Procede a rilento in Consiglio regionale l’esame del nuovo Piano Casa. Stamane l’assemblea ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno con la discussione generale dell’art. 25. Il presidente, Gianfranco Ganau, ha avviato la discussione e la messa in votazione degli emendamenti ma, subito dopo, avendo verificato che non erano trascorsi i trenta minuti previsti dal regolamento per procedere al primo scrutinio, ha sospeso brevemente la seduta. Alla ripresa dei lavori, il presidente ha messo in votazione l’emendamento soppressivo totale n. 224 ma, essendo mancato il numero legale, ha sospeso nuovamente la seduta, come da regolamento, per trenta minuti.
La seduta del Consiglio, ripresa con lo scrutinio dell’emendamento n. 224, è stata nuovamente sospesa per trenta minuti sempre a causa della mancanza del numero legale. Alla ripresa dei lavori è stato nuovamente messo in votazione l’emendamento n. 224.
Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha precisato anche a nome dell’opposizione che l’assenza agli scrutini precedenti aveva solo motivazioni politiche.
Successivamente, il Consiglio ha respinto l’emendamento n. 224 e, a seguire, i nn. 196, 195, 194, 344, 66, 343, 342, 344, 66, 192, 240, 341, 191, 190, 189, 188, 234, 233, 304, 461, 347, 346, 345, 417, 460, 283, 286, 7, 418. Approvati invece gli emendamenti della Giunta n. 131 (“Utilizzo di materiali e componenti certificati di bio-edilizia materiali locali in edifici in edifici tipici dell’architettura locale”), n. 502 (“Incremento volumetrico determinato dalla sagoma più esterna dell’edificio”), e 501 (“Cumulabilità degli incrementi volumetrici con le potenzialità residue previste dagli strumenti urbanistici”) e 629, quest’ultimo integrato da un emendamento orale del presidente della commissione Antonio Solinas (Pd), relativo al divieto di alienazione e cambio di destinazione d’uso, per la durata di cinque anni, negli edifici oggetto di incrementi volumetrici in cui sono residenti disabili. Sullo stesso emendamento, l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu ha sollecitato ed ottenuto un coordinamento del testo con le disposizioni presenti nell’art. 19, approvato in precedenza. Approvato anche il testo dell’art. 25.
Alla ripresa, il presidente Ganau ha chiesto alla Commissione e alla Giunta il parere sugli emendamenti all’articolo 26 e ha poi aperto la discussione generale. L’on. Marco Tedde (Forza Italia) ha detto che «questo articolo è la plastica dimostrazione di quanto male si sia operato con questo testo di legge. E’ pensabile che un comma dica che questa legge si applica fino a quando non sarà approvata un’altra legge?».
Per l’on. Efisio Arbau, capogruppo di Sardegna Vera, «c’è un emendamento, il 133, che prevede la data del 31 dicembre 2016. Più che Lapalisse ci sarebbe da citare Cadorna, caro onorevole Tedde».
L’emendamento non è stato approvato e così tutti gli altri (225, 339, 338, 337 e 336) di minoranza. Approvato invece l’emendamento sostitutivo parziale 476, primo firmatario on. Antonio Solinas (Pd), sostitutivo parziale dell’articolo 26 e l’emendamento 133 della Giunta, che fissa nel 31 dicembre del 2016 il termine ultimo per approvare la nuova legge urbanistica. Sul punto si è espresso anche l’assessore Cristiano Erriu. Il presidente Ganau ha inserito a titolo di emendamento orale all’articolo 25 comma 7 una proposta illustrata in Aula dall’assessore Erriu e dal presidente della Commissione, on. Solinas, che recita: «L’unità immobiliare ad uso residenziale risultante dall’incremento volumetrico previsto dall’articolo 19 ricompresa nelle zone territoriali A, B e C può essere frazionata solo se la più piccola delle unità derivate ha una superficie lorda superiore a 70 metri quadrati».
Il presidente Ganau ha sospeso i lavori per convocare la conferenza dei capigruppo. Al termine, il presidente ha annunciato che i lavori del Consiglio regionale riprenderanno a partire dalla discussione dell’articolo 27 con la seduta di martedì 14 aprile alle 16.00.