19 July, 2024
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«Con la sospensione della delibera di Giunta contenente il tanto contestato Piano di dimensionamento scolastico, si rende necessario un intervento autorevole del presidente Francesco Pigliaru presso la Direzione scolastica regionale, con lo scopo di ripristinare il personale e i codici meccanografici delle scuole inizialmente destinate alla soppressione, ma oggi “salve” grazie al dietrofront dell’assessorato dell’Istruzione guidato da Claudia Firino. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, infatti, con un discutibile eccesso di zelo aveva già provveduto all’annullamento dei codici scolastici, benché il Piano non fosse stato ancora approvato dalla Giunta. Ma non soltanto: la preventivata chiusura delle scuole aveva anche obbligato alla riduzione degli organici.»

A sostenerlo è Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Considerata la situazione di incertezza che si è creata, complice un Esecutivo che, armato di paraocchi e tappi per le orecchie, non ha mai voluto ascoltare i comuni interessati né i pareri della Commissione consiliare competente – conclude Ignazio Locci – è determinante restituire certezze al corpo docente (e non solo) e ripristinare i codici affinché le famiglie possano reiscrivere gli alunni nei presidi scolastici frequentati fino a oggi.»

Verrà stipulato domani mattina, alle 10.30, presso la sala consiliare del comune di Sant’Anna Arresi, il protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto di tutela, salvaguardia e conservazione dell’area di Porto Pino finanziato con lo strumento finanziario comunitario LIFE+.

«Il comune di Sant’Anna Arresi – spiega il sindaco, Paolo Luigi Dessì – è da tempo impegnato nelle politiche locali per la salvaguardia e la tutela del territorio, nello sviluppo di progettualità e nella gestione di piani  e progetti realizzati anche attraverso fondi comunitari. In coerenza con tali attività, il Comune ha attivato una partnership progettuale con il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari ed in particolare con il Coastal and Marine Geology Group (CMGG), al fine di promuovere la tutela, la salvaguardia e la conservazione dell’area di Porto Pino realizzando un progetto finanziato con lo strumento finanziario comunitario LIFE+. Il progetto ha avuto avvio ufficialmente a giugno 2014 e terminerà a maggio 2017 prevedendo una spesa complessiva pari a € 602.310,00, cofinanziata dalla Comunità Europea per il 50%.»

«Il comune di Sant’Anna Arresi – aggiunge Dessì – risulta beneficiario coordinatore e il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari Beneficiario Associato. Alla data odierna (aprile 2015) sono state avviate tutte le attività previste in progetto: azioni di preparazione, elaborazione di piani di gestione e/o di piani di azione, azioni concrete di conservazione, azioni di sensibilizzazione del pubblico e diffusione dei risultati, funzionamento complessivo del progetto e monitoraggio del progresso del progetto.

«Tra queste azioni, soprattutto per le ricadute sul territorio sia da un punto di vista turistico/culturale che da quello relativo alla crescita della consapevolezza del grande valore naturalistico/ambientale che la nostra terra possiede – conclude Paolo Luigi Dessì – riveste particolare importanza l’azione di coinvolgimento e condivisione dell’esperienza progettuale, in termini di ricadute e sostenibilità dei risultati, di altri e diversi enti pubblici mediante la costituzione di un rete di supporto formalizzato con la stipula di un protocollo di intesa.»

Gli enti coinvolti nel progetto sono l’assessorato regionale dell’Ambiente, l’Ente Foreste della Sardegna, il comune di Teulada, il comune di Masainas, il GAL Sulcis, l’Unione dei Comuni del Sulcis, l’ex Provincia Carbonia Iglesias, il Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna.

Porto Pino.Porto Pino 13Porto Pino 23 luglio 2013 15

Palazzo della Regione 3 copia

La Giunta regionale ha nominato gli amministratori straordinari delle soppresse province di Olbia Tempio (Giovanni Carta), Carbonia Iglesias (Giorgio Sanna), Medio Campidano (Tiziana Ledda) e Ogliastra (Gabriella Mulas). Resteranno in carica fino al 31 dicembre 2015.

Su proposta dall’assessore Cristiano Erriu, è stata approvata la delibera che prevede la possibilità di assegnare immobili regionali in comodato d’uso gratuito agli enti, agenzie regionali, e società in house a fini istituzionali. Le società in house interessate potranno fare richiesta agli uffici degli Enti locali. A carico delle Società rimarranno tutte le spese di gestione ordinaria e straordinaria. I due obiettivi principali sono risparmio per le casse pubbliche e la valorizzazione del patrimonio regionale.

Su proposta dell’assessore Donatella Spano è stato espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale per un impianto eolico di 200 kw nel comune di Nulvi, vicino a un parco eolico già esistente. Deliberato anche di non sottoporre ad ulteriore procedura di VIA la richiesta per la dismissione del bacino collinare del Forte Village nel comune di Pula, non più necessario a garantire i fabbisogni idrici, e per un impianto eolico di potenza pari a 59 KW in località Foddigheddu, nel comune di Mamoiada in provincia di Nuoro.

È stata prorogata fino al 30 aprile prossimo la gestione provvisoria del bilancio per l’esercizio finanziario 2015 dell’Agenzia ARGEA. Sempre su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, ma in relazione all’Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura LAORE Sardegna, è stato approvato il bilancio di previsione per il 2015 e il bilancio pluriennale 2015/17.

Dopo il risanamento e l’approvazione del piano di dismissioni della Società Carbosulcis, la Giunta regionale ha nominato quest’oggi l’amministratore unico della società. Si tratta dell’ingegnere Antonio Martini, attualmente dirigente del Mise, il ministero dello Sviluppo economico. In attesa dell’approvazione della riforma dei Consorzi Fidi, la Giunta su proposta dell’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras ha approvato una modifica interpretativa delle direttive di attuazione della legge di riferimento per evitare disallineamenti che possano ledere la par condicio tra i consorzi dopo l’approvazione delle nuove direttive di gennaio 2014.

La Giunta, infine, ha approvato la relazione annuale per l’esercizio finanziario 2013 che ha destinato, in base al numero degli studenti iscritti, il 65% delle risorse all’Università di Cagliari e il 35% all’Università di Sassari secondo quanto previsto dalle norme sui rapporti tra la Regione e le Università della Sardegna.

Un doppio Catasto regionale per monitorare, certificare e gestire al meglio l’energia. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, ha dato il via libera all’istituzione del Catasto regionale degli attestati di prestazione energetica degli edifici e al Catasto regionale degli impianti termici civili. La loro gestione sarà completamente digitale e dematerializzata per garantire la massima semplificazione per cittadini, professionisti e operatori: la Regione avrà così a disposizione uno strumento per le operazioni di verifica e controllo delle classi energetiche degli edifici previste dalle norme nazionali ma anche di pianificazione delle azioni di promozione dell’uso efficiente dell’energia.
Poter disporre di database di dati energetici degli edifici e degli impianti in essi installati consentirà di isolare indicatori e trend di consumo e fabbisogno necessari per la calibrazione delle azioni di sostegno e incentivazione. Dopo il monitoraggio delle performance energetiche del patrimonio edilizio, il provvedimento sarà utile per la pianificazione degli interventi di riqualificazione con un prevedibile impulso alla crescita economica legata anche alle attività edilizie. Il disegno di legge approvato oggi è una cornice normativa all’interno della quale la Giunta dovrà emanare le sue direttive.

Un archivio telematico protetto dei minorenni sardi ospiti in comunità d’accoglienza e case famiglia per potenziare le attività di controllo della Procura e del Tribunale dei minorenni di Cagliari: il progetto sarà realizzato con 650mila euro di fondi Por Fesr 2007-2013 che la Giunta – su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci – ha deciso oggi di riprogrammare destinandoli, appunto, alla realizzazione di un’anagrafe protetta e di un archivio telematico per i minori. I dati sensibili sui minori, in sostanza, saranno organizzati, aggiornati e monitorati con metodologie moderne che ne consentano la gestione informatizzata ma anche altamente riservata.
«Il progetto, messo a punto insieme all’assessorato della Sanità, rientra nel più generale programma di sicurezza a tutela di cittadini e imprese che prevede da un lato di riqualificare quei contesti territoriali a maggior rischio di insicurezza e criminalità, dall’altro di promuovere e garantire il rispetto dei diritti delle categorie sociali più deboli – spiega il vicepresidente della Regione -. Più servizi per contrastare devianza sociale, violenza e criminalità minorile e ridurre ogni forma di disgregazione sociale, emarginazione ed esclusione.»
Dal monitoraggio degli ultimi anni è emerso che in Sardegna, oltre alla conferma di alcuni reati tradizionali contro la persona, c’è un consistente aumento delle emergenze in ambito familiare e a scuola, soprattutto contro i minori e altre categorie vulnerabili che soffrono di incuria e maltrattamento.
«In questo crocevia – sottolinea l’assessore della Sanità, Luigi Arru – si unificano i reati commessi dai minori con quelli perpetrati contro gli stessi: vogliamo dunque garantire un sostegno alla costruzione di reti di servizi di contrasto a devianza sociale, violenza e criminalità riducendo allo stesso tempo ogni forma di disgregazione sociale, emarginazione ed esclusione sociale nei confronti delle categorie più deboli
Obiettivo a breve termine dell’amministrazione regionale, è quello di estendere e incrementare il Progetto progressivamente in tutto il territorio regionale, attraverso il coinvolgimento di tutte le strutture sociali autorizzate.

La Giunta regionale assicura le risorse in tutte le Province per l’istruzione dei diversamente abili. «Avevo assicurato che il servizio non si sarebbe interrotto e nessuno studente con difficoltà sarebbe stato costretto a perdere la scuola – ha detto l’assessore Claudia Firino -. Siamo intervenuti con due diverse delibere, per assicurare il servizio in tutte le province per tutto l’anno scolastico». 
Con una disponibilità finanziaria di 6 milioni di euro, la Giunta regionale ha dato corso all’attuazione delle soluzioni individuate con l’approvazione della Legge Finanziaria e con successiva legge n. 7 del 2015, che ha esteso dal 50 al 75% l’autorizzazione a spendere per l’anno in corso sulle risorse del prossimo bilancio. Su proposta dell’assessore Claudia Firino, è stato introdotto un sistema di segnalazione da parte degli Enti Locali delle difficoltà riscontrate durante l’anno per il supporto organizzativo del servizio di istruzione. Le segnalazioni andranno inoltrate entro il prossimo 20 aprile. Inoltre, con una seconda deliberazione, la Giunta ha stanziato in via straordinaria ed aggiuntiva 120 mila euro per assicurare la prosecuzione del servizio in provincia di Sassari.
Claudia Firino 84

 

Cagliari 7
«La costituzione della Città metropolitana di Cagliari deve essere intesa come una opportunità per l’intera Sardegna e non come competizione tra territori»: lo ha detto oggi l’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, intervenendo al congresso della Cisl sul tema “Cagliari città metropolitana, proposte opportunità e governance dell’area vasta. La città metropolitana non significa che Cagliari diventerà l’asso pigliatutto, che ha dalla sua ulteriori vantaggi competitivi e toglie peso politico e risorse agli altri centri: una novità di questa portata, invece, potrà funzionare solo se tutto il contesto regionale sarà costruito con equilibrio. È questa la ragione per cui la Regione porrà particolare attenzione anche alle esigenze delle zone interne e di altri centri, come Sassari e Olbia, che di fatto costituiscono gli altri poli di contesto metropolitano della Sardegna.» 
«Qualsiasi passaggio però – ha aggiunto Cristiano Erriu – non sarà calato dall’alto ma verrà discusso coinvolgendo nelle scelte enti locali e cittadini. Sul tema del personale abbiamo una interlocuzione aperta e fruttuosa coi sindacati nel tavolo sul monitoraggio delle funzioni provinciali.»
Anche la scelta fatta dalla Giunta regionale con l’approvazione del disegno di legge di riforma degli enti locali del dicembre scorso, che «ha individuato i comuni facenti parte del Forum dei sindaci dell’area vasta di Cagliari. – ha assicurato Cristiano Erriu – sarà oggetto di discussione e analisi».

 

Bandiera Regione Sardegna
La Giunta regionale ha approvato la proposta di finanziamento di Sa Die de sa Sardigna presentata dall’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino. Con uno stanziamento complessivo di 160mila euro, dal 24 al 28 aprile saranno sostenute diverse iniziative nei quattro capoluoghi storici, con un nutrito programma di eventi culturali e la distribuzione di materiale promozionale in lingua sarda per bambini e adulti, realizzato dallo Sportello linguistico regionale. Nello stesso tempo sarà avviata nelle scuole una campagna di sensibilizzazione per far riscoprire agli studenti i valori dell’agricoltura e di una sana alimentazione, basati sul rispetto della natura e della genuinità della produzione. Infine, sarà indetto un concorso per le scuole di ogni ordine e grado, con tre differenti livelli di premiazione (scuola primaria, secondaria di primo e di secondo grado), che consisterà nella produzione di un testo scritto o di un prodotto audiovisivo o multimediale su un argomento che sarà comunicato nei prossimi giorni dal Servizio Lingua e cultura sarda della Regione.

foto 02 foto 3 incontro rsu eurallumina ministro dell' Ambiente Gian Luca Galletti

I rappresentanti dei lavoratori dello stabilimento di Portovesme hanno incontrato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, in visita in Sardegna. Al rappresentante del Governo Renzi hanno esposto alcune tematiche inerenti la vertenza Eurallumina e le relative competenze del suo dicastero, sollecitando la necessaria accelerazione delle pratiche burocratiche riguardanti le autorizzazioni propedeutiche alla ripresa produttiva del primo anello della filiera dell’alluminio.

«Era atteso un chiarimento dal ministero dell’Ambiente – si legge in una nota della RSU Eurallumina – relativo alle procedure di VIA e AIA per l’impianto di cogenerazione di energia in auto-produzione; nello specifico era necessario definire se le competenze, in merito alle due procedure, dovevano essere di carattere ministeriale o regionale. Il coordinatore nazionale del ministero dell’Ambiente, Divisione Sistemi di Valutazione Ambientale (facente parte della “Direzione Generale per le valutazioni Ambientali”) ing. Antonio Venditti, ha dato immediato riscontro alla richiesta pervenuta dal Ministro e sollecitata dalla RSU, comunicando all’amministratore delegato di Eurallumina che lo studio eseguito in merito alla richiesta pervenuta, ha accertato e chiarito che la competenza di tali autorizzazioni è in carico alla Regione Sardegna. Pertanto, il prossimo passaggio normativo prevede che debbano trascorrere tra i 20 e i massimo 40 giorni dalla pubblicazione degli atti sul sito del SAVI, affinché venga predisposta dai proponenti, Eurallumina, Euralenergy e la Foster Wheleer (progettista e realizzatrice dell’impianto), la presentazione pubblica del progetto di realizzazione dell’impianto CHP  e procedere quindi per le definitive autorizzazioni.»

«Il piano industriale per il riavvio delle produzioni di Eurallumina – si legge ancora nella nota della RSU – si basa su un crono-programma  già presentato alle istituzioni coinvolte (MISE, MATTM, Regione Sardegna, enti locali) ed ha necessità di procedere celermente, in modo da arrivare quanto prima alle autorizzazioni per far partire gli ingenti investimenti, iniziare le cantierizzazioni (che prevedono 202 addetti per la realizzazione dell’impianto di cogenerazione e le modifiche degli impianti) sino al rientro graduale e definitivo dei 357 lavoratori diretti previsti dalla pianta organica (ad oggi utilizzati nelle rotazioni per la manutenzione degli impianti) e tra questi diverse decine di “nuove” assunzioni. Una parte di questi lavoratori, circa 30, potranno a breve rientrare al proprio posto di lavoro per la gestione dell’impianto per il trattamento delle acque, appena un altro chiarimento sulle competenze autorizzative verrà sciolto, tra ministero dell’Ambiente e il settore Ambiente dell’ex Provincia. Evidente quanto la burocrazia, pur comprendendo la delicatezza del compito di chi deve autorizzare operazioni di questo tipo, incida sulle prospettive occupazionali, anche immediate.

Le problematiche vertenziali in carico al MISE sono di fatto concluse, avendo chiuso positivamente i punti che erano stati indicati nel protocollo d’intesa del 22 novembre 2012: atto cardine e fondamentale il “Contratto di Sviluppo” siglato tra Governo, Invitalia e azienda Eurallumina, sottoscritto il 24 luglio 2014, alla presenza dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, per il concorso agli investimenti (75 milioni come prestito a tassi di mercato, interamente da restituire) calcolati in 188 milioni di euro complessivi, per la realizzazione di un impianto di cogenerazione per l’auto-produzione energetica, la modifica degli impianti alle nuove tecnologie e la gestione e messa in sicurezza del sito di stoccaggio dei residui delle lavorazioni. Passaggio determinante per il concretizzarsi del progetto di riavvio, appunto, l’esercizio del sito di stoccaggio dei residui delle lavorazioni della bauxite posto sotto sequestro dal settembre 2009 e parzialmente dissequestrato (area “C” e sala pompe) il 14 novembre 2014. Intanto, è in fase di caratterizzazione l’Area “D”, individuata come nuova espansione  del sito di stoccaggio, che ha ricevuto parere favorevole nella recente conferenza dei servizi svolta al ministero dell’Ambiente.»

«Del sito di stoccaggio, in questi anni, si è occupato direttamente il ministero dell’Ambiente (la massima espressione tecnica e politica che si occupa di problematiche ambientali), essendo stato nominato custode giudiziario dal magistrato titolare del procedimento, che  ha messo in atto tutte le misure di messa in sicurezza, in particolare del sistema delle acque, affidando l’incarico ad una ditta specializzata, anticipando le risorse economiche necessarie e affidate al comune di Portoscuso per la loro gestione ed erogazione. Il tutto – scrive ancora la RSU Eurallumina – con l’attenta e scrupolosa opera degli organi di controllo sanitari e ambientali e tecnica del Consorzio industriale e degli organi di pubblica sicurezza, come i carabinieri del N.O.E. Tra il ministro dell’Ambiente e l’Azienda, con la supervisione del MISE, è stato condiviso un protocollo d’intesa, a cui hanno dato il loro parere favorevole, anche Regione Sardegna-Piano Sulcis, comune di Portoscuso, Consorzio industriale, Arpas ed Ex Provincia Carbonia Iglesias. Ultimo passaggio del lungo iter è ora la restituzione attraverso una fidejussione da parte dell’Eurallumina, dei 6 milioni di euro anticipati dal ministero dell’Ambiente, per le opere di messa i sicurezza operate in questi anni. Fattore molto importante per il territorio è che quelle risorse (6 mln) attraverso opportuno accordo di programma  tra Regione Sardegna e Ministero, resteranno a disposizione per l’Area Sin, per ulteriori opere di bonifica. Il protocollo d’intesa per la gestione del sito di stoccaggio, sarà inserito nell’istanza di dissequestro che verrà a breve inoltrata per lo sblocco delle aree “A” e “B”, ancora sotto sequestro.»

«La RSU Eurallumina – conclude la nota – prosegue nella sua opera di monitoraggio e di continua sollecitazione verso tutti i soggetti coinvolti nelle procedure sopra elencate, affinché anni di lotta, impegno e sacrifici, si concludano con il raggiungimento dell’unico obiettivo perseguito: ”La ripresa del LAVORO”.»

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Il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau ha ricevuto ieri sera la delegazione della Corsica arrivata in Sardegna per una serie di incontri politico-istituzionali sui temi dell’insularità e della fiscalità di vantaggio.

Gianfelice Acquaviva, presidente dell’Associazione dei comuni montani della Corsica e Diunisu Luciani, professore di Storia dell’Università di Corte, hanno illustrato al presidente il progetto per una più stretta collaborazione tra la Sardegna e la Corsica sul piano economico e culturale. L’obiettivo dichiarato è la costituzione di un comune gruppo di lavoro per lo studio di nuove misure fiscali in grado di sostenere lo sviluppo delle due isole sorelle.

Ad accompagnare la delegazione corsa, il consigliere regionale del Movimento Zona Franca, Modesto Fenu, che ha sollecitato un coinvolgimento di tutto il Consiglio sul tema della fiscalità speciale.

Il presidente Ganau, dopo aver ricordato le battaglie comuni di Sardegna e Corsica nei confronti degli Stati centrali, ha sottolineato la necessità di portare avanti il confronto sul tema dell’insularità.

«I ritardi infrastrutturali frenano lo sviluppo della Sardegna – ha detto Ganau – a pagare il prezzo più alto sono i paesi dell’interno. La Sardegna non può rimanere inerme davanti alla desertificazione di interi territori».

Sul tema specifico della fiscalità di vantaggio e della Zona Franca, Ganau ha ricordato l’accordo sulle entrate fiscali siglato dalla Sardegna con lo Stato che assicura all’Isola risorse per circa 3 miliardi di euro all’anno. «Non si può non tenere conto di questo aspetto – ha affermato Ganau – ma, allo stesso tempo, si deve lavorare per l’autonomia fiscale della nostra Isola».

Gianfranco Ganau, infine, ha dato la propria disponibilità per partecipare a un incontro di approfondimento da tenersi in Corsica.