milano. Sarà un incontro ravvicinato tra il grande musicista e gli studenti, un’occasione per conoscere un artista di fama internazionale che non ha mai dimenticato le sue radici sarde e che anzi, proprio a partire da queste, ha costruito la propria identità musicale e ha ideato Time in Jazz, uno degli eventi più noti (è giunto alla ventottesima edizione) e caratteristici della scena musicale contemporanea.

Paolo Fresu ha iniziato a suonare a undici anni nella Banda musicale di Berchidda – il proprio paese natale – e da allora non ha mai smesso di sviluppare il proprio talento: nel 1990 ha vinto il premio “Top Jazz” indetto dalla rivista “Musica Jazz” come miglior musicista, miglior gruppo (Paolo Fresu Quintet) e miglior disco (“Live in Montpellier”); nel 1996 il premio come miglior musicista europeo e il prestigioso “Django d’Or” come miglior musicista di jazz europeo; nell’anno 2000 ha ricevuto la nomination come miglior musicista internazionale. Docente e responsabile di diverse importanti realtà didattiche nazionali e internazionali, ha suonato in ogni continente e con i nomi più importanti del jazz (e non solo) degli ultimi trent’anni.

Time in Jazz è la testimonianza del suo attaccamento alla terra d’origine ed è anche l’oggetto principale della conversazione che avrà luogo presso il nuovo auditorium dell’Università IULM. È anche il motivo per cui l’esperienza di Fresu si è intrecciata con il percorso di studi della Facoltà di Arti, Turismo e Mercati di IULM, che ha promosso e organizzato l’incontro assieme al gruppo di lavoro di Time in Jazz.

L’incontro del 29 aprile – gratuito e aperto a tutti – è infatti al centro di un piccolo nucleo di eventi che prevede anche una mostra sulla storia di Time in Jazz, un percorso sonoro e una degustazione di vini tipici della Gallura. Al termine il quartetto di Paolo Fresu, Devil Quartet, con Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso) e Stefano Bagnoli (batteria), terrà una jam session di improvvisazione musicale.

Time in Jazz 2011 - Paolo Fresu tra le vigne (foto Massimo Schuster) m Time in Jazz 2013 - Joshua Redman in concerto a Telti (foto Massimo Schuster)

Centro direzionale Iglesias

L’Amministrazione comunale di Iglesias, in accoglimento della deliberazione della Giunta regionale del 10 marzo, ha disposto la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di partecipazione al bando per l’assegnazione di contributi a sostegno di inquilini morosi incolpevoli, con l’adeguamento dei criteri precedentemente disposti.

I richiedenti devono essere titolari di un contratto di locazione ad uso abitativo regolarmente registrato, avere un Isee non superiore a € 35.000,00 o un reddito derivante  da regolare attività lavorativa con un valore ISEE non superiore a € 26.000,00.

Il richiedente deve inoltre dimostrare la perdita o la consistente riduzione della capacità reddituale, tenendo presente che l’evento relativo alla morosità può essersi verificato anche in precedenti annualità rispetto al 2014.

Le domande potranno essere presentate entro il 30 aprile presso l’Ufficio Protocollo di via Isonzo. Il bando e il modulo di domanda sono disponibili presso gli uffici del Servizio Sociale di via Argentaria, presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico e sul sito istituzionale all’indirizzo www.comune.iglesias.ca.it . L’Ufficio Amministrativo dei Servizi Sociali di Via Argentaria è disponibile per informazioni e chiarimenti.

Giornata di protesta a Cagliari, per commercianti, artigiani e lavoratori delle società in house delle Province. I commercianti e gli artigiani arrivati dal Sulcis hanno manifestato davanti al Palazzo della Regione, in Viale Trento, per rivendicare interventi della Regione per frenare la devastante crisi che ha travolto il settore ormai da alcuni anni.

I rappresentanti dei lavoratori delle società in house delle Province hanno manifestato davanti al Palazzo del Consiglio regionale, in Via Roma. Con i delegati sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Usb, hanno chiesto di avere certezze sul loro futuro occupazionale, in vista del riordino sugli enti locali, già all’attenzione della commissione Autonomia del Consiglio.

Proprio ieri la Giunta regionale ha stanziato un milione di euro per finanziare e garantire i servizi svolti dalle società in house e partecipate delle Province, con l’approvazione di una delibera che fissa i criteri e le modalità di ripartizione della somma, che verrà stanziata applicando i criteri del fondo unico (art. 10 L.R. 2 del 2007).

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I presidenti della Prima e Seconda Commissione del Consiglio regionale Francesco Agus (Sel) e Gavino Manca (Pd) apriranno un confronto con la Giunta sull’aggiudicazione della gara d’appalto per i servizi di vigilanza e di parcheggio nelle strutture regionali. La necessità di un approfondimento è stata sollecitata dai due presidenti al termine delle audizioni, in seduta congiunta, dell’assessore agli Enti locali,Cristiano Erriu, e dei sindacati. «Serve una soluzione che rispetti la dignità dei lavoratori – hanno detto Agus e Manca – il nuovo appalto, per alcuni di loro, comporterà un taglio delle retribuzioni del 50%».

«I tagli non dipendono da noi – ha spiegato Erriu – abbiamo dovuto ridurre la dotazione finanziaria nel rispetto delle disposizioni statali che hanno comportato una sforbiciata di 700 milioni di euro per i bilanci delle Regioni. Il nuovo appalto, per il quale sono stati aggiudicati due lotti su tre (mancano le province di Sassari e della Gallura,) prevede un risparmio di 2,5 milioni di euro all’anno. Abbiamo scelto di mantenere inalterati i livelli occupazionali ma con minori risorse le società aggiudicatrici non potranno garantire gli stessi stipendi».

Il nuovo appalto, vinto da un’associazione temporanea di imprese (Coopservice e Sicur Italia) prevede meno servizi di vigilanza armata e più servizi di portierato. I vigilantes armati sono passati da 128 a 92 mentre è aumentato il numero dei guardiani e dei portinai. Per questi ultimi, il cambio d’appalto ha portato anche alla modifica dei contratti in peius con conseguente riduzione degli emolumenti ( da 17.900 a 13.000 euro all’anno). La sorte peggiore è toccata alle 36 guardie armate che hanno dovuto subire un cambio di mansione e accettare il nuovo contratto: da vigilantes guadagnavano 1400 euro lordi, da portinai ne percepiranno invece 730, con un taglio lineare del 50%.

«Il tipo di contratti li decidono le imprese – hanno spiegato il direttore generale dell’assessorato agli Enti locali, Antonella Giglio, e la responsabile del servizio provveditorato Cinzia Lilliu – l’inserimento di clausole sociali non può travalicare il principio della libera impresa.»

I sindacati di categoria hanno accusato la Regione di eccessiva “leggerezza” nella definizione del bando. «Il risparmio per le casse regionali è stato fatto sulla pelle dei lavoratori – hanno detto i rappresentanti di categoria – gli utili per le aziende rimarranno invece invariati. Adesso c’è il rischio che il modello venga replicato anche in altri appalti».

Forti perplessità sulla conclusione della vicenda sono state espresse dai commissari della Prima e Seconda Commissione. Rossella Pinna (Pd) ha manifestato «profondo imbarazzo per un’operazione portata avanti da una Giunta di centrosinistra. I vigilantes sono trattati peggio dei lavoratori extracomunitari».

Stesso giudizio da parte di Piero Comandini (Pd):  «La Regione non sta facendo una bella figura. Quando si fa un nuovo appalto non ci si può basare solo sul mantenimento dei livelli occupazionali, occorre chiedersi che tipo di lavoro si garantisce, alcuni lavoratori si troveranno sotto la soglia della povertà».  

Daniele Cocco (Sel) e Paolo Truzzu (FdI) hanno chiesto una soluzione dignitosa per tutti, mentre per Salvatore Demontis (Pd) il problema sta nell’applicazione dei contratti: «La Regione – ha detto – non può dare lavoro a tutti ma deve garantire condizioni eque ai lavoratori».