Incontro Comune di Carbonia – ARCI sull’iniziativa “Il Treno della Memoria”.
La commissione consiliare Politiche giovanili del comune di Carbonia e l’assessore alle Politiche Giovanili Maria Marongiu hanno incontrato il presidente di ARCI Sud-Sardegna, Aldo Dessì e il responsabile regionale politiche culturali ARCI, Andrea Contu, in merito all’iniziativa “Treno della Memoria”, ideata oltre 10 anni fa dall’associazione torinese “Terra del Fuoco” e curata, per la parte relativa alla Sardegna, da ARCI.
L’iniziativa, cui l’Amministrazione comunale di Carbonia ha aderito per il terzo anno consecutivo, consiste nel coinvolgimento di diverse decine di giovani sardi, che si uniscono ai coetanei di tutta l’Italia (complessivamente 3.000 giovani ogni anno). Per questa edizione sono 4 le ragazze provenienti da Carbonia. Giovani che, dopo un primo percorso formativo e accompagnati da educatori e volontari ARCI, visitano i luoghi dell’orrore nazista, in particolare la città di Cracovia e i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, con la finalità di incentivare il recupero della Memoria storica per formare e trasmettere una rinnovata testimonianza legata a quei tragici eventi.
La commissione Politiche giovanili, l’assessore alle Politiche giovanili e l’intera Amministrazione comunale di Carbonia considerano questa iniziativa meritoria e auspicano che sempre più Comuni possano aderire al “Treno della Memoria”, consapevoli dell’incalcolabile valenza sociale e formativa del programma, fondamentale per la crescita individuale dei giovani partecipanti e per l’intera collettività. Parte integrante dell’attività è, infatti, la “restituzione” di quanto vissuto alla propria Comunità, attraverso iniziative di condivisione, confronti pubblici e testimonianze nella vita quotidiana. Questo tipo di esperienza, inoltre, si trasforma spesso in impegno sociale. E di questo impegno si sente l’esigenza, oggi più che mai, per contrastare il continuo riemergere di quelle sotto-culture che inneggiano pericolosamente all’odio razziale, alla violenza, all’emarginazione e alla “ghettizzazione del diverso”, percepito non come ricchezza, ma come elemento da isolare, disprezzare e distruggere.
Il “Treno della Memoria” e ARCI, insieme a tanti Comuni si impegnano, invece, a favorire la cultura del “diverso”, dell’integrazione tra popoli, della non-violenza, coinvolgendo, negli anni, oltre 25.000 giovani italiani, selezionati per prendere parte all’iniziativa.
Una esperienza che, dunque, arricchisce chi è direttamente coinvolto nell’attività e chi, al rientro dei giovani, può fare tesoro del loro vissuto e delle loro emozioni.
Nel corso della riunione, l’Amministrazione comunale ha spiegato di voler di continuare a partecipare e a sostenere l’iniziativa, con la proposta di promuovere l’adesione di tutti i Comuni del Distretto Socio-Sanitario di Carbonia in ambito PLUS.
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