27 November, 2024
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Palazzo della Regione 1 copia

Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, hanno incontrato una delegazione della Coldiretti guidata dal presidente regionale, Battista Cualbu e dal direttore, Luca Saba. I temi affrontati sono stati la nuova Politica agricola comune (Pac), i pagamenti dell’indennità compensativa e la chiusura delle assegnazioni del carburante agricolo agevolato.

«C’è la nostra più ampia disponibilità al confronto – ha detto Francesco Pigliaru -, un confronto che ci permetta di trovare le soluzioni alle problematiche del mondo agricolo sardo: comparto in cui crediamo enormemente e su cui stiamo investendo risorse ed energie.»
Per quanto riguarda il superamento dei ritardi dell’ente pagatore nazionale, evidenziati dai rappresentanti di Coldiretti, il presidente Pigliaru ha dichiarato la disponibilità a intervenire direttamente con il governo, «proponendo un supporto dei tecnici dell’Agenzia regionale Argea per accelerare il disbrigo delle pratiche».

Nel corso dell’incontro si è parlato inoltre di refresh dei suoli agricoli, Piano di sviluppo rurale 2014-2020, agnello di Sardegna Igp, filiera della patata, disciplinari di produzione dei culurgiones, comparto ovicaprino, prezzo del latte, internazionalizzazione e conquista di nuovi mercati. La volontà a collaborare è stata ribadita da Elisabetta Falchi, che ha spiegato come «gli uffici dell’assessorato stiano lavorando per superare i ritardi nei pagamenti dei premi e delle assegnazioni del gasolio. Lo stesso si sta facendo con Bruxelles per chiudere quanto prima la partita del prossimo Psr, così da far partire al più presto i bandi, compreso quello dell’indennità compensativa».

Palazzo della Regione 3 copia

Sono stati compiuti passi in avanti nella soluzione della vertenza Energ.It dopo l’avvio delle procedure di licenziamento da parte dell’imprenditore. È quanto emerso nel corso di un incontro, convocato ieri mattina dall’assessorato dell’Industria, al quale hanno partecipato i rappresentanti dell’azienda e dei sindacati e, in rappresentanza dell’assessore Maria Grazia Piras, il capo di gabinetto Massimo Cugusi. Energ.it ha confermato di voler mantenere il proprio radicamento in Sardegna e di voler valorizzare il patrimonio professionale e tecnologico dell’azienda.

I sindacati, dal canto loro, si sono dichiarati pronti a collaborare per trovare una soluzione che consenta di intervenire concretamente sulla riduzione del costo del lavoro. L’Assessorato ha auspicato il ritiro dei licenziamenti individuali e la prosecuzione del dialogo finalizzato per individuare strumenti alternativi nell’ambito degli ammortizzatori sociali, ai quali Energ.it potrebbe avere accesso. La conferma dell’azienda di voler restare in Sardegna assume particolare valenza, anche nella prospettiva del possibile ingresso in tempi brevi nel capitale sociale di un nuovo socio di rilievo nazionale che, attraverso nuove risorse finanziarie, tecnologiche e di nuovo mercato, potrebbe assicurare una nuova e concreta prospettiva di rilancio dell’azienda. L’Assessorato ha confermato, infine, la piena disponibilità a favorire i percorsi di soluzione dei problemi e ad analizzare con particolare attenzione il piano industriale che Energ.it presenterà nei prossimi mesi.

Carbonia • Piazza Roma copia

Questa mattina, alle ore 10.30, presso la sala conferenze del Museo del Carbone all’interno della Grande Miniera di Serbariu, si terranno le premiazioni del concorso fotografico “Cartoline da Carbonia”, organizzato dal comune di Carbonia per coinvolgere cittadini, studenti e turisti nella scoperta della città.

Nel corso della manifestazione, le 10 fotografie vincitrici selezionate dalla giuria saranno premiate con una fornitura di 5 libri su Carbonia. Un attestato di partecipazione e una piccola pubblicazione saranno consegnati a tutti i partecipanti,  mentre le 4 menzioni di merito e i 12 autori segnalati dalla Giuria riceveranno un piccolo riconoscimento.

Tutte le fotografie, ritenute idonee dalla commissione, saranno pubblicate nella sezione “Cartoline da Carbonia” del sito internet comunale.

«L’assessorato regionale della Sanità si dia una mossa e faccia immediatamente chiarezza sui Piani personalizzati rivolti a persone con disabilità grave, che andranno in scadenza al 30 giugno prossimo, così come disposto con la delibera N. 8/9 del 24/02/2015. Atto di Giunta con cui si è decisa la proroga dei piani in essere al 31 dicembre 2014 fino al giugno 2015, in attesa dei nuovi criteri per la valutazione della non autosufficienza. Criteri di cui tuttavia non si sa ancora nulla, benché la scadenza sia ormai imminente.»

Lo dice Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Questo ritardo, frutto dell’immobilismo della Giunta – aggiunge Locci -, aumenta lo stato di incertezza in cui vivono sia i famigliari dei pazienti che fino a oggi hanno beneficiato delle misure contenute nel Fondo per la non autosufficienza, sia i Comuni, chiamati a fornire loro risposte e rassicurazioni. Non solo c’è il timore che le nuove linee guida possano cancellare in un colpo solo una miriade di piani di sostegno (la Giunta, così, otterrebbe indirettamente l’obiettivo più volte annunciato senza alcuna remore: ridurre i fondi destinati alle non autosufficienze), ma addirittura, considerata la proverbiale lentezza dell’assessorato della Sanità, famigliari e comuni corrono il rischio di piombare nel limbo dal 30 giugno in poi.»

Antonello Cabras 24

Venerdì 22 maggio, alle ore 17.00, presso la sala conferenze della Fondazione Banco di Sardegna, in via San Salvatore da Horta 2, a Cagliari, sarà presentato il rapporto “La Sardegna non è un’isola – Flussi migratori e accoglienza 2011-2014″.

Interverranno: Antonello Cabras, presidente della Fondazione Banco di Sardegna; Francesco Pigliaru, presidente delle Regione Sardegna; don Francesco Soddu, direttore delle Caritas italiana; Luigi Manconi, presidente della commissione Diritti umani del Senato; Valentina Brinis, responsabile della ricerca “Accoglienza in Sardegna”.

Nuovo appuntamento con la rassegna “La memoria, la parola”, organizzata da Il Crogiuolo, all’Arco Studio di via Portoscalas 17, a Cagliari, sabato 23 maggio, alle ore 21.00, di scena “Beffardo mio”, concerto-intrattenimento.

La serata nasce dalla peculiarità dello spazio attuale in cui agisce il Crogiuolo, l’Arco Studio, appunto, dove si tengono le stagioni di Teatro e musica da camera, che invita al rapporto confidenziale con il pubblico.

Mario Faticoni converserà con gli spettatori rivisitando opere e personaggi della carriera sintonizzate sul paradosso, sull’ironia pungente, sul beffardo, da Brecht a Francesco Masala, da Gadda a Bianciardi, da Arbasino a Bellocchio, da Fortini a Gaber. Lo accompagna nelle escursioni canore l’amico chitarrista Giovanni Sanna.

Il Banco di Sardegna espugna Trento ed ora ha due sfide casalinghe per “prendersi” la semifinale scudetto. Archiviata la sconfitta della gara d’esordio dei quarti di finale e i brutti ricordi delle due sconfitte subite con lo stesso avversario nella regular season, la squadra di Meo Sacchetti ieri sera ha ritrovato lo smalto dei giorni migliori, violando il campo della Dolomiti con grande autorità per 88 a 79.

Che sarebbe stata un’altra Dinamo rispetto a due giorni prima, la squadra di Maurizio Buscaglia lo ha capito subito, andando sotto 11 a 0 in meno di tre minuti, trascinata da Edgar Sosa, miglior realizzatore dell’incontro con 21 punti in 23 minuti (insieme al campione di casa Tony Mitchell, che però ha messo a segno 21 punti in 36 minuti), e da un grande Shane Laval. Immediata la reazione della Dolomiti che in altri tre minuti, con un parziale di 12 a 2, s’è portata a un solo punto (12 a 13) ed ha impattato al 7′ con due tiri liberi di Pascolo (15-15). Parità anche al termine del primo quarto: 21-21.

In avvio di secondo quarto, nuovo allungo sassarese, 29 a 24, con una “bomba” da tre punti di Laval, Trento accusa il colpo e in 90 secondi si ritrova sotto di 12 con una schiacciata e successivo tiro libero di Jeff Brooks: 24 a 36. Ma la “fuga” della Dinamo è stata parzialmente frenata da Trento che ha saputo tenere il ritardo entro i 7 punti ed è poi andata al riposo di metà gara sotto di 4: 40-44.

Nel terzo quarto la Dolomiti ha cercato di cambiare marcia, ribaltando il risultato a proprio favore, fino al +5 al 22′ (51-46), ma il punteggio è rimasto in equilibrio a lungo e la Dinamo ha rimesso la testa avanti prima dell’ultima pausa breve: 59-61.

In avvio del quarto conclusivo un canestro da due di Matteo Formenti ha lanciato la fuga decisiva della Dinamo che ha trovato in David Logan l’uomo in più (sue le “bombe” del +9, 59-68 e del +12, 59-71) e non ha più concesso repliche a Trento, al di là del riavvicinamento a -6  al 36′ (69-75 con “bomba” di Tony Mitchell), prontamente respinto con il +12 al 38′ (71-83 con “bomba” di Jerome Dyson).

Il finale non ha avuto più storia, con la Dinamo sempre avanti fino al +13 (73-86 al 39′) e al +9 finale, 79-88, che riporta la sfida in parità ed ora porta la squadra di Sacchetti in vantaggio col fattore campo, dovendo affrontare due sfide casalinghe al PalaSerradimigni venerdì sera alle 20.45 e domenica sera alle 20.30, che con due vittorie la porterebbero in semifinale.

Nell’altra sfida di quarti di finale giocata ieri sera, Milano ha travolto Bologna, 99 a 72 ed ora, sul 2 a 0, prepara la prima trasferta, in programma venerdì sera alle 20.45, per chiudere la sfida sul 3 a 0 al primo dei tre match a sua disposizione (i primi due in trasferta, il terzo, eventualmente, in casa).

Questa sera, alle 20.45, sono in programma le seconde sfide degli altri due quarti di finale, tra Reggio Emilia e Brindisi, Venezia e Cantù, con le squadre di casa avanti sull’1 a 0 dopo le partite di martedì.

Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto al tiro David Logan Dinamo Basket

Oggi all’Esposizione Universale di Milano sono arrivate star dello spettacolo, della cultura e dello sport. A cominciare dalle Ambassador Maurizia Cacciatori, ex giocatrice di pallavolo, e Elisa Di Francisca, campionessa di scherma. In Expo anche lo showman Teo Teocoli, l’attore Michele Placido, che in piazza Irpinia ha partecipato ad un evento sullo scrittore e critico letterario Francesco De Sanctis, e il “Baffo” Orso Maria Guerrini, intervenuto all’inaugurazione della Bottega Birra Moretti, Official Beer Partner di Expo Milano 2015.Michele Placido Maurizia Cacciatori-Teo Teocoli Elisa Di Francisca-018635 Orso Maria Guerrini

Giovanni Dotzo

Venerdì 22 maggio, alle 0re 18.00, al Museo d’arte contemporanea MACC di Calasetta, verrà inaugurata la mostra di Maria Beatrice Dotzo su Giovanni Dotzo tra gli incisori sardi. L’esposizione temporanea è accompagnata da un catalogo con saggi delle storici dell’arte Paolo Bellini e Maria Beatrice Dotzo che introducono alle opere.

La mostra è un omaggio a Giovanni Dotzo, incisore sardo, scomparso a Cagliari nel 2014, le cui opere sono state un riferimento per la cultura artistica sarda del ‘900.

La mostra e il nuovo percorso espositivo del MACC, proposto dalla direzione artistica di Pino Mantovani e Ivana Mulatero, collocano a pieno titolo il MACC nella rete culturale e artistica della Sardegna. 

Sono sempre più drammatici i dati relativi ai flussi occupazionali e al numero dei disoccupati nell’ex provincia di Carbonia Iglesias.

Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2014 i lavoratori che hanno perso il lavoro sono 12.574, 6.642 uomini e 5.932 donne; per contro, sono 11.714 i nuovi assunti, 5.705 uomini e 6.009 donne. Il saldo negativo è, dunque, di 860 unità lavorative ma questo dato non dice tutto, perché va tenuto conto della diminuzione dei posti di lavoro a tempo indeterminato e dell’aumento degli occupati a tempo determinato.

Nello stesso 2014, si è registrata una perdita di 4.191 posti di lavoro a tempo indeterminato (2.319 uomini e 872 donne) e di 7.647 posti di lavoro a tempo determinato (4.121 uomini e 3.526 donne), a fronte dei 2.127 nuovi assunti a tempo indeterminato (1.322 uomini e 805 donne) e dei 7.852 nuovi assunti a tempo determinato (4.197 uomini e 3.655 donne).

Sono inoltre 1.736 i posti di lavoro persi di cui non è noto se l’occupazione fosse a tempo determinato o indeterminato (202 uomini e 1.534 donne), mentre sono 1.735 i nuovi assunti di cui ugualmente non è noto se l’occupazione fosse a tempo determinato o indeterminato. Appare evidente che la stragrande maggioranza di contratti di questo tipo interessi le donne.

Il numero dei disoccupati e inoccupati ha raggiunto quota 37.408, 18.902 uomini (15.720 disoccupati e 3.182 inoccupati) e 18.506 donne (12.595 disoccupate e 5.911 inoccupate). E’ evidente come tra le donne sia percentualmente molto elevato il numero di inoccupate, quasi un terzo del totale (31,94%), mentre tra gli uomini il numero degli inoccupati incide in misura meno rilevante sul totale (16,83%).

Le fasce d’età che registrano il maggior numero di disoccupati e inoccupati sono quelle tra 35 e 44 anni (9.325, dei quali 4.486 uomini e 4.839 donne), tra 45 e 54 anni (7.414, dei quali 3.363 uomini e 4.051 donne) e, infine, tra 55 e 64 anni (6.451, dei quali 3.862 uomini e 2.589 donne). Queste fasce d’età sono anche quelle nelle quali è più difficile, in molti casi pressoché impossibile, trovare un’occupazione più o meno stabile.

Nel 2013 i lavoratori cessati erano stati 11.722, 5.913 uomini e 5.809 donne. Di questi, 2.315 a tempo indeterminato (1.435 uomini e 880 donne) e 8.202 a tempo determinato (4.327 uomini e 3.875 donne). Di altri 1.205 lavoratori cessati (151 uomini e 1.054 donne) non è noto se l’occupazione fosse a tempo determinato o indeterminato.

Nello stesso anno 2013, i lavoratori assunti furono 12.366, 5.835 uomini e 6.531 donne. Di questi, 2.1.30 a tempo indeterminato (1.185 uomini e 945 donne) e 8.248 a tempo determinato (4.443 uomini e 3.805 donne). Di altri 1.988 lavoratori neo assunti (207 uomini e 1.781 donne), non è noto se l’occupazione fosse a tempo determinato o indeterminato.

La fonte dei dati è il Sistema Informativo del Lavoro della Sardegna (SILSardegna), elaborati dall’Osservatorio mercato del lavoro

 (OML) della provincia di Carbonia Iglesias.

«Stiamo monitorando i dati dal 2009 – commenta Roberto Puddu, segretario della Camera del Lavoro di Carbonia Iglesias –  e mai, fino al 2014 (e il trend continua ad aprile del 2015) le cessazioni avevano superato le attivazioni. Tutt’altro il delta è sempre stato positivo nell’ordine di 1.500 / 2.000 unità.»