18 July, 2024
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L'Info Point di Sant'Antioco inaugurato nel 2009.

L’Info Point di Sant’Antioco inaugurato nel 2009.

«L’Info point del porticciolo di Sant’Antioco, di competenza della gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias, è ancora inspiegabilmente chiuso, benché già da qualche settimana vari appuntamenti (alcuni già svolti e altri in programma), tra Primavera sulcitana, Girotonno, sagre e altri eventi, animino il territorio richiamando migliaia di visitatori.» Lo dice Ignazio Locci, portavoce di Sulky Lab-Sant’Antioco 2020.

«Non si può pretendere di fare del turismo una speranza concreta di rilancio – aggiunge Locci, consigliere regionale e consigliere comunale di Sant’Antioco – se non siamo in grado di offrire un servizio di accoglienza che garantisca ai visitatori ogni tipo di informazione utile per vivere al meglio la permanenza nel territorio del Sulcis Iglesiente. Nel 2014 l’ex Provincia aveva aperto l’ufficio del lungomare Caduti di Nassirya il primo maggio, mantenendolo in attività fino al 30 settembre. Ma per quest’anno, forse per le difficoltà che incontra l’ente commissariato, per la penuria di fondi e forse anche per un certo disinteresse, non si hanno ancora notizie sull’avvio del servizio.»

«Il rischio, ammesso che la provincia finanzi anche per quest’anno il progetto, è che non si dia avvio per tempo al programma di informazione turistica. Ed è impensabile che il territorio sulcitano, che proprio quest’anno conosce nuove esperienze di promozione, non disponga di un Info point turistico. Per questo è doveroso che il sindaco di Sant’Antioco Mario Corongiu si faccia avanti e pretenda l’avvio immediato dell’ufficio. E se la gestione commissariale dell’ente intermedio si mostra impossibilitata ad avviare l’Info point, allora il primo cittadino deve impegnarsi per ottenerne la competenza, eventualmente coinvolgendo l’Unione dei comuni dell’arcipelago del Sulcis, che comprende anche Calasetta e Carloforte. L’auspicio naturalmente – conclude Ignazio Locci – è che lo sportello possa rimanere attivo in maniera permanente, e non soltanto nei mesi estivi.»

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Le commissioni consiliari permanenti del Consiglio regionale torneranno a riunirsi mercoledì. Le commissioni Prima e Seconda del Consiglio regionale si riuniranno in seduta congiunta alle 10.30, con all’ordine del giorno l’appalto di vigilanza degli immobili della Regione. La Seconda commissione, sotto la presidenza di Gavino Manca (Pd), proseguirà i lavori alle 17.15 per l’audizione dell’assessore Virginia Mura, sulle vertenze dei lavoratori Unilever e Geoparco; sulle problematiche inerenti la formazione professionale; sulla situazione dei cosiddetti lavoratori in utilizzo. All’ordine del giorno anche l’esame della proposta di legge n. 36 (legge regionale per l’insegnamento della storia, della cultura e della letteratura della Sardegna nelle scuole) e della proposta di legge n. 167 (norme volte ad incentivare l’insegnamento della lingua sarda nelle scuole di ogni ordine e grado della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 15 ottobre 1997, n. 26 “Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna”).

Mercoledì 29, alle 10.30, è convocata anche la Quinta commissione per l’audizione dell’Assogal sui Gal e lo sviluppo rurale. Il parlamentino presieduto da Luigi Lotto (Pd) ha all’ordine del giorno anche due proposte di legge (n. 45 e n. 61) in materia di apicoltura e si occuperà della programmazione dei lavori. Alle 16.00 si riunisce, invece, la Quarta commissione per l’esame del disegno di legge n. 198 (continuità territoriale marittima tra la Sardegna e le isole minori. Autorizzazione all’individuazione di un soggetto idoneo allo svolgimento delle attività di supporto tecnico, economico-finanziario e legale alle correlate procedure di gara); del disegno di legge n. 150 (sanzioni amministrative sui servizi di trasporto pubblico regionale e locale); della proposta di iniziativa popolare n. 2 (norme in materia di istituzione del servizio idrico integrato, individuazione e organizzazione degli ambiti territoriali ottimali in attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36) e della proposta di iniziativa popolare n. 6 (norme in materia di gestione da parte dei Comuni della Sardegna del Servizio idrico integrato).

Logo Abbanoa

Il conguaglio Abbanoa sarà pagato dai sardi a partire da gennaio 2016 e spalmato in 4 anni. Come richiesto da Regione e Abbanoa, per consentire l’operazione l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, infatti, ha anticipato 90 milioni di euro, 70 entro giugno e 20 a dicembre. La Sardegna è l’unica Regione ad aver ottenuto questo risultato, ed è la prima volta che l’Autorità, che opera già un sistema di perequazione nel comparto elettrico, interviene nel settore idrico su precisa richiesta della Sardegna. Il risultato è stato raggiunto grazie a un intenso lavoro che ha visto protagonisti l’Amministrazione regionale, Abbanoa e il sistema degli Enti Locali, con l’obiettivo di rendere più sostenibile socialmente la rateizzazione dei conguagli in un contesto economico e sociale, come quello dell’Isola, già particolarmente colpito dalla crisi economica. E’ stato determinante anche l’intervento del Governo.
«È un risultato di cui siamo particolarmente orgogliosi, perché siamo la prima Regione a ottenerlo e perché è il frutto di un intenso lavoro – dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Abbanoa è stata sottoposta a un’istruttoria severa da parte dell’Autorità, che ha studiato la situazione e i profili di rischio e l’ha ritenuta una società affidabile. Abbiamo lavorato per pianificare, programmare e controllare il sistema dopo anni di gestione incerta e carente di programmazione, abbiamo fatto noi una prima capitalizzazione e stiamo lavorando intensamente per mettere ordine nel sistema e garantire un servizio di sempre maggior qualità. Questo è un bell’esempio di come funziona un moderno governo di centrosinistra. Punta all’efficienza, a un servizio sempre migliore ma si fa carico di situazioni pregresse, se ce ne sono, e si occupa con grande attenzione di equità e solidarietà sociale.»
La Sardegna, che ha incassato il risultato grazie anche all’impegno dei suoi parlamentari, farà dunque da apripista a livello nazionale. «È una delibera che farà scuola in Italia, che coniuga severità e solidarietà e che è un importante risultato per la Regione – sottolinea l’assessore Maninchedda -. Abbiamo lavorato duro, il 26 luglio abbiamo avviato il confronto con l’Autorità per ottenere l’anticipazione di gran parte dei 106 milioni di debito maturato dai sardi, c’è stata una costante collaborazione con l’Anci e alla fine Abbanoa ha superato l’ennesimo esame a cui è stata sottoposta ed è stata promossa da un soggetto esterno. Certo il nostro compito non si esaurisce oggi: abbiamo ancora moltissimo da fare, dobbiamo migliorare reti e infrastrutture, e la società dev’essere stimolata a dare il meglio di sé. Con il mutuo infrastrutture saranno effettuati importanti investimenti per rendere più efficiente il sistema idrico regionale».
«La proposta al governo regionale da Anci e Cal nasce nei giorni di Bultei, e precisamente nell’assemblea seguita all’attentato contro il sindaco. In quei giorni di tensione e di allarme – ricorda il presidente dell’Anci Sardegna, Pier Sandro Scano – abbiamo proposto alla Regione di lavorare insieme per dare due segnali forse piccoli ma importanti, conguagli Abbanoa e Tari, sul fronte dell’alleggerimento della pesantissima pressione tributaria. La collaborazione tra Regione, Enti locali, parlamentari sardi ha consentito questo risultato importante per i cittadini perché il pagamento dei conguagli viene differito di un anno e spalmato su quattro. Non sono ancora risolti i problemi tra Abbanoa e gli utenti sardi – conclude Scano -. Noi abbiamo parlato della necessità di una vera e propria opera di pacificazione che Abbanoa deve condurre: c’è ancora della strada da fare ma oggi registriamo un passo positivo.»
«Abbanoa è stata sottoposta a un’attenta analisi da parte dell’Autorità – ha spiegato l’amministratore unico Alessandro Ramazzotti – dimostrando di essere un’azienda sana e indirizzata all’efficientamento del servizio. Per il via libera della Cassa Conguagli sono state determinanti le azioni già intraprese e previste nel Piano di ristrutturazione aziendale: da una forte riorganizzazione del personale, grazie all’introduzione di innovazioni tecnologiche, agli investimenti sulle infrastrutture. Abbanoa, infatti, è il soggetto industriale più importante della Regione e può dare il suo contributo all’economia isolana. Dobbiamo anche tutelare gli 8 sardi su 10 che pagano regolarmente le bollette venendo incontro a chi è realmente in difficoltà, ma senza fare sconti ai veri morosi.»

Un master plan energetico e un job act aziendale sono gli obiettivi già fissati per i prossimi mesi: «Sono due aspetti che viaggiano in parallelo – ha sottolineato il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas -. Tra i significativi costi di gestione rientrano quelli dell’energia elettrica per la potabilizzazione dell’acqua distribuita verso un territorio di 24 mila kmq con una densità abitativa di 68 abitanti per kmq, 360 impianti di depurazione, 40 potabilizzatori e 13mila km di rete. Altra voce importante riguarda il costo del lavoro: “stiamo approntando un jobs act di Abbanoa, per accompagnare alla pensione circa 100 professionalità mature nel biennio e – ha aggiunto Murtas – aprirci alle forme di occupazione flessibile inserendo nell’organico figure con un’istruzione medio-alta e che si occupano di innovazione».

«La lunga rateizzazione del conguaglio Abbanoa è certamente un’ottima notizia da accogliere con piacere – ha commentato Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia -. Ma è soltanto un primo passo: ora bisogna puntare al miglioramento dei servizi per i cittadini mettendo mano alle dimensioni degli ambiti territoriali. Questa è la scommessa in cui credere per fare in modo che gli utenti sardi beneficino di un servizio funzionale ed efficiente basato su un rapporto gestore-utente corretto e affidato a personale capace e cortese. Abbanoa, invece, è percepita come un ente farraginoso distante dalle reali esigenze dei cittadini ma sempre pronto a rivendicare i pagamenti delle fatture.»

 

D0menico Nicotra, segretario generale aggiunto O.S.A.P.P., prende posizione sulle criticità della Casa Circondariale di Sassari connessi alla presenza di detenuti 41 bis.

«Con l’arrivo dei detenuti sottoposti all’art. 41 bis dell’O.P. presso la Casa Circondariale di Sassari – scrive in una nota inviata alle massime autorità giudiziarie italiane – dovrebbe esserci in atto uno stravolgimento degli assetti operativi per il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria ai quali è demandato l’onore e l’onere di assicurare la sicurezza penitenziaria che poi di riflesso incide indubbiamente anche sulla sicurezza pubblica.

Tuttavia, in questo frangente, quello che interessa a questa Segreteria Generale è riconducibile al numero assolutamente esigua di Ufficiali di Polizia Giudiziaria (Ispettori e Sovrintendenti) che sicuramente dovranno essere impiegati con funzioni di Cancelliere in tutti quei processi che d’ora in poi si svolgeranno in video conferenza dalla Casa Circondariale di Sassari con le più svariata Autorità Giudiziarie distribuite su tutto il territorio nazionale.

Nello specifico, e senza contare le nuove incombenze appena accennate, presso l’Istituto sardo si registra attualmente una carenza complessiva di oltre 45 unità fra Ispettori e Sovrintendenti che merita sicuramente l’adozione di provvedimenti non più rinviabili a garanzie delle esigenze di sicurezza e d’ora in poi si può asserire anche di giustizia.

Infatti, l’occasione è propizia per ricordare a codesta Amministrazione Centrale che in assenza di Ufficiale di Polizia Giudiziaria l’udienza innanzi all’Autorità Giudiziaria di turno non potrà essere celebrata con inevitabili rallentamenti della Giustizia che, speriamo non capiti mai, potrebbe anche causare come extrema ratio la reimmissione in libertà di pericolosissimi “boss mafiosi” appartenenti alla criminalità organizzata.»

La nota di Domenico Nicotra si chiude con la richiesta di urgenti e improcrastinabili provvedimenti per risolvere la problematica segnalata.

Il capogruppo regionale di Area Popolare Gianluigi Rubiu ha presentato una mozione sulla crisi delle industrie nell’Isola. L’elenco delle aziende in difficoltà è lunghissimo: «Ci ritroviamo quasi intrappolati in un enorme incubo, stretti in una morsa fra la rabbia per la situazione odierna e la paura per la mancanza di futuro. La crisi economica ha infatti mostrato i suoi effetti peggiori proprio sul nostro territorio, con diverse aree che sono diventate ormai dei cimiteri industriali – evidenzia Rubiu -. Secondo gli ultimi dati delle associazioni di categoria, la Sardegna avrebbe perso, dall’inizio della crisi, 5.305 aziende. Solo nell’ultimo anno il saldo negativo registra la cessazione di 1.088 imprese, che corrisponde a 1.584 iscrizioni contro 2.672 cancellazioni. Una situazione pesantissima».

«E’ un vero e proprio dramma sociale, che ha causato la perdita di migliaia di posti di lavoro – aggiunge il capogruppo in Consiglio regionale di Area Popolare -. Da Porto Torres al Sulcis sino a Villacidro e Ottana si assiste ormai ad uno scenario di devastazione industriale, con fabbriche deserte e tanta cassa integrazione. Si presume ci siano i presupposti perché molte filiere possono essere rilanciate. Buona parte della storia dell’industria sarda si rispecchia in quella del settore estrattivo e successivamente in quella della chimica e della metallurgia. Il Sulcis Iglesiente subisce ancora oggi i contraccolpi di una crisi che appare senza via d’uscita, a cominciare dal polo dell’alluminio.»

Un’Isola smontata, pezzo dopo pezzo, senza che si trovi una speranza per il futuro dei senza lavoro. «Per questo occorre una vertenza con lo Stato – conclude Gianluigi Rubiu -. La Regione deve diventare protagonista di una riscossa perché si possa avere un cambio di marcia dei settori produttivi della nostra economia. Solo così si riuscirà a recuperare la competitività ed a ridare ottimismo ai giovani in cerca di occupazione».

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Il Banco di Sardegna consolida la sua presenza a Carloforte. Venerdì 24 aprile il presidente Antonello Arru e il direttoregenerale Giuseppe Cuccurese, alla presenza delle autorità locali, hanno inaugurato i nuovi uffici in Corso Battellieri 21/22. Dotati di un lay-out moderno e funzionale, i nuovi uffici offrono alla clientela spazi adeguati ed accoglienti per poterla servire con la dovuta efficienza e riservatezza.

L’investimento conferma il forte e storico legame tra il Banco di Sardegna e Carloforte e vuole ribadire l’attenzione verso la comunità e l’economia tabarchina, dando un segnale di fiducia e di stimolo proprio nel momento in cui la crisi non ha ancora cessato del tutto i suoi effetti e si cominciano a intravvedere i primi segnali di ripresa.

«Carloforte è piazza che ben si addice alle caratteristiche del Banco, dove abbiamo ancora spazi di crescita importanti – ha dichiarato il direttore generale Giuseppe Cuccurese -. Era quindi fondamentale presentarci con uffici nuovi, dotati di spazi adeguati e confortevoli, al fine di curare al meglio e fidelizzare la nostra attuale clientela, garantendoci allo stesso tempo un’auspicata crescita; lavoreremo ovviamente per affiancare all’accoglienza dell’ambiente una qualità del servizio più che adeguata.»

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Sono ancora aperte le iscrizioni alla XXI Rassegna artistico artigianale per la strada, in programma il 31 maggio 2015 a Iglesias. Possono partecipare all’evento organizzato dal Comitato Quartiere Castello: artigiani, artisti, hobbisti, produttori agroalimentari e operatori enogastronomici. Per info e iscrizioni: rassegna.castello@tiscali.it o 3499450153 (dal lunedì al venerdì, mattina dalle 10.00 alle 12.00, sera dalle 17.00 alle 19.00).

Ecco un anteprima del ricco programma dell’evento:

Sabato 30 maggio 2015

Aspettando La Rassegna…

h. 18,00 Spettacolo itinerante della Large Street Band per le vie del Centro Storico di Iglesias.

Domenica 31 Maggio 2015

Dalle 10,00 alle 22,00 Dimostrazione delle attività artistiche ed artigianali.

Ore 10,00 Passeggiata ecologica in Mountain-bike e visita dei ciclisti all’evento.

Dalle 10,00 “Calici in Sa Costera”, degustazione dei vini in collaborazione con Confraternita Iglesiente.

Dalle 10,30 Dimostrazioni sportive con Milena Perra, Veronica Pintore, Eleonora Brioccia e Laura Mocci.

Ore 11,00 Inaugurazione alla presenza delle autorità;

Apertura VIII Concorso estemporaneo di fotografia “CoglierL’Arte”, memorial Ornella Saba a cura di Gennarta;

Ore 11,00 e 17,00 Animazione per i più piccoli con palloncini, truccabimbi e spettacolo di giocoleria.

Ore 11,30 e 17,30 Esibizione itinerante della “Large Street Band”.

Ore 13,00 Chiusura concorso fotografico.

Ore 17,00 Esibizione di Batteria Ragazzi Centro Giovanile Santa Barbara seguiti da Edoardo Magnini.

Ore 18,00 Dimostrazioni sportive a cura della Scuola Danza Milly’s Angels;

Ore 19,00 Premiazioni dei concorsi “Miglior Artigiano”, “Sa Costera in fiore”, “CoglierL’Arte”.

Ore 19,30 5° Festival Canoro “Cant’Arte” a cura di SoleLun@, presenta Patrizia Pani.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Il Consiglio regionale si riunisce domani, martedì 28 aprile, alle 16.00. La seduta di “Sa die de Sa Sardigna” sarà dedicata alla discussione delle cinque mozioni, presentate e sottoscritte sia da consiglieri dei gruppi della maggioranza che da quelli appartenenti alla minoranza, sul delicato tema delle scorie nucleari.

Le mozioni iscritte all’ordine del giorno della seduta n. 101 della XV legislatura sono, dunque, la n. 111 (Rubiu e più); la n. 121 (Cappellacci e più); la n. 122 (Dedoni e più); la n. 130 (Pizzuto e più) e la n. 133 (Cocco Pietro e più).