18 July, 2024
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Palazzo della Regione 4 copia

Il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore del Bilancio Raffaele Paci, l’assessore dell’istruzione Claudia Firino e l’assessore del lavoro Virginia Mura, hanno presentato ieri il progetto Iscol@ (www.iscola.it), avviato con gli interventi di rinnovamento e manutenzione dell’edilizia scolastica, un cambiamento profondo nella scuola sarda, basato sulle pratiche e sulle sperimentazioni che altrove hanno funzionato e aperto al confronto e ai suggerimenti di chi nella scuola vive e lavora.

«È la nostra proposta di intervento sulla scuola per combattere la dispersione scolastica e migliorare l’apprendimento. Ed è importante sottolineare che si tratta di una proposta – ha detto il presidente Pigliaru, evidenziando come siano già iniziati gli incontri con gli studenti, i docenti e i dirigenti scolastici di tutta la Sardegna -. Si tratta di una delibera che sottoponiamo al confronto e che quindi è passibile di tutti quegli adeguamenti che, insieme, riterremo migliorativi. Per raggiungere il risultato, utilizziamo per la prima volta il metodo della programmazione unitaria, che è una vera e propria integrazione di fondi, ognuno con la sua destinazione. L’intero intervento ha componenti sperimentali, quindi faremo in modo che ogni azione possa essere sottoposta a valutazione, per concentrare energie e risorse su ciò che funziona davvero. Il messaggio che deve passare è che solo lavorando insieme, oggi sulla scuola e poi su tutto il resto, possiamo riuscire a restituire un futuro alla Sardegna.»

Grazie alle ingenti risorse della programmazione unitaria, illustrata dall’assessore Raffaele Paci, Iscol@ parte da un’idea di rinnovamento della scuola che pone al centro i soggetti dell’istruzione: alunni e docenti. Ai primi sono rivolte le azioni che mirano al recupero e all’aumento delle competenze, a ridurre la dispersione, a garantire l’inclusione scolastica in tutte le sue sfaccettature, a risolvere le criticità legate al trasporto, a introdurre in maniera massiccia gli strumenti dell’innovazione tecnologica, dagli hardware alle Lim, dai contenuti digitali agli strumenti del coding. Doppia linea per il sostegno ai ragazzi con difficoltà attraverso nuovi insegnanti per il recupero delle competenze di base, anche in orario curricolare, e attraverso gli psicologi, per restituire motivazioni e orientamento. Scuole aperte per laboratori su materie extracurricolari al pomeriggio, a partire dalla capacità progettuale delle Autonomie scolastiche, affinché tornino ad essere presidi delle comunità e punto di riferimento per le famiglie. Per i docenti si prevedono attività di aggiornamento e formazione, anche per colmare il gap tra studenti e docenti sulla digitalizzazione.

«Affrontiamo una situazione di emergenza, siamo ai vertici delle classifiche della dispersione scolastica – ha affermato l’assessore Claudia Firino -. Proponiamo dunque un progetto che ha l’ambizione di essere organico e di sistema, che ruota intorno alle pari opportunità nell’istruzione, che copre le criticità della scuola e potenzia le capacità di studenti e docenti, valorizzando i talenti. Abbiamo lavorato a lungo in dialogo con il mondo della scuola. Dispersione, difficoltà e disuguaglianza sono i problemi da aggredire. Lo facciamo mettendo molte risorse, chiamando nuovi insegnanti, aggiornando la didattica al modo digitale, aprendo le scuole anche nel pomeriggio e prevedendo supporto psicologico, pedagogico, educativo, familiare con interventi personalizzati e costruiti su esigenze specifiche.»

L’assessore Mura, nel cui assessorato ricadono molte delle risorse europee per l’istruzione scolastica e universitaria, ha dichiarato che «istruzione e formazione devono viaggiare sullo stesso binario, in stretta integrazione» ed ha annunciato a breve provvedimenti importanti sul Master & Back.

Locandina A3Bacu Abis

Sabato 23 e domenica 24, presso il teatro  di Bacu Abis, è in programma la proiezione del documentario in due parti “Il paese, la gente e la miniera” montato dal CSC della Società Umanitaria – Centro Audiovisivi di Carbonia.

Si tratta di una sintesi delle interviste realizzate nel 2004 per la pubblicazione del libro “Bacu Abis. Storia di racconti e vita” a cura dell’Associazione culturale Bacu Abis (Alessandra Fantinel, Bruno Lampis, Ottavio Magari, Rosalba Pala Calì). Sullo sfondo delle vicende del carbone Sulcis si stagliano le storie dei suoi protagonisti: donne e uomini che hanno scelto di narrare il proprio vissuto fatto di lavoro, guerra fame benessere politica, vita sociale…

Il programma prevede sabato 23 maggio, alle ore 17.30, nella sala teatro di Bacu Abis, la proiezione della prima parte “L’Arrivo…” (Ita 2015, 95’)

Domenica 24 maggio, alle ore 17.30, la proiezione seconda parte “Cosa ho trovato…” (Ita 2015, 95’)

Introdurrà le serate Rosalba Pala Calì.

La proiezione sarà curata dal C.S.C. di carbonia Iglesias della Società Umanitaria.

Paola Montis (1024x576)

Dura critica di Paola Montis, presidente di Anap Sardegna, l’associazione dei pensionati di Confartigianato, al decreto legge approvato dal Governo che prevede l’elargizione ad agosto di un bonus una tantum, variabile in rapporto a determinati scaglioni, a circa 3,7 milioni di pensionati che percepiscono una pensione lorda fino a sei volte il minimo. Per una spesa totale di 2 miliardi e 180 milioni. «E’ un pannicello caldo».

Il presidente del Consiglio ha anche annunciato un “effetto trascinamento” della sentenza della Corte costituzionale, perché saranno riviste al rialzo anche le indicizzazioni delle pensioni fino a 3.000 euro dal 2016.

«Tale decisione – ha affermato la Montis – se mette nelle tasche dei pensionati cosiddetti medio-bassi una cifra peraltro piuttosto bassa rispetto al dovuto, contrasta evidentemente con quanto enunciato dalla Corte costituzionale che ha annullato la legge Monti sul blocco delle rivalutazioni”.

«La Corte aveva aperto si la strada a un nuovo decreto – aggiunge la presidente – ma questo doveva rispondere a due criteri: l’equità e la non ripetibilità; criteri entrambi disattesi. Ora si aprirà, come già annunciato da molti, un contenzioso che riguarderà 5 milioni di pensionati.»

«È così – sottolinea ancora la presidente dell’ANAP Sardegna – che si affrontano problemi seri come quello della rivalutazione delle pensioni? Senza ascoltare i rappresentanti dei pensionati che pure si erano dichiarati  disponibili a discutere delle possibili soluzioni da adottare, nel rispetto della Sentenza, dei vincoli di bilancio e delle preoccupazioni della Comunità europea?.»

«Ci auguriamo che in sede di conversione da parte delle Camere, il provvedimento venga migliorato e che – conclude Paola Montis – con l’occasione, si affronti anche il problema, senza dubbio ancora più serio ed urgente, dei pensionati meno abbienti, concedendo loro il bonus degli 80 euro ed elevando quanto meno la cosiddetta no tax area.»

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

L’Aula del Consiglio regionale ospiterà domani il convegno “Partiti e Democrazie in Movimento”, promosso dal Dipartimento di Storia, Beni Culturali e territorio dell’Università di Cagliari, dalla Società Italiana di Studi elettorali, da Candidate and Leader Selection e patrocinato dal Consiglio regionale della Sardegna.

I lavori si apriranno alle 15.00 Dopo i saluti del presidente dell’Assemblea sarda Gianfranco Ganau e dei professori Fulvio Venturino e Francesco Atzeni dell’Università di Cagliari, sono previste le relazioni di Roberto d’Alimonte docente della Luiss, Mauro Calise, dell’Università di Napoli, Paolo Segatti dell’Università di Milano e Antonio Floridia, presidente della Società italiana di studi elettorali. Il dibattito sarà moderato da Alessandra Sardoni, giornalista de La 7 e Presidente dell’Associazione Stampa Parlamentare. Il convegno proseguirà nella mattinata di venerdì 22 maggio a partire dalle 9.00.

Attendati Alcoa 3

Nei giorni scorsi dopo l’incontro tra una delegazione sindacale dello stabilimento ex Alcoa con i Gruppi Parlamentari, il Presidente della Regione Pigliaru e il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Castano, una parte autorevole di parlamentari sardi ha deciso di prendere pubblicamente posizione nei confronti del governo Renzi per ottenere precisi impegni affinché la vertenza per la cessione dello stabilimento di alluminio primario di Portovesme trovi finalmente un esito positivo.

Nello specifico le Organizzazioni Sindacali e i parlamentari chiedono al governo un rapido e incisivo intervento presso la Commissione Europea per ottenere il parere definitivo in merito agli strumenti istituiti per l’abbattimento delle tariffe energetiche, in particolar modo dopo il continuo temporeggiare della stessa Commissione che diverse volte negli ultimi mesi ha richiesto chiarimenti su alcuni punti del “Memorandum of Understanding” (confezionato specificatamene dal governo nazionale per lo stabilimento di Portovesme) rinviando finora la decisione ufficiale sulla legittimità del sopracitato “pacchetto” di strumenti e provvedimenti.

Come FSM-CISL ribadiamo fermamente, così come abbiamo fatto in ogni sede in questi anni, l’importanza di questo stabilimento per gli oltre 860 lavoratori diretti e indiretti che quotidianamente varcavano la soglia dei cancelli e per quelli che “storicamente” operavano nelle officine a esso connesse. Ribadiamo inoltre la strategicità economico-occupazionale della filiera dell’alluminio (al cui interno ex Alcoa è tassello fondamentale) per il Sulcis Iglesiente, tanto più nell’attuale periodo storico di endemica crisi economica e di depotenziamento generalizzato dei servizi nel territorio.

Riteniamo senza timore di smentita, che nell’attuale scenario, non possa esserci una reale ripartenza economica per il Sulcis Iglesiente, senza la ripartenza produttiva del Polo Industriale.

Auspichiamo quindi, nell’interesse dei lavoratori e della collettività nel territorio, che il governo(così come indiscrezioni costanti ci rivelano starebbe facendo in queste ore) interloquisca in modo celere, determinato e concreto con la Commissione Europa per risolvere definitivamente la questione energetica e dare l’avvio alla “Due Diligence” col nuovo soggetto investitore che siamo certi, se verranno poste ufficialmente le condizioni, presto rileverà lo stabilimento.

Segreteria provinciale FSM-CISL Sulcis Iglesiente

Emanuele Cani 79 copia

Il deputato del Partito Democratico Emanuele Cani ha presentato come primo firmatario un’interrogazione a risposta in Commissione sulla questione relativa a Terna, ossia al progetto di ristrutturazione della rete elettrica nazionale, dove è prevista la chiusura del Centro di controllo di Quartucciu – Cagliari, che oggi governa e mantiene in equilibrio l’intera rete elettrica isolana di Alta tensione.

«Terna ha deciso che la rete sarda sarà governata dal Piemonte (insieme all’intera rete del nord ovest d’Italia) – spiega Emanuele Cani – prevedendo lo spostamento a Torino del citato Centro di controllo della rete di Alta tensione; il Centro di controllo di Cagliari, che attualmente impiega 23 lavoratori altamente specializzati,  è strategico per la risoluzione delle problematiche della rete elettrica insulare anche alla luce della particolarità della stessa, in quanto è lì che arrivano tutti i dati relativi a guasti e malfunzionamenti delle centrali sarde ed è da lì che partono gli interventi necessari; i tecnici del centro di controllo studiano la sicurezza elettrica della rete sarda, collaborano alla predisposizione dei piani di difesa, dei piani di riaccensione in caso di blackout.»

«Un’ulteriore peculiarità del Centro di Quartucciu-Cagliari – aggiunge il deputato sardo – è data dall’interazione con la Protezione Civile per la gestione della rete elettrica in caso di incendio sul territorio, attività che necessita di comunicazioni chiare e rapide per consentire agli operatori di lavorare in sicurezza con l’apertura, la chiusura o lo spostamento di interconnessioni da una linea elettrica all’altra, e che quindi presuppone una profonda conoscenza sia del territorio che delle infrastrutture esistenti.

La decisione di Terna di accorpare le sale controllo sembra in contrasto con il rapporto della commissione di indagine “Black-out del sistema elettrico italiano del 28 settembre 2003″, e benché venga giustificata da una possibile innovazione tecnologica, sembra conseguire solo obiettivi di mera riduzione dei costi e del personale attraverso la chiusura di sedi, invece di rafforzare in Sardegna la  struttura “Anti Black-Out” come dichiarato dall’Azienda stessa.»

«Per questo motivo – conclude Emanuele Cani – è necessario capire se il ministro sia a conoscenza di quanto sta avvenendo e di conoscere quali iniziative intenda porre in atto per arrivare a una soluzione che non penalizzi la Sardegna in termini di sicurezza e equilibrio della rete elettrica, di efficienza e stabilità della fornitura della stessa e di salvaguardia dell’occupazione e delle competenze esistenti.»

Porto di Cagliari

Venerdì 22 maggio, alle ore 16.00, presso il T Hotel di Via dei Giudicati 66, a Cagliari, si svolgerà la tavola rotonda “L’evoluzione del mondo crocieristico: il ruolo della Sardegna” a cura di WISTA Italia, associazione legata a WISTA International che riunisce 1.500 donne in 33 paesi, tutte attivamente coinvolte nel panorama marittimo internazionale.

Una tavola rotonda per fare il punto sulla centralità del Mediterraneo nel mondo crocieristico, sul ruolo del Porto di Cagliari, sul binomio trasporti – turismo con i suoi effetti positivi sullo sviluppo economico di un territorio e sull’evoluzione internazionale di questo mercato, a partire dalla domanda e dall’offerta.

Per l’occasione, moderati da Angelo Scorza, Direttore Responsabile Ship2shore,  ne parleranno: Massimo Deiana – Assessore dei Trasporti Regione Sardegna; Francesco Morandi – Assessore al Turismo, Artigianato e Commercio Regione Sardegna; Felicio Angrisano – Ammiraglio Ispettore capo-Comandante Generale delle Capitanerie di Porto; Cristiano Aliperta – Contrammiraglio Rappresentante Permanente Italiano all’IMO; Vincenzo Di Marco – Direttore Marittimo e Comandante del Porto di Cagliari e Commissario dell’Autorità Portuale di Cagliari; Alberto Scanu – Presidente Confindustria Sardegna; Francesco Galietti – Direttore Clia Italia – Cruise Lines International Association; Sergio Senesi – Presidente Cemar; Mario Colosini – Marketing e Sviluppo RINA, settore Marine.

L’assessore delle Politiche giovanili del comune di Carbonia, Maria Marongiu, segnala il progetto “Campogiovani 2015” organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, in collaborazione con la Marina Militare Italiana, il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e l’Associazione italiana della Croce Rossa.

L’iniziativa Campogiovani, è destinata a ragazzi e ragazze residenti in Italia, di età compresa tra i 14 ed i 22 anni compiuti alla data di compilazione della domanda, che frequentino istituti scolastici superiori o siano iscritti ai primi anni del ciclo universitario.  La graduatoria di coloro che potranno prendere parte ai campi estivi si basa sul merito scolastico.

I corsi sono tutti gratuiti e hanno una durata minima di una settimana. Le attività variano a seconda dell’istituzione presso cui si svolgono.

Le esperienze proposte sono tre:

Marina Militare

Una vacanza col vento in poppa: dieci giorni indimenticabili al timone di una barca a vela, con la guida e i consigli degli istruttori specializzati della Marina. I corsi velici, della durata di 10 giorni, sono riservati a 300 studenti delle scuole medie superiori nati negli anni 1998, 1999 e 2000 e si svolgeranno presso l’Accademia Navale di Livorno, la Scuola Sottufficiali di La Maddalena e la Scuola N.M. Morosini di Venezia. La domanda di partecipazione, corredata dalla documentazione richiesta, deve essere presentata entro il giorno 8 giugno 2015.

Croce Rossa Italiana

Una settimana per avvicinare i giovani alle tematiche dell’educazione alla salute, alla pace, al servizio verso la propria comunità e alla cooperazione internazionale. La Croce Rossa mette a disposizione 825 posti, divisi in 38 corsi attivati in tutta Italia, per giovani di età compresa tra i 14 e i 20 anni. La domanda di partecipazione, corredata dalla documentazione richiesta, deve essere presentata entro il giorno 8 giugno 2015.

Guardia Costiera

Una settimana per avvicinare i giovani alla cultura del mare attraverso la partecipazione ad attività finalizzate alla salvaguardia della vita umana in mare, alla protezione dell’ambiente marino e della fauna ittica e alla conoscenza delle regole fondamentali per una navigazione sicura. Sono 851 i posti messi a disposizione per i giovani di età compresa tra i 15 e i 22 anni. La domanda di partecipazione, corredata dalla documentazione richiesta, deve essere presentata entro il 22 maggio 2015.

Ogni richiedente potrà presentare una sola domanda per la partecipazione a “Campo Giovani 2015″, a scelta tra “Guardia Costiera”, “Croce Rossa” e “Marina Militare”.

Maria Carmela Folchetti-02

Le imprese artigiane sarde chiedono credito ma i cordoni della borsa si stringono ancora.

I prestiti all’artigianato, tra dicembre 2013 e lo stesso mese del 2014, sono diminuiti del 1,6%, scendendo sotto quota 900 milioni di euro (per la precisione 899milioni di euro), con una variazione negativa di 15 milioni. I finanziamenti a questo settore, rappresentano solo il 7,4% rispetto al totale assegnato all’intero sistema produttivo isolano (12 miliardi e 094 milioni di euro). Da ricordare che le imprese artigiane rappresentano il 25% circa di tutto il sistema produttivo isolano.

I dati della crisi del credito, presentati ieri sera nel convegno regionale dal titolo “La piccola impresa e la necessità di sostegno finanziario: il ruolo dei Confidi, delle Banche, della Regione, organizzato a Cagliari da Confartigianato Imprese Sardegna, emergono dall’elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato, su dati Banca D’Italia e Artigiancassa, tra fine 2013 e fine 2014.

«La situazione creditizia delle imprese, soprattutto di quelle di piccola dimensione, rimane critica – ha affermato Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – un credito sempre più scarso e costoso blocca le opportunità di sviluppo, scoraggia gli investimenti e rallenta i processi di innovazione tecnologica.»

Alla fine di dicembre 2014, per le imprese artigiane della Sardegna i tassi di interesse a breve termine sono leggermente calati rispetto a quelli dell’anno prima (dicembre 2013), perdendo 15 punti base, assestandosi sul 7,84%, tasso in ogni caso enormemente più alto rispetto alla media nazionale del 5,91%.

I tassi “attivi effettivi” provinciali, ovvero i dati sul costo del credito riferito a tutte le imprese del territorio, dicono che Olbia-Tempio registra il tasso più alto in Sardegna: 9,07% ovvero 316 punti base in più rispetto alla media nazionale. Quello applicato in Gallura è il secondo più alto in tutta Italia, dopo Crotone con il 9,l1%. L’Ogliastra occupa il quinto posto tra le province con il tasso di interesse più alto: 8,80% e 289 punti base in più rispetto alla media italiana. Al 15esimo Carbonia Iglesias, con l’8,17% e 226 punti base in più sopra la media. Al 25esimo Nuoro (7,88 e 195 p.b), al 29esimo il Medio Campidano (7,70% e 179 p.b.), al 30esimo Sassari (7,58% e 167 p.b), al 35esimo Cagliari (7,48 e157 p.b.). Quella meglio posizionata tra le province sarde è Oristano, con un tasso del 7,30% e 139 p.b. in più sopra la media italiana.

La consistenza dei prestiti alle imprese artigiane, rileva cali in ogni provincia. La contrazione maggiore del credito verso le aziende si rileva in Ogliastra con un -4,2% (32milioni di euro erogati in totale alle imprese artigiane). Seguono Oristano (-3% e 80 milioni erogati), Cagliari (-2,5% e 243 milioni di euro), Carbonia-Iglesias (-2,1% e 49 milioni), Nuoro (-2% e 108 milioni), Sassari (-0,6% e 181 milioni) e il Medio Campidano (-0,2% e 46 milioni). Il calo minore si registra a Olbia-Tempio con un -0,1% e 106 milioni di erogato.

«Le nostre imprese – ha proseguito la presidente Folchetti – non hanno bisogno di grosse somme ma di cifre piccole, fondamentali per la sopravvivenza di tante attività economiche.»

«Infatti – ha affermato Pietro Paolo Spada, coordinatore del Convegno e delegato della Rete Confidi Confartigianato – l’impossibilità di autofinanziarsi a causa della bassa capitalizzazione e della scarsa liquidità impone alle aziende di dover contare su una continuità delle linee di credito al fine di poter proseguire l’attività». «Insomma – ha sottolineato Spada – le imprese sarde sarebbero pronte a tornare a investire in beni materiali e in asset immateriali, come la formazione, il marketing e la ricerca e lo sviluppo, ma la loro volontà è ostacolata dalla difficoltà di reperire risorse». «Quale è la soluzione? – ha chiesto Spada alla platea degli intervenuti -. La risposta è semplice: per favorire l’accesso al credito degli artigiani, è urgente il rafforzamento dei consorzi fidi promossi dalle associazioni di categoria, che sono vicini alle imprese e conoscono i territori».

Riccardo De Lisa, Docente di Economia degli Intermediari Finanziari presso l’Università di Cagliari, ha ricordato come il 14% delle imprese italiane soffra di problemi di accesso al credito e di come il 29% di queste abbia subito un peggioramento negli ultimi tempi. Per De Lisa è necessario riorganizzare il sistema dei Confidi affinché tutti abbiano garanzie efficaci sottolineando che se questi entrano in crisi il sostegno non può avvenire con gli aiuti di Stato.

Federica Ricci, di Fedart Fidi, la Federazione Nazionale dei Confidi artigiani, ha affermato come i Consorzi Fidi abbiano un ruolo di rappresentanza nei confronti del sistema bancario per ottenere tassi migliori. La Ricci ha poi sottolineato come «il mercato da solo non sia in grado di funzionare» e di come occorrano «politiche specifiche per fornire e ottenere garanzie sufficienti”. Ha concluso ricordando come i Confidi debbano essere “protagonisti della politica regionale».

Giuseppe Cuccurese, Direttore Generale Banco di Sardegna, ieri in rappresentanza dell’ABI, ha ribadito più volte come banche, imprese e pubblica amministrazione debbano prendersi, ognuno per la propria parte, le responsabilità. Ha ribadito come non sia vero che le concessioni di credito vengano decise dal rating e di come i Confidi siano tutti uguali («Il loro ruolo è fondamentale soprattutto in questa crisi»). Cuccurese ha poi presentato alcuni dati sulle “sofferenze”: in Sardegna la percentuale arriva al 15% rispetto al 10% della media italiana, percentuale che arriva al 26% nel cumulo “imprese+famiglie”. Una soluzione per ovviare alla carenza di credito alle imprese, secondo Cuccurese è quella dell’emissione dei mini bond e dei mini mini bond, il finanziamento privato, così come avviene da anni negli USA.

Stefano Pigolotti, Direttore Generale SDL Centrostudi, ha invece presentato il dossier relativo alle “Anomalie finanziarie: il dossier nazionale e la situazione in Sardegna”.

Ha chiuso il convegno, l’intervento di Raffaele Paci, assessore regionale al Credito, Bilancio e Programmazione,

«Dalla crisi si esce con le imprese, facendo sviluppo e occupazione – ha affermato – ma ricordiamoci che la Regione con può creare lavoro, anche se c’è da ricordarsi che se non c’è l’ombrello pubblico molte imprese chiudono». Ha poi affrontato la questione della riforma dei Confidi, ricordando l’istituzione del Fondo Unico, della necessità di Consorzi di Garanzia seri e sani, in grado di svolgere il ruolo di processo degli investimenti delle imprese. Ha poi ricordato che «se l’impresa è incagliata, la Regione o le Banche, ovvero il pubblico, non potranno più intervenire» ovvero «si favorirà solo chi va bene: queste sono le regole e bisogna rispettarle». Paci ha poi fatto anche un richiamo all’edilizia: «Stiamo rilanciando i cantieri ovvero stiamo dando ossigeno alle imprese attraverso il meccanismo del moltiplicatore». In conclusione, l’assessore ha voluto dare un segnale positivo alle imprese: «Il percorso dell’uscita dalla crisi è lungo ma la luce si vede in fondo al tunnel. I primi dati positivi sull’occupazione ci sono, c’è una piccola inversione di tendenza«.

Le 8 province sarde – Imprese artigiane

 

Provincia

Tasso attivo effettivo (costo credito) in %

Variaz. Tasso 2014 su 2013 (in punti base)

Consistenza Prestiti alle imprese artigiane in milioni di euro

Variaz. % Consistenza prestiti 2014 su 2013

Cagliari

7,48%

-27

243

-2,5%

Carbonia-Iglesias

8,17%

+31

49

-2,1%

Medio Campidano

7,70%

+14

46

-0,2%

Oristano

7,30%

+27

80

-3,0%

Ogliastra

8,80%

-34

32

-4,2%

Nuoro

7,86%

+13

108

-2,0%

Sassari

7,58%

-20

181

-0,6%

Olbia-Tempio

9,07%

-17

160

-0,1%

Sardegna

7,84%

-15

899

-1,6%

ITALIA

5,91%

-56

47.055

-3,8%

 

Nelle prossime settimane la Giunta esaminerà e approverà il Programma Regionale Triennale per l’internazionalizzazione 2015-2018. La bozza del Programma è stata predisposta dall’assessorato dell’Industria e, prima di arrivare sul tavolo dell’esecutivo, sarà vagliata e discussa insieme al partenariato economico-sociale. La Giunta, intanto, in vista dell’approvazione del Programma, ha approvato oggi, su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, una delibera che autorizza la stipula di una convenzione operativa con ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. La convenzione, che prevede una dotazione iniziale di un milione di euro per il biennio 2015-2016, ha l’obiettivo di favorire percorsi di internazionalizzazione incentrati sull’erogazione di servizi diretti alle imprese che operano nei mercati esteri.
«La nostra proposta – ha detto l’assessore Piras – contiene una serie di interventi a favore delle aziende sarde. Erogheremo servizi diretti alle imprese anche attraverso iniziative che integrino attività di alta formazione. Le competenze manageriali ci sono, ma dobbiamo farle crescere ancora di più. Il nostro compito è creare le condizioni perché gli imprenditori possano operare al meglio nei mercati fuori dall’isola. Il mercato interno è troppo piccolo. Nessuna impresa può crescere se si rivolge solo al mercato regionale. Quelli esterni, invece, sono più ampi e ricchi, e i consumatori hanno preferenze più varie e differenziate. Perciò – ha concluso l’assessore Piras – oltre a fare ottimi prodotti, le nostre imprese devono strutturarsi, anche con l’aiuto della Regione, per affrontare questa sfida.»
Maria Grazia Piras A copia