18 July, 2024
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L’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, dopo che ieri sera il Consiglio dei Ministri ha approvato un provvedimento che recepisce la Direttiva europea in materia di sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi introducendo “misure particolarmente rigorose e severe per i soggetti autorizzati allo svolgimento di attività di ricerca e coltivazione in mare di idrocarburi, aumentando la soglia di controlli e i margini di sicurezza che devono essere garantiti, sulla base del principio chi inquina paga”, ha detto che «sono giorni particolarmente importanti e positivi per l’ambiente e la sua tutela». 

La nuova Direttiva europea armonizza le normative nazionali dei Paesi membri, che in alcuni casi, come per l’Italia, erano già in grado di garantire elevati standard di sicurezza. «In questo campo – spiega l’assessore Spano – è fondamentale rafforzare le misure di prevenzione e di sicurezza per evitare il verificarsi di incidenti gravi in mare e assicurare una sempre più efficiente protezione dell’ambiente marino e delle economie costiere.»

Tra le principali innovazioni introdotte dallo schema di decreto legislativo rispetto alla normativa nazionale già vigente vi sono l’integrazione della normativa italiana in materia di sicurezza per le attività offshore e della relativa salvaguardia ambientale, l’istituzione di una autorità competente che individui le responsabilità dell’operatore per il controllo dei grandi incidenti e provveda a far rispettare le norme della Direttiva stessa anche mediante ispezioni, indagini e azioni di esecuzione; l’introduzione di ulteriori sanzioni applicabili in caso di violazione delle disposizioni nazionali adottate conformemente alla Direttiva.

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Sono state consegnate questa mattina, a Carbonia, le chiavi agli assegnatari delle sei nuove case di edilizia residenziale pubblica a canone sociale (case popolari), costruite nell’ex cantiere comunale di via Trieste.

Le case consegnate oggi rientrano in un progetto più ampio per il recupero di parte del patrimonio pubblico cittadino, da destinare alla realizzazione di nuovi alloggi. Grazie a questo progetto, dal valore complessivo di  868.000 euro, oltre all’ex cantiere comunale sono stati recuperati anche il primo piano dell’ex albergo operaio di via Trieste (6 alloggi temporanei) e l’ex ambulatorio di piazza 1° Maggio (2 alloggi). Con la consegna delle case recuperate dall’ex cantiere si è conclusa anche la fase della consegna degli alloggi alle famiglie.

La consegna odierna è parte di un importante progetto voluto dall’Amministrazione comunale per dare risposte al “bisogno” di case espresso dalla popolazione. A questo proposito si ricorda che il 7 maggio di due anni fa il Comune aveva consegnato le chiavi agli assegnatari delle 25 case di edilizia residenziale pubblica a canone sociale (case popolari), costruite all’incrocio tra via Angioj, via Carducci e via Manzoni.

«Ringrazio l’assessore dei Lavori Pubblici, Franco Manca, l’assessore alle Politiche per la Casa, Marco Galizia, l’ingegner Giampaolo Porcedda e l’ingegner Lucia Pilleri dell’Ufficio Tecnico, che hanno seguito i lavori, la dott.ssa Iasmine Nieddu e l’avvocato Livio Sanna, che si sono occupati delle assegnazioni – ha commentato il sindaco Giuseppe Casti -. Ringrazio anche l’impresa che ha eseguito i lavori, poiché grazie al suo impegno siamo riusciti a completare i lavori in tempi brevi. Faccio appello agli assegnatari affinché si prendano cura di questi appartamenti che sono il risultato di un importante lavoro e di un consistente investimento.»

L’area nella quale sono state realizzate le sei nuove case, comprende un ampio terreno che gli assegnatari potrebbero trasformare in un giardino o anche in un orto urbano, nel quale coltivare piante da frutto e ortaggi.

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L’assessorato regionale della Sanità ha autorizzato nuovi pagamenti a favore dei comuni della Sardegna per la realizzazione dei progetti personalizzati previsti dal programma “Ritornare a casa”.

I trasferimenti di fondi riguardano sia il contributo “ordinario” che quelli “aggiuntivo” (per le famiglie che assistono persone in situazioni particolarmente gravi, quali quelli in ventilazione meccanica assistita permanente o in coma) e “straordinario” (per le situazioni particolarmente gravi, a copertura delle spese anche indirettamente correlate alla malattia).

Gli obiettivi del programma “Ritornare a casa” sono i seguenti:
– favorire il rientro in famiglia, nella comunità di appartenenza o comunque in un ambiente di vita di tipo familiare, di persone attualmente inserite in strutture residenziali a carattere sociale e/o sanitario;
– promuovere la permanenza delle persone nel proprio domicilio;
– migliorare la qualità della vita delle persone con autosufficienza compromessa;
– sostenere le famiglie delle persone in difficoltà attraverso l’organizzazione di una rete di servizi.

Il Tavolo partenariale, riunito all’assessorato regionale del Lavoro, ha raggiunto l’accordo che stabilisce i criteri di assegnazione dei fondi (55 milioni di euro) che il Governo ha assegnato alla Sardegna per il pagamento degli ammortizzatori sociali relativi al 2014. Accogliendo la proposta dell’assessore Virginia Mura, è stato deciso che sarà data priorità ai lavoratori – siano essi in mobilità o in cassa integrazione in deroga – che non hanno percepito alcun sostegno per l’anno passato.

«In questo modo – spiega l’assessore Mura – rispetteremo un principio di equità, pur sapendo che questo sarà un primo, piccolo ristoro. Le risorse, infatti, non sono sufficienti: per questo motivo, a nome della Giunta regionale, ho assunto l’impegno per proseguire nel serrato confronto con il Governo nazionale e richiedere l’intero ammontare delle somme necessarie a coprire il fabbisogno del 2014. Per ora sarà erogato un numero di mensilità uguale per tutti i lavoratori, compresi quelli degli studi professionali, che inizialmente erano stati ingiustamente esclusi dal novero dei beneficiari. In particolare, l’Inps dovrà procedere prioritariamente alla corresponsione di tre mensilità ai lavoratori in mobilità in deroga che non hanno percepito nessuna spettanza riferita al 2014, e una mensilità a quanti avevano percepito due mensilità. Nella stessa misura, per quanto attiene ai lavoratori che fruiscono della CIGS in deroga, l’Inps dovrà procedere all’erogazione prioritaria a coloro che non hanno ricevuto alcun sostegno al reddito per il 2014 e, successivamente, le somme rimanenti verranno destinate ai lavoratori che hanno percepito 2, 3 o 4 mesi di ammortizzatori.» 

I presenti (Regione, Inps, associazioni datoriali, organizzazioni sindacali e Ordini professionali) hanno poi sottolineato l’esigenza di destinare i 49 milioni di euro – previsti dalla legge appena approvata dal Consiglio regionale ed in corso di pubblicazione nel BURAS – alle politiche attive del lavoro, per offrire nuove opportunità agli inoccupati ed ai disoccupati.
L’assessore Mura ha poi annunciato che il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, questa mattina ha dichiarato ufficialmente che il Ministero sta predisponendo il decreto di ripartizione tra le Regioni di un miliardo di euro, finalizzato alla copertura degli ammortizzatori sociali del 2015.

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Matteo Mela photo

Un’imperdibile opportunità per perfezionare le proprie abilità con la chitarra. Da giovedì 21 a sabato 25 maggio il Conservatorio di musica di Cagliari “G. P. Da Palestrina”, in stretta collaborazione con l’associazione culturale Mani in arte, ospiterà una Masterclass di chitarra tenuta da Matteo Mela, tra i nomi di spicco del panorama chitarristico internazionale, e attualmente docente  al Conservatoire Populaire de Musique Danse et Théâtre di Ginevra, dove vive.

La masterclass è rivolta, oltre che agli studenti del Conservatorio , anche a esterni che potranno partecipare in qualità di uditori (previo pagamento di 20 euro di iscrizione).

Le lezioni si terranno: giovedì 21 dalle ore 15.00 alle ore 19.30, venerdì 22 dalle ore 14.00 alle 19.30 e sabato 23.00 dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

Gli allievi che prenderanno parte alle giornate di perfezionamento potranno dare prova delle loro abilità nel saggio in programma sempre sabato 23 maggio alle ore 16.30 nell’Aula magna del Conservatorio.

Domenica 24 maggio Matteo Mela sarà anche protagonista, negli suggestivi spazi della Galleria comunale d’arte di Cagliari, del nuovo appuntamento con la rassegna Musei in Musica, organizzata dal Conservatorio in collaborazione con i Musei civici, il comune di Cagliari e l’associazione culturale Orientare.

Il concerto proporrà un programma che spazierà da Nicolò Paganini ad Astor Piazzolla, passando per M. De Falla sino alle sonorità contemporanee di S. Gubaidulina.

Informazioni: Stefano Brondi (stefanobrondi@gmail.com), www.conservatorio.cagliari.it, pagina Facebook del Conservatorio: Conservatorio di Cagliari.

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Il gruppo di Forza Italia ha presentato due proposte di legge su società in house e lavoratori socialmente utili. «Dinanzi al silenzio della Giunta sulle politiche attive del lavoro,  Forza Italia si mobilità facendosi carico dei problemi che riguardano i precari e i più deboli, ad incominciare dai lavoratori delle società in house, dai lavori socialmente utili e dai lavoratori impiegati in servizi di pubblica utilità». Così, il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha introdotto la conferenza stampa di presentazione delle due proposte di legge in materia di lavoro, aventi rispettivamente come primo firmatario il capogruppo Pittalis e il vice presidente del Consiglio, Antonello Peru.

La proposta Pittalis e più “Disciplina delle procedure concorsuali riservate all’assunzione di personale precario, Lsu, Lpu, lavoratori in servizio di pubblica utilità o assimilabili in servizio nel comparto pubblico in Sardegna” ha come obiettivo la stabilizzazione dei circa 700 precari appartenenti alle categorie sopra indicate, attraverso l’attivazione delle cosiddette procedure concorsuali riservate e con un impegno finanziario della Regione pari a due milioni di euro anno. E’ prevista dunque la creazione di una lista ad esaurimento per l’assunzione degli Lsu, Lpu e dei lavoratori in utilizzo nelle pubbliche amministrazioni che al 31 dicembre 2014 abbiano prestato, negli ultimi cinque anni, almeno trenta mesi, anche non continuativi, di lavoro.

La proposta di legge Peru e più “Gestione associata di servizi e funzioni di interesse generale svolti da società a totale partecipazione degli enti pubblici locali” riguarda, invece,  l’annoso problema delle società in house delle Province e degli Enti locali. «Il provvedimento – ha dichiarato Antonello Peru – ha l’obiettivo di garantire l’occupazione dei circa 750 lavoratori delle 27 società in house ed assicurare i relativi servizi ai cittadini». La proposta di Forza Italia stabilisce l’accorpamento su base provinciale delle società a capitale interamente pubblico o misto, costituite o partecipate dalle amministrazioni pubbliche locali della Sardegna e prevede un incentivo a carico della Regione per favorire l’ingresso degli Enti locali nella suddetta società al fine di usufruire dei relativi servizi (manutenzione strade, scuole, etc). Gli oneri a carico della Regione sono valutati in 3,5 milioni di euro per gli anni 2015-2017, a valere sul fondo regionale per l’occupazione.

A margine della illustrazione delle due iniziative legislative, il neo coordinatore di Forza Italia nell’Isola, Ugo Cappellacci, ha ricordato in tono polemico la pubblicazione del decreto del presidente del consiglio dei ministri che stanzia 90 milioni di euro per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili di Napoli e Palermo. «Il tutto è inaccettabile – ha dichiarato Cappellacci – la stabilizzazione dei precari di Napoli e Palermo è pagata anche con le risorse dei sardi (circa 27 milioni) e il decreto dà la misura della strumentalizzazioni del  governo sul delicato tema del lavoro in vista delle imminenti scadenze elettorali».

“Cagliari Città Solidale – Guida delle associazioni, gruppi e movimenti di volontariato della Città di Cagliari” è il titolo del volume edito dal Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” e che verrà presentato nel corso di una conferenza stampa, in programma giovedì 21 maggio a partire dalle ore 16.00 presso la sala consiliare del Comune, in via Roma. Il vademecum, giunto alla sua terza edizione, presenta le schede delle 336 associazioni di volontariato operanti nel capoluogo.

All’iniziativa, coordinata dal presidente di Sardegna Solidale, Giampiero Farru, interverranno Nanda Sedda (referente Sa.Sol. Point n. 1 di Cagliari), il presidente dell’associazione Mondo X-Sardegna padre Salvatore Morittu, il Presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, il Direttore della Caritas diocesana di Cagliari don Marco Lai, l’assessore comunale ai Servizi Sociali Luigi Minerba e il sindaco Massimo Zedda. Alla presentazione parteciperanno anche i rappresentanti delle associazioni cittadine di volontariato.

Logo Sardegna Solidale

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Il Consiglio regionale ha approvato stamane il DL n. 215 “Modifiche urgenti alla legge regionale 4 febbraio 2015, n. 4 (Istituzione dell’Ente di governo dell’ambito della Sardegna e modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 19 del 2006)”.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito l’Assemblea ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il DL 215  “Modifiche urgenti alla legge regionale 4 febbraio 2015, n. 4 (Istituzione dell’Ente di governo dell’ambito della Sardegna e modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 19 del 2006), e altre disposizioni in materia di acque meteoriche”.

Prima di procedere, il presidente ha comunicato che è stata costituita la commissione d’inchiesta sulla sanità. Ne fanno parte i capigruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, del Pd Pietro Cocco, dei Riformatori sardi Attilio Dedoni, di Area popolare sarda Gianluigi Rubiu, di Sardegna Vera Efisio Arbau, del Psd’Az Angelo Carta e di Sel Daniele Cocco, oltre ai consiglieri Roberto Desini (Centro democratico), Fabrizio Anedda (Sinistra sarda) e Emilio Usula (Soberania e Indipendentzia). La commissione sarà convocata a breve scadenza per l’insediamento.

Il presidente ha quindi dato la parola al relatore di maggioranza del provvedimento, il consigliere Giuseppe Meloni, del Pd.

Meloni ha ricordato in apertura che la commissione ha condiviso le posizioni espresse dall’assessore in sede di audizione, sia per quanto riguarda la modifica della legge n. 4 che per gli obiettivi che la norma si propone, con particolare riferimento alla nomina di carattere fiduciario del soggetto incaricato del governo del nuovo ente assegnando la funzione in via transitoria, e per un brevissimo periodo, al presidente del comitato di indirizzo. Da valutare positivamente, a giudizio di Meloni, «anche alla soluzione transattiva individuata per pagare i corrispettivi dovuti dai Comuni alla Regione per il periodo compreso fra il 2005 ed il 2011, più volte oggetto di richiamo dall’Anci Sardegna». Per questi motivi, ha concluso il relatore di maggioranza, «è auspicabile la rapida approvazione del provvedimento da parte del Consiglio».

Per il relatore di minoranza Gianni Tatti, di Area popolare sarda, ha ricordato il voto contrario dell’opposizione, «per la grande confusione normativa di Giunta maggioranza ed Assessore sulle procedure di nomina del direttore, passaggio che la norma tratta in modo ambiguo, poco chiaro e non in grado di conseguire i risultati sperati». «Per quanto riguarda i costi dello smaltimento delle acque meteoriche – ha osservato Tatti – la disciplina proposta appare molto complicata e condizionata da una transazione che mette in dubbio la sua applicabilità; non è stato considerato, infine, il problema delle reti duali, emergenza da affrontare per l’abbattimento delle tariffe ed il miglioramento di efficienza del sistema».

Il consigliere Alessandra Zedda (Forza Italia) ha messo in evidenza alcune anomalie contenute nella legge, affermando che «ci si sta muovendo in modo schizofrenico intervenendo sulle norme di legge per la terza volta in un semestre, segnale evidente di una grande confusione che non fa onore all’azione legislativa della Giunta e in definitiva del Consiglio». Sull’attività di gestione assegnata in via transitoria al presidente del comitato di indirizzo, è l’opinione della Zedda, «è sbagliato avere pregiudizi ferma restando la distinzione fra le due funzioni; noi, comunque, abbiamo mostrato fin dall’inizio senso di responsabilità, soprattutto perché seguiamo con la massima attenzione le vicende dei dipendenti e delle amministrazioni locali». Ricordando le procedure di nomina del nuovo direttore, il vice capogruppo di Forza Italia ha auspicato «trasparenza e pubblicità che finora sono mancate».

Il consigliere Gianni Tatti, Area popolare sarda, ha ritenuto di dover approfondire nel merito alcuni problemi legati ai consorzi di bonifica ed alla loro attività, «perché si stano usando fondi della finanziaria per 19 milioni ma non c’è chiarezza sulla loro corretta destinazione, in altre parole si sta mettendo una pezza che non dà garanzie per il futuro perchè l’ipotesi di accordo con i Comuni sulle acque meteoriche copre fino al 2011 ma dopo non ci sono risorse». E’stato trascurato inoltre, a suo avviso, «il problema della depurazione sotto il profilo della situazione ambientale in presenza di eventi atmosferici negativi; in Sardegna c’è una situazione che non consente ai Comuni di garantire questo servizio e sarebbe utile l’intervento della Regione, è vero che occorrono risorse ingenti ma bisogna affrontare il problema una volta per tutte».

Il consigliere Oscar Cherchi (Forza Italia) ha osservato che per l’ennesima volta «si propongono al Consiglio norme senza una vera logica, frutto di una confusione sulle cose da fare». «Da parte nostra – ha proseguito – c’è preoccupazione per alcuni passaggi che potrebbero rivelarsi una trappola, non ci saranno soluzioni positive ma disordine amministrativo, a cominciare dallo9 sconfinamento fra attività di indirizzo e di gestione». Poi, ha continuato, «non si parla dei problemi e delle difficoltà economiche dell’Ente di governo delle acque della Sardegna, delle esposizioni nei confronti dei consorzi di bonifica e di altri Enti che mettono in pericolo gli stipendi dei lavoratori per differenze contrattuali non definite da lungo tempo, servono invece garanzie e certezze per il futuro».

Ha quindi preso la parola il presidente della Commissione “Governo del territorio” Antonio Solinas (Pd) che ha sottolineato l’esigenza di un intervento urgente sull’Ente di governo d’Ambito. «In attesa della scelta definitiva del nuovo direttore occorre scongiurare un vuoto amministrativo che porterebbe al blocco del pagamento degli stipendi – ha detto Solinas – con questa norma si dà la possibilità al presidente di svolgere per 45 giorni le funzioni del direttore generale per motivazioni urgenti e indifferibili».

Solinas si è poi soffermato sul contenuto dell’art. 3: «C’è da risolvere il problema delle acque piovane – ha detto il presidente della Quarta Commissione – la  Regione si fa carico del pagamento di 4 milioni di euro per coprire i debiti dei Comuni. Dal 2012 non avremo più questo problema».

Il presidente Ganau ha quindi dato la parola all’assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda per la replica.

L’esponente della Giunta Pigliaru, accogliendo la richiesta del consigliere Alessandra Zedda, ha dato la sua disponibilità perché al bando per la selezione del nuovo direttore dell’Ente di governo d’Ambito sia data massima visibilità anche attraverso la pubblicazione nei due principali quotidiani nazionali.

Paolo Maninchedda ha poi difeso la ratio della norma in discussione: «Non c’è nessuna schizofrenia, quando una legge viene superata dalla realtà è buona regola intervenire per cambiarla. In assenza di un direttore generale le sue funzioni non possono essere svolte da altri funzionari. Per questo si è pensato a una norma transitoria che affidi i poteri al presidente per gli atti urgenti e indifferibili. La decisione è stata assunta dopo aver consultato l’avvocatura dello Stato».

Sull’art. 3, Maninchedda ha chiarito che lo spostamento di 42 milioni di euro dal Fondo di Garanzia è oggi possibile perché le banche non hanno più bisogno di quei soldi per garantire i 92 milioni di debiti di Abbanoa. «Le risorse adesso potranno essere utilizzate per altre cose, per esempio per risolvere l’annoso problema delle acque meteoriche. Torniamo in Consiglio perché riteniamo che per spostare 42 milioni di euro serva un pronunciamento dell’Assemblea».

Rispondendo a Oscar Cherchi (Forza Italia), Maninchedda ha assicurato che non c’è nessuna incertezza sui flussi finanziari. «Le risorse allocate ci sono tutte – ha chiarito l’assessore – la Regione si fa carico del debito dei comuni dal 2005 al 2011. Dal 2012 non esisterà più il problema perché quei costi sono caricati a tariffa». Maninchedda ha poi spiegato che il debito dei Comuni ammonta a circa 28 milioni di euro: «la  Giunta vuole favorire la transazione a copertura del debito di Abbanoa con Enas e di Enas con i Consorzi di bonifica. Siamo certi che il risultato sarà raggiunto, tutto il debito sarà saldato».

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato dall’Aula con 33 a favore e 14 contrari.

Si è quindi passati all’esame dell’articolo 1 (Modifiche all’art 6 della legge regionale n.4 del 2015) sul quale ha chiesto la parola l’assessore Paolo Manichedda per proporre due emendamenti orali all’articolo 1. Il primo prevede che il bando per la nomina del nuovo direttore dell’Ente di governo d’ambito sia pubblicato nei due principali quotidiani nazionali oltre che sul sito della Regione Sardegna. Il secondo modifica la lettera b) dell’art 1 sostituendo la parola “comma” alla parola “legge”.

E’ quindi intervenuto il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi che ha annunciato il suo voto favorevole: «L’art 1 pone rimedio ad un errore – ha detto Oppi – si sana una situazione per consentire all’Ato non avere funzioni vacanti. Non ci sono alternative in attesa della selezione di un nuovo direttore generale».

Non essendoci altri iscritti a parlare il presidente Ganau ha messo in votazione l’articolo 1 che è stato approvato. Disco verde anche er gli articoli 2 (Modifiche all’art 13 della legge regionale n.4 del 2015), 3 (Disposizioni in materia di acque meteoriche) e 3bis (entrata in vigore).

Si è quindi passati alla votazione del testo finale della legge. Per dichiarazioni di voto,ha preso la parola il consigliere di Area Popolare Sarda, Gianni Tatti, che ha annunciato il suo voto contrario: «Le parole dell’assessore non fanno che confermare le nostre perplessità. Dal 2012 il costo per lo smaltimento delle acque meteoriche sarà caricato in tariffa e pagato dagli utenti. Per alleviare i costi di questi servizi avrei preferito interventi per la realizzazione di reti duali».

Alessandra Zedda ha invece annunciato il  voto contrario del Gruppo Forza Italia. «Voteremo contro per il metodo con il quale è stato presentato il disegno di legge. Ci sono poi perplessità sui costi, ci auguriamo che l’articolo 1 non crei difficoltà sugli atti posti in essere dal presidente. Assessore lei sarà vigile? Saranno solo 45 giorni o si procederà ad altre proroghe?».

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione la legge che ha ottenuto il via libera dall’Aula con  34 voti a favore e 14 contrari.

Il Consiglio regionale, al termine della seduta odierna, ha eletto la Commissione regionale delle Pari opportunità. Al termine delle operazioni di voto sono risultate elette: Chiara Furlanetto (8 voti), Rosanna Mura (8), Maria Laura Vacca (6), Barbara Congiu (5), Rosetta Murgia (5), Anna Doro (5), Elena Secci (5) ed Emanuela Piredda (4).

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Il consigliere regionale del gruppo di ForzaItalia Sardegna Edoardo Tocco propone un calendario venatorio che possa incrociare le esigenze del mondo dei cacciatori.

«La chiusura della caccia al tordo a gennaio è, ad esempio, una penalizzazione per i cacciatori isolani – osserva Tocco -. Il programma che sinora è stato seguito non riscuote consenso. Gli appassionati sardi chiedono di poter praticare un’attività sana, programmata razionalmente, senza alcun preconcetto, con un prelievo venatorio che non possa portare danni all’ambiente o ledere i diritti dei cacciatori. Il calendario deve avere delle maglie più larghe. Sinora le regole sono state stravolte, anche senza seguire dei criteri scientifici – conclude il consigliere regionale forzista -. Basti pensare che nella vicina Corsica, con caratteristiche simili alla Sardegna, l’attività prosegue sino a fine febbraio. Davvero non si comprende la discriminazione verso il mondo venatorio isolano, che pure è uno dei settori più strategici dal punto di vista economico, visto che la caccia traina una molteplicità di attività produttive.»