26 November, 2024
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Nuoro 71 copia

Il presidente dell’Associazione del Distretto culturale del Nuorese, Agostino Cicalò, interviene oggi sulla decisione assunta ieri dalla Giunta regionale «su proposta dell’assessore della Cultura e Pubblica istruzione, Claudia Firino, di riprogrammare 1 milione e 600 mila euro di fondi Por Fers 2007-2013, inizialmente destinati a completamento e allestimento del Museo dell’identità nell’ex Mulino Guiso di Nuoro: i lavori programmati, infatti, non possono essere conclusi entro dicembre del 2015, termine ultimo previsto per non perdere i finanziamenti. Il milione e 600 mila euro di fondi europei sarà dunque utilizzato per consentire la realizzazione di altri interventi immediatamente eseguibili: i lavori al “Museo Tavolara” e il restauro e recupero della collezione ex I.S.O.L.A».

«L’Associazione del Distretto culturale del Nuorese – ha dichiarato Agostino Cicalò – nel comprendere e condividere le necessità di spendere le risorse immediatamente disponibili, chiede chiarimenti sulle motivazioni che hanno impedito all’Amministrazione regionale di provvedere nei tempi a spendere queste somme per il progetto nuorese, e domanda quali siano gli orientamenti per la gestione della programmazione europea 2014-2020. Come sempre più spesso succede, le somme non spese nelle zone più deboli della regione vengono riprogrammate a favore delle zone meno deboli, ignorando i fatto il principio di perequazione, che permette ai territori svantaggiati come il nostro di pianificare e realizzare attività altrimenti troppo onerose e complesse da portare avanti.»

«Evidenziamo ancora una volta – aggiunge Cicalò -, l’importanza del principio di perequazione, e chiedere che la Regione Autonoma della Sardegna rispetti tale obbligo con le azioni che riterrà più opportune. Sottolineiamo, inoltre, la piena disponibilità dei componenti dell’Associazione del Distretto Culturale del nuorese a discutere le tematiche in questione per una programmazione coesa e concertata per il territorio.»

La Prima Commissione del Consiglio regionale guidata da Francesco Agus (Sel) ha sentito oggi i rappresentanti delle Unioni dei Comuni sugli aspetti della riforma che riguardano la gestione associata dei servizi e delle funzioni. Attualmente sono 35 le Unioni operanti in Sardegna, alcune delle quali costituite prima della legge n. 12 del 2005.

Il coordinatore regionale delle U.d.C. Giuseppe Cappai ha evidenziato alcune criticità emerse dall’esperienza di questi anni che hanno ostacolato l’attività quotidiana degli enti. «Uno degli aspetti da superare – ha detto Cappai – è il vincolo che impedisce alle Unioni di avere una propria pianta organica, la gestione associata di alcuni servizi richiede la disponibilità di personale a tempo pieno, non basta quello fornito dai singoli comuni». Tra gli aspetti da correggere, secondo Cappai, anche la discontinuità dei flussi finanziari e i ritardi nei trasferimenti delle risorse del Fondo Unico nelle casse delle Unioni.

Giuseppe Cappai, infine, ha rimarcato la necessità di prevedere nella riforma l’individuazione di ambiti territoriali “congrui”: «L’esperienza ci dice che la gestione associata può funzionare solo se fatta su aree omogenee».

Su questo punto si è soffermato anche Pier Sandro Scano, nella doppia veste di presidente dell’Anci e presidente dell’Unione dei comuni della Bassa Marmilla. Scano ha suggerito una modifica dell’art.8 del DL di riforma che consenta ai singoli paesi di individuare il percorso migliore per per favorire l’associazionismo. «Siamo per il superamento del vincolo della gestione associata delle funzioni fondamentali – ha detto il presidente dell’Anci – questa, però, deve avvenire su base volontaristica. Una volta individuate le funzioni, i comuni potrebbero trasferirle all’Unione che, in seguito, potrebbero ragionare per sub-ambiti: In alternativa si potrebbe pensare a una gestione associata attraverso lo strumento della convenzione». Scano ha poi rimarcato l’esigenza di rafforzare il ruolo delle Unioni nella programmazione territoriale: «E’ un concetto sul quale abbiamo aperto un ragionamento con la Giunta, un dialogo proficuo che ha già prodotto qualche effetto positivo in alcune delibere dell’esecutivo».

Rispondendo ad una sollecitazione del consigliere del Pd Roberto Deriu, sulla possibilità di individuare un modello flessibile che preveda la differenziazione delle Unioni vista la disomogeneità dei territori, Scano ha invocato una riforma per gradi: «Costringere i Comuni a stare assieme non funziona – ha detto il presidente dell’Anci – occorre mettere in moto un processo per arrivare a gestioni associate reali. Serve un ordine giuridico per i percorsi di aggregazioni già in atto».

Franceschino Serra, presidente dell’Unione dell’Alta Marmilla, infine, ha chiesto tempi rapidi per l’approvazione della riforma. «La norma è attesa da anni – ha detto Serra – occorre far presto per consentire alle Unioni di diventare davvero il braccio operativo dei comuni».

Francesco Agus

Giovedì 14 maggio, festività di San Ponziano, patrono di Carbonia, gli uffici comunali resteranno chiusi.

Per la giornata del 14 maggio è stata disposta anche, dalle ore 18.30, la chiusura temporanea al traffico al momento del passaggio della processione religiosa, nelle seguenti strade: via Mazzini (Chiesa Gesù Divino Operaio), via Asproni, via Trento, Piazza Italia, via Roma (Chiesa San Ponziano).

Chiesa San Ponziano 2008

Il consigliere di Area popolare sarda, Gianni Tatti, ha presentato un’ interrogazione al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ed all’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, con la quale chiede che l’Ente Foreste sia messo nelle condizioni di «garantire un adeguato schieramento di uomini e mezzi per il controllo degli incendi durante la stagione estiva».

«Con due recenti delibere – sottolinea Tatti – il Commissario dell’Ente Foreste prima e la Giunta regionale dopo hanno effettuato tagli pesantissimi al bilancio dell’Ente Foreste dimezzando la dotazione finanziaria rispetto al 2014 e mettendo a rischio l’attività dell’Ente a cominciare dalla campagna antincendi.»

Gianni Tatti, ricordando sia la determinazione del Commissario dell’Ente Foreste che la successiva delibera della Giunta regionale, ha criticato duramente il fatto che con i due provvedimenti siano state tagliate, in una misura di circa il 55%, «le risorse destinate all’acquisto di carburanti e pneumatici, alla manutenzione straordinaria del parco macchine a disposizione ed all’acquisto di nuovi mezzi ed attrezzature meccaniche».

«Tagli così sproporzionati – ha concluso Tatti – non potranno che avere ripercussioni pesantissime sulla normale attività dell’Ente che, soprattutto, sulla imminente campagna antincendi.»

Ipia Carbonia copia

Sardegna grande protagonista di “Istantanee di sicurezza”, la campagna nazionale tesa a sensibilizzare sulla circolazione consapevole e sicura. Previste diverse date del tour sardo in 4 province: domani, giovedì 14 maggio, nell’arco di tutta la mattinata l’istituto tecnico “Chironi” di Nuoro e il liceo scientifico “Pacinotti” di Cagliari apriranno le porte a studenti e genitori per informare sulle regole del Codice della Strada. L’iniziativa approderà in provincia di Carbonia Iglesias all’“Emilio Lussu” di Sant’Antioco (martedì 19 maggio, ore 8.30-17.00) e all’istituto “Emanuela Loi” di Carbonia, giovedì 21 maggio. Sempre in quest’ultima data sono previsti in contemporanea due appuntamenti nel campidanese presso l’istituto di istruzione superiore di Sanluri (VS) nelle sedi di via Gramsci, 90 e quella distaccata di via degli Orti a Villamar. Il progetto non si limita agli incontri informativi a scuola, ma si lega a un concorso a premi, che consente agli studenti di raccontare ai compagni la loro idea di sicurezza con disegni, foto o collage. L’immagine più rappresentativa diverrà cartellone autostradale per la prevenzione e sarà affisso inoltre su tutta la rete di Autostrade per l’Italia, durante il periodo dell’esodo estivo 2015. Inoltre comparirà in formato poster in tutti i rivenditori Goodyear e le autoscuole Confarca aderenti. L’iniziativa è promossa dal Moige – movimento genitori, associazione accreditata presso il ministero dell’Istruzione, con la collaborazione della Polizia di Stato e con il contributo di Goodyear Dunlop Italia, Confarca, Autostrade per l’Italia e ASTM-SIAS.

Secondo il rapporto Aci-Istat, nel 2013 ci sono stati 181.227 incidenti stradali con lesioni a persone, 3.385 morti e 257.421 feriti. Rispetto all’anno precedente si registra un calo significativo per tutte e tre le voci considerate, con un -3,7% sul fronte degli incidenti, -3,5% per i feriti e -9,8% per quanto riguarda i decessi. Tuttavia l’Italia resta oltre la media europea di decessi per milione di abitanti con 56,2 morti a fronte dei 51,4 registrati in ambito continentale. A farne le spese con maggior frequenza i giovani tra i 20 e 24 anni con 29.426 feriti e 305 decessi. In generale le vittime di incidenti stradali sono, 2 volte su 3, conducenti di veicoli (67,9%), seguiti, quasi a pari merito, da pedoni (16,2%) e passeggeri (15,9%). In totale i conducenti deceduti sono 2.297: tra loro 4 su 10 avevano un’età compresa tra i 20 e i 44 anni, con valori massimi registrati tra i giovani 20-24enni (219 occorrenze). Tra i passeggeri deceduti 1 su 5 è ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni, mentre per quanto riguarda i pedoni, i più colpiti sono gli anziani tra gli 80 e gli 84 anni (17,7% delle occorrenze). I veicoli più coinvolti da incidenti stradali sono le autovetture (2 casi su 3), seguite da motocicli (12,8%), autocarri (6,4%), biciclette (5,3%) e ciclomotori (4,5%). Il mezzo di trasporto più pericoloso resta il motociclo, con un indice di mortalità pari a 1,68 morti per 100 veicoli interessati; seguono biciclette (1,41) e ciclomotori (0,84). Le prime cause d’incidente sono, la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità elevata, che sommate costituiscono il 44,5% dei casi.

«I dati confermano che la direzione intrapresa è quella giusta – spiega Maria Rita Munizzi, presidente nazionale Moige – movimento genitori -. La sensibilizzazione delle famiglie sul tema dell’educazione stradale è il primo passo verso una maggiore sicurezza di tutti gli utenti della strada. È meglio prevenire, piuttosto che contare le vittime, frutto di azioni imprudenti e comportamenti irresponsabili alla guida.»

«Goodyear è orgogliosa di confermare la partnership con Moige e prendere parte a questa nuova edizione di Istantanee di Sicurezza – dichiara Paola Baravalle, Direttore Comunicazione e Public Affair di Goodyear Dunlop Italia -. Teniamo particolarmente a questo progetto, attraverso cui è possibile alimentare il dibattito su un tema importante come la sicurezza stradale e sollecitare i giovani ad adottare un approccio responsabile alla guida.»

«Sebbene ci sia stato un lieve decremento di morti e feriti per incidenti – aggiunge Paolo Colangelo, presidente Confarca -, dobbiamo continuare ad insistere sulla buona formazione degli utenti della strada più giovani, che ogni anno lasciano il più alto contributo di sangue sull’asfalto. La terza edizione della campagna Moige non può che trovarci nuovamente allineati, convinti che ci sia ancora molto da lavorare.»

La campagna coinvolge oltre 23.000 studenti, 42.000 genitori e 2.000 docenti di 75 scuole superiori in 13 regioni d’Italia, con l’obiettivo di sensibilizzarli sul tema della sicurezza stradale. Il progetto è partito ufficialmente il 24 e 25 febbraio con la formazione dei docenti, a cura di un team di esperti dell’Università “Sapienza” di Roma. Nel corso di questi appuntamenti, i professori hanno acquisito tutti gli strumenti per allestire, tra marzo e maggio, una serie di open day sulla sicurezza, rivolti ai ragazzi e alle loro famiglie. Agli studenti delle scuole partecipanti è inoltre riservato un concorso, che premierà l’immagine più significativa in tema di sicurezza stradale. L’elaborato vincitore sarà affisso, come cartellone autostradale, su tutta la rete di Autostrade per l’Italia, durante il periodo dell’esodo estivo 2015, e comparirà in formato poster in tutti i rivenditori Goodyear e le autoscuole Confarca aderenti.

Due giornate di confronto e coordinamento delle iniziative tra il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena e l’Office de l’Environnement de la Corse (Ufficio per l’Ambiente della Corsica: ente gestore della Riserva naturale delle Bocche di Bonifacio) nell’ambito del GECT-PMIBB (Gruppo europeo di cooperazione Transfrontaliere – Parco Marino Internazionale delle Bocche di Bonifacio): strumento di gestione congiunta del tratto di mare che separa la Sardegna dalla Corsica creato con l’obiettivo di implementare le attività comuni e accelerare il processo di scambio e condivisione delle informazioni per accrescere e favorire la tutela ambientale all’interno dell’area di riferimento.

Gli incontri si sono svolti presso il CEA – Centro di educazione ambientale del Parco a Stagnali sull’Isola di Caprera, alla presenza di Pierre Ghionga: presidente dell’Oec, del sindaco di Bonifacio : Segretario particolare dell’Assessore regionale all’ambiente della Regione Sardegna Donatella Spano. L’occasione è stata utile per definire i prossimi passi e l’evoluzione dello strumento di gestione GECT-PMIBB: in particolare sono state calendarizzate le tempistiche per la definizione degli strumenti operativi di gestione del GECT, è stato fatto un bilancio delle iniziative comuni svolte fino a questo punto  e gettate le basi per dare forma concreta ad un partenariato che operi concretamente nell’evoluzione delle politiche di gestione delle Bocche di Bonifacio.

Presenti all’incontro i delegati per parte corsa e per parte italiana dei membri dell’Assemblea che sarà l’organo deliberante del GECT-PMIBB e Francois Frisoni responsabile “Progetto UNESCO per le Bocche di Bonifacio”. All’ordine del giorno della sessione di incontri anche il riconoscimento delle Stretto come patrimonio dell’Umanità. Il delegato ha illustrato ai partner internazionali le modalità di costruzione e i criteri di elaborazione del dossier per arrivare ad ottenere l’importante riconoscimento per l’intero Stretto delle Bocche di Bonifacio.

«Un incontro operativo che è servito per fare una ricognizione generale delle attività che fino a questo punto abbiamo portato avanti con il GECT-PMIBB – commenta il presidente Giuseppe Bonanno. – Nei prossimi mesi avvieremo la costruzione dell’architettura istituzionale dell’organismo di gestione congiunta, definendo così una struttura in grado di rappresentare una risorsa importante per le politiche di tutela delle Bocche.»

Un momento culturale appassionato e appassionante è stato l’intervento di Tonino Conti, designato a far parte del Comitato scientifico del GECT per gli aspetti culturali il quale, leggendo una poesia in dialetto maddalenino ha lanciato quello che potrebbe essere il manifesto del GECT. Conti, esortando le due amministrazioni ha auspicato «Che con l’avvio di questa organizzazione si possa cambiare la locuzione geografica che, nel descrivere le sue isole, afferma che Sardegna e Corsica sono separate dalle bocche di Bonifacio, da domani – continua Conti – questa dovrà essere sostituita, invece, dalla riformulazione che dice “Sardegna e Corsica sono unite dalle bocche di Bonifacio”». Quel collante, l’auspicio di tutti, è il GECT.

Portoferraio 1 copia

Elisabetta Giuseppina Falchi 3 copia

L’assessore regionale dell’Agricoltura ha approvato nuove direttive e la nuova modulistica per la formazione e il rilascio dei certificati di abilitazione per gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari. Le disposizioni riguardano, in particolare, il primo rilascio e il rinnovo del certificato di abilitazione.
Dal 26 novembre 2015 tutti gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari dovranno possedere l’abilitazione all’acquisto e all’utilizzo, che viene rilasciata dalle province. La formazione, invece, è curata dall’agenzia Laore con la collaborazione delle aziende sanitarie locali.
Entro il prossimo 29 maggio le province dovranno trasmettere all’assessorato regionale dell’Agricoltura l’elenco dei soggetti abilitati. Per le successive annualità, invece, dovranno trasmettere l’elenco dei soggetti a cui è stato rilasciato il certificato nell’anno precedente entro il 30 gennaio di ogni anno.

Cinquecentomila euro di contributo per le imprese artigiane che, in forma aggregata, presenteranno progetti di internazionalizzazione a Expo 2015. Questa l’opportunità offerta con il bando pubblicato dall’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, in attuazione della delibera di Giunta del 17 marzo scorso (17/22). Si tratta del terzo avviso in ordine di tempo promosso dalla Regione, dopo quelli degli assessorati dell’Industria e dell’Agricoltura, per sostenere la partecipazione delle aziende all’Esposizione universale e per favorire le relazioni commerciali. Le domande per ricevere il contributo si potranno presentare a partire dal 4 giugno prossimo, mentre le spese ritenute ammissibili potranno essere effettuate sino al 30 settembre 2016.
I cinquencentomila euro, erogati in regime “de minimis”, sono destinati a progetti di partecipazione diretta a Expo, con azioni promozionali all’interno degli spazi Sardegna o nell’ambito di manifestazioni “fuori Expo”. Le iniziative devono essere finalizzate all’internazionalizzazione e interessare i Paesi ‘obiettivo’ individuati dalla Regione. Il contributo è pari al 75% dei costi ammissibili e non può in ogni caso essere superiore a centomila euro per ogni aggregazione di imprese. La valutazione dei progetti si baserà sulla coerenza con la strategia ‘Sardegna Isola della qualità della vita’ declinata nelle quattro dimensioni qualificanti: le produzioni agroalimentari, l’eccellenza ambientale, l’innovazione sostenibile e la longevità. Si terrà conto inoltre della potenzialità di apertura o consolidamento di relazioni con i mercati esteri, dell’innovazione della proposta, nonché del collegamento a progetti promossi da Regione, Enti locali, Camere di commercio e associazioni di categoria.

«Nell’ambito della nostra strategia di partecipazione a Expo, con il bando appena pubblicato – spiega l’assessore Francesco Morandi – aggiungiamo il patrimonio della cultura e della creatività artigiana alle eccellenze del comparto turistico già messe in campo, il tutto sviluppato nell’ottica della sostenibilità ambientale.»

L’iniziativa è rivolta ad aggregazioni d’imprese isolane che devono presentarsi nella forma di associazioni temporanee (A.T.I.) o di contratti di rete o di società consortile (o consorzio), con un minimo di cinque aziende: «Si intende incentivare forme di collaborazione che sfocino in un più efficace e duraturo strumento di internazionalizzazione – aggiunge l’assessore Morandi – si tratta di progetti che partendo dall’Expo proseguono con altre iniziative collegate per consentire il miglioramento della posizione strategica delle imprese nei mercati e l’incremento degli scambi commerciali». Le aggregazioni devono essere costituite prevalentemente da società artigiane (80%), iscritte all’albo territorialmente competente, con una quota minoritaria di imprese diverse (20%).

Le domande di contributo potranno essere presentate a partire dal 4 giugno prossimo, fino all’esaurimento delle risorse disponibili (e comunque non oltre il 30 agosto). Devono essere trasmesse attraverso posta elettronica certificata all’indirizzo turismo@pec.regione.sardegna.it e, successivamente, inviate in modalità cartacea entro 5 giorni dalla trasmissione via Pec.

Il modello di domanda è disponibile nella sezione “Procedimenti/modulistica” sulla pagina del sito istituzionale della Regione Sardegna. Nella stessa sezione sarà comunicato l’avviso di chiusura del bando.

Francesco Morandi 3 copia

L’assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale informa che sono aperti i termini per la presentazione delle domande di pagamento, per l’annualità 2015, della misura 215 “Pagamenti per il benessere degli animali” del Programma di sviluppo rurale (PSR) 2007/2013.
La misura è finalizzata a migliorare le condizioni di salute degli ovini e caprini da latte e che prima di presentare la domanda l’imprenditore interessato dovrà compilare o aggiornare il fascicolo aziendale.
Le domande dovranno essere inviate on line entro il 9 giugno 2015 utilizzando le funzionalità messe a disposizione da Argea sul portale Sian, presso un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) autorizzato da Agea.
Copia della domanda trasmessa per via telematica dovrà essere presentata entro il 15 settembre 2015 al Servizio territoriale competente per territorio di Argea.