Il Governo ha approvato nuove misure per lo svolgimento di attività di ricerca e coltivazione in mare di idrocarburi.
L’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, dopo che ieri sera il Consiglio dei Ministri ha approvato un provvedimento che recepisce la Direttiva europea in materia di sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi introducendo “misure particolarmente rigorose e severe per i soggetti autorizzati allo svolgimento di attività di ricerca e coltivazione in mare di idrocarburi, aumentando la soglia di controlli e i margini di sicurezza che devono essere garantiti, sulla base del principio chi inquina paga”, ha detto che «sono giorni particolarmente importanti e positivi per l’ambiente e la sua tutela».
La nuova Direttiva europea armonizza le normative nazionali dei Paesi membri, che in alcuni casi, come per l’Italia, erano già in grado di garantire elevati standard di sicurezza. «In questo campo – spiega l’assessore Spano – è fondamentale rafforzare le misure di prevenzione e di sicurezza per evitare il verificarsi di incidenti gravi in mare e assicurare una sempre più efficiente protezione dell’ambiente marino e delle economie costiere.»
Tra le principali innovazioni introdotte dallo schema di decreto legislativo rispetto alla normativa nazionale già vigente vi sono l’integrazione della normativa italiana in materia di sicurezza per le attività offshore e della relativa salvaguardia ambientale, l’istituzione di una autorità competente che individui le responsabilità dell’operatore per il controllo dei grandi incidenti e provveda a far rispettare le norme della Direttiva stessa anche mediante ispezioni, indagini e azioni di esecuzione; l’introduzione di ulteriori sanzioni applicabili in caso di violazione delle disposizioni nazionali adottate conformemente alla Direttiva.
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