Ignazio Locci (FI): «La Regione porti avanti il processo di razionalizzazione dei costi della macchina regionale».
«La Regione porti avanti, e non soltanto a parole, il processo di razionalizzazione dei costi della macchina regionale e dia piena attuazione alla delibera di Giunta con la quale si prevede la riduzione del 50% di permessi e distacchi sindacali.» Lo dice Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.
«Per dare esecuzione al documento, che garantirebbe un consistente taglio dei costi (a carico del contribuente) – aggiunge Locci – occorre la stipula di un Accordo Quadro tra il Coran (il comitato che rappresenta la Regione nei negoziati sindacali coi propri dipendenti) e le organizzazioni sindacali. Patto che deve necessariamente essere siglato entro il 31 luglio prossimo, così come disposto dalla suddetta delibera, che recepisce una legge emanata dal Parlamento (n. 114 dell’11 agosto 2014). E c’è da scommettere che con i proverbiali tempi dell’Esecutivo di Francesco Pigliaru, la data del 31 luglio non verrà rispettata. A meno che i professori non si diano una bella mossa.
La nuova disciplina varrebbe sia per la Regione che per le Agenzie e gli enti locali, dunque i Comuni. Va considerato, infatti, che nello specifico alcuni municipi della Sardegna pagano la carenza di personale, i cui reintegri in questi anni sono stati ridotti all’osso dalla mannaia nazionale. Se poi si aggiunge che tra gli impiegati alcuni beneficiano di permessi sindacali e altri di forme di distacco che in alcuni casi arrivano addirittura all’80%, si capisce quanto possa essere determinante dare attuazione alla delibera emanata dall’Assessorato regionale agli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione.
La Regione, se realmente è intenzionata a ridurre i costi a carico dei sardi così come annuncia da inizio mandato, si impegni per rendere finalmente concreto un progetto di diminuzione della spesa di cui beneficerebbero le casse degli enti e i cittadini, che a questo punto potrebbero contare su uffici efficienti e puntuali nello svolgimento delle mansioni. Gli organismi competenti – conclude Ignazio Locci – si attivino, dunque, per convocare le organizzazioni sindacali e giungere alla firma dell’Accordo Quadro.»
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