E’ stata prorogata sino al 14 giugno la mostra di Giò Tanchis “Enigma metafisico – Carbonia Abbacinante”.
E’ stata prorogata sino a domenica 14 giugno “Enigma metafisico – Carbonia abbacinante”, la mostra di Giò Tanchis (nome d’arte di Walter Marchionni) allestita nel Museo PAS – Paleo Ambienti Sulcitani- della Grande miniera di Serbariu, a Carbonia.
L’esposizione propone venti opere di grande e medio formato realizzate da Giò Tanchis tra il 2014 e primi mesi di quest’anno.
Lavori ispirati all’artista dalla città di Carbonia che, scrive Tanchis nel testo che accompagna l’esposizione, «mi viene in mente come dei frame mnemonici sintetizzati in elementi nitidi, con geometrie metafisiche e colori futuristici». Una Carbonia, quella ripercorsa dall’artista, «più che mai metafisica che si caratterizza per la presenza folgorante della luce che traccia i limiti fisici delle strutture e degli spazi».
I blu profondi e i bianchi “abbacinanti” tracciano linee geometriche alla ricerca di prospettive infinite di de chirichiana memoria. Colori piatti e pieni, privi di sfumature confermano lo stile di Tanchis, già visto nelle tele futuriste/espressioniste che rappresentano i tori e i cavalli, per niente abbandonati in questa kermesse di Carbonia, ma che anzi, «riappaiono nella loro completezza ad intarsiarsi tra le linee urbanistiche come forme incombenti della nostra quotidianità».
La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
L’evento è realizzato con il patrocinio di: Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Carbonia, Fondazione Banco di Sardegna, Fondazione Estetica e progresso, Museo Magmma di Villacidro, Archivio Lazzaro di Milano.
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