23 December, 2024
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Palazzo della Regione 1 copiaPalazzo del Consiglio regionale 2 copia

Oggi a mezzogiorno il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, hanno deciso di far abbassare a mezz’asta le bandiere esposte davanti al palazzo del Consiglio in via Roma e a quello della Regione in viale Trento a Cagliari.

Le due istituzioni regionali hanno voluto così ricordare la strage di centinaia di migranti morti nel Mediterraneo mentre tentavano di fuggire dai loro paesi sconvolti dalla guerra civile e sottolineare la richiesta alla comunità internazionale di far cessare l’inerzia, di agire perché questi drammi non si ripetano.

Martedì 28 aprile, alle ore 10.30, presso la Sala al primo piano della Torre Civica di Carbonia, si terrà la conferenza stampa per la presentazione della edizione 2015 di Monumenti Aperti.

Parteciperanno alla conferenza stampa il sindaco, Giuseppe Casti, l’assessore della Cultura Loriana Pitzalis, i referenti regionali dell’organizzazione di Monumenti Aperti e i rappresentanti delle associazioni e delle scuole.

Monumenti aperti

Cattedrale Santa Chiara Iglesias

Sabato 16 e domenica 17 maggio ritorna l’atteso appuntamento con #Iglesias Monumenti Aperti. L’Amministrazione comunale ha invitato le associazioni culturali cittadine e le istituzioni scolastiche a partecipare all’incontro organizzativo in programma per martedì 21 aprile, alle ore 18.30, nella sala riunioni del Centro Direzionale di Via Isonzo.

Anna Maria Busia 81 copia

Quattordici consiglieri del centrosinistra dei gruppi di Centro democratico, Pd, Sel, Rossomori e Partito dei sardi, hanno presentato una proposta di legge, prima firmataria Annamaria Busia (Cd), sulla “modifica la legge regionale Statutaria 12 novembre 2013, n. 1 Legge statutaria elettorale ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto  speciale per la Sardegna”. La nuova proposta di legge arriva dopo due bocciature della norma maturate nella scorsa legislatura.

Il testo, composto da un solo articolo, prevede l’inserimento dello spazio  per la doppia preferenza di genere nella scheda elettorale, ma non rende obbligatorio il secondo voto. Non si potranno dare, dunque, due preferenze dello stesso genere, ma si potrà anche decidere di darne soltanto una. Nessuna imposizione, dunque, ma soltanto un’occasione per consentire alle donne di dare il proprio contributo nelle Istituzioni.

La Sardegna è una delle Regioni più indietro dal punto di vista della parità di rappresentanza nelle Istituzioni, con appena quattro donne elette su sessanta consiglieri. «I tempi sono maturi per riproporre la legge e lo vogliamo fare a inizio legislatura per avere il tempo di approvarla – ha affermato la prima firmataria – vista la disponibilità del presidente della Prima commissione di inserirla nella programmazione dei lavori appena terminato l’esame della riforma degli enti locali». «La legge dello Stato – hanno spiegato i proponenti, in particolare le tre consigliere Annamaria Busia (Cd), Daniela Forma e Rossella Pinna (Pd) – ha già inserito la doppia preferenza nei Comuni superiori ai 5mila abitanti con ottimi risultati, mentre sei Consigli regionali hanno approvato negli ultimi due anni l’adeguamento della legge elettorale: la Sicilia, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna, la Toscana, l’Umbria, e la Campania che ha già avuto importanti risultati, passando da una rappresentanza in Consiglio regionale del 2 per cento al 23 per cento.»

«E’ necessaria una forzatura», ha affermato Busia per garantire quanto previsto dall’articolo 16 dello Statuto speciale della Regione Sardegna che «prevede che la legge elettorale per l’elezione del Consiglio regionale al fine di conseguire l’equilibrio tra uomini e donne nella rappresentanza, promuove condizioni di parità nell’accesso alla carica di consigliere regionale».

«I tempi sono maturi – ha affermato Daniela Forma, Pd – ed è emersa la volontà dei partiti di garantire un’effettiva pari opportunità di rappresentanza nelle Istituzioni. Spero che  garantire la doppia preferenza possa essere inserita che nelle elezioni dei Comuni con meno di 5mila abitanti». Per l’esponente del Pd: «Siamo nei tempi per portare avanti questo importante risultato.»

D’accordo anche il presidente della Prima commissione, Francesco Agus (Sel), anche lui tra i firmatari del testo: «Questa legge va a sanare uno dei gravi problemi della legge elettorale ossia la rappresentanza di genere. Appena terminato l’esame della riforma degli enti locali esamineremo il testo in Commissione». Per Agus è vero che si tratta di una forzatura, ma soltanto affinché «la Regione raggiunga almeno gli stessi risultati dei Comuni».

Rossella Pinna (Pd) ha però sottolineato che questa legge è un primo passo, ma se non sarà affiancata da politiche sociali capaci di garantire alle donne la possibilità di svolgere il ruolo di mamma e di lavoratrice o di rappresentante delle Istituzioni non si arriverà al risultato sperato. La consigliera Pinna ha evidenziato la poca attenzione della Giunta verso questo problema. «In quest’anno l’assessorato della Salute e Politiche sociali non ha parlato di sostegno alla famiglia e al ruolo di genitore. Bisogna sollecitare la Giunta regionale affinché agisca in modo concreto ed efficace. Quella legge è un ottimo punto di partenza». Il vice presidente del Consiglio regionale, Eugenio Lai (Sel), ha affermato che come sindaco la sua lista è sempre stata composta dal 50 per cento di donne, ma sicuramente l’Assemblea e i partiti, in primis, «avrebbero potuto fare di più per quanto riguarda la composizione dell’Ufficio di presidenza e per le presidenze delle Commissioni». Roberto Desini, capogruppo del Cd, anche lui sottoscrittore della proposta, ha auspicato che non venga chiesto il voto segreto come nella scorsa legislatura. Desini ha confermato il pieno sostegno del partito a questa iniziativa legislativa.

 

Quadro di Giò Tanchis

Sabato 25 aprile… nella Grande Miniera di Serbariu… verrà inaugurata la mostra di Giò Tanchis “Enigma metafisico – Carbonia Abbacinante”.

L’esposizione propone venti opere di grande e medio formato realizzate da Giò Tanchis 8nome d’arte di Walter Marchionni) tra il 2014 e primi mesi di quest’anno.

Lavori ispirati all’artista dalla città di Carbonia che, scrive Tanchis nel testo che accompagna l’esposizione, «mi viene in mente come dei frame mnemonici sintetizzati in elementi nitidi, con geometrie metafisiche e colori futuristici». Una Carbonia, quella ripercorsa dall’artista, «più che mai metafisica che si caratterizza per la presenza folgorante della luce che traccia i limiti fisici delle strutture e degli spazi».

I blu profondi e i bianchi “abbacinanti” tracciano linee geometriche alla ricerca di prospettive infinite di de chirichiana memoria. Colori piatti e pieni, privi di sfumature confermano lo stile di Tanchis,  già visto nelle tele futuriste/espressioniste che rappresentano i tori e i cavalli, per niente abbandonati in questa kermesse di Carbonia, ma che anzi, «riappaiono nella loro completezza ad intarsiarsi tra le linee urbanistiche come forme incombenti della nostra quotidianità».

Alla presentazione di sabato interverrà l’assessore alla Cultura del comune di Carbonia, Loriana Pitzalis. Sarà presente l’artista.

L’esposizione resterà aperta sino al 31 maggio, dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 19.00.

L’evento è realizzato con il patrocinio di: Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Carbonia, Fondazione Banco di  Sardegna, Fondazione Estetica e progresso, Museo Magmma di Villacidro, Archivio Lazzaro di Milano.  

Informazioni: 3403473320. Pagine facebook: walter marchionni -museo magmma.

Walter Marchionni nasce a Villacidro nel  1963. Figlio di Dino (urbinate, noto incisore ed acquerellista proveniente dall’Istituto d’Arte di Urbino, attivo dal ’54 a Villacidro, dove ha insegnato arte per oltre trent’anni, e deceduto nel 1994) esordisce nel mondo dell’arte, con il nome di “Giò Tanchis”, (Tanchis è il cognome della madre Maria) con alcune esposizioni nel 2005. Il periodo precedente a questa data è segnato da un forte coinvolgimento nel mondo dell’arte con l’attività di curatore ed organizzatore di mostre in collaborazione con le più importanti istituzione della Sardegna. In questi anni crea  la 1ª organizzazione di promozione dell’arte in Sardegna. Successivamente  apre una piccola galleria d’arte nel proprio paese, Villacidro, dove espongono, tra gli altri,  artisti quali Monteforte, Tessaro, Meloniski, Stile. Nel 2004 inaugura la 1ª Home Gallery della Sardegna, in Via Sant’Eulalia a Cagliari.

Ma è tutta la vita di Walter Marchionni che è contrassegnata da una forte passione per l’arte; grazie ai primi insegnamenti del padre.

Le tecniche utilizzate come l’acquerello, la china, i pastelli non consentivano appieno di mettere in pratica questa sua passione per il colore, cosa che avviene quando, in età matura, scopre i colori acrilici, le paste, le vernici.

In tutti questi anni Marchionni disegnava  e dipingeva in privato per una propria soddisfazione personale. Poi l’esordio nel 2005. Ma è nel 2007 che raggiunge una discreta notorietà con alcune esposizioni in Costa Smeralda a Porto Rotondo e Porto Cervo.

Nell’ottobre dello stesso anno, nelle Sale del comune di Sanluri, è invitato da Vicente Urbina Sassu, responsabile dell’archivio Sassu, ad esporre le proprie  opere insieme ad alcune incisioni del maestro Sassu. Nel gennaio del 2008 la sua prima personale nel Centro culturale d’Arte “Exmà” del comune di Cagliari.

Nel mese di maggio sempre del 2008 la grande mostra “Spagna-Sardegna Viaggio pittorico” con il patrocinio dell’Ufficio culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia, allestita nella Galleria Lazzaro by Corsi di Milano al Broletto. In contemporanea viene allestita con il patrocinio del comune di Sassari la mostra “Magma, nero … basalto” nella Sala Duce di Palazzo Ducale in Sassari.

Nell’aprile del 2009 Marchionni dedica una mostra  a Villacidro con l’esposizione “Io. Villacidro. I miei colori” esponendo per la prima volta alcune tele con la figura umana; atleti variopinti simboleggianti uno spirito di libertà che svilupperà successivamente con la mostra al Lazzaretto di Cagliari.

Nel 2009 la rivista ufficiale del SUMMIT G8, editore Prestige Media USA , in occasione dell’appuntamento italiano a L’Aquila, lo inserisce con un pubbliredazionale, quale rappresentante dell’arte italiana figurativa.

Nell’aprile del 2010 viene invitato dal Comune di Cagliari, e più precisamente  dal Prof. Pellegrini, Assessore alla Cultura nonché docente d’Arte Contemporanea nella Facoltà Di Architettura in Cagliari; nella Sala principale del Centro d’Arte e Cultura “Il Lazzaretto” si allestisce la mostra “Spirito Indomito”, improntata prevalentemente sulle figure del toro e del cavallo.

Il 3 novembre 2012 allestisce la mostra “Spirito Indommito” nelle Sale del Palazzo del Collegio Raffaello ad Urbino, con il Patrocinio del Comune di Urbino, del Legato Albani  e della Regione Sardegna.

Il 29 marzo 2014 viene allestita una sua mostra personale al Museo “Ca La Ghironda” di Zola Predosa Bologna, presentata e curata dal prof. Martani.

Inaugurazione piscina 2

Sabato 25 aprile la piscina comunale di Carbonia, a partire dalle ore 9.30, ospiterà le gare del 7° campionato regionale di nuoto per persone con disabilità. L’evento è organizzato dalla delegazione regionale F.I.S.D.I.R. (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale) della Sardegna, con l’A.S.D. Asso Sulcis Onlus di Carbonia e con la collaborazione del comune di Carbonia.

E’ prevista la partecipazione delle e seguenti associazioni: Asterix di Nuoro, Albatros di Sassari, Promogest di Quartu, Speedy Sport di Dorgali, Vittoria Onlus di Iglesias, Sardegna Sport di Cagliari e Asso Sulcis Onlus di Carbonia.

Museo del Carbone Serbariu 1

Anche quest’anno il Museo del Carbone aderisce alle “Invasioni Digitali”, la manifestazione organizzata a livello nazionale per permettere ai visitatori di “invadere” musei e luoghi d’arte in tutta Italia (e oltre) con l’obiettivo di condividere la cultura e diffondere il nostro patrimonio culturale attraverso l’utilizzo di internet e dei social network.

L’invasione digitale è programmata per domenica 26 aprile, dalle 10.00 alle 17.00.

I partecipanti potranno invadere gli esterni della Grande Miniera di Serbariu e il Museo del Carbone, con l’esposizione permanente sulla storia della miniera e della città di Carbonia. Visto il successo dell’anno scorso, sarà allestita, esclusivamente per l’occasione, all’interno del Museo una mini ricostruzione di ambienti con arredi, oggetti e lampade d’epoca, perfetta per le foto e i selfie “vintage”. Quest’anno i visitatori troveranno: angolo “Galleria sotterranea”, angolo “Albergo operaio” e angolo “Lampade da miniera”.

Per partecipare alla manifestazione, i visitatori dovranno portare con sé smartphone, tablet, macchina fotografica o videocamera per condividere, in tempo reale o successivamente sui social network, gli scatti realizzati. Per chi utilizza Instagram e Twitter: i tag da usare saranno #invasionidigitali, #museodelcarbone e #minieraserbariu

E’ consigliata la prenotazione su Facebook oppure su Eventbrite. Sarà possibile anche iscriversi in loco, salvo esaurimento posti.

La partecipazione è gratuita.

Per motivi organizzativi, la Galleria sotterranea non è inclusa nel percorso gratuito. E’ possibile però, una volta sul posto, verificare la disponibilità per effettuare la visita guidata della galleria al prezzo ridotto di 6 euro.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Sono riprese stamane, con l’audizione dei sindacati di categoria (Cgil-Fp, Cisl-Fp e Uil-Fp), nella commissione Autonomia del Consiglio regionale, le audizioni sul disegno di legge n. 176, presentato dalla Giunta regionale, in materia di “riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna”.

I segretari della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil non hanno nascosto le preoccupazioni sul futuro occupazionale dei lavoratori attualmente impiegati nelle amministrazioni provinciali e nelle cosiddette società in house del sistema degli enti locali in Sardegna. Davide Paderi (Cisl-Fp) ha quindi invitato la commissione e la Regione sarda a prendere esempio da quanto promosso, a tal proposito, in altre realtà del Paese, dove  con la sottoscrizione di apposite intese si è sancita, nelle more di approvazione delle leggi di riforma, la salvaguardia dei posti di lavoro ed anche il riassorbimento degli eventuali esuberi in organico nelle rispettive amministrazioni. Il segretario della Cgil-Fp, Antonello Congiu, ha auspicato inoltre che la commissione, nel corso dell’esame del Dl 176, possa introdurre norme efficaci per far sì che il personale attualmente impiegato nelle Province segua le funzioni che si prevede di trasferire ad altri enti. Esigenza ribadita anche dal segretario Uil-Fp, Giampaolo Spano, che ha proposto di prevedere in norma la presa incarico nelle province storiche delle funzioni e del personale delle province nel frattempo soppresse.

Sul tema delle emergenze i sindacati hanno manifestato preoccupazione per la situazione dei lavoratori precari e di quelli delle società in house. A questo proposito, il presidente della I commissione, Francesco Agus, ha dichiarato che il problema dei lavoratori precari delle amministrazioni provinciali (il cui impiego scadrà al massimo entro il prossimo 30 giugno) è già all’attenzione del parlamentino dell’Autonomia e nei prossimi giorni  sono attese opportune iniziative da parte del competente assessore degli Enti Locali, Cristiano Erriu.

I lavori della Prima commissione proseguono questo pomeriggio con le audizioni delle segreterie confederali e domani alle 10 dei sindacati autonomi. Sempre domani ma alle 11.00, in seduta congiunta con la II commissione, saranno ascoltate le rappresentanze sindacali aziendali dei lavoratori delle società in house della Province ed alle 12.30 le rappresentanze di lavoratori della Regione. Giovedì,alle 10.00, è prevista l’audizione del Consiglio delle autonomie locali; alle 11 .00 è il turno invece dei presidenti delle società in house delle Province; alle 15.00 sono convocati i presidenti delle Camere di Commercio e alle 16.00, i sindaci dei Comuni capoluogo (ad eccezione di Cagliari e Sassari, per i quali è in programma un apposito incontro). Le audizioni si concluderanno venerdì alle 10.00 con i parlamentari eletti in Sardegna e gli eurodeputati sardi.

Le dimissioni di Zdenek Zeman da tecnico del Cagliari scrivono la parola fine sul sogno cullato la scorsa estate dal presidente Giulini e da larga parte della tifoseria rossoblù e, a parte alcuni singoli episodi, pur bellissimi (il 4 a 1 a San Siro con l’Inter, il 4 a 0 di Empoli e il 3 a 3 di Napoli), mai realizzato. Chi aveva sperato che a Cagliari potesse rinascere “Zemanlandia”, è rimasto profondamente deluso, prima con l’esonero e, dopo il ritorno seguito all’esonero di Gianfranco Zola che nel frattempo ne aveva rilevato il posto, ora, a retrocessione ormai certa, con le sue dimissioni irrevocabili.

La decisione del tecnico boemo, al di là delle dichiarazioni ufficiali, non giunge proprio inattesa, Gli ultimi disastrosi risultati e lo scontro tra un gruppo di tifosi e i giocatori verificatosi qualche giorno fa ad Assemini, hanno creato una situazione difficilissima, nella quale, evidentemente, Zeman non ha visto più via d’uscita, malgrado continuasse a dire di credere ancora nella salvezza, ed ha preferito chiudere anzitempo la sua travagliata esperienza in terra sarda.

Ora la società deve cercare un sostituto, al quale chiederà di chiudere con dignità il campionato, e dovrà nel frattempo iniziare già a programmare la prossima stagione che, al 99,99%, vedrà la squadra al via del campionato di serie B.

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I consiglieri regionali di Forza Italia Ignazio Locci e Alessandra Zedda hanno presentato un’interrogazione sulla nomina di Antonio Martini quale Amministratore unico della Carbosulcis.

«La Giunta faccia immediatamente chiarezza sui criteri che hanno portato alla nomina dell’ingegnere Antonio Martini (già Direttore della divisione “Programmazione e gestione delle risorse finanziarie” presso il ministero dello Sviluppo Economico) – chiedono Locci e Zedda – quale Amministratore unico della Carbosulcis S.P.A., azienda in fase di dismissione e totalmente controllata dalla Regione. Non si capisce per quale ragione sia stato scelto un professionista non sardo (nell’Isola, forse, per Francesco Pigliaru non ci sono tecnici abbastanza preparati per assolvere all’incarico?) al quale spetta l’esoso compenso annuo di 120 mila euro lordi più un’eventuale indennità di risultato pari al 30 % della stessa retribuzione. Un professionista che peraltro ha già un ruolo ministeriale e che, dunque, va ad aggiungersi alle altre cariche pubbliche ricoperte. Una pratica, quella del cumulo degli incarichi, che la buona politica sta cercando di combattere in tutti i modi per ovvie ragioni ma che evidentemente non interessa alla Regione, che al contrario la alimenta.»

«In un periodo di forti ristrettezze economiche in cui è determinante ridurre al minimo le spese per il mantenimento della macchina regionale e in particolare delle aziende partecipate – aggiungono Locci e Zedda -, il compenso spettante all’ingegnere Antonio Martini appare oltremodo eccessivo. Inoltre, la scelta di un professionista non del nostro territorio (non è la prima volta che la Giunta ricerca competenze al di là dell’Isola) risulta svilente nei confronti della categoria degli esperti sardi. Noi, infatti, siamo certi che ci si potesse indirizzare senza alcuna difficoltà verso una opzione tutta isolana, senza scomodare i tecnici del Ministero, che per Pigliaru sono evidentemente più capaci e meritevoli.»

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