24 December, 2024
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 giuseppe carrus e massimo ruggero

Arriva in Sardegna un sistema all’avanguardia, proveniente da Israele, che promette di rivoluzionare la storia della viticoltura nell’isola. Il progetto, denominato “Le piante che parlano” sviluppato dalla cantina Siddùra di Luogosanto, consentirà alla pianta di “lanciare l’allarme” quando le proprie riserve idriche stanno per esaurirsi.  In pratica, la vite verrà monitorata continuamente da un sistema tecnologico. Attraverso l’inserimento di alcuni sensori nella stessa pianta e nel suolo, verrà inviato un  segnale a un processore che lo elaborerà creando un tracciato che l’agronomo potrà tenere sotto costante controllo attraverso il pc o lo smartphone.

In caso di carenza di acqua dovuta all’eccessiva secchezza del terreno o alla scarsa piovosità, lo specialista sarà in grado di intervenire immediatamente attraverso l’utilizzo di acqua irrigua.

“Piante che parlano” rappresenta un’innovazione di fondamentale importanza per la Sardegna.  Con la comunicazione diretta tra pianta e agronomo, infatti, si potrà contrastare efficacemente la secchezza dei terreni dovuta al costante aumento della temperatura e aggravato da scarsa piovosità. «Nel nostro clima la valutazione della necessità o meno di irrigare il vigneto è cruciale e al pari complesso», spiega Luca Vitaletti, agronomo di Siddùra. Il progetto è stato ideato dalla società israeliana Netafim, leader mondiale nel settore dell’irrigazione.

Massimo Ruggero, amministratore delegato di Siddùra, sottolinea: «La possibilità di sopperire con alle carenze meteo comporta investimenti importanti, ma l’azienda Siddurà mira a questo: far stare la pianta bene per produrre uva di qualità». E la qualità deriva dall’intero processo di produzione del vino. Risultati confermati anche di recente al premio internazionale “Mundus Vini” 2015 che hanno visto attribuire la medaglia d’argento al vermentino Spèra 2013. Il riconoscimento risponde alla sfida lanciata da Siddùra: dimostrare che un anno di invecchiamento esalta le qualità del vermentino. Una teoria che trova conferma nel premio Mundus Vini ma anche nelle parole di Giuseppe Carrus, referente in Sardegna del Gambero Rosso: «Chi l’ha detto che il vermentino di Gallura non sa invecchiare? I recenti sondaggi – assicura Carrus – dimostrano che  il meglio di questo vino inizia a emergere l’anno successivo al suo imbottigliamento. È il caso di Spera 2013».

Tra le novità in casa Siddùra ci sono le etichette della nuova annata. Verranno presentate ufficialmente Porto Cervo Wine festival 2015, esclusiva vetrina dedicata ai migliori vini del territorio.

Adrian Pablo Pasquali 1

 

La VBA/Olimpia Sant’Antioco questa sera, alle 19.00, ospita la Pallavolo Saronno per continuare a sognare l’accesso ai play off promozione. Vincendo, la squadra di Adrian Pablo Pasquali salirebbe a quota 33 punti a tre giornate dalla fine della regular season, quasi certamente in una posizione di classifica migliore rispetto alla sesta occupata alla vigilia di questa giornata. I Lupi Santa Croce (33 punti) giocano sul campo della capolista Emma Villas Chiusi e in caso di sconfitta, sulla carta più che probabile, verrebbero agganciati dalla squadra sulcitana. Più difficile recuperare spazio sul Volley Parella Torino (33 punti) che gioca sul campo della Benassi Alba Cuneo, formazione ormai priva di stimoli, mentre è scontata la vittoria della Caloni Agnelli Bergamo nel match casalingo con il Volley Iglesias, sempre sconfitta per 3 a 0 in questo campionato.

Renato Soru 96

Il segretario regionale del Partito Democratico Renato Soru ieri a Iglesias ha incontrato il segretario provinciale e i segretari di circolo. «E’ stato un incontro importante – ha detto il segretario provinciale Daniele Reginali – nel corso del quale è stato fatto il punto sulla politica del territorio ed è stata eaminata la situazione socio economica che caratterizza il Sulcis Iglesiente.»

«Il territorio soffre per i numerosi problemi ecco perché siamo impegnati per trovare forme di coinvolgimento anche per poter affrontare insieme i problemi – ha aggiunto Reginali -. In particolare ci siamo occupati di lavoro, industrie in crisi, ammortizzatori sociali ed emergenze sociali,mdi sanità, enti locali, turismo e trasporti.» Nel suo intervento il segretario provinciale del Pd ha spiegato che nei 23 Comuni del Sulcis Iglesiente sono presenti e operativi, con tanto di dirigenza rinnovata 16 circoli e altrettanti organismi dirigenti. Renato Soru ha detto che lo strumento che la costituzione affida ai cittadini per concorrere alla vita democratica del nostro paese è la partecipazione e la militanza nei partiti. «Per questo vi siete spesi cercando di ravvivare il circolo e quindi la presenza del Pd nelle comunità». 

Negli interventi dei segretari di circolo sono emerse numerose criticità che interessano l’intero territorio: le difficoltà di Carloforte nell’avere pari diritti di cittadinanza con gli altri comuni sui servizi sanitari piuttosto che per l’utilizzo dei trasporti; lo spopolamento che non solo porta ad una diminuzione della popolazione e della natalità ma anche all’aumento dell’età media con conseguenti limiti nel ripensare lo sviluppo del territorio per le nuove generazioni. Le bonifiche ambientali, un’altra occasione persa di sviluppo in questi anni per rilanciare l’occupazione e per riqualificare il patrimonio turistico. Non mancano le difficoltà relative al coinvolgimento dei militanti e alla fruizione di spazi e risorse per il funzionamento dei circoli.

Sono state avanzate anche delle proposte: una maggiore interconnessione della attività dei circoli, resa possibile dalla nuova segreteria provinciale e dalla piattaforma web del Pd Sardegna nella quale ogni circolo dell’Isola avrà un proprio sito internet. Formazione politica sia per i militanti che per chi andrà ad amministrare in modo da avere un partito all’altezza dei progetti che si vogliono programmare. Infine un richiamo del segretario provinciale Reginali ai prossimi appuntamenti: la campagna di tesseramento a giugno mentre a maggio si svolgeranno le amministrative con 5 comuni della provincia chiamati al voto.

Francesco Sanna 1 copia

«Anche se con molto ritardo rispetto alle attese, dopo la registrazione della Corte dei Conti, sta per andare in Gazzetta Ufficiale il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che attua il decreto legge di riforma della pubblica amministrazione del Governo Letta dell’agosto 2013, rendendo possibili le assunzioni dei lavoratori precari della sanità con appositi concorsi riservati.» Lo scrive, in una nota, Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.

«Si tratta di disposizioni che pongono rimedio al blocco delle assunzioni nella sanità pubblica, che hanno portato a ricorrere  forme di lavoro flessibile di tutto per tutte le categorie del personale. Ma poiché – giustamente – vanno garantite ai cittadini le prestazioni previste dai livelli essenziali di assistenza, in ossequio all’articolo 32 della  Costituzione, pian piano realtà importanti del sistema sanitario si sono pericolosamente precarizzate. Il decreto Renzi – aggiunge il deputato iglesiente – consentirà di destinare, nel quadriennio 2015/2018, il 50% delle risorse delle ASL per le assunzioni a tempo indeterminato, a procedure speciali di reclutamento di lavoratori a tempo determinato, i cui contratti, se in essere, potranno essere prorogati sino all’espletamento dei concorsi riservati. Le graduatorie di questi concorsi – da tenersi entro il 31 dicembre 2016 – potranno essere utilizzate nelle ASL di tutta la regione. Requisito per parteciparvi sarà aver lavorato nella sanità, anche discontinuamente, almeno tre anni tra l’ottobre 2008 e l’ottobre 2013 (tre anni su cinque, dunque).»

«Procedure speciali di reclutamento – sottolinea ancora Francesco Sanna – sono previste anche per lavoratori socialmente utili e lavoratori di pubblica utilità, da impiegare in qualifiche per le quali è sufficiente il titolo di studio della scuola dell’obbligo, e anche per i medici del pronto soccorso e per i ricercatori della sanità.»

«Credo che la Regione Sardegna – conclude Francesco Sanna – debba considerare seriamente la possibilità di bloccare immediatamente tutti i concorsi in essere nelle ASL dell’isola, attendere qualche giorno che il decreto diventi efficace, e disporre i necessari atti di indirizzo per programmare, da adesso alla fine dell’anno prossimo, il reclutamento speciale di chi da anni sta lavorando negli ospedali e nelle case della salute, in condizioni certo non ottimali, per far trovar loro la gratificazione di una prospettiva stabile e una più forte motivazione a favore dei malati.»

La Big Band di Paolo Nonnis ha aperto venerdì sera il Carignano Music Experience 2015, con un concerto organizzato da Capricorn Concerti con la direzione artistica di Fabio Furia, promosso dall’associazione Strada del vino Carignano del Sulcis Iglesiente con le cantine vitivinicole produttrici di Carignano.
L’evento, finanziato dal Gal Sulcis Iglesiente e dalla Regione autonoma della Sardegna, è nato con la collaborazione con il comune di Sant’Antioco e della Cantina Sardus Pater, in occasione del 400esimo anno del ritrovamento del corpo di Sant’Antioco Martire e della 656esima edizione della Sagra di Sant’Antioco Martire.
Al termine del concerto che ha entusiasmato il pubblico presente (non numeroso come al solito), lo chef Achille Pinna ha proposto a tutti i presenti un piatto di malloreddus preparato con il tonno fresco accompagnato dai vini della cantina Sardus Pater.

Il programma completo del Carignano Music Experience 2015 è ancora in via di definizione, al momento sono certe tre tappe ma gli organizzatori stanno lavorando per altri appuntamenti per la prossima estate.

The Paolo Nonnis Big Band

Nuovo appuntamento con la rassegna “La memoria, la parola”, sabato 18 aprile 2015, alle ore 21.00, all’Arco Studio di via Portoscalas 17, a Cagliari, “Dal congresso di Sant’Angelo alla Grande Guerra”, questo il titolo della serata che vede in scena Mario Faticoni e Rita Atzeri accompagnati da Piero Marcialis e Salvatore Cubeddu, rispettivamente autore del testo e “fonte storica”.

Tutte le serate sono frutto della collaborazione tra Il crogiuolo e Fondazione Sardinia.

Ingresso euro 5,00. Prenotazioni al numero 334 8821892.

Dal 10 al 15 maggio 1914 si teneva a Roma, in Castel Sant’Angelo, il primo congresso regionale sardo , promosso ed organizzato dall’Associazione fra i Sardi presenti nella c ap itale. L’iniziativa – avviata da esponenti di punta del  ceto dirigente liberale sardo , in primo luogo da Francesco Cocco Ortu, piů volte deputato, sottosegretario e ministro – riuscě in ogni caso a coinvolgere un arco della r ap presentanza politica abbastanza vasto. In una riunione preparatoria del Congresso si discute della situazione dell’Isola e dei risultati della  legislazione speciale che ha il suo avvio col testo messo a punto, precisato e arricchito – fra il 1897 e il 1907 – dallo stesso Cocco Ortu. Un primo rilievo assumono le manifestazioni delle prime associazioni dei lavoratori della Sardegna in quell’inizio ‘900.

E iniziato, nella sala conferenze della Grande miniera di Serbariu,  a Carbonia,  il corso di formazione per giornalisti “Il giornalismo e le regole deontologiche”. Relatori: Filippo Peretti, presidente dell’Ordine del giornalisti della Sardegna; Giancarlo Ghirra, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti; Mario Girau, residente dell’Ucsi Sardegna;  Franco Siddi, ex segretario della FNSI.
Il comune di Carbonia e il Cicc hanno offerto ai corsisti la possibilità di visitare gratuitamente la galleria sotterranea, prima e dopo

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lo svolgimento del corso.
Prima dell’inizio dei lavori l’assessore dei Lavori pubblici Franco Manca ha portato i saluti del comune di Carbonia. I lavori sono stati introdotti da Filippo Peretti.

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Sant'Antioco Martire 1 copia

Lunedì 20 aprile, la comunità di Sant’Antioco celebra il IV centenario del ritrovamento del corpo del Santo Martire, Patrono della Sardegna e Poste Italiane, su richiesta dell’amministrazione comunale, attiverà a Sant’Antioco un servizio postale temporaneo con l’emissione di un annullo speciale filatelico dedicato al IV centenario del ritrovamento del corpo del santo.

Lo sportello postale sarà attivato in apposito spazio allestito in piazza Italia  e sarà operativo dalle 8,00 alle 14,00.

Con lo speciale timbro saranno bollate tutte le corrispondenze affrancate presentate allo sportello, dove saranno disponibili sia i francobolli, sia il materiale filatelico in tema con la manifestazione.

Dopo il 20 aprile sarà ancora possibile, per 60 giorni, richiedere l’apposizione degli annullo filatelico sulle corrispondenze recandosi personalmente allo sportello filatelico di Cagliari Centro, in piazza del Carmine, o inviando gli oggetti, già affrancati, in busta chiusa ed accludendo  la busta già indirizzata e affrancata per la restituzione.

I Riformatori sardi hanno presentato una proposta di legge per la realizzazione di orti didattici, sociali ed urbani.

«La Regione deve sostenere il rilancio dell’agricoltura ed il ritorno alla terra delle giovani generazioni portando questa cultura anche all’interno delle città» ha detto il consigliere regionale Michele Cossa che, assieme al capogruppo Attilio Dedoni ed all’ex vice sindaco di Quartu Gabriele Marini ha presentato la proposta di legge del partito con cui è potenzialmente possibile realizzare in Sardegna 10.000 nuovi orti.

«Si tratta – ha aggiunto Cossa – di una proposta molto semplice ma ricca di valori positivi; valori culturali perché incoraggia il fenomeno del ritorno alla terra, sociali perché può rappresentare un mezzo di integrazione del reddito, e civili per restituire alla produzione, al decoro ed alla bellezza aree urbane e periferiche abbandonate e degradate. Finora queste iniziative sono state lasciate alla buona volontà dei comuni mentre ora, con la nostra proposta, vogliamo svilupparle attraverso il sostegno della Regione che mette a disposizione i mezzi finanziari per avviare l’attività e fornisce la presenza di un tutor per assicurarne la buona riuscita; saranno però i comuni a disciplinare la materia secondo le specificità dei loro territori con appositi regolamenti.»

«Le tipologie di orto che abbiamo ipotizzato – ha concluso il consigliere dei Riformatori sardi – sono quella urbana riservata ai cittadini singoli od associati, didattica per le scuole che intendono impegnarsi a diffondere la conoscenza del mondo agricolo ed infine sociale, come forma di integrazione al reddito per le persone indigenti.»

Il capogruppo dei Riformatori sardi, Attilio Dedoni, ha sottolineato anche la ratio educativa della nuova norma, «che punta a diffondere, proprio nell’era della globalizzazione che per certi aspetti livella le differenze, un nuovo stile di vita legato nel caso della Sardegna ad una tradizione con grandi radici nel mondo della terra. In qualche modo vogliamo anche legarci al messaggio che la Sardegna sta proponendo all’Expo 2015, nel senso che la migliore qualità del cibo e le abitudini alimentari più semplici portano ad una vita più lunga e di migliore qualità; non va poi tralasciato il significato sociale perché riavvicinare alla terra quanti vivono difficoltà economiche vuol dire anche promuovere il lavoro come strumento di realizzazione della persona».

L’ex vice sindaco di Quartu Sant’Elena, Gabriele Marini, infine, ha sottolineato il valore della proposta di legge sia per i cittadini che per i comuni. «Le amministrazioni locali – ha detto – pendono risorse importanti per la manutenzione delle aree degradate che rappresentano quindi un costo a carico della comunità; con la realizzazione degli orti urbani possiamo capovolgere completamente questo ragionamento trasformando il costo in una opportunità sia di lavoro che economica».

Miniera di MontevecchioIMG_9024

La valorizzazione e la gestione del compendio minerario di Montevecchio (Guspini-Arbus) e dei siti ex minerarigià ricompresi nel Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna è il tema dellinterpellanza presentata dal consigliere regionale del Partito Democratico Rossella Pinna, prima firmataria, e da Pietro Cocco, Alessandro Collu, Luca Pizzuto (SEL), Roberto Deriu, Daniela Forma, Piero Comandini, Giuseppe Meloni e Mario Tendas.

«Il compendio minerario di Montevecchio (Guspini-Arbus) riconosciuto come uno dei più importanti dEuropa, con i suoi oltre 150 anni di storia estrattiva – spiega Rossella Pinna -, rappresenta una delle più significative testimonianze di storia e cultura dellindustria mineraria, conservando, ancora oggi, edifici di grande pregio architettonico, destinati nel passato alle attività produttive e al vasto sistema locale residenziale e sociale.

A seguito della sua chiusura, nel 1991, venne sottoscritta unintesa di programma per avviare un processo di riconversione della miniera, mai decollata.

I comuni di Guspini e di Arbus, molto hanno fatto e speso, in termini di investimenti, sia con fondi europei, del ministero dei Beni culturali e dellIndustria, sia con fondi regionali e di bilancio comunale, per  salvaguardare i fabbricati dall’azione impietosa del tempo e conservare la memoria storica di una terra e della sua gente laboriosa.

Gli impegni e gli sforzi convergenti delle Amministrazioni locali sono stati ampiamente ricompensati dalla straordinaria risposta turistica, con record di ingressi (+ 65%) nel mese di luglio del 2014, rispetto al precedente anno, e con oltre 900 nel solo sito di Guspini, in occasione delle recenti festività pasquali.

Questo eccellente dato in netta controtendenza rispetto ad altri comparti turistici non può passare inosservato, soprattutto in un momento di grave crisi, come quello attuale.»

«La valorizzazione dei compendi ex minerari”, come hanno dimostrato altri Stati della UE che hanno riconvertito i siti minerari con evidenti e positive ricadute per le popolazioni dei vecchi bacini minerari (la Ruhr in Germania, il Nord Pas de Calais in Francia, la Cornovaglia in Inghilterra, la Catalogna in Spagna ecc.) – aggiunge Rossella Pinna – porta a un duplice risultato: da un lato si incrementa la qualità, la quantità e il livello dellofferta turistica regionale, dallaltro si stimolano opportunità di sviluppo di lavoro.

Non a caso, nel 2011, Montevecchio è stato insignito, dalla Commissione Europea, del premio EDEN, come migliore destinazione italiana nellambito del turismo sostenibile, confermando tutte le potenzialità, espresse e inespresse, di un territorio che ha una storia e una specificità di forte richiamo.

In occasione delle recenti festività pasquali, l’assessore dellIndustria ha messo in atto apprezzabili iniziative, limitatamente ai comuni di Iglesias e Lula, in sinergia con il Parco Geominerario e con la società Igea, per rendere fruibili i siti ex minerari prevedendo, a breve, lulteriore apertura della Galleria Henry, a Buggerru. Nessun riferimento, invece, è stato annunciato per gli altri siti, in particolare per Montevecchio, oggetto di attenzione anche da parte di numerose produzioni audiovisive, cinematografiche, televisive e multimediali che lo hanno scelto come location ideale, conferendogli un ruolo di fucina culturale e turistica per ogni tipo di evento o manifestazione.»

«Per questi motivi – conclude l’on. Rossella Pinna – abbiamo chiesto all’assessore dellIndustria di conoscere gli intendimenti della Regione sulla fruibilità del sito di Montevecchio, in particolare della nota Galleria sotterranea Anglosarda, allo scopo di completare lofferta degli itinerari di visita già disponibili, e di conoscere soprattutto quali iniziative si intendano mettere in campo per creare un disegno organico di valorizzazione e gestione del complesso dei siti ex minerari, già ricompresi nel Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, per stimolare reali occasioni di sviluppo.»