22 December, 2024
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Giovedì 14, a Cagliari, tavola rotonda su “Sport, Diritto e Comunicazione: si può restringere o limitare la libertà di comunicazione dei calciatori da parte delle società sportive?”

sport diritto e comunicazione

Parte da Cagliari domani, giovedì 14 maggio, alle ore 16.30, presso il Palazzo di Giustizia per la prima volta a livello nazionale, la Tavola Rotonda dal titolo “Sport, Diritto e Comunicazione: si può restringere o limitare la libertà di comunicazione dei calciatori da parte delle società sportive? “, organizzata da FERPI Sardegna in collaborazione con l’Associazione Nazionale Forense e l’ordine degli avvocati di Cagliari e con il patrocinio della Federazione Italiana Giuoco Calcio, FIGC, e della Federazione Relazioni Pubbliche Italiana.

Il tema della libertà di comunicazione e della sua limitazione si affaccia prepotentemente in questi tempi anche alla luce dei numerosi casi che da qualche tempo si verificano in particolare nel mondo del calcio.

Emerge prepotentemente il delicato problema del difficile bilanciamento fra la tutela della libertà di manifestazione del pensiero e diritto alla riservatezza nell’era dei social network e, l’esigenza di creare una social media policy per le società di calcio in particolare di quello professionistico.  

Il workshop mette a confronto per la prima volta  i professionisti delle relazioni pubbliche e comunicazione con giuristi, costituzionalisti e specialisti in diritto e giustizia sportiva attraverso un sistema di analisi comunicativa della gestione dei social network nel sistema calcio, comparandola con le esigenze applicative del diritto e del codice di giustizia sportiva. La libertà di manifestare il proprio pensiero e quindi di comunicare, si configura come un diritto fondamentale e garantito dall’articolo 21 della Costituzione ma, con lo sviluppo di internet il quadro è mutato radicalmente. L’esistenza oggi di una moltitudine di strumenti di comunicazione continua a porre diversi problemi in ordine alla libertà di esprimersi e alle modalità di comunicazione che se non gestite, rischiano di trasformare l’uso dei social network in uno strumento lesivo della libertà fondamentale degli utenti. 

Le case history del sistema calcio come quella di Mario Balotelli o di Marko Livaja, attaccante croato quando era  in forza all’Atalanta, costituisce uno degli esempi di questi ultimi anni . Livaja ebbe un battibecco con alcuni tifosi della Il profilo Facebook del calciatore fu preso d’assalto da supporters nerazzurri, che infuriati per quella reazione lo invitavano a tornare in Croazia. La replica del calciatore non è stata delle più diplomatiche: «Venite con me in Croazia, italiani bastardi tribuna, susseguente alla sostituzione durante Atalanta-Verona che finì per avere una coda sul social network». Livaja è stato multato e messo fuori rosa.

 Ne parleranno Andrea Delpin, presidente del comitato regionale FIGC Sardegna; Fabiana Callai, responsabile della Federazione Relazioni Pubbliche Sardegna; Elio Gola comunicatore; Aldo Aledda, esperto e storico dello sport; Antonio Riva Ferpi e direttore di Mobility Press Roma; Carlo Porceddu, vice presidente della Corte di Appello Federale Nazionale della F.I.G.C.; Francesco Angioni, vice presidente della Corte di Appello Federale Nazionale della F.I.G.C.; Pietro Ciarlo, professore di Diritto costituzionale Università di Cagliari, Francesco Mulas segretario dirigente dell’ANF; e, infine, Marco Perra, giurista.

L’assessorato dei
Posada e Golfo di Or

giampaolo.cirronis@gmail.com

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