22 November, 2024
HomeSanitàIgnazio Locci (FI): «La dirigenza della Asl 7 cancella il vecchio sistema dell’ADI del Sulcis, nonostante abbia funzionato in modo egregio per ben 15 anni».

Ignazio Locci (FI): «La dirigenza della Asl 7 cancella il vecchio sistema dell’ADI del Sulcis, nonostante abbia funzionato in modo egregio per ben 15 anni».

La dirigenza della Asl 7 cancella il vecchio sistema dell’ADI del Sulcis, nonostante abbia funzionato in modo egregio per ben 15 anni, e il servizio dell’Assistenza domiciliare va nel caos. Risultato: soltanto i pazienti cosiddetti ventilati, ovvero i cronici appartenenti al terzo livello di assistenza (27 in tutto il Sulcis) beneficiano della garanzia di sostegno h 24; per gli altri, primo e secondo livello, si va avanti alla giornata.

La vecchia struttura di assistenza domiciliare che ha sempre appagato pazienti e famigliari, si reggeva su un sistema garantito da 2 medici e 12 infermieri appartenenti al Distretto di Carbonia. Personale che, in base alla disponibilità di ciascuno, assicurava le proprie prestazioni mediche e infermieristiche raggiungendo quotidianamente tutti i pazienti del territorio del Sulcis (percorrendo anche trecento chilometri al giorno) che usufruiscono dell’Adi.

Ma questa tipologia di organizzazione evidentemente non risponde alle aspettative del Commissario Antonio Onnis e del Direttore Sanitario Silvio Maggetti che, non si sa per quale recondita ragione, hanno chiesto a medici e infermieri di rinunciare alla vecchia programmazione del lavoro per aderire tramite avviso pubblico a un sistema tutto nuovo. Il problema è che tale avviso non ha sortito gli effetti desiderati dalla dirigenza dell’Azienda Sanitaria e soltanto alcuni hanno partecipato al bando. Intanto, in attesa che il nuovo servizio prenda avvio (forse il primo luglio prossimo) con personale sicuramente preparato ma privo di esperienza, l’Adi del Sulcis, tra le eccellenze sanitarie del territorio, non funziona più come dovrebbe. Questo perché i due manager, in linea con la politica che da oltre un anno contraddistingue l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, pensano che l’Assistenza domiciliare integrata sia una torta da spartire come tutto il resto. E ancora una volta passano sopra la testa dei cittadini del Sulcis, alle prese con una sanità sempre più distante dalle loro esigenze.

Non è un caso, infatti, che i famigliari dei pazienti in più di un’occasione hanno manifestato contrarietà alla volontà della dirigenza di stravolgere un sistema che fino a oggi aveva funzionato alla perfezione. Famigliari che in caso di disservizi dovrebbero sentirsi autorizzati a rivolgersi alla Magistratura per vedere riconosciuto ai propri cari il diritto a un’assistenza dignitosa e puntuale.

Ciò che appare deprecabile è la totale assenza di ragioni legittime per giustificare la cancellazione di un sistema valido e, per una volta, rispondente alla domanda di sanità. Ma tant’è: Onnis e Maggetti preferiscono rinunciare alle esperienze di chi, pur tra tante difficoltà, aveva di fatto costruito un servizio su misura per le famiglie.

È bene che la Asl 7 ritorni sui suoi passi e ascolti le istanze dei famigliari degli assistiti, portavoce delle vittime incolpevoli di una dirigenza che non guarda in faccia a nessuno e pensa soltanto a smantellare i servizi sanitari con scelte sconsiderate.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

Centro direzionale ASL 7

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