18 July, 2024
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Cittadini italiani, lavoratori, famiglie, studenti, insegnanti, dirigenti, personale ATA, manifesteranno domani nelle piazze italiane, dalle 19.00 alle 20.00, vestiti di rosso e con il libro del cuore in mano contro il ddl scuola in discussione al Senato. Un unico flash mob coordinato in tutta Italia, per superare la partecipazione dello sciopero del 5 maggio.

Gli organizzatori invitano gli aderenti a uscire di casa con il loro libro preferito in mano, a recarsi nella piazza prestabilita; ad aspettare che le gente si raduni; alle 19.20-19.30 a disporsi in file orizzontali parallele non troppo strette, come un esercito della conoscenza! Alle 19.35-19.40 tutti leggeranno contemporaneamente ad alta voce un passo del loro libro, in modo da creare un momento suggestivo; alle 19.45-19.50 tutti rimarranno immobili e in silenzio con il libro stretto al proprio cuore! Alle 19.55 si scioglieranno le fila ordinatamente.

Tra le numerosissime piazze scelte per manifestare, ci sono anche Piazza Sella a Iglesias e Piazza Roma a Carbonia.

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Musiche coinvolgenti, danze folkloristiche e festeggiamenti al padiglione hanno scandito le celebrazioni per il National Day della Tunisia. La giornata si è aperta con il classico alzabandiera, con le note degli inni nazionali italiani e tunisini, momento istituzionale al quale hanno partecipato il Primo Ministro tunisino, Habib Essid, il Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino, e il vice ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda.

«Sin dal 2012 la Tunisia ha creduto alle tematiche dell’Esposizione Universale – ha sottolineato nel suo discorso Habib Essid – e siamo stati tra i primi Paesi ad aver aderito con convinzione alla manifestazione. Siamo orgogliosi di poter presentare al mondo le nostre ricchezze agroalimentari e la tradizionale ‘dieta tunisina’, varia e antica, che risponde in pieno alle esigenze di assicurare cibo sano e sicuro per tutti.»

Il legame tra Tunisia e Italia, d’altronde, è ormai consolidato da tempo, come ha ricordato Carlo Calenda: «Negli ultimi dieci anni gli investimenti economici e commerciali italiani nel Paese africano sono aumentati del 30% e certamente la stabilità governativa sta incoraggiando le nostre imprese a credere nella Tunisia. Anche il Governo italiano è pronto a scommettere sulle capacità attrattive di una nazione che rappresenta un partner privilegiato di sicuro affidamento».

Anche Bruno Antonio Pasquino ha rimarcato i buoni rapporti tra le due realtà, ricordando come la «Tunisia è l’esempio solare di uno sviluppo socio economico notevole che si accompagna ad un processo democratico indiscutibile. Tutti segnali che dimostrano l’apertura del Paese al dialogo interreligioso e ad un Islam moderato. Invito tutti a visitare il padiglione tunisino, studiato ad arte per far riflettere sulle tematiche dell’Esposizione Universale».

La visita della delegazione ufficiale è terminata con la tappa a Palazzo Italia e il successivo pranzo ufficiale.

La giornata è proseguita con spettacoli dal vivo e danze con ballerini in abiti tradizionali che si sono tenuti presso il padiglione tunisino, all’interno del Cluster del Biomediterraneo.

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Sabato 30 maggio l’aula magna dell’Ausi, nel palazzo Bellavista di Monteponi, a Iglesias, ospita la prima giornata del work shop internazionale sulla “Settima giornata nazionale sulle miniere”. L’evento è coordinato da Giovanni De Giudici (dipartimento Scienze chimiche e geologiche.

«L’università di Cagliari forma figure di alto profilo anche nell’ambito geologico, spendibili in ambito nazionale e internazionale oltreché locale. Noi – ha detto il rettore Maria Del Zompo, aprendo la conferenza stampa di presentazione dell’evento – siamo pronti a fare la nostra parte. Le istituzioni e le imprese sanno di poter trovare nelle nostre attività indicazioni e studi specialistici che si concretizzano nella risoluzione e nell’attuazione pratica di percorsi di sviluppo». Il work shop prevede l’approfondimento su ricerche, studi e progetti dello staff specialistico dell’ateneo sull’impatto inerente la riqualificazione mineraria, i bio-rimedi e le connesse opportunità occupazionali in Sardegna. «Le bonifiche ambientali – ha spiegato il professor De Giudici – e la potenzialità delle imprese passano dalle competenze scientifiche della ricerca fino al trasferimento alle imprese. Un volano che genera innovazione e opzioni occupazionali. Il recupero della valle del Rio San Giorgio? Siamo al lavoro per supportare la Regione e collaboriamo in sinergia con gli enti interessati».

Alla conferenza stampa hanno preso parte il rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, Giovanni De Giudici (ricercatore e PhD), gli esperti del servizio geologico statunitense Richard B. Wanty, Briant A. Kimball e Laurie S. Balistrieri, i docenti Rosa Cidu, Pierfranco Lattanzi e Antonio Funedda (dipartimento Scienze chimiche e geologiche). Ai lavori hanno assistito anche una decina tra assegnisti, collaboratori e dottorandi del dipartimento.

Al work shop (sabato dalle 8.30 alle 18.00, domenica visita alla valle del Rio San Giorgio, dalle 9.00) intervengono, tra gli altri, Alessandro Murgia (regione Sardegna), Anna Rosa Sprocati e Chiara Alisi (Enea), Karen Hdson-Edwards (London University), Katarzyna Turnau (Università di Cracovia). Sul tavolo il futuro dei 113 siti minerari dismessi nel Sulcis Iglesiente, 169 in tutta la Sardegna. Gli studi evidenziano oltre 65 milioni di tonnellate di residui minerari (71 a livello regionale), la contaminazione da metalli pesanti, un pesante dissesto idrogeologico determinato dall’attività mineraria.

A distanza di 48 ore dalle dimissioni di Francesco Marroccu, il Cagliari ha scelto oggi il nuovo direttore sportivo. E’ Stefano Capozucca, reduce da un’esperienza al Genoa.

Ieri la società aveva ufficializzato la scelta di Mario Beretta quale Responsabile del Settore Giovanile per i prossimi tre anni.

Ora, per completare i quadri tecnici, manca solo il nuovo allenatore che, probabilmente, verrà scelto entro 10-15 giorni.

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L’estate si avvicina, e la Sardegna si prepara a ospitare due grandi eventi motoristici che attireranno migliaia di spettatori dalla Sardegna e dal continente. Si tratta del 4° Figari Jet Ski International Championship (4-7 giugno) e il Rally Mondiale Sardegna-Alghero (11-14 giugno). Due grandi manifestazioni sostenute da Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione, che ha voluto dare il suo contributo a tutti i partecipanti delle due manifestazioni.

Per quanto riguarda il Figari Jet Ski International Championship, la compagnia marittima ha accordato il 30% di sconto sulle tariffe passeggeri, e il 10% per i veicoli al seguito, anche quelli commerciali.

Per ciò che concerne il Rally Mondiale Sardegna-Alghero, sia i passeggeri che le vetture usufruiranno di una riduzione del 30%.

In entrambe le manifestazioni, per ottenere le tariffe agevolate bisognerà presentarsi negli scali Tirrenia o in una qualsiasi agenzia di viaggi abilitata all’emissione dei biglietti della compagnia con la credenziale di partecipazione all’evento timbrata dagli organizzatori. Le riduzioni saranno valide nei sette giorni antecedenti agli eventi e per i sette giorni successivi.

Non è possibile avere lo sconto acquistando il biglietto online. Le agevolazioni, inoltre, non sono cumulabili con altre riduzioni, tariffe promozionali o offerte speciali presenti al momento dell’acquisto del biglietto. Dal 1 giugno al 30 settembre, inoltre, sulle linee Genova-Porto Torres, Civitavecchia-Olbia, per i residenti o nativi in Sardegna è già prevista una riduzione sulla tariffa disponibile, di conseguenza lo sconto non potrà essere applicato.

Fabio Murru al Rally

L’assessore regionale del Turismo, artigianato e commercio, Francesco Morandi, ha partecipato questa mattina alla conferenza stampa di presentazione della dodicesima edizione del campionato del mondo di rally,

«Un importante evento di spettacolo che rilancerà la Sardegna in tutto il mondo, raccontando un’immagine vincente e contemporanea: le potenzialità della regione su turismo attivo e sportivo saranno valorizzate con modalità straordinarie nelle giornate del Rally mondiale – ha detto l’assessore Morandi -. Sarà una vera opportunità di promozione dell’isola su un network globale.»
Dall’11 al 14 giugno, da Cagliari ad Alghero, passando per gli sterrati dell’Oristanese, del Monte Acuto, del Sassarese e della Nurra: la gara attraverserà nord, centro e sud della Sardegna, coinvolgendo numerose comunità locali. Sono 150 i paesi che hanno aderito all’invito del Comitato organizzatore dando vita a una sinergia tra sport, cultura e tradizioni. Oltre alle 23 prove speciali nei territori, tra le quali quella a Is Arutas nel Sinis “all’ombra” dei giganti di Mont’e Prama, saranno diverse le attività in campo: il villaggio Sardegna, un centro espositivo della storia e delle eccellenze isolane nel parco assistenza di Alghero. Qui i protagonisti del Mondiale incontreranno pubblico e turisti da tutto il mondo.
«Vorremmo che il binomio Sardegna-sport motori avesse una prospettiva di durata – ha continuato Francesco Morandi – la Regione ha fatto un investimento importante sul rally, non soltanto dal punto di vista economico, ma soprattutto sotto il profilo della promozione: siamo convinti che rappresentare la Sardegna attraverso la corsa, una sfida che si articola da Cagliari ad Alghero, passando per l’interno e le coste, sia per noi in termini di comunicazione un messaggio molto incisivo.»
Oltre all’appuntamento mondiale, l’assessorato lavora per costruire un cartellone regionale di manifestazioni rallystiche: «In proposito ci daremo una dimensione organizzata che struttureremo ancor meglio il prossimo anno, dando continuità alla grande iniziativa di giugno – ha spiegato l’assessore -. Il rally procurerà naturalmente un ritorno immediato dell’investimento riguardo alle presenze turistiche e al consumo di servizi, anche per questo possiamo e dobbiamo richiamare l’attenzione sulla nostra capacità di organizzare e accogliere manifestazioni internazionali e di presentarci come un palcoscenico ideale per gli appuntamenti sportivi di questa portata».

Tabellone volleyI bambini delle scuole primarie e secondarie primo grado dell’Istituto Comprensivo Sant’Antioco-Calasetta partecipano alla Festa dello Sport, organizzata dall’associazione Vba Olimpia a conclusione dell’anno scolastico 2014-2015 per far avvicinare i giovani alla pratica sportiva intesa come diritto dei bambini/e in età scolare e in particolare per far conoscere la disciplina della Pallavolo.

L’attività motoria è uno degli elementi essenziali nella crescita e nello sviluppo della personalità e delle abilità motorie nei ragazzi. Da questa considerazione emerge la necessità di promuovere l’educazione motoria e la pratica del gioco-sport nella scuola primaria e secondaria di primo grado. Per rispondere a questa esigenza la VBA Olimpia Sant’Antioco ha organizzato una settimana di eventi sportivi con lo scopo di offrire una opportunità di gioco ai bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado, con l’obiettivo di conoscere uno sport di squadra e poterlo praticare seguendo i consigli di tecnici ed atleti qualificati. La pallavolo può essere utilizzata come valido strumento per fornire ai ragazzi elementi utili ad un corretto sviluppo fisico, psicologico, sociale e per porre le basi per un buon stile di vita seguendo i valori etici propri dello sport. Inoltre fornisce ulteriori valori quali la socializzazione, la collaborazione, lo spirito di squadra l’amicizia e lo spirito di sacrificio.

Con questa iniziativa, la Vba Olimpia Sant’Antioco in collaborazione con la società Isola S.Antioco, si pone l’obbiettivo di diffondere nelle scuole elementari e medie inferiori che aderiranno all’iniziativa il gioco della pallavolo. Le attività saranno svolte presso la palestra di Calasetta e il Palazzetto dello Sport di Sant’Antioco, dal 25 al 31 maggio 2015 con tecnici qualificati ed insegnanti di educazione fisica, con anni di esperienza nei settori giovanili del volley, nonché nei progetti scuola per la diffusione della pallavolo.

Il fiore all’occhiello di questo progetto sportivo è la formazione e la preparazione alla pratica sportiva rivolta in particolare ai giovani delle cittadine di Sant’Antioco e Calasetta, con l’organizzazione di varie manifestazioni che li vedranno coinvolti nella fattiva partecipazione agli eventi sportivi e turistico culturali anche in presenza di altre rappresentative sportive.

Per quanto riguarda il Progetto JuniorVolley, si sta riscontrando un positivo risultato in termini di programmazione e collaborazione tra le società Vba e Isola, oltre una continua crescita dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Nell’anno in corso sono iscritti al Progetto circa 90 bambini/e e ragazzi/e che partecipano alle varie categorie giovanili con grande impegno e dedizione. In questa stagione sportiva si è evidenziata una costante crescita con partecipazione attiva del gruppo istruttori che anno dopo anno si sta consolidando con interventi di formazione continua, volti al miglioramento personale ma soprattutto da mettere a disposizione degli atleti con l’obiettivo di un costante accrescimento tecnico ed educativo.

A seguito della collaborazione in corso, si è potuto programmare il coinvolgimento di alcuni ragazzi che sono stati inseriti anche nella squadra che ha partecipato al campionato Under 15 come Vba Olimpia, e in questo modo i giovani hanno potuto vivere un’ulteriore esperienza in modo più diretto e partecipativo. Altro aspetto importante, è stato quello che ha visto l’inserimento nella squadra della B1 di due giovani atleti delle categorie giovanili che ha avuto la possibilità di allenarsi e crescere stando a fianco di atleti già evoluti in un sistema di alto livello pallavolistico.

Il principale obiettivo di questo modello di collaborazione tra le società Asd Isola Sant’Antioco e Vba Olimpia Sant’Antioco – “Progetto JuniorVolley” – è quello di portare e diffondere su tutto il territorio la pratica della pallavolo a livello giovanile, mirando ad unire le forze per poter creare un sistema di promozione con il fine di riavvicinare giovani di tutte le età al mondo della pallavolo, con la possibilità di muovere “senza alcuna frontiera” gli atleti/e tesserati/e tra le società convenzionate, per poter partecipare a tutti i campionati giovanili, sia maschili che femminili, ai quali molto spesso si deve rinunciare per carenze di numeri in capo ad un’unica società.

Nello splendido contesto delle attività poste in essere in questa stagione sportiva 2014/2015 dal Progetto JuniorVolley, è stato organizzato il primo Summer Camp 2015 Vba Olimpia. Tale iniziativa, che verrà realizzata dal prossimo 11 giugno al 12 luglio, è rivolta a tutti i bambini/e dai 5 ai 14 anni. Il Summer Camp sarà seguito da uno staff tecnico composto da allenatori di pallavolo qualificati ed Atleti di consolidata esperienza. I programmi settimanali  saranno orientati alla socializzazione tra i partecipanti attraverso giochi di gruppo, escursioni alla scoperta del territorio, tornei di pallavolo; il tutto verrà proposto sotto forma di gioco-sport per permettere ai giovani partecipanti di passare un’estate diversa all’insegna del divertimento.

Dal punto di vista dei risultati sportivi, si rimarca il costante miglioramento della squadra maschile Under 17 che ha raggiunto il grande risultato che ha consentito ai ragazzi di partecipare per la prima volta alla finale regionale di categoria. Questa grande soddisfazione sarà un sicuro stimolo per i ragazzi che hanno vissuto una nuova esperienza formativa utile per la loro crescita sportiva ma soprattutto per quanto riguarda la loro maturazione come persone. Con il costante lavoro e il sacrificio di tutti questi ragazzi, già dallo scorso anno si è arrivati a far si che due atleti di Sant’Antioco siano andati a far parte della rappresentativa regionale di categoria giovanile che ha rappresentato la Sardegna al Trofeo delle Regioni di Pallavolo – Kinderiadi 2014, organizzato dalla FIPAV in collaborazione con Kinder+sport, che ha coinvolto le rappresentative giovanili di tutte le regioni d’Italia e che si è svolto in Basilicata dal 30 giugno al 04 luglio 2014. A conferma della bontà della programmazione e della qualità del lavoro con il Progetto JuniorVolley, anche quest’anno tre atleti della squadra sono stati chiamati a far parte della rappresentativa regionale di categoria, partecipando al progetto Club Sardegna promosso dal Comitato Regionale Sardo della  Federazione Pallavolo, nel quale progetto è stata disegnata la possibilità di affrontare nel campionato di serie C compagini di età superiore con grande esperienza e capacità tecniche, al fine di poter accrescere attraverso questi confronti l’esperienza e la maturazione tecnica dei ragazzi coinvolti, che poi con ulteriore selezione andranno a partecipare all’annuale Trofeo delle Regioni Kinderiadi 2015 che si svolgerà in Sicilia alla fine del mese di giugno. La manifestazione rappresenta da anni uno dei momenti più significativi dell’attività giovanile della Federazione Italiana Pallavolo a livello nazionale; è  un fondamentale momento di confronto volto a riscontrare il lavoro che viene svolto con passione e professionalità dai dirigenti, dai tecnici e dagli atleti nelle varie regioni. In campo si vedranno i migliori prodotti del vivaio nazionale, per questi ragazzi si tratta di una grande esperienza nel mondo della pallavolo e per alcuni di loro si potrà concretizzare un primo sogno della loro carriera di atleti nel grande volley.

La convocazione degli atleti di Sant’Antioco è il riconoscimento del grande lavoro svolto in questi anni dai dirigenti e dai tecnici, che mettendo in campo notevoli sacrifici con il massimo impegno partecipano attivamente al delicato lavoro per la formazione delle giovani generazioni e rendono lustro a tutta la cittadina di Sant’Antioco.

Un particolare riconoscimento per gli atleti che con il loro spirito di sacrificio e il duro lavoro in palestra si sono distinti in campo regionale ed hanno ottenuto questo traguardo che non è solo il loro, ma che deve essere diviso con tutti quei ragazzi che durante l’anno si sono allenati con grande impegno e serietà.

Il culmine della settimana dedicata alla Festa dello Sport 2015, si avrà nei giorni di sabato 30 e domenica 31 maggio, nei quali è previsto lo svolgimento del 2° Torneo di Pallavolo “per Fabio”, nel quale programma è prevista la presenza della Selezione Regionale Giovanile che svolgerà a Sant’Antioco uno Stage con allenamenti e gare con le quali i ragazzi della Selezione si confronteranno con la Pallavolo Villacidro di serie C e con una selezione di atleti che hanno fatto parte dell’Olimpia alla fine degli anni ‘90 (gli amici di Fabio) insieme ad alcuni atleti della Vba Olimpia di serie B1.

Questo torneo è alla seconda edizione ed è dedicato al giovane Fabio Dessena, il giovane archeologo scomparso prematuramente alcuni anni fa che ha fatto parte delle squadre giovanili dell’Olimpia insieme ai tanti amici e agli allenatori che durante queste giornate del torneo saranno presenti per ricordare Fabio.

Vba Olimpia Sant’Antioco

ASD Isola Sant’Antioco

Il cibo è stato il motivo del loro primo incontro: bambini e anziani soli dello stesso quartiere che pranzano insieme alla mensa della scuola. Oggi il cibo, con la visita a Expo Milano 2015 per conoscere come e cosa si mangia nei diversi Paesi del mondo, è stato l’occasione per stare di nuovo insieme, questa volta però, per una gita fuori porta. È così che l’iniziativa “Adotta un nonno a pranzo”, partita lo scorso ottobre in alcune scuole di Milano coinvolgendo circa 300 anziani, è giunta all’Esposizione universale grazie agli inviti di Expo 2015 e di Save the Children e l’organizzazione dell’Assessorato alle Politiche sociali.

Questa mattina un centinaio di alunni delle scuole primarie di Primo grado milanesi (Filzi, Brunacci, Cantù) e 9 anziani sono stati ospiti del sito espositivo per una giornata davvero speciale. Ad accompagnarli oltre ai loro insegnanti e ai volontari di Expo Milano 2015, l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino, il Commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala, Laura Anzideo, dei Programmi Italia-Europa di Save the Children e Sabina Cantarelli, curatrice del Children Park. Insieme a loro anche una ventina di alunni della scuola Trilussa del progetto “Fuoriclasse” di Save the Children, contro la dispersione scolastica.

Alle ore 10.30 i bambini e i nonni sono arrivati al sito espositivo e hanno visitato il Padiglione Zero (le classi quinte) e il Villaggio di Save the Children (le classi terze). Alle ore 12 si sono ritrovati al Children Park (ideato da Reggio Children) per ricevere il benvenuto degli organizzatori. Alle 13 tutti insieme sono stati accolti per il pranzo alla Cascina Triulza prima di proseguire la visita guidati dai propri insegnanti e dai volontari.

«Abbiamo portato a Expo 2015 una delle nostre iniziative più belle, che coinvolge ogni settimana alunni delle scuole primarie e anziani soli del loro quartiere – ha detto l’assessore Majorino -. Oggi però la giornata è stata davvero unica. Anziché pranzare insieme alla mensa scolastica bambini e nonni hanno vissuto insieme l’emozione di visitare l’Esposizione universale condividendo lo stupore di fronte al mondo che si racconta in queste settimana a Milano. Ringraziamo la società Expo 2015 che ci ha ospitato e ha preparato insieme a Save the Children un percorso sul tema di come nutrire il pianeta, dalle diverse usanze di coltivazione e preparazione dei cibi, al tema della corretta alimentazione per tutti e della malnutrizione infantile. La condivisione della tavola e del pane è da sempre l’occasione per contrastare la solitudine e promuovere il riscatto delle persone. Per questo siamo qui.»

«Expo Milano 2015 è un luogo ideale per i bambini – ha dichiarato il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala -. Il Children Park ne è la dimostrazione. Qui, come nei padiglioni dei Paesi partecipanti, i ragazzi possono sperimentare il tema ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’ nei modi più diversi e coinvolgenti, per imparare e divertirsi al tempo stesso. Per questo motivo, siamo felici di ospitare oggi i giovani studenti e i nonni che hanno aderito al progetto del Comune di Milano. L’Esposizione Universale è un’esperienza da condividere e un’occasione importante per trattare, in modo semplice ed efficace, la grande lotta alla malnutrizione che purtroppo molti bambini in diverse parti del mondo si trovano ad affrontare, come ci ricorda Save The Children.»

Expo Milano 2015 è un luogo capace di parlare anche ai bambini di contenuti impegnativi – come la malnutrizione – ma in modo semplice e positivo.

E infatti i bambini hanno visitato il Villaggio di Save the Children, sin dall’inaugurazione dell’Esposizione Universale meta di visite di tanti giovanissimi, scolaresche e famiglie che qui, con l’aiuto di educatori sempre presenti, possono apprendere e comprendere l’importanza della nutrizione nella vita di tante mamme e bambini ma anche l’impatto della malnutrizione, con le soluzioni che Save the Children mette in campo per contrastarla in molti paesi del mondo.

Il percorso è tutto nel segno dell’identificazione che ogni bambino stabilisce con un coetaneo di una nazione povera o in emergenza, assumendone l’”identità” all’inizio della visita: installazioni  interattive e sensoriali come la pompa dell’acqua, l’orto comunitario, la “ruota delle emergenze”, l’“odore della guerra”, la realtà aumentata rendono accessibili a piccoli e grandi i contenuti del percorso.

I bambini hanno quindi potuto firmare il “braccialetto delle nascite”, che riproduce quello messo al polso del bimbo e della madre alla nascita,  per chiedere ai leader mondiali di porre fine a tutte le morti infantili prevenibili entro il 2030 (per aderire all’iniziativa  www.savethechildren.it).

«Il Villaggio è pensato per rendere accessibili anche ai bambini informazioni e contenuti a volte duri e impegnativi, come la malnutrizione o le emergenze, che vengono però proposti sempre in un modo costruttivo, mostrando ai bambini le possibili soluzioni e invitandoli  a determinare loro stessi un cambiamento nella vita di tanti coetanei in difficoltà – ha spiegato Laura Anzideo, dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, Organizzazione dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini e difendere i loro diritti –. Per esempio la “storia a bivi” è una sorta di gioco interattivo in cui, a seconda della scelta che si fa, cambia la vita del bambino con cui ci si è gemellati all’inizio del percorso nel Villaggio. Non a caso lo slogan del Villaggio è “Be the Change” (sii il cambiamento).»

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Domani, giovedì 28 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline prosegue la rassegna “1 € festival” con la compagnia Teatro Sassari che presenta “La gana di lu cuzineri” per la regia di Alfredo Ruscitto. La rappresentazione è tratta da “I casi sono due “ di Armando Curcio.

“I casi sono due” è un’opera senza tempo, scritta nel 1941 da Armando Curcio (Napoli 1900 – Roma 1957, commediografo, giornalista e fondatore della Casa Editrice che porta il suo nome), noto per avere scritto anche altre commedie portate al successo dalla Compagnia De Filippo, portata al successo da Peppino de Filippo e successivamente  anche da Carlo Giuffrè, racconta il dramma della solitudine di due anziani cui non mancano titolo nobiliare e denaro, ma l’affetto di un figlio che dia un tocco di gioiosa allegria a una senescenza vissuta senza serenità. Memore di una fugace avventura prematrimoniale giovanile con un’avvenente ballerina, l’anziano cavaliere Ottavio Del Duca – esempio perfetto di malato immaginario – si vede costretto a raccontare alla moglie Eufrasia, che riversa molto del suo bisogno affettivo sull’amato cane, dell’esistenza di un fantomatico figlio che un’agenzia non certo scrupolosa e onesta sta cercando. Dato a balia a un’umile famiglia, il giovane Gaetano Esposito che dovrebbe essere già ‘maturotto’ ha condotto una vita disgraziata da trovatello diventando – privo com’è stato di famiglia, guida ed educazione – uno ‘scostumato delinquentello’. Ma il destino gli gioca uno straordinario ‘tiro’ in quanto capita proprio nella signorile dimora del cavaliere nelle vesti di un cuoco assunto da poco tempo, ma che ha già portato scompiglio nel tranquillo tran tran della magione destabilizzando il compassato maggiordomo, la vezzosa cameriera, il simpatico cameriere e non solo … Elevato a ‘cavaliere’, si mostra riottoso a ogni forma di educazione vista anche l’abissale ignoranza pur se condita da simpatica vivacità intellettuale, anzi da una furbizia patentata. Le sorprese non sono finite: l’agenzia dichiarando un suo errore porta nella dimora un secondo Gaetano Esposito, un tipo completamente antitetico (psicopatico, autistico e malaticcio) determinando il ritorno del primo in cucina. Chi dei due è il vero figlio? La commedia si dipana tra colpi di scena, sorprese e gag che rendono divertentissimo lo spettacolo.  Il lieto fine è d’obbligo dopo momenti di incertezza.

“La gana di lu cuzineri” è interpretata da Mario Lubino, Teresa Soro, Emanuele Floris, Alfredo Ruscitto, Antonietta Toschi Pilo, Paolo Colorito, Pasquale Poddighe e Michelangelo Ghisu. La regia è di Alfredo Ruscitto.

Una rassegna di successo. Al teatro delle Saline, dieci spettacoli in calendario dal 14 maggio al 7 giugno. “1 € festival”: da Ibsen a Edith Piaf, arte teatrale di qualità tra poesia, musica e danza. Le regie di Lelio Lecis, le idee di Alfredo Ruscitto, Livia Lepri ed Elisabetta Podda, il Teatro Potlach di Pino Di Buduo, Teatro tra i Binari di Firenze tra le novità del Festival dedicato da Akròama ai giovani.

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Nonostante i grandi risultati conseguiti da Fabio Aru vola sulle strade del Giro d’Italia, in Sardegna sono ancora poche le imprese della filiera della bicicletta. 53 per la precisione, di cui solo 19 artigiane, su un totale nazionale  di 3.025. E’ basso anche il numero degli addetti totali sardi: 140. E’ quanto emerge dall’analisi del settore nell’isola, dal titolo “La filiera della bicicletta, produzione, noleggio e riparazione”, realizzata dall’Ufficio Studi Nazionale di Confartigianato, su dati UnionCamere-Infocamere.

«La realtà del nostro campione Fabio Aru porterà, finalmente, tante persone alla bicicletta: dobbiamo sfruttare questa positiva “onda rosa” – ha commentato la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti – anche perché è un settore con grandi potenzialità per tutte le imprese che si occupano direttamente delle due ruote, per il turismo connesso e per le infrastrutture da realizzare. Però occorrono investimenti adeguati e sostegno.»

Con le sue 53 imprese registrate, che si occupano dei settori della produzione, riparazione e noleggio delle due ruote, la Sardegna è al 15esimo posto; al primo troviamo la Lombardia con 556 imprese, seguita dall’Emilia Romagna con 500 e il Veneto con 476. Al contrario, ultimo posto per il Molise con 6, Valle D’Aosta con 8 e la Basilicata con 12.

«Questi dati dimostrano che le piste ciclabili sono ancora troppo poche e che gli investimenti in questo settore sono insufficienti – continua la presidente di Confartigianato – siamo indietro decenni e ora dobbiamo tentare di recuperare il più possibile, in fatto di tempi e di interventi pubblici per la loro realizzazione. Non dimentichiamoci che la maggior parte delle “piste ciclabili” della Sardegna, sono marciapiedi allargati, spesso non protetti e nemmeno tanto sicuri.»

Da una analisi più approfondita dei dati, realizzata sempre da Confartigianato, risulta che l’indice di specializzazione delle imprese sarde è molto basso: l’isola infatti ha una media di 63,2 contro una media nazionale di 98. Nel Trentino, con un punteggio di 268,9, si trovano le imprese con la più alta specializzazione/formazione; l’Emilia Romagna è seconda con 215,4 e terzo il Veneto con 193,9. Ultimo il Lazio con 25,3.

E’ molto basso anche l’indice dei sardi che escono di casa per andare al lavoro in bici: lo fa solo lo 0,4%, contro il 13,1% dei bolzanini, il 9.3% degli emiliano-romagnoli e il 6,6% dei lombardi. I sardi sono penultimi solo dopo i lucani con lo 0,2%.

Anche gli ultimi dati presentati da Legambiente, con “L’A Bi Ci della Ciclabilità”, la ricerca sull’uso della bici nelle città italiane su dati 2013, dimostrano che i capoluoghi storici della Sardegna sono ancora molto carenti in fatto di piste. Oristano è la città con più metri lineari di piste ciclabili ogni 100 abitanti: 6,05. Seguono, lontane, Sassari con 0,65 metri, Cagliari con 0,41 e Nuoro con 0,37.

«Incrementare gli investimenti in questo settore avrebbe una doppia valenza – riprende la Folchetti – far crescere il turismo e sostenere il settore delle costruzioni-infrastrutture. Ricordiamoci che ogni cicloturista spende 130euro al giorno rispetto ai 70 di uno che si reca al mare. Immaginiamoci le ricadute nei piccoli e grandi centri, se solo fossero attrezzati. Puntando su questo tipo di mobilità offriremo spazio per una nuova immagine del nostro turismo e si darà lavoro alle moltissime piccole e medie aziende del nostro territorio”

«Per fare questo, come detto, il settore necessita di opere dedicate – continua la presidente – come le piste, i punti ristoro e quelli per la manutenzione; la loro realizzazione rappresenterebbe un importante sbocco anche per le imprese delle costruzioni». «Se teniamo presente che per realizzare 1 chilometro di pista ciclabile, in media occorrono circa 200mila euro, ci rendiamo conto di quale sia l’importanza di questo settore – prosegue – per esempio la Regione Veneto ha appena messo a disposizione dei Comuni 27 milioni di euro per realizzare 308km di piste, per incrementare i 1400km di piste “vere”, segnalati e protetti.»

«Da qualche anno a questa parte, la Regione e i Comuni hanno iniziato a destinare somme importanti su queste infrastrutture anche se un lavoro importante dovrà essere fatto per migliorare la cultura dell’uso della bicicletta – conclude Maria Carmela Folchetti – in ogni caso, tutte queste azioni sinergiche offrirebbero sia un concreto sostegno alla soluzione dei problemi di mobilità nelle aree urbane e in quelle limitrofe, sia un’opportunità di sviluppo turistico sostenibile a molte zone della Sardegna che hanno un indiscutibile pregio ambientale e culturale.»