Mercoledi 6 maggio 2015 è stata una giornata densa di appuntamenti nel percorso autorizzativo per la ripresa dell’attività produttiva dell’Eurallumina.
Mercoledi 6 maggio 2015 è stata una giornata densa di appuntamenti nel percorso autorizzativo per la ripresa dell’attività produttiva dello stabilimento Eurallumina. Ne dà comunicazione, con una nota, la RSU aziendale.
Sul fronte Roma, Cagliari, Portoscuso, si sono sviluppati appuntamenti ufficiali e sono stati prodotti atti importanti da vari enti e istituzioni.
A Roma, presso il ministero dell’Ambiente, la Segreteria tecnica diretta dal Direttore Generale Maurizio Pernice (dott.ssa D’Aprile e prof. Maione), ha esaminato il lavoro prodotto dal settore Ambiente (ing. Putzulu e dott.ssa Tolu) dell’ex provincia di Carbonia Iglesias (amministrata dall’ing. Giorgio Sanna), e dall’Arpas di Portovesme (dott.ssa Cossu e il responsabile del procedimento Culazzu), dopo la riunione svoltasi presso lo stesso ministero venerdì 24 aprile.
In esame la definizione delle autorizzazioni per le prove tecniche dell’impianto trattamento acque denominato Ex Tecom, l’esito della valutazione ministeriale è stato positivo e la titolarità del procedimento autorizzativo è stata definitivamente assegnata all’ex Provincia e al Consorzio Industriale di Portovesme, come autorità d’ambito.
Incassato il via libera ufficiale – aggiunge la nota della RSU Eurallumina -, verrà eseguito il raccordo alla tubazione delle acque da trattare e l’impianto elettrico, e i 60 giorni del periodo di prova indicato nel programma operativo, per appurare la capacità di Eurallumina, di trattare secondo le norme in materia, le acque da utilizzare per il ciclo produttivo, potranno iniziare.
A Cagliari, la Giunta regionale ha approvato un atto resosi necessario, dopo la modifica apportata al protocollo d’intesa per la gestione ambientale del sito di stoccaggio dei residui di lavorazione. Una modifica migliorativa e di grande valenza economica e politica, rispetto al precedente testo, perché destina i sei milioni di euro stanziati dal ministero dell’Ambiente per la messa in sicurezza di questi anni del sito in oggetto, 5 milioni dei quali restituiti da Eurallumina attraverso una fidejussione quale compensazione dei costi effettivamente sostenuti e che insieme alla quota rimanente, attraverso accordo di programma tra ministero dell’Ambiente e Regione Sardegna, rimarranno a disposizione, per interventi di ripristino ambientare nell’area Sin del Sulcis Iglesiente Guspinese. Un passaggio importante che è stato ratificato attraverso un’apposita delibera.
Stesso atto votato dal Consiglio comunale di Portoscuso, che in tarda serata conseguentemente alla delibera della Giunta regionale, ha approvato con 13 voti a favore, ribadendo l’indirizzo già votato all’unanimità il 29 settembre 2014.
A questo punto il protocollo d’intesa, già firmato dagli enti ministeriali ministero dell’Ambiente (Maurizio Pernice) e dello Sviluppo economico (dott. Firpo), può essere sottoscritto dagli enti locali, assessorato regionale dell’Ambiente (dott.ssa Zinzula), ex Provincia (ing. Giorgio Sanna), comune di Portoscuso (Giorgio Alimonda), Consorzio Industriale (Giorgio Alimonda) e Arpas (dott. A. Sanna), per poi essere allegato all’istanza di dissequestro delle Aree A e B del sito di stoccaggio ancora sotto sequestro (Area C e sala pompe sono stati già liberati da vincoli giudiziari e restituiti al loro esercizio).
Per quanto riguarda l’Area D, di nuova espansione, dopo l’esito positivo della Conferenza dei servizi svoltasi al ministro dell’Ambiente circa tre settimane addietro, giovedì 30 aprile un nuovo parere favorevole alla caratterizzazione dell’area, dal settore ambiente dell’ex Provincia e a breve potranno iniziare i carotaggi e le varie attività tese a fornire tutte le garanzie richieste dalle norme di legge, che dureranno alcuni mesi e verranno svolte da ditte specializzate.
La RSU dell’Eurallumina ha seguito costantemente e ha sollecitato e solleciterà in futuro, nel rispetto delle norme e dell’autonomia degli enti di controllo, tutti i soggetti coinvolti nell’approvazione degli atti autorizzativi, perché questi possano arrivare a buon fine nel più breve tempo possibile.
Sul fronte interno allo stabilimento, mercoledì 6 maggio, a conferma che Eurallumina «non è chiusa, ma ha fermato le produzioni», il settore Ambiente dell’ex Provincia, ha concesso l’autorizzazione AIA, per l’utilizzo della banchina portuale. La richiesta era stata inoltrata per utilizzare banchina e gru, in operazioni di scarico di una nave, contenente “Concentrato di Zinco”, diretta alla Portovesme Srl. L’azienda di proprietà della Glencore, avendo valutato che il carico delle materie prime necessarie per le sue produzioni, erano superiori al limite richiesto per attraccare al consueto sito di scarico, ha richiesto ad Eurallumina, la possibilità e la disponibilità di scaricare il prodotto sulla sua banchina, circa 1.100 tonnellate, sino alla stabilizzazione di un corretto livello di pescaggio. Esaurite tutte le operazioni autorizzative e di controllo, i tecnici del reparto elettrico e della manutenzione meccanica di Eurallumina, hanno reso operative e messo in sicurezza le macchine operatrici, sono stati richiamati in servizio dalla CIG in aggiunta a quelli già in turno nelle rotazioni di mantenimento, alcuni gruisti, palisti e operatori del reparto porto che, con professionalità e spirito di servizio e collaborativo con gli addetti della Portovesme Srl, che hanno presenziato a tutte le operazioni di scarico e trasporto del materiale. Un’operazione inusuale rispetto allo standard di scarico della bauxite che, a partire dal pomeriggio di mercoledì 6 maggio, si sta svolgendo senza particolari problematiche – conclude la nota della RSU Eurallumina -, e che si dovrebbe concludere da piano di scarico, entro le 19.00 di oggi giovedì 7 maggio.
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