E’ stato sottoscritto oggi il “Protocollo d‘intesa per la ripresa dell’attività produttiva dello stabilimento Eurallumina e messa in sicurezza e bonifica del sito di stoccaggio dei residui delle lavorazioni”. Si tratta di un atto fondamentale che stabilisce le linee guida per la ripresa produttiva del primo anello della filiera dell’alluminio, per la gestione, nel rispetto delle normative di legge, dell’area destinata allo stoccaggio dei residui di lavorazione prodotti nel ciclo industriale.
Ne dà comunicazione, con un comunicato stampa, la RSU Eurallumina.
«Riguardo alle opere di messa in sicurezza eseguite nel sito di stoccaggio dal 2009 ad oggi, sotto l’egida e i finanziamenti del ministero dell’Ambiente – sottolinea la RSU Eurallumina -, il documento regola e sancisce la totale restituzione delle somme spese da Eurallumina, di fatto già avvenuta mediante apposita fidejussione. Un lungo iter che, per produrre il documento finale, vista la delicatezza degli argomenti, ha avuto una durata di quasi due anni, a testimonianza dell’attenzione al minimo dettaglio, al rispetto delle norme e alla tutela di tutti (ambiente, cittadini, lavoratori), che ha visto in primis il ministero dell’Ambiente (massima espressione tecnica in merito all’argomento “Ambiente”), il ministero dello sviluppo Economico e, a seguire, la regione Sardegna, l’ex provincia di Carbonia Iglesias, il comune di Portoscuso, il Consorzio industriale, l’Arpas e, infine, Eurallumina, arrivare alla condivisione dell’intesa, a cui ha dato un determinante sostegno il coordinamento del Piano Sulcis. Tutti gli enti coinvolti, dalla Regione agli enti locali, hanno prodotto prima della firma ufficiale e per ulteriore legittimazione, delle apposite delibere, ultimo vaglio e verifica, a garanzia sigillo di trasparenza e garanzia. Il documento inoltre farà parte della prossima istanza di dissequestro delle Aree “A” e “B” del sito di stoccaggio (mentre l’Area C e la sala pompe erano già state dissequestrate lo scorso novembre) e pervenire così al completo esercizio e affidamento del sito per i fini operativi industriali. E’ in fase avanzata anche la caratterizzazione dell’Area “D” (il settore di nuova espansione), Domani, venerdì 22 maggio, si svolgerà presso la divisione ambientale dell’ex Provincia, la verifica di un’integrazione elaborata tra Arpa ed Eurallumina e si andrà avanti con le attività legate alle autorizzazioni.»
«Sempre i dirigenti del settore ambientale dell’ex Provincia, amministrata da Giorgio Sanna, dopo l’ acquisizione del verbale emanato dal ministero dell’Ambiente, venerdì 15 maggio, hanno deliberato il definitivo nulla-osta per le prove tecniche sull’impianto T.a.r.i. (trattamento acque reflue industriali). Previa richiesta al comune di Portoscuso e obbligatorio nulla-osta concesso dal magistrato competente (pervenuta mercoledì 13 maggio), sono iniziati i lavori per mettere in opera quanto necessario per eseguire i test sull’impianto T.a.r.i., che dovrebbero concludersi presumibilmente entro la settimana prossima. A quel punto, si dovrà stabilire, in coordinamento con la ditta che si occupa del trattamento delle acque, la data nella quale si eseguirà materialmente l’innesto alla linea dalla quale spillare l’ acqua necessaria ai test dell’impianto.»
«Dai primi giorni di giugno gli operatori Eurallumina della sezione che si occuperà della gestione dell’impianto T.a.r.i., seguiranno dei corsi di sicurezza e aggiornamento sulle operazioni che dovranno svolgere. Le prove tecniche avranno durata 60 giorni, se produrranno esito positivo, si procederà al completo ritorno alla gestione diretta di Eurallumina per quanto riguarda emungimento e trattamento acque di falda, passaggio altrettanto fondamentale per la ripresa produttiva.»
«I lavoratori e le lavoratrici – annuncia la RSU Eurallumina – si riuniranno nuovamente mercoledì 27 maggio dove, per preparare la presentazione pubblica del progetto per la realizzazione dell’impianto di cogenerazione di energia, che si svolgerà il giorno seguente (28 maggio), alle 15,30, presso la Sala convegni del Consorzio industriale. L’impianto – sottolinea la RSU Eurallumina – garantirà il totale fabbisogno di energia, sarà di ultima generazione (progettato e strutturato mediante le migliori tecnologie disponibili), e garantirà un netto miglioramento dell’impatto ambientale dello stesso. Per la sua costruzione, verranno utilizzati oltre 200 lavoratori degli appalti e, a regime, occuperà nella ripresa delle produzioni, 357 lavoratori diretti (circa 70 nuove assunzioni) e 150 nel sistema delle manutenzioni, oltre ai servizi, mense, trasporti, fornitori e indotto, un tanto atteso cambiamento di rotta per l’economia del territorio ormai allo stremo delle forze. Il piano industriale di riavvio prevede complessivamente 188 milioni di investimenti.»