Dinamo infinita, batte la Grissin Bon 115 a 108 al terzo supplementare e si giocherà lo scudetto venerdì sera in gara 7.
La Dinamo Banco di Sardegna non muore mai, batte la Grissin Bon 115 a 108 al terzo tempo supplementare ( 24-20, 43-43, 63-64, 78-78, 90-90, 98-98, 115-108) e venerdì sera si giocherà lo scudetto in gara 7 al Palabigi di Reggio Emilia. Quella di questa sera è stata una sfida incredibile, dalle mille emozioni, decisamente poco indicata per i deboli di cuore.
La partita è stata equilibrata fin dalle battute iniziali e la Dinamo ha tentato il primo allungo al 7′ con due canestri da sotto di uno straordinario Jerome Dyson e una schiacciata di uno Shane Lawal strepitoso sia ai rimbalzi sia nei tiri da due punti: 17 a 13. Andrea Cinciarini ha tenuto su la sua squadra ma la Dinamo ancora con Dyson e Lawal è salita a +6, 22 a 16, ed ha chiuso il primo quarto sul 24 a 20.
La Grissin Bon ha recuperato il ritardo con Della Valle e Cervi e poi con tre canestri da sotto di Giovanni Pini e due “bombe” del solito Della Valle, ha effettuato il sorpasso e raggiunto il massimo vantaggio, +6: 35 a 41. Shane Lawal, Rakim Sanders, Jerome Dyson e Jeff Brooks hanno riportato sotto la Dinamo e le due squadre sono andate all’intervallo lungo in perfetta parità: 43 a 43.
Al ritorno in campo, la Dinamo ha operato un nuovo allungo, 48 a 43, poi 51 a 45 con una “bomba” di Logan, ma Kaukenas (4 canestri da sotto in 2 minuti) e Cinciarini hanno riportato nuovamente sotto la Grissin Bon, avanti di 1 al 25′: 53 a 54. Da lì in avanti l’equilibrio non si è più spezzato: 58 a 56, 58 a 60, 61 a 60 con “bomba” di Edgar Sosa, 63 a 64 alla fine del terzo quarto.
All’inizio dell’ultimo quarto, Ojars Silins ha messo la “bomba” del 63 a 67, ha replicato David Logan, 66 a 67. Squadre punto a punto fino alla fine e partita al supplementare su un errore nel tiro dello scudetto del capitano emiliano Andrea Cinciarini: 78 a 78.
Ancora equilibrio per 4′, poi Polonara (da tre) e Kaukenas hanno scavato un solco di 5 punti tra le due squadre a 48 secondi dalla fine. Reggio Emilia ha sentito di avere lo scudetto in pugno ma non ha fatto i conti con cuore e classe degli uomini della Dinamo che hanno riaperto il match con un siluro immediato da tre punti di Logan e pareggiato con uno scatenato Dyson. Andrea Cinciarini ha avuto ancora nelle mani la palla del match e dello scudetto ma ha sbaglia ancora: 90 a 90 e nuovo supplementare!
E’ stata Sassari a scattare avanti sul +5 con Brooks, Sanders e una schiacciata del piccolo Logan, 95 a 90, ma sul 97 a 92 Meo Sacchetti ha perso Shane Lawal per il quinto fallo e per un attimo la squadra ha tremato senza il suo centro re dei rimbalzi e oggi strepitoso ancbe nei tiri da due punti. Reggio Emilia ha recuperato e con un parziale di 6 a 0 è tornata avanti di un punto con due tiri liberi di Della Valle: 97 a 98. Jerome Dyson ha segnato dalla lunetta, 1 su 2, e impattato a 98, Brooks ha catturato un rimbalzo difensivo che avrebbe potuto portare la squadra sassarese al successo ma Giacomo Devecchi ha sbagliato il tiro da fuori e le squadre sono andate al terzo tempo supplementare: 98 a 98!
A questo punto la Dinamo ha ritrovato la vena dei suoi “bombardieri” dalla lunghissima distanza e per la Grissin Bon si è fatta notte. Logan ha siglato il 101 a 98, Cervi ha schiacciato per il 101 a 100, e si è scatenato Jerome Dyson: “bomba” da tre, replica Diener da sotto, altra “bomba” di Dyson che si è ripetuto dalla media distanza e Reggio Emilia è scivolata a -7: 109 a 102 al 53′. Il tempo per recuperare ci sarebbe stato ancora ma la Grissin Bon è sembrata scossa e la Dinamo ha affondato i colpi con due liberi e un canestro da sotto di Logan: 113 a 104. E’ la resa di Reggio Emilia, Massimiliano Menetti ha pensato a gara 7 ed ha messo in campo i giovani: Adam Pechacek (2 punti), Andrea Rovatti (2 punti) e Gabriele Stefanini. La Dinamo ha chiuso sul 115 a 108 e come le due semifinali, anche la finale per l’assegnazione dello scudetto si deciderà in gara 7.
L’Mvp, con 38 di valutazione, è stato anche oggi Shane Lawal, autore di 25 punti (10 su 11 da due punti, 5 su 9 ai tiri liberi e 16 rimbalzi), ma l’uomo partita nel concitatissimo finale, quando Lawal era già fuori per raggiunto numero di falli, è stato Jerome Dyson, con 8 punti (frutto di due siluri da distanza siderale ed uno straordinario tiro dalla media distanza) in pochi secondi e alla fine il miglior realizzatore dell’incontro con 26 punti (6 su 10 da due punti, 2 su 5 da tre e 8 su 12 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, 3 palle recuperate e 9 assist). Eccellente anche la prestazione di David Logan, soprattutto nei tempi supplementari, 23 punti, con 2 su 3 da due punti, 5 su 11 da 3 e 4 su 4 ai tiri liberi.; e quella di Rakim Sanders, 18 punti, 7 su 12 da due punti, 0 su 2 da tre e 4 su 7 ai tiri liberi, 8 rimbalzi. Le percentuali della squadra sono state 33 su 51 da due punti, 8 su 28 da tre punti e 25 su 37 ai tiri liberi, 46 rimbalzi, 8 stoppate fatte e 4 subite, 18 palle perse e 9 recuperate, 11 assist.
Nella Grissin Bon, assente Darius Lavrinovic, Massimiliano Menetti oggi più che mai si è affidato al gioco di squadra e la risposta sul campo è stata eccellente. Il giovane Amedeo Della Valle è stato il migliore, sia come realizzatore (25 punti, 1 su 4 da due punti, 6 su 9 da tre punti e 5 su 6 ai tiri liberi) che come valutazione, 21. Dietro di lui Rimantas Kaukenas, autore di 20 punti, 8 su 13 da tre punti, 0 su 1 da tre e 4 su 4 ai tiri liberi; e gli altri italiani Riccardo Cervi (12 punti), Andrea Cinciarini (12 punti) meno brillante del solito, e Achille Polonara (10). Ha incido poco il grande ex Drake Diener, autore di 6 punti, 2 su 3 da due punti, 0 su 3 da tre e 2 su 2 ai tiri liberi. Le percentuali di squadra: 30 su 61 da due punti, 11 su 27 da tre punti, 15 su 18 ai tiri liberi, 42 rimbalzi, 4 stoppate fatte e 8 subite, 19 palle perse e 5 recuperate, 23 assist.
Venerdì sera, al Palabigi di Reggio Emilia, squadre nuovamente in campo per gara 7, questa volta una sfida senza ritorno. Chi vince è campione d’Italia, per la prima volta, chi perde sarà costretta a recriminare per la grande occasione perduta ma con l’orgoglio di essere stata protagonista di una serie che segna una pagina di storia della pallacanestro italiana.
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