Ignazio Locci (FI): «Si faccia chiarezza sull’accorpamento del Brotzu con il Microcitemico e il Businco».
«Sono passati diversi mesi dalla decisione dell’assessorato regionale della Sanità di avviare l’accorpamento dell’ospedale Brotzu con il Microcitemico e il Businco, ma a oggi non vi sono notizie sulle modalità con cui tale progetto verrà realizzato. Viene spontaneo, dunque, chiedersi se l’operazione debba tradursi in un mero taglio della spesa (e dei servizi al cittadino), o se invece, come è auspicabile, possa coincidere con una razionalizzazione dei costi e delle prestazioni sanitarie con lo scopo irrinunciabile di offrire un servizio efficiente e, soprattutto, a favore del cittadino.»
Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.
«Il timore più grande – aggiunge Locci – è che il Microcitemico e il Businco, entrambe strutture d’eccellenza e indispensabili per il servizio sanitario sardo, possano essere fagocitate nell’orbita del Brotzu, di sicuro il fiore all’occhiello della Sanità isolana. Ma il fatto che il Brotzu sia il simbolo della Sanità sarda, non significa che, in nome di una riduzione dei costi, si possano sottrarre servizi ai due ospedali minori a vantaggio dell’Azienda ospedaliera Brotzu. Il Microcitemico è, infatti, il punto di riferimento regionale per lo studio e la cura delle patologie correlate alla Talassemia ed è uno dei centri europei per il contributo apportato alla diagnosi e cura delle malattie genetiche e di patologie rare. Il Businco, allo stesso modo, è in Sardegna il punto di riferimento per le patologie neoplastiche. Due ospedali di straordinaria importanza che non possono essere sacrificati sull’altare della riduzione dei costi. Operazioni, definite dall’assessore Luigi Arru di razionalizzazione dei costi per mascherare veri e propri tagli, che portano a un’inevitabile riduzione delle prestazioni sanitarie.»
«Per questo – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco – è dovere dell’assessorato della Sanità fare chiarezza sui criteri con cui si sta lavorando all’accorpamento degli ospedali, confrontandosi con le associazioni di categoria, con le opposizioni e con chiunque possa offrire il proprio contributo per una riforma che dia le giuste risposte alla domanda di salute.»