27 November, 2024
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Nuoro copia

Il Centro Democratico chiede alla Regione di intervenire per risolvere la vertenza tra Asl 3 di Nuoro e PSSC.

Da marzo centinaia di dipendenti delle ditte Derichebourg e Polish House non ricevono lo stipendio. Si tratta di lavoratori di due imprese che fanno parte del raggruppamento Polo Sanitario Sardegna Centrale-Società di progetto Spa (PSSC), associazione che gestisce una lunga e importante serie di servizi per conto della Asl n° 3  di Nuoro. La Asl sta portando avanti un’azione di controllo e verifica nell’interesse pubblico, iniziativa che la PSSC sta strumentalizzando mettendo in atto un ingiustificato braccio di ferro le cui conseguenze negative si riversano sui lavoratori delle ditte coinvolte e sugli utenti del servizio sanitario.

L’Azienda sanitaria nuorese sostiene di avere già versato nelle casse della PSSC circa 40 milioni di euro per il pagamento di prestazioni che in parte non sono state ancora fornite; per contro la PSSC non avrebbe ancora pagato a sua volta le ditte Derichebourg e Polish House per i servizi da loro erogati; per questo motivo il pagamento degli stipendi di centinaia di dipendenti è bloccato da mesi.

«Riteniamo inaccettabile una simile situazione e chiediamo che la Giunta regionale, e in particolare l’assessorato della Sanità, intervenga prima di tutto per garantire le buste paga ai lavoratori che, pur non essendo alle dirette dipendenze della Asl, erogano comunque dei servizi indispensabili per il funzionamento del sistema sanitario locale – sostengono i consiglieri regionali Roberto Desini e Anna Maria Busia – in secondo luogo l’assessorato della Sanità e l’Esecutivo dovrebbero chiarire tempestivamente i rapporti intercorsi fra la Asl di Nuoro e PSSC, nell’ambito di una vicenda che, in base a quanto denunciato dalla stessa Asl n°3, ha degli aspetti quantomeno preoccupanti».

Eurallumina.

E’ stato sottoscritto oggi il Protocollo d‘intesa per la ripresa dell’attività produttiva dello stabilimento Eurallumina e messa in sicurezza e bonifica del sito di stoccaggio dei residui delle lavorazioni. Si tratta di un atto fondamentale che stabilisce le linee guida per la ripresa produttiva del primo anello della filiera dell’alluminio, per la gestione, nel rispetto delle normative di legge, dell’area destinata allo stoccaggio dei residui di lavorazione prodotti nel ciclo industriale.

Ne dà comunicazione, con un comunicato stampa, la RSU Eurallumina.

«Riguardo alle opere di messa in sicurezza eseguite nel sito di stoccaggio dal 2009 ad oggi, sotto l’egida e i finanziamenti del ministero dell’Ambiente – sottolinea la RSU Eurallumina -, il documento regola e sancisce la totale restituzione delle somme spese da Eurallumina, di fatto già avvenuta mediante apposita fidejussione. Un lungo iter che, per produrre il documento finale, vista la delicatezza degli argomenti, ha avuto una durata di quasi due anni, a testimonianza dell’attenzione al minimo dettaglio, al rispetto delle norme e alla tutela di tutti (ambiente, cittadini, lavoratori), che ha visto in primis il ministero dell’Ambiente (massima espressione tecnica in merito all’argomento “Ambiente”), il ministero dello sviluppo Economico e, a seguire, la regione Sardegna, l’ex provincia di Carbonia Iglesias, il comune di Portoscuso, il Consorzio industriale, l’Arpas e, infine, Eurallumina, arrivare alla condivisione dell’intesa, a cui ha dato un determinante sostegno il coordinamento del Piano Sulcis. Tutti gli enti coinvolti, dalla Regione agli enti locali, hanno prodotto prima della firma ufficiale e per ulteriore legittimazione, delle apposite delibere, ultimo vaglio e verifica, a garanzia sigillo di trasparenza e garanzia. Il documento inoltre farà parte della prossima istanza di dissequestro delle Aree “A” e “B” del sito di stoccaggio (mentre l’Area C e la sala pompe erano già state dissequestrate lo scorso novembre) e pervenire così al completo esercizio e affidamento del sito per i fini operativi industriali. E’ in fase avanzata anche la caratterizzazione dell’Area “D” (il settore di nuova espansione), Domani, venerdì 22 maggio, si svolgerà presso la divisione ambientale dell’ex Provincia, la verifica di un’integrazione elaborata tra Arpa ed Eurallumina e si andrà avanti con le attività legate alle autorizzazioni.»

«Sempre i dirigenti del settore ambientale dell’ex Provincia, amministrata da Giorgio Sanna, dopo l’ acquisizione del verbale emanato dal ministero dell’Ambiente, venerdì 15 maggio, hanno deliberato il definitivo nulla-osta per le prove tecniche sull’impianto T.a.r.i. (trattamento acque reflue industriali). Previa richiesta al comune di Portoscuso e obbligatorio nulla-osta concesso dal magistrato competente (pervenuta mercoledì 13 maggio), sono iniziati i lavori per mettere in opera quanto necessario per eseguire i test sull’impianto T.a.r.i., che dovrebbero concludersi presumibilmente entro la settimana prossima. A quel punto, si dovrà stabilire, in coordinamento con la ditta che si occupa del trattamento delle acque, la data nella quale si eseguirà materialmente l’innesto alla linea dalla quale spillare l’ acqua necessaria ai test dell’impianto.»

«Dai primi giorni di giugno gli operatori Eurallumina della sezione che si occuperà della gestione dell’impianto T.a.r.i., seguiranno dei   corsi di sicurezza e aggiornamento sulle operazioni che dovranno svolgere. Le prove tecniche avranno durata 60 giorni, se produrranno esito positivo, si procederà al completo ritorno alla gestione diretta di Eurallumina per quanto riguarda emungimento e trattamento acque di falda, passaggio altrettanto fondamentale per la ripresa produttiva.»

«I lavoratori e le lavoratrici – annuncia la RSU Eurallumina – si riuniranno nuovamente mercoledì 27 maggio dove, per preparare la presentazione pubblica del progetto per la realizzazione dell’impianto di cogenerazione di energia, che si svolgerà il giorno seguente (28 maggio), alle 15,30, presso la Sala convegni del Consorzio industriale. L’impianto – sottolinea la RSU Eurallumina – garantirà il totale fabbisogno di energia, sarà di ultima generazione (progettato e strutturato mediante le migliori tecnologie disponibili), e garantirà un netto miglioramento dell’impatto ambientale dello stesso. Per la sua costruzione, verranno utilizzati oltre 200 lavoratori degli appalti e, a regime, occuperà nella ripresa delle produzioni, 357 lavoratori diretti (circa 70 nuove assunzioni) e 150 nel sistema delle manutenzioni, oltre ai servizi, mense, trasporti, fornitori e indotto, un tanto atteso cambiamento di rotta per l’economia del  territorio ormai allo stremo delle forze. Il piano industriale di riavvio prevede complessivamente 188 milioni di investimenti.»

L’intervento del presidente, Gianfranco Ganau, ha aperto, nell’Aula del parlamento regionale, i lavori del convegno “partiti e democrazie in movimento”, promosso dal dipartimento di storia, beni culturali e territorio dell’università di Cagliari, dalla Società italiana di studi elettorali, da “Candidate and leader selection” e patrocinato dal Consiglio regionale della Sardegna.

Nel suo discorso di saluto, il presidente dell’assemblea sarda ha ricordato il ruolo fondamentale dei partiti nell’attuale sistema democratico («ho difficoltà ad immaginare un sistema democratico senza i partiti e senza che i partiti svolgano quel ruolo di rappresentanza delle istanze e quelle funzioni di mediazione  che gli sono stati propri, riconosciuti dalla Costituzione») ed ha rivolto critiche all’attuale legge elettorale regionale («una pessima legge, nata in una logica di autoconservazione che non è riuscita, colpevolmente, a garantire una rappresentanza di genere ma neanche quella territoriale»).

L’assessore degli Affari Generali, Gian Mario Demuro, ha invece portato il saluto dell’esecutivo regionale e del presidente della Giunta, Francesco Pigliaru. L’assessore, nella sua breve relazione, ha ripreso il tema della legge elettorale per ribadirne i limiti e per affermare che il futuro dei parlamenti regionali dipende in larga misura dalle norme che ne regolano l’elezione. «Serve una buona legge elettorale – ha proseguito Demuro – che sappia coniugare governabilità, rappresentanze territoriali e la parità di genere».

In conclusione del suo intervento, Gian Mario Demuro, ha ricordato «il recente successo dello “Scottish national party” alle elezioni in Gran Bretagna, per evidenziare le peculiarità politiche della realtà sarda, caratterizzata da una forte presenza di forze autonomiste che – così ha affermato il delegato alle Riforme – rappresentano un pezzo della maggioranza che governa la Regione sarda».

I lavori del convegno proseguono con le relazioni di docenti ed esperti, tra le quali, quelle di Roberto d’Alimonte, docente della Luiss; Mauro Calise, dell’Università di Napoli e Paolo Segatti dell’Università di Milano. Il dibattito è moderato da Alessandra Sardoni, giornalista de “La 7” e presidente dell’associazione stampa parlamentare.

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Sette preghiere per benedire, secondo sette differenti riti religiosi, un pasto comune. Si è concluso con questo gesto altamente simbolico l’incontro “Il cibo dello spirito nella Carta di Milano”, che si è tenuto questa mattina al Teatro della Terra, al Parco della Biodiversità di Expo Milano 2015. Un appuntamento all’insegna del dialogo e della condivisione, che ha visto protagonisti i rappresentanti delle maggiori tradizioni religiose del mondo.

Sono intervenuti il vicario episcopale della Chiesa Cattolica Ambrosiana mons. Luca Bressan, l’Imam Hamid Abd al-Qadir Distefano della Coreis (Comunità Religiosa Islamica Italiana), il pastore Giuseppe Platone della Chiesa Evangelica Valdese, il rabbino Elia Richetti, la cappellana della Chiesa Anglicana Vickie Sims, il vice presidente dell’Unione Induista Svamini Hamsananda Ghiri, e il monaco buddhista tibetano Tenzin Khenze. Ha partecipato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina.

Sostenibilità nella produzione alimentare e rispetto dell’ambiente sono stati i temi al centro del dibattito, organizzato in occasione della Giornata ONU dedicata alla Diversità culturale per il Dialogo e lo Sviluppo. Ogni ospite ha portato la propria testimonianza e la propria esperienza per dare un contributo spirituale alla grande sfida aperta dal tema dell’Esposizione Universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, partendo dall’assunto condiviso del cibo come valore da non sprecare perché sostentamento per il corpo e per l’anima.

L’incontro di oggi rappresenta un momento importante nel percorso di costruzione della Carta di Milano, che proprio al dialogo interreligioso ha dedicato uno dei 42 tavoli che hanno animato il grande appuntamento delle “Idee di Expo”, che si è tenuto all’Hangar Bicocca di Milano nel mese di febbraio.

L’iniziativa è stata promossa da ExpoNet, il magazine ufficiale di Expo Milano 2015, che negli scorsi mesi ha coinvolto i rappresentanti presenti oggi e quelli di altre confessioni religiose – tra cui il parroco della Chiesa Ortodossa Greca Vitsos Theophilaktos, e il parroco della Chiesa Armena Tovma Khachatryan – per approfondire i temi della sicurezza alimentare e dello spreco.

Tripadvisor x Parco La Maddalena

Il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena ha ottenuto il riconoscimento da TripAdvisor con il Certificato di eccellenza 2015, #COE15 grazie alle recensioni positive pubblicate sul portale di viaggi più famoso al mondo.

Questo risultato premia la natura incontaminata dell’Arcipelago, un sito di grande bellezza e unicità agli occhi degli utenti.  526 recensioni “eccellenti”, un totale di 619 con le quali i viaggiatori hanno espresso il loro parere più che positivo nei confronti del Parco Nazionale. Sono aumentati i post da parte dei turisti stranieri che, ammaliati dai colori e profumi dell’Arcipelago, descrivono con entusiasmo i paesaggi delle isole paragonandole alle spiagge caraibiche, consigliandole come tappa obbligatoria del nord Sardegna.

«Soltanto due anni fa il Parco, ad un anno dalla sua iscrizione, aveva ottenuto il primo posto per  migliore attrazione turistica della Sardegna – ha dichiarato il presidente Giuseppe Bonanno -. Questo certificato da valore all’Arcipelago, alle sue particolarità, alla sua natura incontaminata che l’Ente Parco ogni giorno cerca di preservare e di promuovere con piccole iniziative come questa.»

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L’Amministrazione comunale di Iglesias, d’intesa con il Comitato cittadino per il centenario della Grande Guerra, onorerà la memoria dei caduti militari, civili, internati e prigionieri di guerra nella giornata di domenica 24 maggio 2015, a partire dalle ore 9.00, attraverso una serie di iniziative che si svolgeranno in città.

Il programma è il seguente: alle ore 9.00, raduno partecipanti nella Piazza Brigata Sassari; alle ore 9.30, Messa in suffragio di tutti i Caduti, con omaggio floreale al monumento Brigata Sassari; alle ore 10.15, corteo dalla Piazza Brigata Sassari alla Piazza Oberdan e deposizione di una corona in memoria dei caduti. Interventi delle autorità; alle ore 11.30, infine, inaugurazione della mostra presso la sede dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, in via Gramsci n. 13.

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Alla squadra degli Chef Ambassador di Expo Milano 2015 si aggiunge il pluripremiato Antonino Cannavacciuolo.

Dotato di forte personalità ed enorme carisma, lo chef è diventato famoso per aver condotto la versione italiana di “Cucine da Incubo” e per il libro “In Cucina Comando io”, che gli hanno permesso di mostrare tutto il suo talento e lo hanno reso uno degli chef più amati d’Italia. 1Expo Milano 2015 – spiega il nuovo Ambassador – è una grande opportunità per il Paese: abbiamo grandi prodotti e quando all’estero assaggiano i nostri piatti dicono ‘wow!’».

Di alimentazione e cibi nostrani Antonino Cannavacciuolo è appassionato: «Nascere a Napoli, secondo me, per un cuoco è una fortuna; inizi da bambino per gioco e per mancanza di giocattoli usi gli ingredienti».

Per questo motivo, a Expo Milano 2015 ha deciso di aggiungere il limone: «Ho pensato a questo alimento, per i tanti usi che se ne possono fare. Per la tradizione campana il limone è tutto: un medicinale, un dessert, un rinfrescante, un aroma. È proprio un bell’ingrediente e oggi lo voglio portare ad Expo perché se lo merita».

Lo chef è sempre stato sensibile ai problemi alimentari legati alla povertà e allo spreco: «Oggi senti statistiche mondiali da brivido. Quando pensi che nel lavoro si butta molto, realizzi che basterebbe un po’ più d’impegno per dar da mangiare a tante persone».

«Antonino Cannavacciuolo è uno chef conosciuto e apprezzato in tutta Italia, in grado di mixare le sue indiscusse doti enogastronomiche con la ricerca di una cucina di alto livello e ricca di materie prime che si rifanno ai sapori mediterranei – dice Rossella Citterio, direttore della Comunicazione di Expo Milano 2015 -. La sua notorietà sarà importante per divulgare con sempre maggior convenzione il messaggio dell’Esposizione Universale: garantire cibo sano, sicuro e sostenibile per tutti.»

Sono state consegnate stamane, in Consiglio regionale, le medaglie di riconoscimento agli uomini del nucleo subacqueo della Guardia costiera di Cagliari.

«Un gesto semplice – ha detto il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau – per testimoniare gratitudine e riconoscenza verso chi opera quotidianamente nell’interesse della Sardegna e del Paese, in condizioni difficili e complicate ma sempre con grande responsabilità, un alto senso del dovere e una straordinaria professionalità.»

Le medaglie ricordo sono state consegnate al tenente di vascello, Gianni Dessì e agli uomini del IV nucleo sommozzatori della Guardia costiera di Cagliari, Rocco Pillon, Marco Claudio Esposito, Gabriele Barricella, Francesco Bosco e al capo infermiere, Giuseppe Trombetta, protagonisti della missione del 3-6 ottobre 2013 a Lampedusa per  il recupero delle salme di 364 persone, a seguito del naufragio di una imbarcazione carica di migranti provenienti dalle coste del Nord Africa.

La complessità della missione (il natante era adagiato su un fondale di circa 50 metri) è stata sottolineata dal comandante generale del corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera, l’ammiraglio ispettore capo, Felicio Angrisano, che ha ricordato la tragedia del 2013 quando i migranti, per far notare la loro presenza alle altre imbarcazioni in navigazione, diedero fuoco ad una coperta intrisa di gasolio, provocando così l’incidente che portò al naufragio del peschereccio. «Sarebbe bastato un semplice razzo di soccorso del costo di 25 euro – ha spiegato l’ammiraglio ispettore capo – per evitare il dramma». «Ma quel peschereccio inabissatosi col suo carico di vittime innocenti – ha proseguito Angrisano – ci dimostra che pur di conseguire un risparmio irrisorio c’è chi può arrivare ad attribuire ad una vita umana un valore inferiore ai 0.06 centesimi di euro».

All’incontro istituzionale negli uffici della presidenza del Consiglio regionale, hanno inoltre partecipato il direttore marittimo della Sardegna centro-meridionale, capitano di vascello, Vincenzo Di Marco; l’aiutante di bandiera del comandante generale, il tenente di vascello, Marco Genta; l’ufficiale addetto al direttore marittimo, il tenente di vascello subacqueo, Pietro Alfano; il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu, che è stato ringraziato pubblicamente dal presidente Ganau per aver proposto la consegna dei riconoscimenti agli uomini della Guardia costiera di Cagliari.  

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Una nota pubblicata questa mattina nel sito internet della Regione, precisa che la gara per il mutuo da 700 milioni di euro da destinare al Piano Infrastrutture non è conclusa: si è chiusa solo la prima fase, quella della manifestazione d’interesse, che è appunto solo lo step preliminare e non preclude in alcun modo l’eventuale partecipazione alla gara vera e propria che si è appena aperta con l’invio degli inviti alle banche.

La gara si chiuderà invece il 12 giugno: solo allora verranno aperte le buste. Nel caso in cui non ci fossero offerte da parte delle banche private, la Regione contrarrà il mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti alla quale, precisa ancora l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, «avremmo potuto ricorrere sin da subito, perché la legge ce lo consente, senza bandire alcuna gara. Abbiamo deciso di coinvolgere le banche per due motivi: primo per provare a spuntare un tasso d’interesse il più vantaggioso possibile per far risparmiare i sardi, dunque solo ed esclusivamente nell’interesse delle casse pubbliche. Secondo – sottolinea il vicepresidente della Giunta – per dare, in un’ottica di attenzione alla concorrenza, un’opportunità agli istituti di credito che operano in Sardegna e un segnale al mercato, pur nella consapevolezza che con tassi di mercato così bassi non è facile che istituti privati possano offrire condizioni più vantaggiose di quelle della Cdp. Nonostante questa consapevolezza, stiamo provando a far risparmiare i sardi, tant’è che nell’articolo 4 comma 2 della Finanziaria c’è scritto chiaramente che la Regione avrebbe preso in considerazione solo offerte con tassi d’interesse più vantaggiosi di quelli della Cdp».

Per quanto riguarda la Cassa Depositi e Prestiti, «i contatti con l’Assessorato sono quotidiani, c’è un’interlocuzione continua che non si è mai interrotta» dice ancora l’assessore Paci. Che sulla durata del mutuo spiega: «Non ci sono difficoltà né ostacoli né altri fantomatici misteri. È molto semplice: la Cdp ha un prodotto standard che prevede l’erogazione in cinque anni. Noi abbiamo spiegato che per realizzare infrastrutture pubbliche cinque anni sono troppo pochi e abbiamo chiesto un tiraggio su otto anni. In entrambi i casi la restituzione del mutuo è prevista in 20 anni».

«La situazione è chiara e lineare – conclude Raffaele Paci -. Stiamo rispettando iter e tempi, non ci sono ritardi e il Piano Infrastrutture si farà. Tutto il resto sono sterili, inutili polemiche da campagna elettorale messe in piedi da chi ha solo ed esclusivamente interesse a remare contro una Giunta che invece sta finalmente cambiando la Sardegna, dopo averla trovata in condizioni disperate. Il Piano infrastrutture, che ora è all’attenzione della Commissione Consiliare, è un intervento atteso e apprezzato da tutte le associazioni e i sindacati, perché finalmente aiuterà in modo determinante a superare il gap infrastrutturale che l’Isola da sempre subisce imprimendo allo stesso tempo una svolta all’economia sarda, duramente provata dalla crisi e dall’incapacità di chi ci ha preceduto.»

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La Giunta regionale esaminerà le linee strategiche del Piano Energetico Regionale entro la prima decade di giugno. Lo ha reso noto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, nel corso di un incontro, svoltosi in viale Trento a Cagliari, con i segretari regionali e territoriali FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL, UILTEC-UIL per esaminare le problematiche legate allo sviluppo del settore industriale, e in particolare del comparto chimico, in Sardegna. Le linee strategiche del PEARS prevedono la metanizzazione dell’isola con l’obiettivo di garantire elevati livelli di sicurezza nell’approvvigionamento e costi vantaggiosi per le aziende e i cittadini nel più breve tempo possibile.

«Stiamo mantenendo fede agli impegni presi – ha detto l’assessore Piras – la Giunta farà scelte rapide nell’interesse dei sardi e della Sardegna. La questione energetica è strategica per disegnare il rilancio dell’industria nella nostra regione. La determinazione dell’esecutivo è testimoniata anche dall’impegno profuso per ottenere la proroga dell’essenzialità per le centrali elettriche sarde, un risultato che non era affatto scontato.»

L’assessore dell’Industria ha annunciato inoltre che verrà presto avviato un confronto con tutti gli interlocutori istituzionali sul progetto di sviluppo industriale della Sardegna.

«Abbiamo un nostro piano, una nostra idea di riconversione manifatturiera – ha concluso l’assessore Piras – che deriva dalle numerose misure del Piano Regionale di Sviluppo dedicate alle imprese. Vogliamo sottoporla all’attenzione di imprenditori, sindacati ed enti locali, e arricchirla con il loro contributo. È una base di partenza innovativa, una scelta di metodo che, nel nostro intento, dovrà portare a soluzioni condivise”.