Il Fesr 2014-2020 mette a disposizione della Sardegna 930 milioni con linee d’intervento ridotte da 120 a 35 per concentrare risorse ed interventi.
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Sono passate da 120 a 35 le linee di intervento per concentrare le risorse dei fondi Por Fesr 2014-2020 sui settori più strategici, come richiesto dall’Unione Europea, passando per un confronto costante con sindacati, associazioni, parti economiche, enti locali e una visione unitaria della programmazione dei fondi.
«Dobbiamo correre, fare bene e non perdere tempo – ha detto l’assessore Paci -. Siamo nella fase finale del negoziato e l’incontro di oggi serve a presentare al nostro partenariato le novità che si sono avute in questi mesi dopo il dialogo con l’Unione Europea e ad ascoltare le loro opinioni. Pur non avendo ancora tutti i programmi operativi approvati, finora infatti è stato approvato solo il Programma Operativo Fse (Fondo sociale europeo), stiamo già lavorando all’interno della Cabina di regia e dell’Unità di progetto della programmazione unitaria per definire gli interventi con la visione d’insieme che è alla base della programmazione unitaria dei fondi sulla quale è impostata la manovra finanziaria. Abbiamo già chiuso gli interventi sulla priorità Istruzione, quindi Scuola e Università, porteremo in Giunta la prossima settimana quella del lavoro e siamo a un buon stato di elaborazione anche per competitività e quindi la strategia per le imprese.»
Durante l’incontro, svoltosi nella sala anfiteatro di via Roma, a Cagliari, è stato anche presentato il Pra, Piano di rafforzamento amministrativo, ossia uno strumento necessario per l’approvazione del programma che ha l’obiettivo di migliorare la gestione dei fondi strutturali anche attraverso il rafforzamento delle competenze interne all’amministrazione regionale, puntando sulla indispensabile qualità istituzionale necessaria alla gestione delle risorse. L’assessore Paci spiega poi la filosofia d’intervento rispetto ai territorio.
Durante l’incontro, svoltosi nella sala anfiteatro di via Roma, a Cagliari, è stato anche presentato il Pra, Piano di rafforzamento amministrativo, ossia uno strumento necessario per l’approvazione del programma che ha l’obiettivo di migliorare la gestione dei fondi strutturali anche attraverso il rafforzamento delle competenze interne all’amministrazione regionale, puntando sulla indispensabile qualità istituzionale necessaria alla gestione delle risorse. L’assessore Paci spiega poi la filosofia d’intervento rispetto ai territorio.
«Stiamo lavorando per garantire la crescita armonica delle aree interne e di quelle urbane, basandoci sugli attrattori ambientali, culturali, turistici delle singole zone, facendo cioè una lettura ambientale del territorio. Per fare tutto e bene dobbiamo superare la lettura settoriale dei fondi: la visione dev’essere unitaria per diventare sempre più strategica. Infine – ha concluso il vicepresidente della Regione – maggiore concentrazione dei fondi che significa maggiore sicurezza di riuscire a spendere i soldi, perché le risorse sono più legate alle vere priorità.»
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