Uno sciopero dei dipendenti Saremar “minaccia” il buon esito del Girotonno 2015, durissima reazione dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana.
Un nuovo sciopero proclamato dalle segreterie regionali Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti nell’ambito della durissima vertenza per la privatizzazione della Saremar, per le giornate di sabato 30 e domenica 31 maggio, rischia di compromettere il buon esito del Girotonno 2015, l’appuntamento eno-gastronomico internazionale giunto alla sua tredicesima, in programma dal 30 maggio al 2 giugno, nel quale il comune di Carloforte ha profuso grandissimi sforzi sia in termini economici sia organizzativi.
L’annuncio dello sciopero ha provocato una durissima reazione dell’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana.
«Si smetta di cavalcare tigri di carta e si evitino atteggiamenti irresponsabili che soprattutto in questo momento non portano evidentemente alcun beneficio alla soluzione della vicenda Saremar – ha detto ieri sera Massimo Deiana riguardo alla proclamazione dello sciopero del personale marittimo e amministrativo con sede di lavoro a Carloforte della Compagnia di navigazione regionale nelle giornate del 30 e 31 maggio prossimi, in occasione della manifestazione “Girotonno” -. Si invitano pertanto i sindacati a voler revocare immediatamente lo sciopero per evitare il ricorso a dolorose quanto inevitabili richieste di precettazione.»
L’assessore Deiana si è rivolto alle segreterie regionali di categoria Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, dichiarandosi sconcertato per la mancata considerazione delle fondamentali esigenze di mobilità della comunità carlofortina che, «soprattutto nelle giornate del Girotonno, investe rilevantissime risorse ed energie per la promozione e l’apertura del territorio ad un vastissimo target di potenziali utenti della propria offerta turistica».
L’assessore dei Trasporti entra quindi nel merito della motivazione della protesta. «Si fa fatica a comprenderne le ragioni e i soggetti verso i quali dovrebbe essere indirizzata – sottolinea Deiana – viene assunto a pretesto dello sciopero il mancato accordo sui licenziamenti fra sindacati e azienda, mentre è ampiamente noto che la Saremar versa formalmente in una situazione giuridica, il concordato preventivo liquidatorio, che non consente di stipulare alcun accordo con qualsivoglia interlocutore, e questo i sindacati lo sanno bene».
«L’interruzione del servizio di trasporto pubblico marittimo verso l’Isola di san Pietro nelle giornate del 30 e 31 maggio – conclude Massimo Deiana – ha come unico risultato quello di penalizzare esclusivamente gli abitanti e gli operatori economici carolini, nonché di diffondere allarme e incertezza fra i potenziali turisti che hanno programmato la visita in occasione dell’evento: scongiuriamo queste conseguenze ed evitiamo danni economici e di immagine difficilmente recuperabili.»
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