22 December, 2024
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Si è chiuso con presenze da record il Porto Cervo Wine festival organizzato dalla Starwood Costa Smeralda.

murino taglio del nastro

Un festival da record: la settima edizione del Porto Cervo Wine Festival, organizzata dalla Starwood Costa Smeralda, si è chiusa ieri sera dopo tre giorni di degustazioni, incontri, convegni e cene di gala. La stagione estiva di Porto Cervo è partita al meglio: il Wine Festival, infatti, rappresenta ormai da anni l’inizio ufficiale dell’estate e la rassegna, quest’anno, ha consegnato numeri mai raggiunti finora. Le persone che hanno visitato gli stand e partecipato alle iniziative collaterali nei tre giorni del Wine sono state circa 6mila. Questo dato rappresenta un segnale importante per l’intero comparto turistico della Costa Smeralda, oltre che un ottimo auspicio in vista dell’imminente stagione turistica, per gli alberghi che la Starwood gestisce per conto del Qatar. I produttori di vino che hanno scelto di portare i loro stand nel Conference center di Porto Cervo sono stati 88, per un totale di circa 400 vini da degustare, tutti di altissima qualità. Tra le etichette, una giuria ha scelto di premiare – tramite una “degustazione alla cieca” – il vino migliore: il premio è andato al Cinque stelle Sfursat della cantina valtellinese Nino Negri. Mentre Mauro Remondino, del magazine Style del Corriere della Sera, ha scelto di consegnare il premio Style alla Cantina Gallura di Tempio.

Il festival è iniziato venerdì 15 maggio, con il taglio del nastro inaugurale affidato alle mani dell’Area manager Starwood, Franco Mulas, e della madrina della manifestazione, Caterina Murino. La prima giornata era riservata, soprattutto, all’incontro tra produttori vinicoli e stampa che hanno avuto modo di confrontarsi sulle ultime novità del settore e di degustare i vini migliori della produzione nazionale. Nel pomeriggio di venerdì il Conference center ha ospitato anche un incontro con i “padri” delle ricerche sulla longevità in Sardegna: Gianni Pes, docente di Scienze biomediche all’Università di Sassari e Alessio Tola, insegnante di Merceologia nell’ateneo sassarese. Al convegno ha partecipato anche l’attrice Caterina Murino.

Sabato e domenica gli stand sono stati presi letteralmente d’assalto dai visitatori. Sabato pomeriggio, nella piazza di Porto Cervo, si è svolta la Fashion wine walk, ossia la passeggiata tra le prestigiose boutique della località turistica che, per l’occasione, hanno ospitato le cantine protagoniste del festival. Mentre la sera, al Cala di Volpe, c’è stata la cena di gala riservata ai produttori, con una ospite d’eccezione: la cantante Dolcenera, che si è esibita in un concerto molto applaudito. Domenica, giornata di chiusura, la più famosa food blogger italiana, Sonia Peronaci, salita agli onori della cronaca con GialloZafferano, ha partecipato al dibattito organizzato come evento collaterale del festival:

«Noi siamo quello che mangiamo, molte intolleranze alimentari sono dovute al fatto che il cibo è industrializzato e non esistono più i cibi naturali di una volta. Quando vieni in Sardegna capisci perché qui ci sono le Blue Zone: avete un territorio incontaminato, tutto quello che si respira è pulito, si fa molta attività fisica e si mangia in modo sano». Inevitabile  un giudizio sulla cucina sarda: «La adoro. Il mio piatto sardo preferito è la fregola con arselle. Mentre, per quanto riguarda i vini, ho assaggiato delle novità di cui mi sono innamorata: un vermentino frizzante e un passito rosso. C’è grande voglia di fare cose diverse e la qualità è indiscussa. Il marketing un po’ manca, abbiamo cose belle ma facciamo fatica a far vedere che esistono. Ma questo vale in tutta Italia».

Giovedì pomeriggio
Il comune di Iglesia

giampaolo.cirronis@gmail.com

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