19 July, 2024
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Pecore 1 copia

È sardo il principale fornitore di latte ovino in polvere della Cina: Alimenta, azienda agroalimentare di Macomer, quest’anno invierà circa 400 tonnellate di prodotto per la preparazione di latte per l’infanzia e bevande a base di latte per adulti, diventando così l’unico esportatore europeo di latte ovino in polvere e il principale esportatore italiano di prodotti lattiero caseari in Cina. «Un interessante esempio di imprese locali che fanno scommesse rilevanti e puntano sulla internazionalizzazione, riuscendo a conquistare importanti fette di mercato all’estero», ha detto il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, che ha incontrato il direttore generale di Alimenta, Simone Colombo.
Nel 2014 le esportazioni italiane di prodotti lattiero caseari in Cina erano costituite da circa 1.500 tonnellate di formaggi per un valore di 11,7 milioni di euro; 4.700 tonnellate di latte vaccino uht per un valore di 4,8 milioni di euro. Ipotizzando una certa stabilità delle esportazioni di latte confezionato e di formaggi le esportazioni di Alimenta per un valore di circa 3 milioni determineranno un incremento a livello nazionale del 20%. Fino al 2014 nell’Unione europea era autorizzata la produzione di latte per l’infanzia solo da ingredienti vaccini. L’ok agli ingredienti a base di latte di capra è arrivato sotto la spinta degli olandesi che sono i principali produttori europei di latte di capra in polvere, mentre resta vietata la produzione da ingredienti ovini nonostante sia indiscutibilmente riconosciuta la qualità e i benefici del latte di pecora, «sarebbe auspicabile avviare un percorso con l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare perché finalmente anche al latte ovino vengano riconosciute le possibilità di utilizzo autorizzate al vaccino e al caprino» aggiunge Colombo.
In Cina al contrario c’è una grande attenzione per la qualità dei prodotti e il latte di pecora è considerato il latte più digeribile per i bambini, meno propenso a generare allergie e quindi il più sano.

Palazzo della Regione 3 copia

«La Giunta regionale si sta impegnando al massimo per accelerare il pagamento del debito commerciale, percorso reso possibile dal superamento del patto di stabilità sancito dall’accordo di luglio scorso, ma lo Stato deve adoperarsi per rendere meno rigide alcune delle regole che di fatto bloccano questo percorso.» L’ha detto oggi il vicepresidente della Regione e assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, intervenendo dinanzi alla Corte dei Conti dopo la relazione del magistrato istruttore Valeria Mistretta su “Iniziative adottate dall’amministrazione regionale per accelerare il pagamento del debito commerciale. I risultati conseguiti “.

«La Corte dei Conti dice che la maggior parte dei problemi sono stati generati dall’esistenza del patto di stabilità, ed è apprezzabile che loro stessi lo riconoscano. Il non poter spendere soldi a causa di quei vincoli ha dato origine ai residui passivi e poi, a cascata, a tutti gli altri debiti, per esempio quelli con le pubbliche amministrazioni, la sanità e così via. E se questo problema è superato grazie alla fuoriuscita dal patto da noi voluta fortemente – spiega Paci – continuano a esistere nell’ordinamento dello Stato distorsioni che non rendono facile il superamento di questi tempi lunghi, per esempio il fatto che, come imposto dalle regole sul bilancio armonizzato, non si possa utilizzare la liquidità di fine 2014 per poter pagare i residui passivi».

Arcipelago de La Maddalena

Giuseppe Bonanno, presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, ha preso posizione sulla sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso del dr Harte, avverso la sentenza del TAR Sardegna, e di fatto ha riconosciuto, in primo grado, la legittimità degli atti posti in essere per garantire l’acquisizione al patrimonio pubblico dell’Isola di Budelli.

«Nella mia qualità di Rappresentante legale del Parco – dice Bonanno -, ho appreso con sconforto gli esiti della vicenda, in quanto l’autorevolezza della sentenza emessa dai giudici amministrativi di primo grado confortava l’operato dell’Ente, nell’ambito di un procedimento particolarmente complesso che ha coinvolto, ritengo, le migliori risorse e professionalità che hanno creduto nell’obiettivo di rendere “Budelli” un patrimonio pubblico. Con ciò non si intendeva certamente ostacolare l’acquisto dell’isola da parte di privati e nessuna discriminazione era mai stata neanche pensata sulle origini degli acquirenti. Veniva unicamente condivisa un’aspirazione che avrebbe ricondotto uno dei beni ambientali più preziosi non solo per la Sardegna, nel suo alveo naturale di bene pubblico. Infatti, così come sarebbe folle pensare che il Colosseo possa diventare una proprietà privata, da studioso e appassionato ambientalista mi troverò sempre dalla parte di coloro che considerano le bellezze naturali patrimonio dell’umanità e bene “pubblico”, senza che ciò significhi avversione verso il privato.»

«Nel rispetto di tutti coloro che hanno lavorato e condiviso questa linea il Parco, esaminata la sentenza – aggiunge Bonanno -, valuterà pertanto l’ammissibilità di un ricorso per Cassazione avverso la sentenza di 2° grado, anche nel rispetto dell’autorevole giudizio del Tribunale Amministrativo che aveva riconosciuto la correttezza dell’operato dell’ Ente. Vorrei sottolineare ancora una volta, a coloro che oggi mettono in discussione gli esiti della vicenda, che il TAR, i cui giudici ritengo non siano meno “giudici” di altri, hanno confermato la legittimità delle azioni adottate dall’Ente ed è per tale motivo che ricorreremo ad ogni organo competente rivolgendoci, se necessario, anche alla Giustizia Europea.»

«La Presidenza dell’Ente ha adottato il Piano del Parco in solitudine e nella totale assenza di un Consiglio direttivo che dura da oltre 2 anni. Lo ha fatto prendendosi una grande responsabilità, al limite delle sue possibilità, sfruttando il lasso di tempo indicato da una norma della Legge grazie alla quale il Presidente del Parco può assumere, seppure solo temporaneamente, anche il ruolo del Consiglio. In tutto questo tempo, oltre due anni, voglio ricordare che “la politica” non è riuscita a nominare i membri del Consiglio direttivo dell’Ente. Le lungaggini di adozione dovuti a rapporti contrattuali con gruppi di lavoro, tempi di confronto e dibattito e relazioni tra i vari enti coinvolti esulano dalle possibilità di azione del singolo Presidente e forse, sempre la “politica” – conclude il presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena -, dovrebbe interrogarsi sull’attualità di una norma così farraginosa e porre rimedio.»

Consiglio regionale 42

La nuova legge sull’edilizia spacca ancora il Consiglio regionale, il centrodestra conferma le critiche ed annuncia iniziative di mobilitazione. Il giorno dopo l’approvazione in Aula del disegno di legge 130, il cosiddetto nuovo Piano Casa, i gruppi della minoranza ribadiscono le critiche, a sostegno del «malcontento dei sardi verso un provvedimento che non semplifica le procedure e non migliora il patrimonio edilizio«.

Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha rimarcato le distanze tra il piano casa (varato nella scorsa legislatura) e la legge edilizia approvata ieri in Consiglio con i soli voti del centrosinistra ed ha definito “un inganno” il tentativo della maggioranza di voler rimandare le decisioni in materia all’approvazione di una nuova legge urbanistica. «Sull’urbanistica, come per la sanità e gli enti locali – ha proseguito Pittalis – la Giunta e la maggioranza annunciano riforme senza che si traducano poi in atti concreti». «La verità – ha concluso il capogruppo di Fi – è che con la legge edilizia si ritorna indietro ai tempi di Soru; agli editti che si applicano ai comuni mortali; ai contenziosi milionari come quello per Tuvixeddu e al potere discrezionale della giunta con le intese coi privati».

«Le riforme annunciate dal centrosinistra – ha attaccato il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni – sono rappresentate da un articolo che in due righe abroga la legge sul golf, mortificando così il Consiglio regionale e le opportunità che ne derivavano al comparto dell’edilizia e del turismo».

«La legge approvata ieri dal centrosinistra – ha incalzato il capogruppo di Aps, Gianluigi Rubiu – è inutile e superata: lo affermano tutte le organizzazioni di categoria e lo dimostrano le norme contenute nel “Milleproroghe” che a livello nazionale semplificano per davvero norme e procedure in materia edilizia». A giudizio di Rubiu la legge edilizia “sarà impugnata dal governo” e sarà sottoposta presto a nuove modifiche in Consiglio regionale.

Per il capogruppo del Psd’Az, Angelo Carta, l’approvazione del provvedimento non ha rafforzato la maggioranza che anzi – così ha affermato il consigliere dei sardisti – ha registrato la presa di distanze di alcuni capogruppo del centrosinistra in sede di dichiarazione finale del voto. «Gli stessi esponenti del centrosinistra – ha spiegato Carta – hanno riconosciuto che il provvedimento non era urgente e c’è chi si è spinto ad affermare che meglio sarebbe stato procedere con la proroga del piano casa e impegnare il Consiglio sulle riforme attese dai sardi». Il capogruppo dei Quattro Mori ha quindi espresso perplessità sull’annunciata riforma degli Enti locali, paventando il rischio che sulla concretezza prevalga quella “furia ideologica” che ha caratterizzato l’iter del Dl 130 e si vari così una “riforma degli Enti Locali in stile vecchio Urss».

«Le scelte ideologiche – ha aggiunto Paolo Truzzu (Sardegna-FdI) – hanno fatto sì che quella approvata ieri in Consiglio possa definirsi una legge contro l’edilizia e non già un provvedimento per l’edilizia». L’esponente di Fratelli d’Italia ha quindi ricordato che ad un anno dal suo insediamento al governo della Regione, le leggi approvate dal centrosinistra “non hanno prodotto alcun risultato mentre crescono le difficoltà dei sardi. «Se questi sono i risultati dei tecnici – ha concluso Truzzu – si ritorni alla politica.»

«I pochi risultati che eventualmente arriveranno con la nuova legge edilizia sono ascrivibili all’impegno delle forze della minoranza che hanno lavorato per più di un mese di Consiglio per tentare di migliorare un provvedimento inadeguato e dannoso». E’ questo il giudizio espresso dal consigliere di Fi, Giuseppe Fasolino, che ha rimarcato come l’iniziativa del centrodestra non abbia mai riguardato possibili intendimenti speculativi.

«La nuova legge edilizia non semplifica e non migliora alcunché e conferma che al centrosinistra manca una visione organica dell’urbanistica in Sardegna». Così il vice presidente del Consiglio, Antonello Peru (Fi), ha marcato le distanze con il provvedimento varato dal centrosinistra e che, a giudizio dell’esponente di Forza Italia, crea disparità tra i diversi territori e elimina gli incentivi per la riqualificazione del patrimonio immobiliare dell’Isola. Peru ha quindi rivolto pesanti critiche alla decisione della maggioranza di cancellare la legge sul golf: «Di fatto si impedisce la realizzazione di strutture e servizi indispensabili per attrarre in Sardegna un mercato turistico che solo in Andalusia conta 8 milioni di turisti in bassa stagione».

«La maggioranza si assuma la responsabilità politica delle scelte fatte con la legge sull’edilizia» – ha dichiarato il consigliere dei Riformatori, Michele Cossa – perché alla Sardegna serviva una grande legge che semplificasse norme e procedure, il cui proliferare incentiva invece l’abusivismo e allenta le tutele». Cossa ha definito la norma varata ieri dal Consiglio «non più migliorabile e ricca di norme contraddittorie e illogiche che contribuiscono a delineare un quadro normativo devastante».

Proprio sulle difficoltà applicative e interpretative della norma ha posto l’accento la consigliere di Forza Italia, Alessandra Zedda, che ha denunciato il concreto rischio di un aumento dei contenziosi. «In particolare per ciò che riguarda le zone “F” – ha dichiarato Zedda – dove, col voto segreto siamo riusciti a introdurre l’incremento volumetrico ma per le quali non è stato definito in legge la misura dell’incremento stesso».

Ipia Iglesias 2 copia

La Fondazione Omero Ranelletti, premierà sabato 18 aprile 2015, con inizio alle ore 11,00, presso l’Aula Magna dell’Istituto Professionale “G. Ferraris”, in via Canepa, a Iglesias, i sette vincitori del 22° Premio Tullio Fazi.

Il Premio Tullio Fazi, venne istituito nel 1989 per ricordare nel tempo la figura di Tullio Fazi, compianto Governatore 1985-86 del Rotary International Distretto 2080, che territorialmente comprende Lazio e la Sardegna. Il premio consiste quest’anno in sette borse di studio, da mille euro ciascuna, sei offerte dalla Fondazione Ranelletti di cui una in unione con il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, che ha concesso il suo patrocinio all’iniziativa, ed una dai Rotary di Carbonia e di Iglesias, da destinare a studenti delle Scuole Medie inferiori e/o superiori che abbiano meritato tale riconoscimento non solo sotto il profilo della migliore votazione scolastica, ma in base alla dedizione allo studio e all’esempio dei candidati premiati nei confronti dei compagni di classe e di istituto ed ai risultati da loro raggiunti nonostante obiettive difficoltà conseguenti a particolari situazioni personali o familiari in cui si trovano i giovani premiati.

Quest’anno l’organizzazione dell’iniziativa è stata affidata ai Rotary Club di Iglesias e di Carbonia, ed un’apposita commissione ha scelto i sette alunni vincitori tra le venticinque candidature pervenute dai dirigenti scolastici delle scuole del territorio del Sulcis Iglesiente. I vincitori delle borse di studio, che interverranno alla cerimonia di consegna del premio unitamente alla classe di provenienza e al dirigente scolastico d’istituto, appartengono alle seguenti scuole medie e superiori: Istituto Magistrale Baudi Di Vesme, Istituto Tecnico Commerciale Fermi, Istituto Professionale Alberghiero “Ferraris”, Istituto Tecnico Minerario “Asproni”, Istituto Pietro Allori – Scuole Medie, Istituto per Geometri Angioy di Carbonia, Liceo Scientifico “E. Lussu” di Sant’Antioco.

Alla cerimonia di premiazione interverranno con un indirizzo di saluto la figlia di Tullio Fazi, Francesca Fazi, il presidente della Fondazione Omero Ranelletti avv. Pier Giorgio Poddighe, il Governatore del Rotary International Distretto 2080 ing. Carlo Noto La Diega, il sindaco di Iglesias Emilio Agostino Gariazzo, il sindaco di Carbonia Giuseppe Casti e i presidenti dei Rotary Club di Iglesias e di Carbonia, Giovanni Cui e Stefano Carbone. La figura di Tullio Fazi verrà ricordata dal Segretario Generale della Fondazione Francesco Capelli. Farà gli onori di casa Massimo Mocci, dirigente scolastico IPIA “Galileo Ferraris” di Iglesias.

E’ stato compiuto un passo decisivo verso la realizzazione dei 4 nuovi blocchi al Policlinico Duilio Casula di Monserrato: l’opera, da 40 milioni di fondi europei, ha avuto oggi il via libera dalla conferenza dei servizi convocata dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino. A questo punto si procederà con la gara d’appalto per la contestuale realizzazione del progetto definitivo e la successiva realizzazione dell’opera.

Alla riunione erano presenti, oltre al commissario Sorrentino coadiuvato dal responsabile dell’Ufficio Tecnico Cristian Cocco, l’ingegner Antonio Pillai per l’Università di Cagliari, il sindaco di Monserrato Gianni Argiolas  con il responsabile del settore Urbanistica, Renato Muscas, Giorgio Seu per il comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Cagliari, Marcello Tidore direttore del Servizio dell’assistenza ospedaliera e autorizzazioni e accreditamenti delle strutture sanitarie e socio sanitarie dell’assessorato della Sanità.

Aprendo i lavori della Conferenza di servizi Giorgio Sorrentino, ha illustrato la portata dell’investimento e l’importanza strategica di questo intervento nell’ambito della sanità della Sardegna e per il territorio.

Il sindaco di Monserrato, Gianni Argiolas, ha espresso l’assoluto favore dell’Amministrazione comunale al progetto ed il pieno sostegno all’ambizioso piano.

I professionisti della società Proger, che ha redatto il progetto preliminare, hanno illustrato l’opera nei dettagli.

«Questo passaggio era fondamentale – ha detto il commissario dell’Aou, Giorgio Sorrentino – per procedere nei tempi all’appalto dei Blocchi che consentiranno presto di avere una struttura all’avanguardia: la nuova “Main Street”, che collegherà la stazione della metropolitana agli ambulatori e ai reparti, in un ambiente accogliente con locali, bar e negozi, un auditorium da  circa 300 posti, il raddoppio delle sale operatorie e camere di degenza doppie e singole sono i punti di forza di un progetto che accoglierà pazienti, studenti e operatori nel migliore dei modi possibile. Non soltanto funzionalità e tecnologie ma anche “diritto al bello” per i cittadini.»

Grande miniera Serbariu 2

Sono in corso o in fase di avvio importanti lavori per il miglioramento complessivo dell’area della Grande Miniera di Serbariu e dei servizi per i visitatori. Gli interventi riguardano la riqualificazione paesaggistica e illuminotecnica degli spazi aperti nella Grande Miniera di Serbariu, l’area Camper Service e l’installazione dell’Area Parco Giochi. Nei giorni scorsi il comune di Carbonia ha pubblicato il bando per la “Riqualificazione paesaggistica e illuminotecnica degli spazi aperti nella Grande Miniera di Serbariu”. I lavori riguardano, tra le altre cose, il restauro e la riqualificazione del deposito del Carbone, la riqualificazione del percorso che collega i nuovi spazi del Centro intermodale con il nuovo piazzale d’ingresso della Miniera, l’installazione di un impianto fotovoltaico e l’implementazione dell’impianto esterno di illuminazione dentro l’area mineraria. L’intervento relativo al deposito del Carbone consiste nel restauro e nella valorizzazione del deposito che sarà facilmente raggiungibile grazie alla creazione di percorsi pedonali collegati alle strade interne del complesso Minerario. L’impianto di illuminazione prevede l’installazione di nuovi punti luce, simili a quelli esistenti, per l’illuminazione delle aree esterne agli edifici. Il bando prevede anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di circa 15 kW. Il progetto complessivo, del valore di 300.000 euro, è finanziato per 200.000 euro con fondi dell’ex provincia di Carbonia Iglesias e da un cofinanziamento di 100.000 euro del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

È in fase di completamento la procedura per l’assegnazione dei lavori dell’Area Camper Service. L’area è un luogo attrezzato pensato per coloro che visitano la città di Carbonia e si spostano con il camper o con la roulotte. Il progetto dal costo complessivo di 103.000 euro, è finanziato per 70.000 euro con fondi provinciali e per 33 mila euro con fondi comunali.

Nella seduta del 13 aprile 2015, la Giunta comunale ha approvato la sistemazione dell’Area Parco Giochi, destinata al divertimento dei bambini. Il Parco Giochi è il I° stralcio funzionale del progetto complessivo dei lavori di manutenzione straordinaria dell’area della Miniera di Serbariu, finanziato dalla Gestione Commissariale dell’ex provincia di Carbonia-Iglesias, per complessivi 50.000 euro di cui 17.000 destinati alla sistemazione della nuova area giochi. Il Parco Giochi sarà installato nelle vicinanze della Lampisteria e comprenderà altalene, scivoli e diversi giochi combinati, con una pavimentazione adeguata per la sicurezza dei bambini. Al momento sono in corso i lavori propedeutici al posizionamento dei giochi, previsto per il mese di maggio.

«Con questi nuovi interventi – spiega Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia – si vuole migliorare l’offerta turistica della Grande Miniera di Serbariu. Dedicare un’area ai bambini, ai camperisti e riqualificare le varie aree interne della Miniera rientra, infatti, nel più ampio obiettivo dell’Amministrazione comunale di fare del CICC un luogo turistico sempre più attraente. La Grande Miniera di Serbariu, che nell’ultimo anno ha accolto quasi 19 mila visitatori, si sta qualificando sempre più come importante baricentro della domanda turistico-culturale nel Sulcis, proprio grazie alle molteplici proposte che può offrire ai visitatori. Riteniamo, quindi, che aumentare la qualità dell’offerta sia lo strumento giusto e allo stesso tempo indispensabile per proseguire in questo percorso.»

Carignano 2015 2

Domani sera, a Sant’Antioco, ritorna il Carignano Music Experience, Sapori e Note del Sulcis Iglesiente, con il concerto di The Paolo Nonnis Big Band (costo del biglietto, inclusa la degustazione, 15 euro).

Una festa unica in onore del pregiato vino rosso del Sulcis Iglesiente, il Carignano, che racconta i profumi, i valori, le tradizioni e la cultura della sua terra, accompagnato dalla passione e dalla magia della musica interpretata da artisti internazionali.

Deciso e dal bouquet intenso, che avvolge ed incendia i sensi, il vino Carignano sarà il protagonista principale della manifestazione Carignano Music Experience 2015, rassegna che tra aprile e luglio 2015 per  diversi weekend, animerà le notti di questo angolo di Sardegna in una felice mescolanza di note e sapori.

Nella suggestiva cornice delle Cantine aderenti all’Associazione Strada del Vino Carignano del Sulcis, l’omaggio al principe dei rossi sardi prevede spettacoli di musica, accompagnati dalla degustazione dei migliori vini prodotti dalle cantine stesse e dei prodotti legati alla tradizione culinaria locale.

«Il nostro territorio – spiega Marinella Grosso, presidente dell’Associazione Strada del Carignano – si lega inscindibilmente ai sapori autentici di un’eccellente tradizione culinaria e naturalmente all’indiscusso protagonista di questa rassegna di eventi, il vino Carignano, che racchiude le infinite sfumature di una terra generosa e affascinante, ancora tutta da scoprire. Sulla scia del grande successo che la rassegna ha avuto negli scorsi anni – sottolinea Marinella Grosso – continuiamo a scommettere su Carignano Music Experience, perché si faccia ambasciatore di questo messaggio e diventi il nostro biglietto da visita in Italia e nel mondo. Degustare il Carignano, abbinato ai migliori prodotti culinari autoctoni, significa quindi “assaggiare” il Sulcis Iglesiente: nel suo sapore dal gusto deciso, si sente il carattere della sua gente, cordiale e determinata, generosa e ospitale.»

Finanziata dal GAL Sulcis Iglesiente, Regione Autonoma della Sardegna, promotore Associazione Strada del vino Carignano del Sulcis Iglesiente con tutte le Cantine vitivinicole del Sulcis produttrici di Carignano Doc, organizzata da Capricorn Concerti con la Direzione Artistica del maestro Fabio Furia.

Palazzo della Regione 1 copia

La segreteria territoriale della FSM CISL del Medio Campidano – Cagliari manifesta forte preoccupazione per la vertenza Keller dopo la bocciatura da parte della Corte d’appello del tribunale di Cagliari del ricorso contro il fallimento.

«Nell’assemblea tenutasi stamattina nel piazzale dello stabilimento e alla quale hanno partecipato circa un centinaio di lavoratori – scrive in una nota il segretario Marco Angioni – si è deciso di richiamare fortemente l’Amministrazione regionale ai propri doveri verso i 287 lavoratori sardi (più indotto di 120 unità) coinvolti nella vicenda e rispetto all’intero territorio del Medio-Campidano ormai annoverato dalle statistiche col triste primato di più povero d’Italia.

Come FSM-CISL riteniamo che in questo momento ci siano le condizioni ideali sotto ogni punto di vista, affinché la Regione Sardegna attivi un’operazione di scouting nazionale e internazionale per identificare dei soggetti imprenditoriali che possano rilevare lo stabilimento. La condizione è ideale anche perché i lavoratori coinvolti sono tutti in mobilità e in caso di assunzione da parte di eventuali aziende che dovessero proporsi, porterebbero in dote una considerevole quota di sgravi fiscali.»

«D’altro canto – aggiunge Angioni – crediamo anche che la Regione Sardegna potrebbe favorire a sua volta l’appetibilità dello stabilimento con degli investimenti inerenti la manutenzione e l’ammodernamento della rete ferroviaria regionale per, in tal modo, favorire e sostenere la ripresa e continuità produttiva dello stabilimento ex Keller, a oggi unico in Sardegna in grado di costruire, revisionare e ristrutturare tutto ciò che si muove tramite rotaia.»

Mercoledì 22 aprile, alle ore 15.30, n Viale Trento, a Cagliari, contestualmente all’incontro previsto tra i rappresentanti della Regione, gli Amministratori locali e le organizzazioni sindacali, si terrà l’assemblea dei lavoratori che attiveranno un sit-in a sostegno dell’incontro sotto al Palazzo regionale.

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Venerdì pomeriggio, a partire dalle 16.30, la sala Alcoa di via Fermi, a Portoscuso, ospiterà la presentazione del libro “Delinquenti e politici: ricordi d’un campo della morte” – memoriale di prigionia a Mauthausen, di Paolo Lombardi, a cura di Antonio Lombardo e Bruno Lombardi, Editrice Fagher, organizzata dal gruppo M.O.V.M. Giacomo Parodo dell’Associazione A.N.M.I. di Portoscuso, con il patrocinio del comune di Portoscuso.

«“Delinquenti e politici: ricordi d’un campo della morte” è il memoriale della prigionia del marinaio Paolo Lombardi nel campo di concentramento nazista di Mauthausen – spiega il nipote Bruno Lombardi -; egli l’ha scritto sulle pagine di un quaderno tra il settembre del 1945 e il dicembre del 1946, presso alcune delle località in cui ha sostato nella fase del rimpatrio post-bellico: Napoli, La Maddalena, Sassari. Esistono anche tre copie pressoché identiche che riportano i contenuti di “Delinquenti e politici”; questi duplicati sono stati scritti su tre differenti quaderni dallo stesso Autore per poter lasciare i suoi ricordi ai propri familiari. Ulteriormente, le testimonianze in possesso oggi agli eredi e parenti di Paolo Lombardi riguardano alcune immagini, diversi documenti relativi al post-prigionia, un “Manuale del Cannoniere” della Regia Marina con appunti del nostro marinaio, numerosi quaderni composti in lingua Sarda e una tradizione orale abbastanza chiara sulle tristi vicende legate alla prigionia. Le pagine che il lettore sfoglierà sono interamente riportate dall’originale composto da Paolo Lombardi, con piccole integrazioni tratte dalle tre copie precedentemente menzionate.»
«I contenuti del diario del nostro marinaio –
conclude Bruno Lombardi -, ci prendono per mano e ci conducono attraverso fatti drammatici; la meticolosa forza descrittiva di mio zio Paolo nel ricordare, ad esempio, la sua presenza a Fiume nei giorni dell’armistizio “8 Settembre 1943” e dell’ingresso dei nazisti in città, offre importanti conferme e novità di quei momenti storici ancora oggi ricchi di lacune.»