19 July, 2024
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Il nuovo Piano Casa il giorno dopo. Stamane la Giunta Pigliaru e i partiti del centrosinistra hanno fatto il punto sui risultati raggiunti con l’approvazione del disegno di legge che ha tenuto impegnato il Consiglio regionale per un mese. «Una legge importante, che crea chiarezza e che resterà in vigore fino all’approvazione del disegno di legge sull’Urbanistica. Una legge che riesce a creare il giusto equilibrio tra sviluppo economico e tutela del territorio».

Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha evidenziato che questa legge interviene sulle zone a rischio idrogeologico, sui centri storici, tutela la fascia dei 300 metri e valorizza il ruolo delle Amministrazioni comunali. Per Cocco il centrodestra in questi anni non ha fatto niente per l’edilizia visto che, dal 2009 al 2013, il settore ha registrato la perdita di 24100 posti di lavoro. Il capogruppo del Pd ha però anche riconosciuto all’opposizione di aver dato il suo contributo e ha rilevato l’importanza del scrutinio finale in cui la maggioranza ha votato compatta.

Soddisfatto anche il presidente Pigliaru: «Si tratta di una legge che ha l’anima del centrosinistra». Una legge transitoria, ha detto, che guarda allo sviluppo economico ma senza danneggiare il paesaggio e l’agricoltura.

La legge, secondo il presidente, ha l’obiettivo di mitigare la crisi, assieme con l’apertura dei cantieri pubblici, ma anche di migliorare la qualità degli interventi urbanistici e di creare sviluppo.

Il presidente della Quarta commissione, Antonio Solinas (Pd), ha evidenziato come sia emersa chiaramente la diversa visione che hanno centrodestra e centrosinistra in materia di edilizia. «Ci siamo presi le nostre responsabilità, rispettando gli impegni assunti con gli elettori in campagna elettorale». Poi una risposta alle critiche del centrodestra sull’abrogazione della legge sul golf. Solinas ha ricordato che il centrosinistra aveva avversato la legge la scorsa legislatura e che chi vuole investire e costruire campi da golf lo può fare anche senza la legge del 2011.

L’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, ha voluto poi spiegare il perché non si sia voluta prorogare la legge 4. Il punto fondamentale, ha affermato l’esponente della Giunta, è stato di eliminare i blocchi per la realizzazione del Piani comunali che l’incertezza della norma creava. Per l’assessore questa legge fa incontrare l’interesse del privato di aumentare gli spazi delle proprie abitazioni e del pubblico perché, con soldi privati, vengono eseguiti interventi edilizi migliorativi, legati alla green economy, e viene creato lavoro. «Una legge – ha concluso – che prevede interventi di riqualificazione e non nuovo consumo del suolo». Nel sito della Regione, ha poi aggiunto, è stato pubblicato un Powerpoint con tutti i dettagli della legge, spiegando che molti dei punti contenuti nella 130 saranno presenti anche nella nuova legge urbanistica.

Soddisfatto anche il capogruppo del Centro democratico, Roberto Desini, il quale ha rimarcato l’importanza della compattezza della maggioranza nel voto finale, nonostante su alcuni punti le visioni fossero differenti. D’accordo anche Francesco Agus (Sel): «Questa legge ha segnato il cambio di passo: siamo passati dalla stagione delle deroghe alla quella delle leggi uguali per tutti». Per Raimondo Perra (Psi- Sardegna Vera) questa legge «è il giusto compromesso tra lo sviluppo economico e la salvaguardia del territorio».

Il Centro regionale di programmazione ha pubblicato l’avviso per la presentazione di proposte per la realizzazione di progetti destinati all’attuazione della strategia regionale della programmazione territoriale.
Possono presentare le manifestazioni di interesse le Unioni di comuni e le Comunità montane (anche tra loro associate), che intendano attivare un percorso unitario di sviluppo per il loro territorio, con un attivo coinvolgimento del partenariato socioeconomico. Potrà essere presentata un’unica proposta progettuale per ambito territoriale e ogni Comune non può partecipare a più di un progetto territoriale.
Le manifestazioni di interesse dovranno essere inviate fino al 31 dicembre 2018 esclusivamente mediante posta elettronica certificata al seguente indirizzo: crp@pec.regione.sardegna.it .
Per eventuali informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio relazioni con il pubblico del Centro regionale di programmazione in via Cesare Battisti – 09123 Cagliari contattando il numero telefonico 070 6067028 – fax 070 606 5161 o inviando una e-mail all’indirizzo: crp.urp@regione.sardegna.it .
 

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18 esponenti del centrosinistra hanno chiesto che il CdA dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna venga immediatamente rimosso. Lo hanno fatto co un’interpellanza presentata in Consiglio regionale.

 «La Giunta deve fare chiarezza sulla situazione dell’Istituto – afferma  il primo firmatario della mozione Emilio Usula, dei Rossomori – l’attuale composizione del CdA, a nostro avviso, è illegittima.»

Nel mirino dei consiglieri del centrosinistra c’è Romano Marabelli, componente del CdA su designazione del ministero della Salute, dimessosi dalla carica il 18 luglio scorso a seguito del suo coinvolgimento nello scandalo legato all’acquisto e utilizzo dei vaccini per contrastare la diffusione della “lingua blu”.

«Peccato che quelle dimissioni non siano mai state comunicate alla Regione – sostengono i consiglieri del centrosinistra – per ora non esiste nessun atto formale che certifichi il passo indietro di Marabelli. Anzi, alcune delibere del Consiglio di amministrazione dell’IZS, successive alla data delle presunte dimissioni, destano molti sospetti sull’operatività dell’organo societario. Una di queste prevede addirittura un premio di risultato per tutta l’annualità 2014.»

Da qui la richiesta di una verifica puntuale su “eventuali profili di illegittimità” nella composizione del CdA e sull’effettiva uscita di scena di Marabelli.

«C’è il rischio concreto che le delibere adottate dall’attuale Consiglio di amministrazione possano arrecare danni all’Istituto – conclude Usula – la Giunta dovrà valutare anche un eventuale segnalazione alla Corte dei Conti che permetta di accertare le responsabilità in previsione di richieste di risarcimento da parte di allevatori e agricoltori.»

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Iglesias ospita sabato e domenica la prima tappa della “Primavera sulcitana”, manifestazione presentata ieri nella sala Remo Branca del Municipio di Iglesias. Per due giorni i visitatori che si prevede siano numerosissimi, potranno compiere un viaggio sensoriale ed esperienziale tra i luoghi più suggestivi e le tradizioni più affascinanti della città. Folklore, rievocazioni medioevali, antichi mestieri e piatti tipici, escursioni alla scoperta dell’identità mineraria e di paesaggi mozzafiato accompagneranno il visitatore in un’esperienza che si preannuncia davvero indimenticabile.

L’inaugurazione della manifestazione è prevista sabato mattina, alle 11.00, in Piazza Lamarmora, con la partecipazione dei Musici e degli Sbandietatori del Quartiere Fontana

Carbonia, intanto, prepara la tappa di chiusura in programma il 13 e 14 giugno.

Proseguendo il percorso intrapreso nella riunione dello scorso 2 aprile, e al fine di coinvolgere il più possibile la cittadinanza, l’Amministrazione comunale ha convocato per giovedì 16, alle ore 16.00, presso la sala al primo piano della Torre Civica, una nuova riunione con le Associazioni per discutere sul programma della due giorni e per ascoltare le varie proposte.

L’Amministrazione comunale di Carbonia, anche attraverso questo strumento, continua a coinvolgere i cittadini, rendendoli protagonisti di un’iniziativa che può concretamente contribuire a promuovere il turismo culturale nel Sulcis.

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E’ stata presentata ieri mattina, nella sede dell’assessorato regionale del Turismo, la XIX edizione di Monumenti aperti, organizzata dall’associazione Imago Mundi. Hanno partecipato alla presentazione l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, l’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, gli amministratori dei Comuni coinvolti e la responsabile del polo museale isolano, Giovanna Damiani.

«E’ una manifestazione nella quale crediamo profondamente e che porta risultati concreti – ha detto l’assessore Morandi -, un’iniziativa corale che dà il via a una diffusa animazione territoriale: dobbiamo investire in una prospettiva di crescita per promuovere il valore dei nostri monumenti, rilanciare i territori e impostare strategie di rilancio dell’Isola sui mercati».

«Il rapporto con le scuole e le giovani generazioni è uno dei fattori più importanti di questa iniziativa – ha detto l’assessore Claudia Firino – il ruolo che assumono i territori e le istituzioni pubbliche e private, la scoperta di luoghi spesso sconosciuti, rivelano inoltre la necessità di valorizzare il grande patrimonio culturale dell’isola a volte trascurato.»

Dal 18 aprile al 31 maggio, in 51 Comuni della Sardegna e 2 in Piemonte, Santo Stefano Belbo e Mango, a conferma della vocazione nazionale del progetto, quasi 700 i siti aperti raccontati gratuitamente da oltre 11mila volontari. Con questi numeri prende dunque le mosse il consueto appuntamento primaverile con la riscoperta delle ricchezze archeologiche, storiche e ambientali di tutte le province isolane patrocinato dalla presidenza del Senato, dal ministero dei Beni Culturali e finanziato dalla Regione.

«Abbiamo posto l’impresa culturale al centro della nostra attività – ha aggiunto Francesco Morandi – e in questa ottica è necessario modificare il posizionamento della regione sul mercato turistico sfruttando proprio gli attrattori culturali: sappiamo che questo prodotto interessa il 76 % dei turisti che provengono dai mercati più lontani e assume un valore straordinario sopratutto nel nostro Paese. La Sardegna – ha concluso l’assessore Morandi – investe in questa direzione, a partire dalla promozione dei giganti di Mont’e Prama.»

Come ogni anno l’apporto degli studenti volontari in prima fila è determinante per la riuscita di Monumenti aperti: «Lancio una sfida per la prossima edizione – ha concluso Claudia Firino – ampliamo il periodo di coinvolgimento delle scuole, iniziamo a portare avanti un lavoro mirato e specifico che duri tutto l’anno. Per questa prospettiva metto a disposizione la struttura del mio assessorato assicurando il massimo della collaborazione.»

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L’Amministrazione comunale di Carbonia ricorda che è possibile devolvere il “5 per mille” dell’imposta sul reddito (IRPEF) al proprio Comune di residenza, che utilizzerà i fondi per diversi progetti sociali.

«Destinare il “5 per mille” alle attività sociali svolte dal comune di Carbonia è facilissimo – spiegano il sindaco Giuseppe Casti e l’assessore delle Politiche sociali Maria Marongiu -. Basta firmare nel riquadro che riporta la scritta “Sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente” che si trova in tutti i modelli per la dichiarazione dei redditi (Modello 730, Modello unico, CUD). Questa operazione è molto semplice, ma chi dovesse incontrare difficoltà può chiedere aiuto ai CAF (Centri di Assistenza Fiscale), al commercialista o agli uffici dei Servizi Sociali.

Il “5 per mille” non rappresenta un onere in più per i contribuenti, non è una tassa aggiuntiva. In mancanza di una scelta, infatti, si verserà allo Stato la medesima somma. Con la nostra firma sulla dichiarazione dei redditi, invece, possiamo scegliere di destinare una quota di imposte, che devono comunque essere versate, per le finalità di carattere sociale del nostro Comune. Con un piccolo gesto il nostro 5 per mille rimarrà così alla nostra comunità.

Il “5 per mille” non sostituisce, ma si aggiunge all’8 per mille, le due scelte non sono alternative fra loro e possono essere espresse entrambe.

Questa scelta è importantissima perché Carbonia, come tutti i Comuni del Sulcis, continua a dover affrontare da una parte  l’aggravarsi della crisi del territorio che ha portato ad un aumento delle richieste di sostegno, dall’altra i tagli dei trasferimenti a favore dei Bilanci comunali da parte dello Stato.

Il fatto che tante famiglie si trovino in grave difficoltà non può lasciarci indifferenti, né si può pensare che sia un problema che altri debbano risolvere, poiché coinvolge l’intera comunità. Per questo l’Amministrazione comunale chiede l’aiuto di tutti, con una firma che non costa nulla al contribuente, ma che può rappresentare una speranza per le fasce più deboli della nostra città

Nuova manifestazione delle associazioni antimilitariste questo pomeriggio davanti alla base militare di Teulada. I manifestanti si sono radunati sulla strada provinciale n° 73, in Via Porto Pino, a 1 chilometro da Sant’Anna Arresi ed hanno percorso in corteo il perimetro del poligono. L’obiettivo della protesta sono la presenza delle basi militari e le esercitazioni, le ultime delle quali, quelle della Brigata Aosta, sono iniziate il 1° aprile. La manifestazione odierna segue di poco più di due settimane quella denominata “Immobilizziamoli” che il 28 marzo ha rallentato per una giornata i viaggi dei convogli militari dal porto di Sant’Antioco al poligono.

 

«Il premio per il Patrimonio culturale dell’Europa al complesso scultoreo di Mont’e Prama è un importante riconoscimento a livello internazionale delle ricchezze culturali e archeologiche della Sardegna». A dirlo, il giorno dopo l’assegnazione del premio che vedrà i Giganti l’11 giugno a Oslo, è l’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino.

«Un ottimo risultato – ha aggiunto l’assessore Firino – frutto del lavoro portato avanti in questi anni, e della positiva collaborazione tra le istituzioni: comune di Cabras, Regione e Governo, sin dal primo momento del rinvenimento delle statue di Cabras, il loro successivo restauro, sino alla valorizzazione del sito e all’allestimento museale. L’auspicio è che si porti avanti il progetto dando ancora più visibilità alla zona in cui sono stati ritrovati pugilatori, guerrieri e arcieri.»

La Regione, intanto, continua a fare la sua parte, realizzando nel 2015 tutte le attività previste dall’accordo di programma quadro stipulato con il Mibact, «come l’ampliamento del museo di Cabras – ha concluso l’assessore della Cultura – e la valorizzazione e promozione a livello internazionale del complesso scultoreo».

Venerdì 17 aprile a Cagliari, presso la sala anfiteatro della Regione Sardegna, in via Roma 253, si terrà un seminario sul tema “Internazionalizzazione negli appalti pubblici: opportunità in Romania e nell’Europa dell’Est“, organizzato dallo Sportello Appalti Imprese di Sardegna Ricerche in collaborazione con Aniem Sardegna e Confindustria Romania.

La filiera della progettazione e delle costruzioni in Italia continua a subire i contraccolpi della crisi economica e del ridimensionamento degli investimenti pubblici. L’internazionalizzazione può essere, in questo contesto, un’opportunità, anche perché in alcuni Paesi la spesa pubblica per opere e lavori è in grande crescita, così come la necessità di investire nel miglioramento delle città e nello sviluppo delle infrastrutture. È però necessario conoscere le difficoltà e gli ostacoli all’ingresso in un nuovo mercato e sapere come reperire i dati e le informazioni utili ad intraprendere consapevolmente i nuovi percorsi di sviluppo.

Il seminario intende approfondire le opportunità d’investimento e lavoro nell’Europa dell’Est e in particolare in Romania, dove lo Sportello Appalti Imprese ha già organizzato una prima delegazione di imprese e sta portando avanti un progetto di affiancamento e assistenza di medio periodo.

Il programma della mattinata prevede gli interventi di relatori esperti dei mercati esteri  che presenteranno i dati macroeconomici e finanziari, le opportunità di lavoro presenti e il sostegno che le strutture pubbliche e associative possono fornire agli imprenditori sardi. Nel pomeriggio sarà possibile incontrare individualmente i relatori e gli esperti, previo appuntamento. Saranno inoltre raccolte le manifestazioni d’interesse per la partecipazione alle prossime missioni imprenditoriali in Romania.

Interverranno, tra gli altri, Valentina Meloni (Aniem Sardegna); Vincenzo Francesco Perra (responsabile Sportello Appalti Imprese, Sardegna Ricerche); Pierluigi Piselli (Studio legale Piselli); Marco Sechi (Servizio Affari internazionali, Regione Sardegna); Rocco Ferri (Direttore generale, Confindustria Romania).

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Sono in corso, a Carloforte, gli incontri della “Settimana della cultura tabarchina”, organizzata dall’associazione culturale saphyrina e dall’Amministrazione comunale di Carloforte, giunta alla quarta edizione.

Dopo la mostra di pittura “I Pittori Carlofortini” svoltasi lunedì; “Il Teatro Carlofortino“, nel corso del quale ieri attori e compagnie hanno ripercorso la storia del teatro carlofortino con alcune scene dal vivo; oggi è in programma “Perché scriviamo”, discussione tra gli autori di poesie e romanzi.

Domani la serata sarà dedicata a “Musica e Musicisti”; venerdì, giorno conclusivo, si terrà la serata musicale “Buon Compleanno Carloforte”, per i festeggiamenti dei 277 anni dalla fondazione.

Tutti gli incontri sono previsti presso la sala ExMe di Via XX Settembre, a partire dalle 19.30.