L’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, ha illustrato in commissione sanità, i contenuti del Dl 172, in materia di calamità naturali.
L’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, ha illustrato davanti alla commissione sanità ed assistenza sociale, presieduta dall’on. Raimondo Perra, i contenuti del Dl 172, predisposto dalla Giunta. «Con il Dl 172 – ha detto l’assessore – la Sardegna avrà uno strumento normativo in grado di intervenire, nel caso di calamità naturali, anche con contributi a sostegno di privati ed attività produttive e la Regione colma un nuovo normativo, supera definitivamente la fase della legislazione emergenziale da Capoterra in poi e, soprattutto, mette a punto una procedura che consentirà anche ad altri soggetti, dallo Stato all’Unione europea, dal mondo delle associazioni ai semplici privati, di far confluire aiuti economici e donazioni su un unico capitolo di bilancio, le cui risorse saranno immediatamente spendibili.»
«Finora – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente – le norme esistenti prevedevano una procedura strutturata solo per il settore pubblico ma, purtroppo, l’esperienza ci ha spinto e migliorarle allargando il raggio di azione verso quanti, oltre ad aver subito danni economici, vivono in quelle circostanze un grande disagio morale ed una forte tensione emotiva.»
«La nuova legge – ha spiegato ancora la Spano – individua con precisione la platea degli eventi diritto ed i requisiti richiesti (la residenza ed il nesso di causalità diretta fra il danno subito e la calamità naturale) attivando il meccanismo dei contributi sulla base di una semplice autocertificazione; inoltre, con una delibera della Giunta regionale, saranno stabiliti i massimali di intervento, le priorità e la tempistica; nello stesso tempo, la Giunta si attiverà anche per definire assieme ad altri soggetti istituzionali un pacchetto di ulteriori agevolazioni in materia finanziaria (attraverso accordi con l’Abi per la sospensione dei pagamenti relativi ai mutui) e fiscale.»
Ipotizzando uno scenario disciplinato da una legge specifica, in sostanza, non si sarebbero verificati i problemi che hanno bloccato a lungo l’utilizzo dei fondi privati alle popolazioni colpite dall’alluvione del 2013 provenienti dalla Charitas (gli unici già distribuiti per 1.9 milioni di euro), dalla Croce Rossa e dagli stessi gruppi del Consiglio regionale.
Lo stanziamento previsto dalla Finanziaria 2015 è di 1 milione di euro ma potrà essere incrementato sia da nuove risorse regionali che da altri fondi di provenienza diversa.
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