18 July, 2024
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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

«La Sardegna deve avviare il percorso già completato da alcune Regioni a Statuto speciale come il Trentino-Alto Adige ed il Friuli-Venezia Giulia, negoziando con lo Stato attraverso specifiche norme di attuazione contenute nel nostro Statuto  il trasferimento delle competenze e delle risorse relative alla gestione della rete stradale.»

Lo ha affermato il consigliere regionale dei Rossomori Paolo Zedda, illustrando il contenuto di una mozione, sottoscritta anche da consiglieri di altre forze politiche, che punta in sostanza alla regionalizzazione dell’Anas.

«Siamo convinti – ha aggiunto Zedda – di poter dimostrare ai Sardi che siamo in grado di assicurare una gestione migliore di questo bene pubblico, sia per quanto riguarda la progettazione che per la qualità delle opere e la manutenzione, esercitando in pieno i poteri di autogoverno che ci derivano dallo Statuto, anche per recuperare il gap infrastrutturale che ci separa dalle altre Regioni.»

«La nostra iniziativa – ha sostenuto il consigliere Emilio Usula di Soberania-Indipendentzia – non è un salto nel buio né contro qualcuno, è invece coerente con la nostra visione federalista del governo, attraverso la quale vogliamo cambiare in modo radicale la situazione esistente: quella di una rete stradale in pessime condizioni con pesanti ricadute negative su tutto il sistema economico e, in particolare, sulla nostre zone interne».

La gestione diretta della rete stradale sarda, a giudizio del consigliere dell’Irs Gavino Sale, «è un punto fondamentale e qualificante  della nostra azione di governo; abbiamo cominciato con la sanità e la continuità territoriale e, dopo le strade intendiamo proseguire, con l’agenzia sarda delle entrate, il ricalcolo della bolletta energetica ed il trasferimento nell’Isola della sede legale delle aziende che operano sul territorio regionale; il nostro obiettivo, inoltre, non è solo quello di gestire in Sardegna beni e servizi di interesse pubblico ma anche quello di individuare nuove risorse per migliorarne la qualità e l’efficienza». «In materia di strade e di altri servizi essenziali come i rifiuti – ha proseguito Sale – subiamo un danno di immagine gravissimo che penalizza il nostro sviluppo.»

Vedrà presto la luce il progetto “Garibaldi Agricoltore – La Via degli Orti” che l’Ente Parco aveva elaborato negli anni scorsi e che, pur entrando nel programma degli interventi per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, non era stato finanziato per carenza di fondi: adesso, però, per l’iniziativa di recupero della memoria storica collegata alle attività agricole di Giuseppe Garibaldi nell’isola di Caprera, non solo sono già state stanziate le somme necessarie per avviare i lavori, ma sono anche stati risolti i problemi di carattere burocratico che ne impedivano una gestione diretta.

Il presidente dell’Ente Parco, Giuseppe Bonanno, non ha infatti mai smesso di credere nelle opportunità offerte dalla collaborazione tra amministrazioni pubbliche: grazie agli esiti positivi di numerosi incontri istituzionali che si sono svolti negli scorsi mesi e che hanno coinvolto gli uffici nazionali e regionali dell’Agenzia del Demanio e il Ministero dei beni culturali – Polo museale della Sardegna, questa mattina a Sassari è stato sottoscritto un fondamentale accordo che porterà l’Ente Parco a gestire in accordo con il polo museale della Sardegna i cosiddetti “Orti di Garibaldi” di Caprera. 

Il progetto elaborato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, quindi, non solo entra a far parte dell’importante programma dedicato alla valorizzazione del patrimonio pubblico italiano che ha valenza storico-artistica e paesaggistica “Valore Paese – DIMORE”, ma consentirà, come previsto dalla convenzione sottoscritta, di introdurre di creare percorsi di visita con l’obiettivo finale di creare un biglietto integrato per la fruizione degli attrattori culturali dell’intera isola. Non solo un progetto avente un forte valore di valorizzazione ma anche con risvolti economici per il nostro territorio 

Un ulteriore tassello, indispensabile per la piena valorizzazione culturale e paesaggistica di Caprera, è la comunicazione dei giorni scorsi, da parte della Struttura tecnica di missione per gli anniversari di interesse nazionale istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, relativa alla registrazione, da parte della Corte dei conti, dei provvedimenti per lo stanziamento, da parte di ARCUS S.p.A., dei fondi necessari per il completamento dei lavori per la riqualificazione della “ex cava” dismessa in località Stagnali, che sarà destinata ad area di sosta a verde e parcheggio; questo adempimento amministrativo rappresenta il via libero definitivo al progetto e permetterà alla Struttura tecnica di missione di avviare quanto prima i lavori.

«In questi giorni l’Ente Parco ha raggiunto due obiettivi concreti e indispensabili per la valorizzazione culturale e paesaggistica dell’isola, che daranno l’opportunità di vedere pienamente realizzati i propri piani per l’isola di Caprera – spiega il presidente dell’Ente Parco, Giuseppe Bonanno – e questo anche grazie all’investimento complessivo di circa due milioni di euro che non sono somme “promesse”, ma già disponibili per essere utilizzate. Devo ringraziare il Demanio dello Stato che dall’organizzazione di vertice fino agli uffici regionali, hanno aiutato e supportato l’Ente parco.  I programmi dell’Ente Parco per Caprera prevedono di candidare l’isola per l’inserimento nel Mumex, ossia il Progetto pilota strategico per i Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno, il cui obiettivo è quello di potenziare l’offerta di parte del patrimonio culturale e museale del Mezzogiorno e contribuire alla crescita economica e sociale, e al quale aderiscono già realtà di spicco nazionale e internazionale come Pompei.

La soddisfazione per gli accordi sottoscritti è massima, visto che si parla di “portare a casa” un percorso di lavoro che dura da circa cinque anni; per questo non posso non ringraziare il Demanio dello Stato e il Ministero dei beni culturali, e tutte le relative strutture a livello nazionale e regionale, per la sensibilità dimostrata con l’accoglimento del progetto e la possibilità concessa all’Ente Parco di realizzarlo nei prossimi mesi e anni. La collaborazione tra enti – conclude Bonanno – offre  opportunità uniche e può portare a risultati tangibili anche quando sarebbe impensabile: con gli ultimi passaggi di questi giorni, non possiamo che dimostrarlo ancora una volta e continuare a crederci anche per il futuro. Dopo dieci anni di incompatibilità unilaterale da parte dell’amministrazione comunale rilanciamo  l’esigenza di creare una sinergia concreta e duratura con l’amministrazione comunale che vada aldilà delle dichiarazione di intenti ma che crei strutture di raccordo non solo politico ma anche tecnico. Sono sicuro che una nuova stagione potrà  partire con col rinnovamento del consiglio comunale.»

Il presidente Giuseppe Bonanno.

Il presidente Giuseppe Bonanno

Francesco Marroccu si è dimesso dall’incarico di direttore sportivo del Cagliari. Il Cagliari Calcio, in una nota, «ringrazia sentitamente il direttore sportivo Francesco Marroccu per il lavoro svolto con grande professionalità e passione, e per l’attaccamento dimostrato in questa stagione e negli anni passati alla Società rossoblù». La società rossoblù, infine, «rivolge al dirigente sardo l’augurio per le migliori fortune e una carriera ricca di grandi soddisfazioni».

Francesco Marroccu era stato scelto da Massimo Cellino e dopo il primo addio, era tornato al Cagliari la scorsa estate lasciando un’esperienza in Portogallo ed accogliendo la proposta del nuovo presidente. Questa sua decisione era nell’aria da qualche settimana. Per ufficializzarla ha atteso correttamente la conclusione della stagione (resta da giocare la partita interna con l’Udinese ma il destino del Cagliari è ormai segnato, con la retrocessione in serie B). La sua esperienza al Cagliari è durata complessivamente otto stagioni.

Il presidente Tommaso Giulini è già alla ricerca del suo sostituto.

Francesco Marroccu copia

Lunedì 1 giugno, l’Associazione Pubblico-08, in collaborazione con le Associazioni Ecomuseo Miniere di Rosas, Malik e Repubblica Nomade e il patrocinio del comune di Narcao, propone una serata speciale, in cui il lavoro sarà ponte ideale fra tradizione e futuro. L’appuntamento è fissato alle ore 19.00 al Villaggio di Rosas e dalle 19.30 si potrà scoprire la storia del complesso minerario e degustare le bontà a filiera corta del Sulcis.

Alle ore 21.00 Le Voci del Tempo in “Direction Home. Viaggio nell’Italia di Adriano Olivetti”, uno spettacolo che racconta con parole accessibili a tutti il tentativo dell’industriale di Ivrea di costruire – in anni di guerra fredda – una società alternativa al capitalismo e al socialismo.

Adriano Olivetti è stato industriale, pensatore, editore, politico, urbanista: concepì la fabbrica come luogo in cui produrre bene e non soltanto beni, mezzo e non fine, cuore di una comunità nuova e alternativa al capitalismo e al socialismo. Lo spettacolo utilizza il linguaggio altrettanto visionario e senza tempo di Bob Dylan, dando vita a un suggestivo gioco di rimandi in cui la campana olivettiana (simbolo del Movimento Comunità) e quella dylaniana (metafora di liberà) paiono cantare assieme e sotto lo stesso cielo. “Direction Home” ha ispirato la realizzazione di “Adriano Olivetti, un secolo troppo presto”, il fumetto di Marco Peroni e Riccardo Cecchetti (Edizioni BeccoGiallo, terza ristampa) premiato con la “Miglior Sceneggiatura” al Festival Internazionale del Fumetto di Napoli – Comicon 2012.

Martedì 2 giugno, l’associazione Pubblico-08, in collaborazione con la cooperativa Antarias, le associazioni Malik e Repubblica Nomade, propone un’esperienza magica, a cavallo fra musica e storia, arte e paesaggio. L’appuntamento è fissato alle ore 18.00, per un’escursione guidata al monumento naturale Domo Andesitico e al Castello di Acquafredda di Siliqua, raggiungibile a piedi salendo la collina fino alle antiche mura. Storie e leggende accompagneranno il cammino: la fortezza appartenuta al Conte Ugolino della Gherardesca le sussurra e le custodisce, nascondendo invece chissà quanti segreti.

Dalla fortezza il paesaggio è mozzafiato e i partecipanti lo godranno al tramonto. Proprio qui, nel castello del Conte, infatti, si terrà uno spettacolo musicale suggestivamente dedicato ai “dannati” della terra, a quell’umanità dolente che per decenni è stata protagonista indiscussa delle canzoni di Fabrizio De Andrè. Lo spettacolo è a cura della compagnia Le Voci del Tempo, impegnata da anni a raccontare le sue storie in luoghi anomali, per un pubblico eterogeneo, coniugando tensione narrativa e bellezza storico paesaggistica.

Miniera Rosas 2013 1Il Castello di Siliqua 3 copia

Aru-Contador 1

Archiviata anche la seconda giornata di riposo, sul Mortirolo e all’Aprica Fabio Aru va all’assalto della maglia rosa di Alberto Contador, nella 16ª tappa del Giro d’Italia 2015. Il ritardo dal leader della classifica generale, 2’35”, sulla carta on è incolmabile ma ciò che in realtà lo rende quasi tale, è la classe del campione spagnolo che fin qui, in 15 tappe, non ha mai dato segnali di possibile cedimento, al di là delle cadute, una delle quali ha consentito al campione di Villacidro di vestire la maglia rosa alla vigilia della cronometro Treviso-Valdobbiadene che poi ha fissato l’attuale classifica.

La tappa odierna prevede ben cinque gran premi della montagna, gli ultimi due dei quali saranno sicuramente durissimi. Al Campo Carlo Magno potrebbero svilupparsi delle fughe di comprimari, ai quali i migliori daranno spazio probabilmente spazio anche nella salita del Passo del Tonale e nella prima scalata all’Aprica. La corsa è destinata ad infiammarsi sulle rampe del durissimo Mortirolo, la montagna sulla quale nacque il mito di Marco Pantani, nel 1994.

E’ qui che Fabio Aru molto probabilmente tenterà l’impresa di staccare Alberto Contador, a meno che non decida con il concorso della sua squadra, l’Astana, nettamente la più completa presenta a questo Giro d’Italia, di minare le certezze della maglia rosa, per portare l’assalto finale, dopo una discesa ricca di insidie, sulla seconda scalata all’Aprica, lunga ben 14 km.

L’Astana ha preparato questa tappa molto meticolosamente ma portare a termine l’impresa di mettere in crisi Alberto Contador, non sarà certamente facile. Prima della partenza il più forte è lui, il grande favorito per la vittoria finale resta lui, solo Fabio Aru può sovvertire i pronostici e, a partire da oggi, sarà la sfida del talentuoso ciclista sardo al fuoriclasse spagnolo il tema dominante dell’ultima settimana del Giro d’Italia 2015.

 

IMG_7169_1OLYMPUS DIGITAL CAMERA GATTI_AFRICANO-00002

Un giorno dedicato al continente africano e alla sua straordinaria ricchezza culturale. Expo Milano 2015, oggi, ha festeggiato l’Africa Day. L’iniziativa, promossa da Angola e Zimbabwe – Paese quest’ultimo che detiene la presidenza dell’Unione Africana -, ha visto la partecipazione dei Paesi africani presenti all’Esposizione Universale.

«Dobbiamo trasformare questa giornata in un momento di approfondimento sul tema della sicurezza alimentare – ha spiegato il Commissario Generale del padiglione angolano e presidente dello Steering Committee dei Commissari Generali di Expo Milano 2015, Albina Assis Africano, in apertura della giornata -. È per noi un dovere dare alla nostra gente più risorse per sostenere le politiche nazionali, volte a combattere la fame e la povertà e migliorare la qualità della vita dei nostri popoli.» La direttrice del Padiglione dello Zimbabwe Constance Zhanje, intervenuta in rappresentanza del Commissario Generale del Paese, ha sottolineato il ruolo che l’Unione Africana può svolgere in tal senso nonché il ruolo importante che riveste la donna africana per la sicurezza alimentare.

La partecipazione dell’Africa a Expo Milano 2015 è molto interessante e di valore. Basti pensare che 7 delle 18 Best Practices vincitrici del bando internazionale per la selezione delle “migliori pratiche” in ambito di sostenibilità alimentare e ambientale, promosso dal programma Feeding Knowledge, sono state attuate in Paesi africani. “Il 6 luglio – ha annunciato stato il Direttore Generale del Padiglione Italia Stefano Gatti – premieremo questi progetti, qui all’Esposizione Universale».

Lo scorso 18 maggio, inoltre, Expo 2015 S.p.A. ha lanciato in collaborazione con Eni (Official Partner for Sustainability Initiatives in African Countries) il bando di concorso “Energy, Art & Sustainability for Africa”. L’obiettivo è raccogliere e finanziare delle proposte per l’ideazione di eventi culturali che saranno realizzati all’interno del sito espositivo dal 12 al 27 settembre 2015. «Grazie a questa iniziativa – ha spiegato Gatti – il continente africano sarà ulteriormente valorizzato, attraverso convegni, seminari, talk show e spettacoli che arricchiranno l’esperienza dei visitatori nel sito espositivo, in aggiunta agli eventi dei National Day già previsti nel corso del semestre».

Momento centrale della giornata è stato rappresentato dalla “Marcia dell’Africa” che dal Padiglione dell’Angola si è spinta fino allo spazio di Sao Tomè e Principe, nel Cluster del Cacao e Cioccolato, in un percorso tra musica e danze tradizionali. Al festoso corteo si sono uniti i ragazzi della scuola media Puecher di Milano che si sono esibiti in un concerto sul decumano.

Incontri, degustazioni, canti e danze sono proseguiti per l’intera giornata sia all’interno del Cluster dei Cereali e Tuberi – nel padiglione dello Zimbabwe – sia al Padiglione dell’Angola, dove questa sera si terranno cinque concerti.

«L’Eurallumina può costituire un modello di speranza, un progetto di rilancio come un segnale positivo per tutto il Sulcis Iglesiente.» A dirlo è Gianluigi Rubiu, capogruppo di Area Popolare, che spera sia solo l’inizio di una metamorfosi. «Si tratta di piano da 100 milioni di investimenti – aggiunge Rubiu -, sette dei quali a fondo perduto e 67 con finanziamento agevolato per la costruzione e messa in esercizio di un impianto di cogenerazione di energia elettrica e vapore, attraverso l’utilizzo di carbone d’importazione, da cedere prevalentemente ad Eurallumina e favorire così la riapertura dello stabilimento del Sulcis attraverso un abbattimento dei costi.»

Una svolta decisiva con il coinvolgimento di 357 addetti ai lavori. «Il contratto di sviluppo interessa la Euralenergy, la newco costituita anche da Eurallumina e Sfirs – sottolinea ancora Rubiu – per la realizzazione della centrale che dovrebbe fornire energia e vapore alla raffineria di bauxite che nella zona industriale di Portovesme si occupa della produzione di alluminio. E’ un grande risultato, in una fase negativa della congiuntura economica che possa riprendere l’attività in una delle fabbriche storiche del Sulcis Iglesiente. Un esito positivo che arriva grazie all’impegno unitario nella vertenza di lavoratori, forze politiche e sociali, delle associazioni del territorio che intendono portare ora avanti le altre vertenze con effetti vantaggiosi per tutta l’industria».

Eurallumina.

 

 Mare e Miniere a PortoscusoMare e Miniere Portoscuso 2

Organizzata dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Regione Autonoma della  Sardegna, della Fondazione Banco di Sardegna e dei comuni coinvolti, la rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere”, giunge alla ottava edizione proponendo un denso programma artistico, educativo e naturalistico, che intende ridare centralità culturale ai luoghi legati al mare e alla cultura geo-mineraria del Sulcis Iglesiente, un territorio sorprendente e fascinoso caratterizzato anche dalla grande ricchezza di patrimonio storico e archeologico. Dall’area sulcitana la rassegna si irradierà in tutta l’isola con concerti ed eventi che toccheranno località di tutta la Sardegna, coinvolgendo le comunità e richiamando per tutto l’anno visitatori non solo interessati a consumare il magnifico blu delle acque mediterranee, ma anche a trovare benessere psico-fisico personale e a dedicarsi alla formazione culturale.

Dopo il concerto inaugurale “Gloria et Honore Coronasti Domine. Melodie dall’antica liturgia ed echi della tradizione religiosa in onore di Sant’Antioco”, tenutosi il 19 aprile nella splendida cornice della Basilica di Sant’Antioco Martire e che ha visto protagonisti Giacomo Baroffio, il Coro Laus Cordis diretto da Kim Eun Ju Anastasia, Mauro Palmas, Luigi Lai, il Coro Su Concordu ‘e Su Rosariu di Santu Lussurgiu, Elena Ledda, Simonetta Soro, Alessandro Foresti, Pietro Cernuto, Marcello Peghin e Silvano Lobina, la rassegna entra nel vivo con la serie di Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare, che si terranno presso dal 28 giugno al 4 luglio 2015 a Portoscuso (CI) presso l’Istituto Comprensivo Statale  “Vittorio Angius” in via Asproni, 7. Tenuti da grandi maestri come Luigi Lai, uno dei depositari del repertorio tradizionale delle launeddas, e da alcuni tra  principali protagonisti del folk italiano, quali Elena Ledda, Simonetta Soro, Pietro Cernuto, Riccardo Tesi, Nando Citarella, Simone e Nicolò  Bottasso, Alessandro Foresti e Giuseppe Molinu, gli stage sono indirizzati sia a musicisti già formati sia a chi desidera avvicinarsi per la prima volta al mondo musicale tradizionale. Naturalmente, alle attività didattiche del mattino seguiranno i concerti serali, che si trasformeranno in occasioni davvero uniche, nelle quali insegnanti e allievi potranno interagire in feste di musica e danze.

Insomma, un’esperienza davvero unica, da vivere intensamente tra musica, cultura e straordinarie bellezze di luoghi in cui è possibile riscoprire l’antico fascino del Mediterraneo, nei suoi angoli più nascosti e spettacolari. Infatti, oltre agli eventi musicali e agli stage di canto, strumenti e danza, quest’anno partiranno anche itinerari turistici e naturalistici alla scoperta di un territorio sorprendente.

Porticciolo e Municipio di Portoscuso

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Il degrado nel quale viene lasciato da troppi anni il quartiere Marina sta assumendo proporzioni insopportabili. Tutto questo a discapito di tanti cittadini che investirono nell’acquisto di appartamenti e nella ristrutturazione delle facciate ma anche nei confronti delle migliaia di turisti che stanno sbarcando in queste settimane dalle navi da crociera. A denunciarlo è il comitato Stampace e Marina riunitosi per fare il punto della situazione e che ha riscontrato il grave peggioramento della situazione. Alcuni esempi ci sono stati segnalati nella nostra pagina face book dove le proteste dei residenti stanno trovando ascolto all’indirizzo https://www.facebook.com/comitato.stampaceemarina .

Roberto Pappalardo, manager nel settore turistico e residente da pochi anni nel quartiere, denuncia il degrado della via Sant’Eulalia, dove davanti a rivendite di liquori sono disposti dei cassonetti maleodoranti sotto i quali viene quotidianamente imbrattato il selciato con cibo e liquidi di varia natura, rendendo il passaggio non solo appestato dal puzzo ma anche pieno di insetti, soprattutto con l’arrivo del caldo.

A rincarare la dose ci ha pensato il noto gestore di uno storico ristorante di via Cavour, Antonio Mura dell’Antica Hostaria che l’altro giorno si è sfogato su facebook denunciando l’ennesima rissa tra Rom e Pakistani.

L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, questo pomeriggio ha partecipato, nella sede regionale dell’Agenzia del Demanio, all’atto formale di trasferimento di una serie di beni immobili che lo Stato aveva espropriato nei Comuni di Gairo e Cardedu negli anni ’40 e ’50, in particolare nelle zone interessate da alluvioni. A breve la Regione li trasferirà a prezzo simbolico ai due Comuni, oggi rappresentati dai sindaci.

«L’art. 14 dello Statuto Sardo – ha sottolineato l’assessore Erriu – prevede che questo passaggio avvenga attraverso la Regione. Abbiamo avviato un proficuo confronto con il Demanio, coinvolgendo anche gli enti locali con un lungo e faticoso lavoro di aggiornamento catastale. L’obiettivo è quello di arrivare all’acquisizione di altri beni considerati non strategici dallo Stato e dislocati in tutta la Sardegna, sia nelle coste che nei centri abitati e in zone di interesse turistico: parliamo di caserme e strutture militari, ma anche di edifici dell’Amministrazione penitenziaria. Un intervento di federalismo demaniale che ci consentirà di restituire ai cittadini sardi beni che spesso risultano chiusi e inaccessibili da tanto tempo.»

Cristiano Erriu 07