Ignazio Locci (FI): «L’assessore Arru, anziché concentrarsi su misure scritte sul vapore acqueo, si preoccupi di far funzionare al meglio gli ospedali».
«Nell’ultima seduta, la Giunta di Francesco Pigliaru ha deliberato l’istituzione della Consulta regionale di cittadinanza, che si attiverà presso l’assessorato regionale della Sanità, e delle consulte locali di cittadinanza, che verranno istituite in ciascuna Asl della Sardegna. Organismi di cui non si sentiva minimamente l’esigenza, mentre dal Nord al Sud dell’Isola cresce il timore sullo smantellamento, ormai palese, del sistema sanitario sardo.» Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.
«Se l’applicazione della Riforma ha come priorità queste nuove misure, inutili e forse pure di intralcio al governo della Sanità – aggiunge Locci -, allora c’è davvero di che preoccuparsi. Sarebbe il caso che l’assessore Luigi Arru, anziché concentrarsi su misure scritte sul vapore acqueo, si preoccupasse di far funzionare al meglio gli ospedali.
Da quando il centrosinistra ha preso in mano la Sanità, abbiamo assistito solo a declamazioni filosofiche di politiche sanitarie senza nessuna vera direzione politica: oltre alle logiche spartitorie, infatti, non si rilevano risultati. E se da una parte la Giunta tenta di far quadrare le esigenze politiche con un assessorato alla Sanità che quotidianamente cerca di capire cosa e chi tagliare, dall’altra devasta gli ospedali sardi seminando incertezza e paura non soltanto negli addetti ai lavori, ma anche nelle popolazioni.»
«Se si continua così, senza confronto e senza relazioni politiche con sindacati e Consiglio, ci sentiremo autorizzati a credere che non c’è progetto e strategia, ma solo foga ideologica e ragionieristica. Il tempo è finito e il centrosinistra al governo della Regione sta facendo rischiare il commissariamento alla Sardegna. O forse – conclude Ignazio Locci – è proprio quello cui punta per potersene lavare le mani.»
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